carry96
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giovedì 5 luglio 2012
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alla grande !
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Un buon reboot,originale e moderno(non ha prezzo vedere Spidey col cell tra le mani :P ).
Il 3D in alcune circostanze è davvero spettacolare e coinvolgente ... Vale la pena Andarlo a vedere!!
Speriamo ci sia un SEQUEL !!!
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hardford
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giovedì 5 luglio 2012
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meglio di raimi, ma non troppo
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Questo -buon- reboot di spidermen mette a nudo l'errore di fondo nello sviluppo del personaggio: è inutile tentare di imitare l'imitare il batman di nolan, lì ormai si è creata un'alchimia (non semplice all'inizio) inimitabile. nel film vi è poi l'assenza totale di un cattivo vero: lizard non solo non è cattivo in senso assoluto ma è come se agisse sotto influssoo di farmaci e quindi non si riesce a temerlo veramente come invece era naturale con personaggi come joker. detto questo tutto però combacia di più col fumetto che nel film di raimi, quindi, in parte, buon lavoro!
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caco_gioanina
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giovedì 5 luglio 2012
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non è un sequel, ma uno stupefacente reboot!
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Per una buona parte di The Amazing Spider-Man, vi chiederete di continuo che fine abbia fatto, in effetti, Spider-Man. Marc Webb (500 giorni insieme), dalla verve potentemente indie, sceglie di farci sudare l’arrivo dell’eroe in costume sullo schermo. È una storia di origini, di nuovo, ma narrata questa volta grazie al carisma di un attore sicuramente più magnetico del pallidino Tobey Maguire. Andrew Garfield è lo Spider-Man come dovrebbe essere nel 2012: atletico, imbattibile nel parkour, ma il cui sguardo comunica intelligenza, rendendo piena giustizia a quella che è, del resto, l’alchimia muscoli/cervello alla base del personaggio. E così, ci appassioniamo alle vicende del liceale Peter Parker, un po’ nerd magari, ma anche tanto sveglio. Impacciato ai primi approcci con la bella Gwen Stacy (Emma Stone), ma credibile quando dà anima e corpo per salvarla. E decisamente tormentato: Webb riprende la poetica del “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”, dando però una nuova sfaccettatura all’evento che sancisce la nascita di Spider-Man, la morte di zio Ben.
Tramite tanti piccoli tocchi, Webb riesce a ricostruire fedelmente sul grande schermo l’umanità di Peter, in maniera ancora più viscerale rispetto a quanto aveva fatto Sam Raimi. Il nuovo Spider-Man è un supereroe credibile che, ancora prima di affrontare il super villain di turno, deve gestire la zia May, preoccupata dal vederlo tornare nel cuore della notte, tumefatto e lacero. È grazie a questa costruzione che, quando il film cambia di registro, sfoderando il suo taglio più action, ci appassioniamo alle vicende del protagonista. È qui che il film allestisce una sorprendente messinscena, copiando molte delle soluzioni vincenti già ideate da Raimi. Su tutte, le vertiginose inquadrature che ritraggono Spider-Man mentre si dondola sui grattacieli di Manhattan, sospeso dalle ragnatele. Ma Webb inventa anche nuovi e innovativi espedienti, come le visuali in soggettiva che tanto fanno Mirror’s Edge.
È la prestanza atletica del dinoccolato Garfield a rendere questi momenti ancora più verosimili, scacciando la fastidiosa sensazione di vedere un pupazzo che si agita sullo schermo. Un atteggiamento che ben si sposa, peraltro, con l’attitudine ironica di Spider-Man, il cui humour è stato recuperato nella nuova incarnazione del reboot. È sulle spalle di Peter Parker, insomma, che si regge il nuovo Spider-Man, e in quest’ottica si perdonano anche alcune cadute di stile, come il pupazzoso Lizard. Un nemico un po’ trash, che non rende giustizia alla sua controparte umana, il dottor Connors, personaggio mosso da una motivazione potente e tragica come può essere la perdita del suo braccio, che tenta di ricostruire grazie alla scienza. In definitiva, The Amazing Spider-Man sposa la new wave di supereroi iniziata da Batman. Ma, nel farlo non perde minimamente la sua anima di superhero flick. Il risultato, è un piccolo manuale del genere, senza pretese ma dallo spirito possente.
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alescio92
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giovedì 5 luglio 2012
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bellissimo
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dark knight
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giovedì 5 luglio 2012
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un remake non del tutto riuscito
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L'eredità lasciata dal regista della precedente trilogia, Sam Raimi, era sicuramente pesante e per questo difficile da raccogliere. La scelta di un cast completamente nuovo è molto coraggiosa e lo spettatore impiega infatti un po ad abituarsi ai volti nuovi dei protagonisti più importanti. Ma è tutto lo Spider-man di Marc Webb a essere nuovo, non solo nel volto ma anche e soprattutto nello spirito. Sia Peter Parker, sia il super eroe che c'è in lui, appaiono in questo nuovo, vecchio capitolo molto più "frizzanti", vivaci ed a volte anche arroganti rispetto al personaggio della precedente trilogia, avvicinandosi molto al fumetto. Ma non sono i protagonisti a non andare bensì la storia che viene loro cucita adosso.
