camillo
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venerdì 6 luglio 2012
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fantastico!
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Peter Parker è un ragazzo di diciassette anni che vive con gli zii May e Ben. Il ritrovamento di una valigia in cantina, appartenente a suo padre, lo porterà alla Oscorp, dove incontrerà il dottor Curt Connors, amico di famiglia e soprattutto socio di suo padre. Quest'ultimo, insieme alla moglie, ha fatto perdere le sue tracce dieci anni prima. Alla Oscorp Peter verrà morso da un ragno geneticamente modificato, che gli donerà poteri eccezionali e lo trasformerà in Spiderman. Ma anche il dottor Connors subirà una mutazione che lo trasformerà in Lizard: la lucertola gigante. Lo Spiderman di Mark Webb è un ribelle: acquista subito padronanza dei suoi poteri e non cede alle paure ed alle ingiustizie ancora prima di ottenere i suoi superpoteri.
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Peter Parker è un ragazzo di diciassette anni che vive con gli zii May e Ben. Il ritrovamento di una valigia in cantina, appartenente a suo padre, lo porterà alla Oscorp, dove incontrerà il dottor Curt Connors, amico di famiglia e soprattutto socio di suo padre. Quest'ultimo, insieme alla moglie, ha fatto perdere le sue tracce dieci anni prima. Alla Oscorp Peter verrà morso da un ragno geneticamente modificato, che gli donerà poteri eccezionali e lo trasformerà in Spiderman. Ma anche il dottor Connors subirà una mutazione che lo trasformerà in Lizard: la lucertola gigante. Lo Spiderman di Mark Webb è un ribelle: acquista subito padronanza dei suoi poteri e non cede alle paure ed alle ingiustizie ancora prima di ottenere i suoi superpoteri. Il film ha come punto forte l'analisi introspettiva dei personaggi, soprattutto del protagonista e del dottore. L'azione c'è ed è tanta, come lo sono anche le scene malinconiche. La musica è buona, ma niente in confronto a quelle utilizzate nei tre film precedenti. La storia è ovviamente sempre la stessa, ma con alcune modifiche. Uno Spiderman che sembra molto più sofferente del suo predecessore e, per questo, forse è anche più umano. Mark Webb crea un reboot davvero bello per trama, analisi psicologica dei personaggi ed azione. Il suo merito più grande è stato sicuramente quello di mostrare a tutti uno Spiderman più sofferente ed umano rispetto al predecessore che, a tratti, sembrava addirittura invincibile. Insomma un film fantastico.
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darkenry
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venerdì 6 luglio 2012
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spider-man è tornato!
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Di sicuro questo è uno dei reboot meglio riusciti. Intanto l'ho trovato meglio dello Spider-man di Sam Raimi perchè secondo me Marc Webb è riuscito a darci una visione più chiara di Peter Parker/Spider-man. Ho adorato il modo in cui hanno esplorato la psicologia di Peter interpretato da un fantastico Andrew Garfield, mi sono piaciute le atmosfere che sono state più oscure e il mistero che si nasconde dietro la scomparsa dei genitori di Peter. Ho adorato perfino il costume di Spider-man perchè quello di Raimi era troppo surreale mentre questo sembra fatto amatorialmente. Questo è l'inzio di una nuova trilogia che, ne sono sicuro, mi piacerà molto di più della precedente.
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riccardo t.
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venerdì 6 luglio 2012
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ritorno alle origini
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Riavvio del franchise di Spider Man; completamente slegato dalla precedente trilogia di Raimi, il film aveva grandi aspettative, poteva essere un nuovo inizio per rilanciare il personaggio ma anche un tonfo colossale.
Posso dire con serenità che questo nuovo film è ottimo, ben realizzato, e anche se è presto far paragoni, ha gettato buone basi per creare una nuova trilogia, migliore della precedente.
L’aspetto che colpisce di più è sicuramente l’approccio narrativo che il film da subito si impone, fin dal bellissimo prologo capiamo che il film ha molto da dire, anche ad un pubblico più maturo, il tono è drammatico e intimista, lo stile è realista, c’è volontà di raccontare le origini di Peter, la sua dimensione familiare, la ricerca di sé stesso, la verità sulla misteriosa scomparsa dei suoi genitori, di descrivere le problematiche di questo ragazzo.
