randlemcmurphy
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sabato 5 gennaio 2013
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niente-nada-nichts
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Non fa quasi mai ridere, ok il tentativo di critica al Parlamento reale ma c'è modo e modo di essere pungenti, efficaci e taglienti...Questo non ė il modo. Davvero una delusione. Piccola notazione extra e fuori tema, gli attori italiani sono spesso molto bravi ad imitare gli accenti del sud...ma gli accenti del nord quasi mai sono fatti accuratezza. Questo film ne ė un ulteriore conferma.
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arkadico
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giovedì 3 gennaio 2013
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il troppo stroppia
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Un grottesco poco raffinato e troppo caricato. Peccato per il bravissimo Albanese ma non basta. Fuori luogo il personaggio veneto che vuole la secessione: questo film allora si poteva farlo 10 anni fa!
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rickimana
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giovedì 3 gennaio 2013
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scontato, superato e poco divertente
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Trovo sconcertante che un comico dell'innegabile levatura di Albanese abbia potuto prendere parte ad un prodotto così scadente. Ammiro troppo Albanese per non esprimere la mia totale disapprovazione per un film sguaiato, pieno di battute scontate, fastidiosamente urlate e, direi quasi, rettaggio di una comicità da cinepanettone che neppure i titolari indiscussi del genere osano più riproporre.
Spero di rivedere al più presto Albanese in televisione con i suoi straordinari personaggi.
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rikitikitawi
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giovedì 3 gennaio 2013
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tutto tutto di sicuro
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Il film è di uno spasso unico : l'eccezionale bravura di Albanese sguazza regina per tutta la pellicola senza cadute. Certo , forse a volte la regia non è proprio calibrata ma non ci si accorge più di tanto. Le figure interpretate convincono appieno e divertono :belle le ambientazioni fin troppo curate , battute intelligenti e sarcastiche vi portano sino alla fine della pellicola in un batter d'occhi.
Mi piacerebbe rivederlo presto.
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venezia98
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mercoledì 2 gennaio 2013
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non per albanese
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vedendo il film di politica non è al livello di antonio albanese con parolacce e scene volgari ha fatto film diversi a nulla a che fare con la politico il titolo secondo me no è adatto al film e lo sconsiglio.
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ollipop
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mercoledì 2 gennaio 2013
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mediocre satira in un film spesso grottesco
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in Qualunquemente la satira qualche volta scontata era pur sempre pungente divertente e mai volgare . in questo film la volgarita e il grottesco la fanno da padroni.
Non si ride quasi mai ma non si sorride neppure;personaggi caricaturali circondati da altre figure poco azzeccate e spesso fastidiose (vedi la madre bigotta oltre misura mai divertente) satira che ricorre molto alle urla ma ben poco ad efficaci battute ; ne risulta una pellicola spesso noiosa mai coinvolgente ; non si capisce poi la presenza di Villaggio a cui il regista dedica qualche primo piano muto la cui utilita' e' tutta da scoprire!
Peccato perche' da un attore bravissino come Albanese ti saresti aspettato una pellicola all'altezza .
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in Qualunquemente la satira qualche volta scontata era pur sempre pungente divertente e mai volgare . in questo film la volgarita e il grottesco la fanno da padroni.
Non si ride quasi mai ma non si sorride neppure;personaggi caricaturali circondati da altre figure poco azzeccate e spesso fastidiose (vedi la madre bigotta oltre misura mai divertente) satira che ricorre molto alle urla ma ben poco ad efficaci battute ; ne risulta una pellicola spesso noiosa mai coinvolgente ; non si capisce poi la presenza di Villaggio a cui il regista dedica qualche primo piano muto la cui utilita' e' tutta da scoprire!
Peccato perche' da un attore bravissino come Albanese ti saresti aspettato una pellicola all'altezza .
Niente di tutto questo :tre personaggi sono eccessivi anche per Albanese che riesce a svilire anche Cetto in preda a problemi sessuali che francamente non interessano nessuno
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stefanomaria
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mercoledì 2 gennaio 2013
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occhi aperti!!!!