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L'eredità lasciata dal regista della precedente trilogia, Sam Raimi, era sicuramente pesante e per questo difficile da raccogliere. La scelta di un cast completamente nuovo è molto coraggiosa e lo spettatore impiega infatti un po ad abituarsi ai volti nuovi dei protagonisti più importanti. Ma è tutto lo Spider-man di Marc Webb a essere nuovo, non solo nel volto ma anche e soprattutto nello spirito. Sia Peter Parker, sia il super eroe che c'è in lui, appaiono in questo nuovo, vecchio capitolo molto più "frizzanti", vivaci ed a volte anche arroganti rispetto al personaggio della precedente trilogia, avvicinandosi molto al fumetto. Ma non sono i protagonisti a non andare bensì la storia che viene loro cucita adosso. Al di la dei venti minuti finali, l'occhio della telecamera punta quasi sempre alla vita privata dei personaggi, concentrandosi spesso sull' amore adolescenziale del giovane Peter e allontanandosi dall'azione adrenalinica che caratterizza questo genere. Per questo il film da sempre l'impressione di stare decollando senza mai spiccare, però, completamente il volo. Anche la durata della pellicola, 2h 15min, sembra essere eccessiva vista la scarna manciata di minuti dedicata effettivamente ai combattimenti che tanto piacciono a questo tipo di pubblico. Nel complesso, potenzialmente un buon film che sarebbe potuto diventare tale qualora ci si fosse concentrati più sui personaggi e meno sulle persone!
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venarte
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giovedì 5 luglio 2012
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lo stupefacente spider-man
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L’avevamo lasciato vincente contro Venom, il simbiote alieno, e felice con la sua Mary Jane nel finale del terzo episodio della saga del regista di culto Sam Raimi. Ora però per Peter Parker è tempo di ricucire la sua calzamaglia rosso e blu, e ricominciare l’avventura ripartendo da zero.
Riprendendo il titolo completo del fumetto, The Amazing Spider-Man si dimostra più aderente al personaggio originale della Marvel, dando nuovo smalto al supereroe creato dal genio di Stan Lee.
Morso da un ragno radioattivo, il maldestro Peter si ritrova dotato di un’incontrollata forza e di agilissimi riflessi che userà per combattere il perfido Lizard, eminente scienziato genetista, trasformatosi in un megalucertolone in seguito all’iniezione di un siero con DNA di rettile.
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L’avevamo lasciato vincente contro Venom, il simbiote alieno, e felice con la sua Mary Jane nel finale del terzo episodio della saga del regista di culto Sam Raimi. Ora però per Peter Parker è tempo di ricucire la sua calzamaglia rosso e blu, e ricominciare l’avventura ripartendo da zero.
Riprendendo il titolo completo del fumetto, The Amazing Spider-Man si dimostra più aderente al personaggio originale della Marvel, dando nuovo smalto al supereroe creato dal genio di Stan Lee.
Morso da un ragno radioattivo, il maldestro Peter si ritrova dotato di un’incontrollata forza e di agilissimi riflessi che userà per combattere il perfido Lizard, eminente scienziato genetista, trasformatosi in un megalucertolone in seguito all’iniezione di un siero con DNA di rettile.
Oltre alle mirabolanti acrobazie sui tetti di New York esaltate dalla grafica 3D, questo film, diretto da Marc Webb e interpretato dal giovane Andrew Garfield, rispolvera il primo vero amore di Spidey: la dolce Gwen Stacy. Peter, dunque, non è solo nella sua lotta, ma dovrà ricordare che i segreti hanno un costo, non sono mai gratis.
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nandoalonso96
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giovedì 5 luglio 2012
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amazing !
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Questo è davvero Amazing !!
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caco_gioanina
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giovedì 5 luglio 2012
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il vero spider man è qui, amazing.
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Per una buona parte di The Amazing Spider-Man, vi chiederete di continuo che fine abbia fatto, in effetti, Spider-Man. Marc Webb (500 giorni insieme), dalla verve potentemente indie, sceglie di farci sudare l’arrivo dell’eroe in costume sullo schermo. È una storia di origini, di nuovo, ma narrata questa volta grazie al carisma di un attore sicuramente più magnetico del pallidino Tobey Maguire. Andrew Garfield è lo Spider-Man come dovrebbe essere nel 2012: atletico, imbattibile nel parkour, ma il cui sguardo comunica intelligenza, rendendo piena giustizia a quella che è, del resto, l’alchimia muscoli/cervello alla base del personaggio. E così, ci appassioniamo alle vicende del liceale Peter Parker, un po’ nerd magari, ma anche tanto sveglio. Impacciato ai primi approcci con la bella Gwen Stacy (Emma Stone), ma credibile quando dà anima e corpo per salvarla. E decisamente tormentato: Webb riprende la poetica del “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”, dando però una nuova sfaccettatura all’evento che sancisce la nascita di Spider-Man, la morte di zio Ben.