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Riavvio del franchise di Spider Man; completamente slegato dalla precedente trilogia di Raimi, il film aveva grandi aspettative, poteva essere un nuovo inizio per rilanciare il personaggio ma anche un tonfo colossale.
Posso dire con serenità che questo nuovo film è ottimo, ben realizzato, e anche se è presto far paragoni, ha gettato buone basi per creare una nuova trilogia, migliore della precedente.
L’aspetto che colpisce di più è sicuramente l’approccio narrativo che il film da subito si impone, fin dal bellissimo prologo capiamo che il film ha molto da dire, anche ad un pubblico più maturo, il tono è drammatico e intimista, lo stile è realista, c’è volontà di raccontare le origini di Peter, la sua dimensione familiare, la ricerca di sé stesso, la verità sulla misteriosa scomparsa dei suoi genitori, di descrivere le problematiche di questo ragazzo. Totalmente diverso dalle atmosfere più scanzonate del trittico di Sam Raimi.
La sceneggiatura è semplice e lineare, e mantiene per tutta la durata un ottimo ritmo(il film non annoia mai); qualche volta si ha la sensazione di rivisto, ma dovendo nuovamente raccontare la storia è normale, la storia ci offre un nuovo punto di vista delle vicende del super-eroe, dando qualche risposta, ma lasciando ai probabili sequel, il compito di ampliare quello che questo film ha creato, dando precedenza a storia e personaggi.
Il cast è molto ben assortito, Andrew Garfield dimostra di essere all’altezza del ruolo ritraendo un Peter Parker, adolescente solitario, introverso e con tanta rabbia, ma soprattutto umano, veramente bravo. Emma Stone è come al solito bravissima a dare spessore a un personaggio che non ha molto da offrire, quindi grande merito all’attrice, ottime prove anche per Rhys Ifans nei panni del Dr.Connors/Lizard, e dei nuovi zio Ben e zia May interpretati dai grandissimi Martin Sheen e Sally Field.
Il lato tecnico del film è stupendo, visivamente la fotografia fa un ottimo lavoro, seguendo le atmosfere cupe del film, il montaggio è buono e la Regia di Marc Webb è capace nel gestire le varie situazioni del film dalle scene più spettacolari, all’aspetto più drammatico, senza però grandi picchi artistici. Nulla da dire sugli effetti speciali, ben gestiti in tutte le scene dove appaiono. Efficace anche la colonna sonora, che supporta adeguatamente il film.
Unica note dolente di un film ottimo, è il 3D, non ch sia fatto male, ma non è così indispensabile, anzi l’ho trovato parecchio furbo nel suo utilizzo, per mostrare i voli in soggettiva di Spider-Man, con soluzioni un po’ troppo ricercate, solo per colpire il pubblico.
Infine, bellissimo riavvio della saga dell’Uomo Ragno, un film che ci reintroduce nel mondo dell’Uomo Ragno sotto un'altra prospettiva; ora attendiamo i sequel per saperne di più.
Voto: 7.5
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leviatan
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venerdì 6 luglio 2012
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hanno ucciso l'uomo ragno.
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Con il terzo episodio della prima trilogia di Raimi pensavo si fosse toccato il fondo, vedendo quel Peter Parker noir aggirarsi per le strade di New York a ritmo della propria scarsa credibilità, diciamo inesistente. Con questo nuovo film sono riusciti a superarsi e ci hanno dato a bere un alter ego di Spiderman quasi "figo", non troppo timido, non troppo impacciato, non troppo Peter Parker. Il classico ragno radioattivo non c'è, ma in compenso c'è letteralmente una cscata di aracnidi-operai ad accogliere l'ingenuo e curioso personaggio principale, si sa che è sempre meglio abbondare col superfluo quando non si hanno idee valide. L'apice di questo reboot però viene raggiunto quando il protagonista viene per la prima volta a conoscenza dei suoi nuovi poteri e pesta i malcapitati chiedendo scusa, come posseduto da una sceneggiatura improbabile.
