buff93
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domenica 30 giugno 2013
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il più "realistico" dei film sugli zombie
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Ottima interpretazione di Brad Pitt: dà molta della qualità di cui il film dispone. Nonostante l'argomento "zombie" riesce a dare una sensazione di apparente "realismo": non si trova la fonte del virus, si pensa al concreto e nessuno diventa il salvatore assoluto dell'umanità.
Forse un po' prevedibile, durante il film, la risoluzione dell'enigma, ma comunque non si tratta di un film banale.
Molto apprezzata, infine, la performance, pur non eccessivamente ampia, di Pierfrancesco Favino.
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teno pionini
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domenica 30 giugno 2013
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corri brad, corri!
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Non è impresa facile esprimere un pensiero o un giudizio organico e chiaro su un film che (al pari delle orde brulicanti di zombi che con la velocità di un fiume in piena inondano intere città in una manciata di secondi) corre come un treno e trafelato lascia dietro di sé tutto ciò che non è necessario, si invola verso un finale in cui sembra che il sipario cali mentre gli attori sono ancora in scena. Prima di ogni lucida analisi, la sensazione che questa costosissima pellicola lascia dopo i titoli di coda è quella di un film che corre per sopravvivere, disperatamente, senza meta fino ad accucciarsi in un riparo di fortuna sperando che tutto presto finisca. Non è onesto ignorare il problema del rapporto fra World War Z e il ben definito genere degli zombie-movie, ma mi sembra necessario farlo per analizzare il film in sé stesso, sganciandolo da una tradizione cinematografica che ha le sue regole e di cui World War Z eredita solo la Z.
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Non è impresa facile esprimere un pensiero o un giudizio organico e chiaro su un film che (al pari delle orde brulicanti di zombi che con la velocità di un fiume in piena inondano intere città in una manciata di secondi) corre come un treno e trafelato lascia dietro di sé tutto ciò che non è necessario, si invola verso un finale in cui sembra che il sipario cali mentre gli attori sono ancora in scena. Prima di ogni lucida analisi, la sensazione che questa costosissima pellicola lascia dopo i titoli di coda è quella di un film che corre per sopravvivere, disperatamente, senza meta fino ad accucciarsi in un riparo di fortuna sperando che tutto presto finisca. Non è onesto ignorare il problema del rapporto fra World War Z e il ben definito genere degli zombie-movie, ma mi sembra necessario farlo per analizzare il film in sé stesso, sganciandolo da una tradizione cinematografica che ha le sue regole e di cui World War Z eredita solo la Z. In estrema sintesi in WWZ gli zombi sono a milioni, resi per il 90 % del film in computer grafica (cosa che mi ha un po' irritato), corrono, gli attacchi degli zombie (ma sarebbe meglio dire infetti) alle persone non sono mai analizzate in dettaglio ma restituite spesso con inquadrature grandangolari (suggestive, ma ripetitive e troppo frequenti), non vi è una goccia di sangue. WWZ non è uno zombie-movie, avendo optato per un una fetta di pubblico ben più grande. Proseguiamo. Gerry Lane (Brad Pitt) ex impiegato delle Nazioni Unite, per proteggere la sua famiglia ingaggia una corsa contro il tempo ai quattro angoli del pianeta per cercare (lui da solo) una soluzione alla piaga che sta decimando l'umanità. Il film, pur nella prevedibilità della trama, riesce nello scopo per cui (credo) sia stato ideato e realizzato: intrattenere. L'adrenalina scorre e il senso di angoscia di ritrovarsi intrappolati in una città inghiottita dai non-morti è concreta e genuina; il panico è restituito anche da una regia e da un montaggio che prediligono scene cortissime e rapide piuttosto che la chiarezza narrativa nelle scene di fuga di massa. L'idea di rivestire un film che parla di una pandemia mondiale di significati e allusioni alla politica internazionale attuale (di per sé un' idea tutt'altro che oziosa e fuori luogo) non è supportata dalla sceneggiatura, la quale non riesce ad armonizzare e diluire i frenetici spostamenti del protagonista, impegnato in maniera un po raffazzonata e senza un progetto preciso a cercare una soluzione prima in Korea del Sud (quella buona), poi a Gerusalemme (bella sorpresa trovare ebrei, arabi e cristiani in pace nella città Santa, ma anche questa felice intuizione è poco sviluppata) e infine in Galles. L'esile filo narrativo che lega tutti questi viaggi spesso sfugge allo spettatore. La presenza di Pitt (interpretazione all'altezza) nella trama è totale e soverchiante, non si sviluppano né altri personaggi né storie parallele e l'approfondimento psicologico di tutti i personaggi rasenta lo zero, ridotti a figure cartonate per permettere al protagonista di compiere la sua eroica impresa. Chi ama, nei film del genere, spiegazioni scientifiche sulla diffusione del visrus e sui possibili modi per sconfiggerlo rimarrà deluso. In conclusione si tratta di un buon blockbuster, che con una cura maggiore della trama, delle situazioni internazionali e dello sviluppo dei personaggi sarebbe stato perfettamente all'altezza delle sue pretese.
