|
|
alex2044
|
lunedì 30 gennaio 2012
|
meryl streep eccezionale ma non basta
|
|
|
|
Il film non è riuscito . Confuso,ripetitivo non approfondito . Meryl Streep è eccezionale ma non basta . Corretti le scenografie ed i costumi ma purtroppo il film non decolla mai.
|
|
|
[+] lascia un commento a alex2044 »
[ - ] lascia un commento a alex2044 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
tristanodetrabail
|
lunedì 30 gennaio 2012
|
biografia dell'anima della lady di ferro
|
|
|
|
La storia della donna che ha contribuito a cambiare il destino di un paese, che non si è mai piegata davanti alla logica del consenso. Guidata da un forte senso di appartenenza ai valori conservatori la giovane Margaret intraprende la carriera politica, in nome di suoi principi. Il film, piuttosto che dell'ascesa e del declino fine a se stesso della Thatcher, si addentra nei sottili meccanismi emotivi dell'imponente figura della ex statista, oramai giunta alla fine della sua vita. Ne viene fuori un personaggio carico di passione, sentimenti di attaccamento alla patria. Sublime l'interpretazione di Meryl Streep che riesce a trasmettere tutta l'intensità di una trama ben scritta. Per tutto il film non si riesce a odiare la Thatcher, l'immagine che se ne ha è di una incontenibile lealtà.
[+]
La storia della donna che ha contribuito a cambiare il destino di un paese, che non si è mai piegata davanti alla logica del consenso. Guidata da un forte senso di appartenenza ai valori conservatori la giovane Margaret intraprende la carriera politica, in nome di suoi principi. Il film, piuttosto che dell'ascesa e del declino fine a se stesso della Thatcher, si addentra nei sottili meccanismi emotivi dell'imponente figura della ex statista, oramai giunta alla fine della sua vita. Ne viene fuori un personaggio carico di passione, sentimenti di attaccamento alla patria. Sublime l'interpretazione di Meryl Streep che riesce a trasmettere tutta l'intensità di una trama ben scritta. Per tutto il film non si riesce a odiare la Thatcher, l'immagine che se ne ha è di una incontenibile lealtà. Eccellente il momento in cui i suoi alleati le voltano le spalle e chiede ad uno dei suoi ministri se conosce il prezzo del burro, rimproverandolo di non vivere calato nella realtà. Le musiche accompagnano in modo sublime tutto il film. L'ultima scena, forse la più toccante, fa uscire dalla sala del cinema con un grande senso di empatia verso colei che è stata amata e odiata dal popolo di tutto il mondo.
Da non perdere
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a tristanodetrabail »
[ - ] lascia un commento a tristanodetrabail »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
tonimorris
|
domenica 29 gennaio 2012
|
eccezionale meryl
|
|
|
|
Sono passati trentacinque anni dal primo ciak di Meryl Streep nel film Julia di Fred Zinnemann, candidato a undici Oscar e vincitore, si fa per dire, di solo tre statuette. Debutto foriero di fortune, visto che nella sua carriera l’attrice statunitense, con diciassette candidature, ha il record di nomination al prestigioso premio, anche se l’ha vinto solo due volte, la prima nel 1979, con Kramer contro Kramer, (miglior attrice non protagonista) e la seconda nel 1982, con La scelta di Sophie (miglior attrice protagonista). Per non parlare dei Golden Globe, in cui è l’interprete più presente con ventisei nomination e ben otto vittorie. Mitica e incommensurabile perfezionista, l’attrice durante tutti questi anni ha saputo regalarci una galleria di personaggi di varia caratura calandosi perfettamente nel ruolo chiamata ad interpretare.