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Con il terzo episodio della prima trilogia di Raimi pensavo si fosse toccato il fondo, vedendo quel Peter Parker noir aggirarsi per le strade di New York a ritmo della propria scarsa credibilità, diciamo inesistente. Con questo nuovo film sono riusciti a superarsi e ci hanno dato a bere un alter ego di Spiderman quasi "figo", non troppo timido, non troppo impacciato, non troppo Peter Parker. Il classico ragno radioattivo non c'è, ma in compenso c'è letteralmente una cscata di aracnidi-operai ad accogliere l'ingenuo e curioso personaggio principale, si sa che è sempre meglio abbondare col superfluo quando non si hanno idee valide. L'apice di questo reboot però viene raggiunto quando il protagonista viene per la prima volta a conoscenza dei suoi nuovi poteri e pesta i malcapitati chiedendo scusa, come posseduto da una sceneggiatura improbabile. Sono minuti in cui la voglia di alzarsi dalla poltrona del cinema e andarsene è tanta, ma, per rispetto della somma di denaro lasciata all'entrata, si rimane ad assistere con il bruciore allo stomaco. Il malore però diventa quasi insopportabile quando nel film tutte le gru vengono messe in posizione per aiutare il nostro supereroe a raggiungere la sua meta, ok, sì, New York c'è, ma è alquanto odiosa. Ovviamente la pellicola non è totalmente un disastro, in gran parte, ma non tutta quanta. Gli effetti speciali rasentano la perfezione e si rimane un po' con l'amaro in bocca per i pochi secondi concessi alle fantastiche riprese in prima persona, le quali valorizzerebbero il 3D (alquanto inutile, vista la scarsità di espedienti e l'enorme perdita di colore) e farebbero vivere l'emozione di volteggiare e arrampicarsi per il palazzi di New York. Il montaggio è notevole e la qualità delle immagini e delle inquadrature a livello tecnico-artistico è davvero impessionante, il tutto supportato da un'ottima scenografia. Veramente belle anche le riprese a rallentatore in cui vengono riproposte le tipiche pose di spiderman. Benissimo anche gli attori, in particolare l'interpretazione di Andrew Garfield. Una delle scene che addolcisce un po' la pillola amara di una grande delusione è quella in cui fa la sua immancabile comparsa Stan Lee, idea non originale, ma sicuramente apprezabile e divertente. In conclusione, il film ha delle cadute di stile impressionanti nelle quali è difficile inserire la figura del vero Peter Parker, lo studente modello che nessuno vorrebbe essere, lo sfigato, il solitario, tutto quello che non è in questa pellicola e che si giustifica per il fatto che il pubblico a cui si rivolge il lungometraggio è palesemente un pubblico composto dai teenager dei giorni nostri. Per farla breve, tutti bravi coi soldi, tutti bravi ormai a fare effetti speciali, ma per una buona storia (che tra l'altro già c'era, bastava aprire un fumetto) non serve denaro. Max Pezzali è da vent'anni che lo dice, ma ora è ufficiale: hanno ucciso l'uomo ragno.
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[+] ecco chi non ne capisce di cinema
(di klibion)
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caco_gioanina
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venerdì 6 luglio 2012
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amazing webb! amazing spider man
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Un regista senza paure, senza limiti. Un uomo che finalmente è riuscito a trasportare sul grande schermo il vero unico Spider Man! Spider Man è tornato, e lo ha fatto con stile.
Avventura. AZione. Amore. Curiosità. Umorismo; caratterizzano questa nuova era del nostro amico di quartiere.
A differenza di Sam Raimi, il nostro Webb è riuscito a ridisegnare le vere caratteristiche dell'uomo ragno, e finalmente grazie anche ai diritti, è riuscito a raccontarci l'inizio della storia in ordine cronologico con quella dei fumetti; ci siamo. È nato un supereroe, due: Uno è tornato, Spider man; l'altro è sorto, Webb!