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mark_bonny
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domenica 30 giugno 2013
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mix di suspense e adrenalina!
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La normale routine quotidiana di Gerry Lane e la sua famiglia viene sconvolta da un improvvisa manifestazione di una sconosciuta infezione virale nella città di Filadelfia, in cui i cittadini iniziano ad aggredire a morsi chiunque capiti a tiro per trasmettere il contagio; tutti i componenti riescono, anche se a fatica, a mettersi in salvo su un'imbarcazione federale. Gerry è costretto a tornare in missione al servizio della sicurezza nazionale statunitense in modo da mantenere al sicuro sulla nave la sua famiglia; parte insieme a un noto virologo per trovare una cura del morbo ma ben presto la situazione precipita e Gerry incomincia una corsa contro il tempo in giro per il mondo per trovare una soluzione a questa famigerata apocalisse.
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La normale routine quotidiana di Gerry Lane e la sua famiglia viene sconvolta da un improvvisa manifestazione di una sconosciuta infezione virale nella città di Filadelfia, in cui i cittadini iniziano ad aggredire a morsi chiunque capiti a tiro per trasmettere il contagio; tutti i componenti riescono, anche se a fatica, a mettersi in salvo su un'imbarcazione federale. Gerry è costretto a tornare in missione al servizio della sicurezza nazionale statunitense in modo da mantenere al sicuro sulla nave la sua famiglia; parte insieme a un noto virologo per trovare una cura del morbo ma ben presto la situazione precipita e Gerry incomincia una corsa contro il tempo in giro per il mondo per trovare una soluzione a questa famigerata apocalisse.
Il film è basato su un concetto ormai fin troppo noto nella storia del cinema: un'epidemia che infetta la maggior parte della popolazione umana e trasforma le vittime in zombie. Tuttavia Marc Forster riesce a trasmettere lo stesso grandi emozioni: questa volta Madre Natura diventa nostra nemica e inizia una guerra per decimare la razza umana. Azione e suspense sono parte integrante del film anche se si possono trovare brevi spazi un po' confusi nello svolgimento dei fatti. Il film lascia pochissimo spazio alla presentazione vera e propria della storia e inizia immediatamente con la manifestazione virulenta e agressiva del virus. Ma è un film fatto davvero bene che ti lascia incollato alla poltrona!
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cicciobaluffa
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sabato 29 giugno 2013
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azione
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Senza storia, ma con il fiato in sospeso fino alla fine. voto 7
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andreyit
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sabato 29 giugno 2013
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brad pitt 1 morti viventi 0
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Ho appena visto il film e mi piacerebbe esprimere un opinione senza spoilerare su una trama che sembra essere scontata, avevo gia letto delle recensioni prima di vedere questa pellicola e fortunatamente non mi sono fidato, qui non abbiamo un super eroe imbattibile che distrugge tutto e tutti, il protagonista è un uomo che ama la sua famiglia ed è costretto dagli eventi a diventare una pedina per fronteggiare un epidemia di "rabbia" che sta devastando intere città anzi nazioni e continenti interi.Sin dalle prime battute si evince che brad pitt non è una persona comune, è un ex agente governativo che ha uno spiccanto senso d'osservazione, arma che più dei muscoli e delle armi conduce a una svolta di una trama che porta uno spettatore rassegnato dagli eventi a vedere una luce in fondo al tunnel e una speranza per l'umanità che sembra destinata all'estinzione.