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02/01/2013
Mi meraviglia come la maggior parte delle opinioni del pubblico riguardo Tutto tutto niente niente siano ad esso favorevoli; e altrettanto mi meraviglia come le opinioni nei confronti di recensioni sfavorevoli al film siano di disapprovazione. Cos'è, le menti di noi italiani sono state definitivamente mandate in pappa da decenni di mala-politica, di televisione commerciale, telenovelas e grande fratello, che hanno reso tutto possibile in spregio alla Costituzione, alle Leggi, alle norme civili, al buongusto, all'onore, alla correttezza intellettuale, al senso civico? Possibile che non si riesca a distinguere più un buon prodotto da uno scadente? I tempi sono bui, mille difficoltà incombono su tutti noi; e allora non è questo forse il momento di aguzzare la nostra capacità di discernimento per evitare di farci fregare ancora, e ancora, e accora?
Il film di Albanese ha un solo pregio, quello di mostrare, ancora una volta, la bravura del protagonista; ma può bastare? può essere sufficiente in un film che tratta argomenti tanto delicati come la nostra vita, la nostra sopravvivenza, quella dei nostri figli, quella dei giovani che non troveranno mai lavoro se non espatriando, i nostri soldi (guadagnati e sudati) e sperperati con meretrici o acquisti non consentiti? No, io non sono d'accordo, non mi sento, ancora una volta, di uniformarmi al coro pecorone di quelli che, solo perché si ride a qualche buona battuta (qualche, non di più.
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02/01/2013
Mi meraviglia come la maggior parte delle opinioni del pubblico riguardo Tutto tutto niente niente siano ad esso favorevoli; e altrettanto mi meraviglia come le opinioni nei confronti di recensioni sfavorevoli al film siano di disapprovazione. Cos'è, le menti di noi italiani sono state definitivamente mandate in pappa da decenni di mala-politica, di televisione commerciale, telenovelas e grande fratello, che hanno reso tutto possibile in spregio alla Costituzione, alle Leggi, alle norme civili, al buongusto, all'onore, alla correttezza intellettuale, al senso civico? Possibile che non si riesca a distinguere più un buon prodotto da uno scadente? I tempi sono bui, mille difficoltà incombono su tutti noi; e allora non è questo forse il momento di aguzzare la nostra capacità di discernimento per evitare di farci fregare ancora, e ancora, e accora?
Il film di Albanese ha un solo pregio, quello di mostrare, ancora una volta, la bravura del protagonista; ma può bastare? può essere sufficiente in un film che tratta argomenti tanto delicati come la nostra vita, la nostra sopravvivenza, quella dei nostri figli, quella dei giovani che non troveranno mai lavoro se non espatriando, i nostri soldi (guadagnati e sudati) e sperperati con meretrici o acquisti non consentiti? No, io non sono d'accordo, non mi sento, ancora una volta, di uniformarmi al coro pecorone di quelli che, solo perché si ride a qualche buona battuta (qualche, non di più...) deve essere felice e contento. Il film di Manffredonia-Albanese è un prodotto scadente, è qualunquista, arraffazzonato, superficiale, ammantato di volontà di denuncia che è solo facciata (e per questo subdolo...), è ripetizione di schemi visti e rivisti... Ho letto addirittura che qualcuno l'ha definito 'di sinistra': sorrido solo al pensiero che ci siano persone con memoria storica così corta da accostare un tale prodotto all'ideologia di uomini, filosofi, pensatori e politici che da Gramsci in poi tanto hanno contribuito alla crescita del nostro Paese; e questo perché? Io credo che sia certamente perché anche il concetto 'essere di sinistra' è stato svilito, svuotato, messo alla berlina, definendo 'di sinistra' un qualsiasi avversario politico, un magistrato che fa il proprio dovere, un politico dissenziente. Ma è noto ai più che la stragrande maggioranza degli uomini cosiddetti di sinistra in politica, oggi, provengono dalla Democrazia Cristiana di qualche tempo fa? Che le ultime ideologie 'abbastanza' di sinistra sono miseramente cadute con la scomparsa di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani?
Concludo: non sto cercando di convincervi a non andare a vedere Tutto tutto niente niente, ma cerchiamo di farlo con gli occhi ben aperti a smascherare chi crede ancora di potersi approfittare di noi.
Stefanomaria
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elisabetta129
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martedì 1 gennaio 2013
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film mediocre
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non all'altezza di Albnes
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elisabetta129
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martedì 1 gennaio 2013
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i nostri politici sono peggio ...