[+]
Sono passati trentacinque anni dal primo ciak di Meryl Streep nel film Julia di Fred Zinnemann, candidato a undici Oscar e vincitore, si fa per dire, di solo tre statuette. Debutto foriero di fortune, visto che nella sua carriera l’attrice statunitense, con diciassette candidature, ha il record di nomination al prestigioso premio, anche se l’ha vinto solo due volte, la prima nel 1979, con Kramer contro Kramer, (miglior attrice non protagonista) e la seconda nel 1982, con La scelta di Sophie (miglior attrice protagonista). Per non parlare dei Golden Globe, in cui è l’interprete più presente con ventisei nomination e ben otto vittorie. Mitica e incommensurabile perfezionista, l’attrice durante tutti questi anni ha saputo regalarci una galleria di personaggi di varia caratura calandosi perfettamente nel ruolo chiamata ad interpretare. L’introduzione è indispensabile per dare risalto alla straordinaria perfomance di Meryl Streep in The Iron Lady, film che ripercorre la vita di Margaret Thatcher e delle sue funzioni politiche. Phyllida Lloyd, regista della pellicola che aveva già diretto la Streep quattro anni fa in Mamma mia!, ha scelto di narrare la storia della statista basandosi suoi ricordi personali quando, in preda alle allucinazioni causate dalla tremenda malattia del morbo di Alzheimer, ella rivive con il fantasma dell’amato consorte le tappe salienti della loro vita pubblica e privata: dai primi passi in politica, passando per il conseguimento del titolo di leader del Partito Conservatore Inglese, fino alla conquista della carica di Primo Ministro nell’establishment britannico, unica donna ad averne mai ricoperto il ruolo. Facendo spesso ricorso a filmati originali per aumentarne l’effetto drammatico, il film ripercorre analiticamente gli undici anni di governo della Thatcher trattando alcune delle scelte difficili che dovette affrontare, dai tragici scioperi dei minatori alla riconquista delle Isole Falkland invase dall’Argentina per ordine della giunta militare che governava quel Paese. Nei continui flashback in cui il passato si confonde con il presente, la protagonista, sapientemente truccata, riesce a dare allo spettatore pienezza di sé, coinvolgendolo nelle trame della sua esistenza e commovendolo mostrandogli gli effetti della malattia che avanza e degli esiti devastanti sia nel corpo che nella mente. Adesso forse è più chiaro il motivo della lunga introduzione: credo che poche attrici avrebbero potuto così efficacemente interpretare, anche con palese e significativo sforzo fisico e mentale, il dramma di una donna di successo, una donna che per lunghi anni ha contribuito a gestire i destini del mondo, adesso condannata ad un’esistenza segnata da un inesorabile declino. Meryl Streep, con The Iron Lady, ha già vinto il Golden Globe quale miglior attrice protagonista; la candidatura all’Oscar appare quindi scontata e quanto mai meritata.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a tonimorris »
[ - ] lascia un commento a tonimorris »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
estelles
|
domenica 29 gennaio 2012
|
la streep vale il biglietto
|
|
|
|
Ci sono alcuni film che si ricordano solo per un interpretazione e " The Iron Lady " e' sicuramente uno di questi. Un attrice fantastica ma che da sola non basta pero' per dare dignita' ad un film decisamente antistorico, fuori dalla realta' e degno del MINCULPOP. Il punto di vista della regista ci mostra una premier che si e' fatta sola ( ma senza il matrimonio d' interesse non sappiamo se sia vero..) anche se le sue idee sono solo in osmosi con quelle del padre benestante senza aver mai vissuto veramente quello che vi era al di la' del proprio recinto. La parola d' ordine " non siamo tutti uguali " e' il manifesto imperante quando a morire in guerra e nelle carceri sono i figli di chi non ha speranza e chi vede la propria vita in continua lotta frenetica con la poverta'.
[+]
Ci sono alcuni film che si ricordano solo per un interpretazione e " The Iron Lady " e' sicuramente uno di questi. Un attrice fantastica ma che da sola non basta pero' per dare dignita' ad un film decisamente antistorico, fuori dalla realta' e degno del MINCULPOP. Il punto di vista della regista ci mostra una premier che si e' fatta sola ( ma senza il matrimonio d' interesse non sappiamo se sia vero..) anche se le sue idee sono solo in osmosi con quelle del padre benestante senza aver mai vissuto veramente quello che vi era al di la' del proprio recinto. La parola d' ordine " non siamo tutti uguali " e' il manifesto imperante quando a morire in guerra e nelle carceri sono i figli di chi non ha speranza e chi vede la propria vita in continua lotta frenetica con la poverta'. Il ricordo di Bobby Sands e' ancora vivo nelle menti di chi ha sperato che la forza delle idee e della volonta' avesse la meglio sulla paranoia della politica belligerante e farci vedere una vecchietta che sa il prezzo del burro e mangia un uovo in solitudine non potra' esimere la storia dall' emettere la condanna contro una donna che ha ridotto a pezzi la dignita' umana.