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Ho appena visto il film e mi piacerebbe esprimere un opinione senza spoilerare su una trama che sembra essere scontata, avevo gia letto delle recensioni prima di vedere questa pellicola e fortunatamente non mi sono fidato, qui non abbiamo un super eroe imbattibile che distrugge tutto e tutti, il protagonista è un uomo che ama la sua famiglia ed è costretto dagli eventi a diventare una pedina per fronteggiare un epidemia di "rabbia" che sta devastando intere città anzi nazioni e continenti interi.Sin dalle prime battute si evince che brad pitt non è una persona comune, è un ex agente governativo che ha uno spiccanto senso d'osservazione, arma che più dei muscoli e delle armi conduce a una svolta di una trama che porta uno spettatore rassegnato dagli eventi a vedere una luce in fondo al tunnel e una speranza per l'umanità che sembra destinata all'estinzione.la pellicola zeppa di effetti speciali alterna con sapienza momenti di tenzione , di adrenalina pura alla riflessione e crescita in consapevolezza del protagonista che ritrovandosi in un incubo cerca sempre la soluzione migliore per proseguire la sua missione, questo film ricorda parecchio la guerra dei mondi con tom cruise, un mondo devastato in cui la razza umana perisce difronte ad ivasione aliena si salva grazie alla natura , li dove hanno fallito armi ed eserciti sono i batteri microrganismi a preservare la razza umana.In world war z esiste una situazione analoga, la natura che viene vista come un killer seriale che aggredisce l'uomo con questa epidemia ha un punto debole, un qualcosa che le azioni mirabolanti di pitt nel tentativo di scoprire l'origine di questa catastrofe scopre quasi per caso per intuito per puro spirito d'osservazione .... e sarà proprio questo che assieme allo spirito di sacrificio del protagonista che la guerra non finisce ..... avete letto bene, se nella guerra dei mondi tutto finiva per "caso" il colpo di genio del protagonista mette gli esseri umani su di un piano diverso rispetto agli zombie, non più prede o carne da macello ma persone capaci di fronteggiare un nemico inarrestabile "scomparendo nel nulla" affichè venga ristabilito il vecchio ordine sociale. nella pellicola non mancano molti riferimenti di attualità, il surriscaldamento globale, la crisi, l'avvelenamento ambientale ed ancora una volta si assiste come in indipendence day con will smith ad un miracolo sociale l'odio fra i popoli svanisce difronte ad un nemico comune e più forte, molto suggestive le riprese a gerusalemme ultimo baluardo della terra rifugio anche per gli accerremi nemici palestinesi. d'altronde "ogni uomo salvato è uno zombie in meno da fronteggiare" . non aggiungo altro a mio parere è una pellicola da vedere e diversa da altri film che hanno sino ad ora trattato l'argomento dei non morti e dove può sembrare assurdo che l'intuizione di un uomo abbia portato speranza all'umanità ricordo che in passato furono singoli come Alexander Fleming che con le loro scoperte hanno rivoluzionato il mondo sino ad oggi.
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vincent_vega59
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sabato 29 giugno 2013
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film a due facce
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World War Z è un film a due facce: la prima è quella del film ben riuscito dove la suspence di dover sopravvivere all'apocalisse travolge lo spettatore; l'altra è quella in cui ci si accorge che il film è un po' troppo scontato.
WWZ non è assolutamente un film mediocre in quanto per trama e sviluppo (ed effetti speciali) riesce a tenere sempre alta l'attenzione .
Tuttavia, vuoi per l'abitudine di vedere Brad Pitt in ruoli diversi, vuoi per il fatto che di film apocalittici sugli zombie ormai ce ne sono a bizzeffe (e infatti la difficoltà in questo caso sta proprio nel dare un'impronta originale ad un argomento già parecchio sfruttato) il film non risulta pienamente soddisfacente.
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World War Z è un film a due facce: la prima è quella del film ben riuscito dove la suspence di dover sopravvivere all'apocalisse travolge lo spettatore; l'altra è quella in cui ci si accorge che il film è un po' troppo scontato.
WWZ non è assolutamente un film mediocre in quanto per trama e sviluppo (ed effetti speciali) riesce a tenere sempre alta l'attenzione .
Tuttavia, vuoi per l'abitudine di vedere Brad Pitt in ruoli diversi, vuoi per il fatto che di film apocalittici sugli zombie ormai ce ne sono a bizzeffe (e infatti la difficoltà in questo caso sta proprio nel dare un'impronta originale ad un argomento già parecchio sfruttato) il film non risulta pienamente soddisfacente.