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I politici che ci rappresentano sono peggiori ma il film è davvero brutto , non all'altezza dell'ALBANESE CHE CONOSCO E CHE MI è SEMPRE PIACIUTO . Il film è confuso, pasticciato , pesante , in alcuni passaggi cade nel ridicolo e addirittura nella banalità più scontata . Non mi è affatto piaciuto ; spero in un Albanese che ritorni ad essere quello che è davvero esprimendo la sua visione della realtà
con ironia ed intelligenza .
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kar22
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domenica 30 dicembre 2012
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satira e qualche risata
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Satira e qualche risata. Nelle intenzioni il film doveva criticare ampiamente la società del nostro periodo. In questo ci è riuscito. Albanese si 'divide' in 3 in questo film, interpretando 3 personaggi. Ognuno di essi critica un aspetto dell'Italia. Essi sono:
-Frengo Stoppato: drogato e amante delle feste, ha una madre tirannica e profondamente religiosa. Questo personaggio conduce la satira alla droga(satira molto sottile ma si può capire meglio nella scena con il teologo) ed alla Chiesa(qui diventa molto caustica), rappresentandone una interessata solo al denaro(nelle scena con il papa ed anche nella scena del ricevimento, quando parla dell'ICI con il vescovo). Satira che bersaglia però anche un altro aspetto: la chiesa del film entra in contraddizione quando va a parlare di argomenti scientifici(nella scena del ricevimento, quando Frengo risponde, anzi, 'precisa' le parole del papa).
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Satira e qualche risata. Nelle intenzioni il film doveva criticare ampiamente la società del nostro periodo. In questo ci è riuscito. Albanese si 'divide' in 3 in questo film, interpretando 3 personaggi. Ognuno di essi critica un aspetto dell'Italia. Essi sono:
-Frengo Stoppato: drogato e amante delle feste, ha una madre tirannica e profondamente religiosa. Questo personaggio conduce la satira alla droga(satira molto sottile ma si può capire meglio nella scena con il teologo) ed alla Chiesa(qui diventa molto caustica), rappresentandone una interessata solo al denaro(nelle scena con il papa ed anche nella scena del ricevimento, quando parla dell'ICI con il vescovo). Satira che bersaglia però anche un altro aspetto: la chiesa del film entra in contraddizione quando va a parlare di argomenti scientifici(nella scena del ricevimento, quando Frengo risponde, anzi, 'precisa' le parole del papa). Da notare una cosa: tutti gli esponenti di spicco della chiesa del film hanno lo stesso colore delle vesti(solo il papa ha la veste leggermente più bianca), a indicare(forse, non sono sicuro) che sotto sotto sono tutti uguali;
-Rodolfo Favaretto: secessionista e razzista, è interessato solo ai suoi piani per la 'sua' zona. Questo personaggio conduce la satira alla Lega(anche se non la pronuncia chiaramente si può intuire benissimo) ed ai movimenti separatisti in genere. Inoltre il personaggio guida anche la satira al razzismo, sia diretto verso gli stranieri che verso le donne(nella scena con la moglie). Qui vengono mostrate anche le contraddizioni di certi movimenti razzisti(sopratutto nelle scene iniziali del personaggio);
-Cetto La Qualunque: guida la satira contro la politica italiana in genere: escort, festini ed assenteismo. Inoltre c'è una critica molto forte riguardo i rapporti con la mafia(mafia che aleggia su tutto il film ma non si vede mai) ed una satira sull'omofobia(nella scena con la psicologa);
La satira si nota anche nel resto del film: sia il parlamento, sia i 'corazzieri' e tutto il contorno ai protagonisti fa da satira alla società contemporanea. Il film comunque si mantiene ad un livello troppo basso, sembra essere stato realizzato in fretta e furia. Ottimo Albanese(i 3 protagonisti), perfetti Villaggio(il presidente della repubblica) anche se compare in sole 3 scene, e Fabrizio Bentivoglio(il sotto-segretario). Nonostante questo, però, il film presenta molte lacune tecniche ed una musica che non mi è parsa molto azzeccata. Buono per farsi tante risate, però alla lunga tende un pò ad annoiare. Lo consiglio a chiunque sia fan di Albanese(che in questo film è esplosivo, anche se meno di 'Qualunquemente').
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