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mr.slapstick
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venerdì 6 luglio 2012
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un altro uomo ragno, di molto superiore al primo
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Ero ancora u n bambino quando uscì il primo film di Sam Raimi, e a distanza di anni, ho continuato a trovarlo un buon film, con dei buoni personaggi, una buona regia e - Alfred Molina e Willem Dafoe a parte - pessimi attori. Tobey Maguire in prima fila. Poi, anche se non avevo letto il fumetto, sapevo che questo spiderman aveva in comune con quello di Stan Lee il nome e poco altro. Questo reboot invece scrive la storia come dovrebbe essere stata scritta la prima volta, con un protagonista più adeguato sia a livello fisico sia recitativo e un cattivo un po' inferiore nel disegno rispetto a quelli di Raimi, ma interpretato ad un livello in linea con i precedenti da Rhys Ifans (truccato per somigliare a Nicholas Cage).
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Ero ancora u n bambino quando uscì il primo film di Sam Raimi, e a distanza di anni, ho continuato a trovarlo un buon film, con dei buoni personaggi, una buona regia e - Alfred Molina e Willem Dafoe a parte - pessimi attori. Tobey Maguire in prima fila. Poi, anche se non avevo letto il fumetto, sapevo che questo spiderman aveva in comune con quello di Stan Lee il nome e poco altro. Questo reboot invece scrive la storia come dovrebbe essere stata scritta la prima volta, con un protagonista più adeguato sia a livello fisico sia recitativo e un cattivo un po' inferiore nel disegno rispetto a quelli di Raimi, ma interpretato ad un livello in linea con i precedenti da Rhys Ifans (truccato per somigliare a Nicholas Cage). E poi finalmente si esplora la dimensione familiare di Peter Parker, che nella trilogia precedente era rimasta completamente inesplorata: Peter cerca la verità sui suoi genitori e sulla loro morte, una verità che viene però rimandata, con l'immancabile scena dopo i titoli di coda, al secondo film. Le scene d'azione sono molto ben girate, ma non pensate per il 3D e non mancano riprese in soggettiva dal punto di vista di spiderman, che mi erano sempre mancate. Ovviamente gli effetti speciali in dieci anni sono molto migliorati e rendono al massimo della spettacolarità le scene in cui il ragno salta da un muro all'altro.Peter è un personaggio molto più consistente del precedente e Il rapporto con gli zii di è anch'esso più approfondito; gli zii stessi sono interpretati da attori migliori di quelli precedenti (Martin Sheen è perfetto come zio Ben) anche solo come fisionomia. Il tutto in due ore e venti che non pesano ma riescono a divertire e a emozionare fino all'ultimo.
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[+] non credo proprio....
(di knightdark)
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dark knight
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venerdì 6 luglio 2012
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:(
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ma perchè la mia recensione non è stata pubblicata??
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nathandrake
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venerdì 6 luglio 2012
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il perfetto peter parker non è bastato...
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Il nuovo Spider-Man, lanciando il primo trailer quasi un anno fa, si è beccato il duro compito di affrontare tutti i supereroi Marvel usciti al cinema da luglio scorso (Thor, Capitan America e The Avengers) e dopo aver visto il risultato si può tranquillamente parlare di un knock-out. Anche il pretestuoso Capitan America sembra essere più curato sotto ogni aspetto e anche se è servito solo a dare visibilità ad un personaggio che altrimenti sarebbe stato invisibile in The Avengers, non lascia l'amaro in bocca quanto questo film che invece delude sotto tutti i punti di vista, di amazing in questo Spider-Man c'è solo Andrew Garfield, il perfetto Peter Parker, ma probabilmente nessuno ha spiegato a Marc Webb che i film non sono tanti video musicali da 4 minuti da attaccare uno dopo l'altro.