PIL
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a estelles »
[ - ] lascia un commento a estelles »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
talpina
|
domenica 29 gennaio 2012
|
margaret thatcher. un ritratto piatto e sbiadito.
|
|
|
|
The Iron Lady si sviluppa come racconto retrospettivo di Margaret Thatcher, ormai ultraottantenne e affetta da demenza senile, delle sue principali vicende personali e politiche (forse più personali che politiche). L'espediente utilizzato dalla regista a tal fine è abbastanza scontato: i singoli episodi della vita della Thatcher affiorano alla mente della protagonista, in modo rapsodico, dagli oggetti che rappresentano il suo passato. Da una parte la difficoltà di farsi spazio in politica (e l'inaspettato successo), dall'altra un'uscita di scena dignitosa, da eroe giusto e incompreso. Tra questi due estremi sembrano poco chiare le scelte di uno dei più discussi protagonisti della scena politica del secolo scorso: infatti, l'intrecciarsi dei due piani (personale e politico), piuttosto che rendere vivida la caratterizzazione del personaggio, risulta piatto e non lascia niente di incisivo allo spettatore che si trova davanti ad una carrellata di scene abbozzate e mai compiute.
[+]
The Iron Lady si sviluppa come racconto retrospettivo di Margaret Thatcher, ormai ultraottantenne e affetta da demenza senile, delle sue principali vicende personali e politiche (forse più personali che politiche). L'espediente utilizzato dalla regista a tal fine è abbastanza scontato: i singoli episodi della vita della Thatcher affiorano alla mente della protagonista, in modo rapsodico, dagli oggetti che rappresentano il suo passato. Da una parte la difficoltà di farsi spazio in politica (e l'inaspettato successo), dall'altra un'uscita di scena dignitosa, da eroe giusto e incompreso. Tra questi due estremi sembrano poco chiare le scelte di uno dei più discussi protagonisti della scena politica del secolo scorso: infatti, l'intrecciarsi dei due piani (personale e politico), piuttosto che rendere vivida la caratterizzazione del personaggio, risulta piatto e non lascia niente di incisivo allo spettatore che si trova davanti ad una carrellata di scene abbozzate e mai compiute. Una regia debole, mediocre, che sembra non riuscire a sostenere la complessità del personaggio e le potenzialità di un'attrice come Meryl Streep. Nondimeno il film non riesce ad essere apertamente apologetico, ma prova ad esserlo in modo sottile (ma poco raffinato): a questo punto, avremmo preferito una Thatcher tratteggiata in maniera più incisiva, anche negli aspetti più controversi della sua storia.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a talpina »
[ - ] lascia un commento a talpina »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
aragornvr
|
domenica 29 gennaio 2012
|
ennesima, incredibile prova di meryl streep
|
|
|
|
Sarò breve. The Iron Lady non è una ricostruzione storica della vita politica di Margaret Thatcher e dell'Inghilterra. Se quello volete, leggete wikipedia.
Pur prendendo spunto e lavorando sulla rappresentazione della figura femminile più famosa nella storia della politica inglese, il film è un'analisi del processo di invecchiamento, del dubbio, della delusione, della perdita. Di un successo, per quanto lungo, che si manifesta fugace, temporaneo.
Il ritratto di una persona profondo e umano, dalle mille sfaccettature di pensiero, comunicazione, visione di vita.