Tramite tanti piccoli tocchi, Webb riesce a ricostruire fedelmente sul grande schermo l’umanità di Peter, in maniera ancora più viscerale rispetto a quanto aveva fatto Sam Raimi. Il nuovo Spider-Man è un supereroe credibile che, ancora prima di affrontare il super villain di turno, deve gestire la zia May, preoccupata dal vederlo tornare nel cuore della notte, tumefatto e lacero. È grazie a questa costruzione che, quando il film cambia di registro, sfoderando il suo taglio più action, ci appassioniamo alle vicende del protagonista. È qui che il film allestisce una sorprendente messinscena, copiando molte delle soluzioni vincenti già ideate da Raimi. Su tutte, le vertiginose inquadrature che ritraggono Spider-Man mentre si dondola sui grattacieli di Manhattan, sospeso dalle ragnatele. Ma Webb inventa anche nuovi e innovativi espedienti, come le visuali in soggettiva che tanto fanno Mirror’s Edge.
È la prestanza atletica del dinoccolato Garfield a rendere questi momenti ancora più verosimili, scacciando la fastidiosa sensazione di vedere un pupazzo che si agita sullo schermo. Un atteggiamento che ben si sposa, peraltro, con l’attitudine ironica di Spider-Man, il cui humour è stato recuperato nella nuova incarnazione del reboot. È sulle spalle di Peter Parker, insomma, che si regge il nuovo Spider-Man, e in quest’ottica si perdonano anche alcune cadute di stile, come il pupazzoso Lizard. Un nemico un po’ trash, che non rende giustizia alla sua controparte umana, il dottor Connors, personaggio mosso da una motivazione potente e tragica come può essere la perdita del suo braccio, che tenta di ricostruire grazie alla scienza. In definitiva, The Amazing Spider-Man sposa la new wave di supereroi iniziata da Batman. Ma, nel farlo non perde minimamente la sua anima di superhero flick. Il risultato, è un piccolo manuale del genere, senza pretese ma dallo spirito possente.
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caco_gioanina
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giovedì 5 luglio 2012
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amazing, l'aggettivo giusto.
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Amazing, come già espresso nel titolo di questa mia recensione è l'aggettivo giusto per descrivere questo film.
Da lettore dei fumetti posso finalmente dire che questo Reboot spazia senza esagerare traendo dai fumetti la vera essenza della definizione di Supereroe.
A differenza della precedente triologia, questo capolavoro riesce a coinvolgere lo spettatore sin dalla prina scena, sin dai primi battiti di respiro del nostro protagonista ( ancora bambino e indifeso ).
Viene finalmente affrontata la vita del piccolo Peter e ne viene anche descritto il rapporto con i genitori e successivamente con i fantastici zii.
Un'altra nota super positiva la troviamo nel momento in cui lui assume i poteri, nel momento in cui lui diventa Spider Man, e questa volta il suo mutamento è finalmente contrassegnato dal far notare allo spettatore come realmente vive un ragno, gli atteggiamenti, le paure, le capacita e i limiti.
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Amazing, come già espresso nel titolo di questa mia recensione è l'aggettivo giusto per descrivere questo film.
Da lettore dei fumetti posso finalmente dire che questo Reboot spazia senza esagerare traendo dai fumetti la vera essenza della definizione di Supereroe.
A differenza della precedente triologia, questo capolavoro riesce a coinvolgere lo spettatore sin dalla prina scena, sin dai primi battiti di respiro del nostro protagonista ( ancora bambino e indifeso ).
Viene finalmente affrontata la vita del piccolo Peter e ne viene anche descritto il rapporto con i genitori e successivamente con i fantastici zii.
Un'altra nota super positiva la troviamo nel momento in cui lui assume i poteri, nel momento in cui lui diventa Spider Man, e questa volta il suo mutamento è finalmente contrassegnato dal far notare allo spettatore come realmente vive un ragno, gli atteggiamenti, le paure, le capacita e i limiti.
Un film che come tutti quelli della Marvel non ti fa scollare dalla poltroncina nemmeno una volta accese le luci in sala, perchè ad attenderci vi è la solita scena post titoli di coda in cui otteniamo una piccola anticipazione sul sequel.
Sequel che per chi ancora se lo sta chiedendo, sicuramente si fará
Con questo film non è rinato Spider Man, ma è tornato a volare, a proteggerci, e ne sono sicuro, lo farà ancora per molto tempo.
Ora vi lascio una piccola domanda a cui tra voi risponderete.
Questo Spider Man ha battuto quello precedente di Sam Raimi?
Sicuramente come botteghino d'esordio si. Aspetteremo ora il commento della critica.
Tanti saluti, e gustatevi tutti voi questo primo unico vero Spider Man.
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barby_84
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giovedì 5 luglio 2012
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semplicemente bellissimo!
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BELLISSIMO FILM, EFFETTI, STORIA E DIALOGO!BRAVISSIMI GLI ATTORI! A TRATTI OSEREI DIRE COMICO E A TRATTI DIREI ANCHE COMMOVENTE. E' STATO MOLTO PIACEVOLE VEDERLO! LO CONSIGLIO VIVAMENTE!!!!
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