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Il nuovo Spider-Man, lanciando il primo trailer quasi un anno fa, si è beccato il duro compito di affrontare tutti i supereroi Marvel usciti al cinema da luglio scorso (Thor, Capitan America e The Avengers) e dopo aver visto il risultato si può tranquillamente parlare di un knock-out. Anche il pretestuoso Capitan America sembra essere più curato sotto ogni aspetto e anche se è servito solo a dare visibilità ad un personaggio che altrimenti sarebbe stato invisibile in The Avengers, non lascia l'amaro in bocca quanto questo film che invece delude sotto tutti i punti di vista, di amazing in questo Spider-Man c'è solo Andrew Garfield, il perfetto Peter Parker, ma probabilmente nessuno ha spiegato a Marc Webb che i film non sono tanti video musicali da 4 minuti da attaccare uno dopo l'altro... La continua impressione che si ha guardando il film è: NON C'E' TEMPO. Al pubblico non viene lasciato nemmeno un secondo per adattarsi ad una nuova situazione perchè Peter lo ha già fatto, scopro di avere una forza sovraumana: OK; mi accorgo di avere dei super-sensi: OK; posso arrampicarmi sulle pareti: OK, anzi quasi quasi comincio a studiare appeso al soffitto di casa... Quello che si comincia a sospettare dopo una mezz'ora di film è che Peter abbia visto la serie di Sam Raimi e sappia già tutto su come si diventa Spider-Man. Insomma, dopo 10 anni, nel tentativo di rendere cool Spider-Man, vista la triste scelta che fu fatta scegliendo Tobey Maguire (che di cool non ha nemmeno il frigorifero), la Marvel purtroppo ha fatto cilecca. I dialoghi stentati e spesso ad un millimetro dalla parodia di loro stessi mi hanno fatto rimpiangere il copione di Superhero Movie. Da sottolineare l'harakiri del doppiaggio in una delle scene finali con "il tuo boyfriend è uno dalle tante maschere" TARGET: fan di Justin Bieber & Co. Il perfetto Peter Parker non è bastato a salvare il film dal disasto: la totale mediocrità...
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secretsociety
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venerdì 6 luglio 2012
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niente di nuovo...
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Sarà che sto crescendo io ma questo nuovo Spider-Man non mi è piaciuto come quello della trilogia. Poco ci mancava che riuscissero a renderlo antipatico, rappresentante al 99% di quella ampissima fetta di ragazzini (abbastanza cresciuto per la verità) apatici verso tutto e tutti e con occhi solo per la tipa di turno. La trama se non per il fatto di essere diversa per forza, non ha proposto nessuna novità interessante (poteva essere benissimo uno Spider-Man 4). L'allineamento delle gru è in effetti un po' ridicolo (e poi come chi gli ha detto che lui sarebbe passato proprio di li?); insomma, hanno sicuramente risparmiato sui costi per il nuovo cast ma il risultato è quello di aver fatto un film che si dimentica appena riaccese le luci in sala.
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Sarà che sto crescendo io ma questo nuovo Spider-Man non mi è piaciuto come quello della trilogia. Poco ci mancava che riuscissero a renderlo antipatico, rappresentante al 99% di quella ampissima fetta di ragazzini (abbastanza cresciuto per la verità) apatici verso tutto e tutti e con occhi solo per la tipa di turno. La trama se non per il fatto di essere diversa per forza, non ha proposto nessuna novità interessante (poteva essere benissimo uno Spider-Man 4). L'allineamento delle gru è in effetti un po' ridicolo (e poi come chi gli ha detto che lui sarebbe passato proprio di li?); insomma, hanno sicuramente risparmiato sui costi per il nuovo cast ma il risultato è quello di aver fatto un film che si dimentica appena riaccese le luci in sala.
Ma poi, una tuta (volutamente) fatta male, ragnatele fatte in casa... va bene la realtà sospesa, però! Sembrava il fratello sfigato dello Spider-Man della trilogia...mah! Inoltre aleggia la figura di Osborn ma J.J.J.?
SPOILER
Neanche la scena dove il padre di lei muore riesce a commuovere; alla fine si potrebbe dire che non manterrà nemmeno le promesse, ma per la verità lui non ha risposto alla richiesta del poliziotto...
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loris760
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venerdì 6 luglio 2012
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buon film nello stile marvel
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Il film è buono, ma nettamente inferiore allo spiderman di Raimi. Raimi è un regista talentuoso, Webb è un regista bravo privo di talento.
Questo Amazing Spiderman è a livello di Hulk con Norton e del Thor di Brannagh
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