E soprattutto l'ennesima, incredibile interpretazione di Meryl Streep.
|
|
|
[+] lascia un commento a aragornvr »
[ - ] lascia un commento a aragornvr »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
hidalgo
|
sabato 28 gennaio 2012
|
una lady di ferro, una meryl streep d'oro
|
|
|
|
Biografia della Lady di Ferro raccontata tramite i ricordi della stessa, anziana signora affetta da demenza senile, con continui flashback tra presente e passato, tra vita privata e politica. Phyllida Lloyd sceglie di incentrare il suo film più sulla donna Margaret che sul Primo Ministro Thatcher, approfondendo bene il personaggio ma narrando gli eventi in modo non sempre ottimale e coinvolgente. La politica fa da contorno alla persona, il film vive della straordinaria, immensa bravura di Meryl Streep e del "marito" Jim Broadbent, figura fondamentale nella vita della Thatcher e presenza fissa delle sue allucinazioni attraverso le quali si muove la pellicola. Portare sul grande schermo la biografia di un personaggio discusso e discutibile come La Iron Lady non era facile e probabilmente i centocinque minuti di durata sono pochi per dire tutto quello che c'era da dire.
[+]
Biografia della Lady di Ferro raccontata tramite i ricordi della stessa, anziana signora affetta da demenza senile, con continui flashback tra presente e passato, tra vita privata e politica. Phyllida Lloyd sceglie di incentrare il suo film più sulla donna Margaret che sul Primo Ministro Thatcher, approfondendo bene il personaggio ma narrando gli eventi in modo non sempre ottimale e coinvolgente. La politica fa da contorno alla persona, il film vive della straordinaria, immensa bravura di Meryl Streep e del "marito" Jim Broadbent, figura fondamentale nella vita della Thatcher e presenza fissa delle sue allucinazioni attraverso le quali si muove la pellicola. Portare sul grande schermo la biografia di un personaggio discusso e discutibile come La Iron Lady non era facile e probabilmente i centocinque minuti di durata sono pochi per dire tutto quello che c'era da dire. Meryl Streep si cala nella parte in maniera divina, Lloyd traccia il profilo di una donna fuori dal comune ma troppo piena si se, troppo diretta e intransigente. Un bulldozer che non si ferma davanti a niente, pronta a mandare la sua gente a morire e a tagliare, tagliere e tagliere in nome di un futuro migliore. Una Donna di Ferro, appunto. Ma il ferro è un metallo povero e, sotto questo punto di vista, anche il film è un pò di ferro. La Streep invece è tutta d'oro.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a hidalgo »
[ - ] lascia un commento a hidalgo »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
marezia
|
sabato 28 gennaio 2012
|
insomma...
|
|
|
|
Da vedere SOLO in lingua originale perché BASATO SULL'INTERPRETAZIONE della Streep. D'accordo?
|
|
|
[+] lascia un commento a marezia »
[ - ] lascia un commento a marezia »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
paapla
|
sabato 28 gennaio 2012
|
poco per una lady di ferro
|
|
|
|
Il film inizia con la Signora Thatcher ottantenne, chiusa in un cappotto dritto, in fila alla cassa del supermercato che stringe una bottiglia di latte da mezzo litro.
Il film racconta vita e carriera politica. Primo giorno dopo le elezioni, ingresso alla Camera dei Lord dei deputati eletti, inquadratura dal basso, scarpe Church's rigorosamente nere e un solo mezzotacco dichiarativo di colore b/n, una voce maschile che saluta l'unica donna:"Benvenuta all'inferno".
Ho avuto l'impressione di sfogliare un album di ricordi in chiaro scuro, senza strappi, mono corde, granitico. Non ho aggiunto un solo tassello, prevedibile e scontato. Poco per una Lady di ferro.
|
|
|
[+] lascia un commento a paapla »
[ - ] lascia un commento a paapla »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
voltaire81
|
venerdì 27 gennaio 2012
|
grande film, grande interpretazione
|
|
|
|
Non vuole essere un film biografico ma vuole raccontare la vita di una donna
che ha influenzato un paese, un periodo storico e il potere.
Grande l'interpretazione di Meryl Streep, grandi le scelte della regista.
Rappresentare Margaret Thatcher sempre sola contro un "muro" di uomini,
scegliere di farla quasi lievitare anziché camminare in alcune situazioni
(tipo mentre passeggia, una volta eletta, nei corridoi del parlamento
con un seguito di collaboratori che le parla e la consiglia).
Grande la versione originale dove si può valutare il grande studio
fatto sulla voce.
|
|
|
[+] lascia un commento a voltaire81 »
[ - ] lascia un commento a voltaire81 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|