E' chiaro che parlare di realismo all'interno di film tra l'horror e la fantascienza sembra strano, ma in questo caso è forse proprio l'elemento che andava migliorato e che poteva fare la differenza (ad esempio un aereo si schianta dopo che una granata è esplosa al suo interno e chi si salva in un modo assai controverso è proprio il nostro protagonista).
Da sottolineare la fisionomia degli zombie eccellentemente disegnata.
Nel complesso il film risulta, nonostante qualche pecca, piacevole ed interessante.
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holmes19
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sabato 29 giugno 2013
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il ritorno degli "zombie" a hollywood
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Da amante di zombies non potevo non andare a vederlo.
Saró breve:
Bello il dinamismo e la velocitá con la quale si sviluppa il film/la trama senza farci annoiare.
In alcune parti forse la velocitá della trama é anche un pó elevata considerando i viaggi che il protagonista principale si vede costretto ad intraprendere!
Gli zombie che si muovono e corrono in massa come un fiume in piena capace anche di formare piramidi umane mi é piaciuto molto perché é stata una trovata nuova nel genere.
Il fatto che non ci siano spargimenti di sangue in primo piano puó anche essere interpretato come nuova novitá per attirare non solo il pubblico amante di sangue a vedere i morti-viventi ma anche altre persone un pó piú sensibili.
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Da amante di zombies non potevo non andare a vederlo.
Saró breve:
Bello il dinamismo e la velocitá con la quale si sviluppa il film/la trama senza farci annoiare.
In alcune parti forse la velocitá della trama é anche un pó elevata considerando i viaggi che il protagonista principale si vede costretto ad intraprendere!
Gli zombie che si muovono e corrono in massa come un fiume in piena capace anche di formare piramidi umane mi é piaciuto molto perché é stata una trovata nuova nel genere.
Il fatto che non ci siano spargimenti di sangue in primo piano puó anche essere interpretato come nuova novitá per attirare non solo il pubblico amante di sangue a vedere i morti-viventi ma anche altre persone un pó piú sensibili.
I momenti di tensione ci sono, per lo piú concentrati all`inizio e alla fine del film.
Le ambientazioni e cittá nelle quali si ambienta il film variano molto contribuendo a rendere interessante e "nuovo" il film.
Ci sono abbastaza colpi di scena che evitano di farci mettere il marchio di "banale" su questo film.
Bravi gli attori.
Punti negativi?
Prima di tutto si poteva benissimo fare a meno del 3D. Comunque é una questione di gusti
Certe teorie riguardanti il virus si potevano anche risparmiare e anzi, fanno proprio ridere i polli!
Si, ci sono dei piccoli particolari su cui il regista avrebbe potuto lavorare di piú, ma non stonano affatto in quanto quasi irrilevanti.
Comunque é uscito fuori un bel film del genere fantascienza/"horror"/avventura che é difficile trovare negli ultimi tempi. Non insiste troppo su un genere e comunque cattura l`attenzione dello spettatore per tutta la durata del film, fino al momento epico finale.
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paolocaglio
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sabato 29 giugno 2013
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un film, un buco (di c...)
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Ennesimo sfigato remake dei vari I am Legend, Resident Evil, 28 giorni dopo, 28 settimane dopo, Quarantine, Rec, eccetera eccetera. Nulla di nuovo, nulla di originale, non un inizio, trama insipida, recitazione pessima, nessun filo conduttore, nessuna fine, anzi...forse la parte peggiore ed insulsa del film.
Una presa per il c--o a tutti gli spettatori.
Risparmiate soldi e tempo: questo film é buono solo per accendere la stufa d'inverno con le sue locandine.
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jhonny78
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venerdì 28 giugno 2013
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bellissimo
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steffi.83
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venerdì 28 giugno 2013
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delusione
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Per chi ha letto il libro, così dettagliato e preciso, questo film sarà ancora più deludente. Tutto ruota intorno al protagonista, e la cosa più fastiodiosa (soprattutto per chi è cultrice degli zombie come me) è che gli zombie vengono velocizzati, ridicolizzati fino a farli sembrare ridicoli. Quantomeno non era il caso di tirare in ballo il libro di Brooks, dato che non c'entra praticamente nulla!
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