francesca50
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lunedì 6 febbraio 2012
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titolo azzeccato come il film!
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IL film ci regala l'immagine di un politico vero! Comunque la si pensi dell'operato della Thatcher il film offre l'immagine di una donna onesta e convinta,
come il vero politico dovrebbe essere...
MIRABILE L'INTERPRETAZIONE...
Andate a vederlo merita!
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anistreep
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lunedì 6 febbraio 2012
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ben fatto,meryl un fenomeno !
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non mi è dispiaciuto per niente, anzi ho imparato cose che non sapevo, su una grande donna brittanica del panorama recente...
Meryl streep non si smentisce mai, ottima interpretazione della Tatcher, unica donna inglese a essere diventata primo ministro..
io consiglio di vederlo, per capire meglio la personalità di questa donna che non si arrese nulla e ottenne ciò che volle !
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az123bcd
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lunedì 6 febbraio 2012
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una marily streep straordinaria
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credevo di assistere alla visione di un film pesante.
invece ho trovato una regia magistrale,ed una marluly streep eccezionale!una donna strana la tahtcher.momenti di dolcezza,alternati a momenti di durezza e austerità.
un film capolavoro,come solo gli americani sanno fare!
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jardena
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lunedì 6 febbraio 2012
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una grande delusione
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Ero veramente interessata a vedere questo film perché pensavo che avrebbe accresciuto le mie conoscenza storiche sul periodo in cui la Thatcher ha governato. Ed invece l'ho trovato un film noioso, le sequenze in cui si vedeva la Thatcher confusa e in preda a allucinazioni erano troppo lunghe e a mio parere di zero interesse, se fossi uno dei figli non avrei dato il consenso. Le se quenze che si riferivano al suo operato di governo erano altrettanto confuse, sfilacciate, senza un filo che aiutasse a capire cosa ha fatto la Thatcher durante illungo periodo in cui è stata primo ministro. Si vedeva solo una donna combattiva e una eccezionale interprete come Meryl Streep, sicuramente il trucco, i vestiti, le perle, tutto ciò dava una rappresentazione veritiera, ma al di là dell'esteriorità c'era proprio poco.
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Ero veramente interessata a vedere questo film perché pensavo che avrebbe accresciuto le mie conoscenza storiche sul periodo in cui la Thatcher ha governato. Ed invece l'ho trovato un film noioso, le sequenze in cui si vedeva la Thatcher confusa e in preda a allucinazioni erano troppo lunghe e a mio parere di zero interesse, se fossi uno dei figli non avrei dato il consenso. Le se quenze che si riferivano al suo operato di governo erano altrettanto confuse, sfilacciate, senza un filo che aiutasse a capire cosa ha fatto la Thatcher durante illungo periodo in cui è stata primo ministro. Si vedeva solo una donna combattiva e una eccezionale interprete come Meryl Streep, sicuramente il trucco, i vestiti, le perle, tutto ciò dava una rappresentazione veritiera, ma al di là dell'esteriorità c'era proprio poco. Solo la guerra delle Falkland aveva un inizio e una fine.
Avrei preferito un film più biografico e più dettagliato, troppo spazio ai ricordi familiari personali e troppo poco spazio al pensiero politico.
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(di mizuteo)
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viva_la_vida
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domenica 5 febbraio 2012
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la iron lady tra politica e rimpianti
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È un compito difficile quello prefissatosi Phyllida Lloyd, alla sua terza regia. Raccontare di una figura controversa e spinosa come quella del primo ministro inglese Margaret Tatcher è un’impresa ardua da una parte per la più ampia dimensione in cui si sviluppa la vita politica di una donna, strattonata da famiglia e carriera, dall’altra per la tentazione di fare del moralismo, più che sulle vicissitudini politiche della Iron Lady, sulla sua deliberata scelta di dare priorità alla carriera piuttosto che alla famiglia. La Lloyd sceglie una regia dinamica e azzardata, ben riuscita in fondo, di concatenamenti episodici per lo più privi dei criteri temporali tipici del flashback tradizionale, trascinando nel vortice dei casuali ricordi di una malata di Alzheimer spezzoni sempre più chiari di episodi sempre più essenziali.
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È un compito difficile quello prefissatosi Phyllida Lloyd, alla sua terza regia. Raccontare di una figura controversa e spinosa come quella del primo ministro inglese Margaret Tatcher è un’impresa ardua da una parte per la più ampia dimensione in cui si sviluppa la vita politica di una donna, strattonata da famiglia e carriera, dall’altra per la tentazione di fare del moralismo, più che sulle vicissitudini politiche della Iron Lady, sulla sua deliberata scelta di dare priorità alla carriera piuttosto che alla famiglia. La Lloyd sceglie una regia dinamica e azzardata, ben riuscita in fondo, di concatenamenti episodici per lo più privi dei criteri temporali tipici del flashback tradizionale, trascinando nel vortice dei casuali ricordi di una malata di Alzheimer spezzoni sempre più chiari di episodi sempre più essenziali. Chi si lamenta del poco spazio lasciato ai discutibili pareri politici della Tatcher consideri questa mancanza piuttosto il risultato di un’analisi più profonda, quella della donna tormentata, della moglie potenziale e sempre rimandata a un domani che si risolve nella morte del marito e nello scioglimento della famiglia. La Tatcher anziana è una donna intrisa di rimorsi per una vita alternativa che le è sfuggita di mano in favore di una ambizione politica che, come tutte le ambizioni, alla fine conosce la triste caduta dei sogni. Non risulta tuttavia la semplice narratrice delle sue vicende passate – figura tanto cara al cinema di ogni tempo quella dell’anziano malinconico che racconta a qualcuno i suoi cari ricordi –, piuttosto è la continuazione inesorabile di una storia controversa che traspare dalla sua stessa vita. La Tatcher anziana è ancora la Tatcher, solo più avanti negli anni, è ancora personaggio come quella dei ricordi di un tempo, sebbene traspaia una nota di compassione, spesso rotta da bizzarri aneddoti. Inutile infine dilungarsi sulle prestazioni della Streep, indiscutibilmente straordinaria, di un’anima potente quanto nelle azioni tanto nel tormento. Complessivamente un buon film.
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cannedcat
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sabato 4 febbraio 2012
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nemmeno meryl puo' interpretare il nulla
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La povera Meryl Streep ce la mette tutta ma una donna vera, umana, di sentimenti, non puo' entrare nei panni di una non-persona come e' stata la Thatcher. Una delle figure piu' pericolose per la storia dell'umanita', responsabile della distruzione delle regole che hanno portato a questa crisi senza fine, smantellatrice dello stato sociale e dell'industria britannica.
Il film non riesce a far percepire fino in fondo l'aridita' mentale dellla Thatcher, che viene quasi giustificata delle sue azioni dall'aver avuto un certo imprinting paterno. Purtroppo tutte le sue azioni, compreso guerre sanguinose, sono frutto della sua insensibilita' e mancanza di amore per il prossimo, visto solo come un oggetto economico, solo a combattere contro tutti senza alcuna solidarieta di gruppo.
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La povera Meryl Streep ce la mette tutta ma una donna vera, umana, di sentimenti, non puo' entrare nei panni di una non-persona come e' stata la Thatcher. Una delle figure piu' pericolose per la storia dell'umanita', responsabile della distruzione delle regole che hanno portato a questa crisi senza fine, smantellatrice dello stato sociale e dell'industria britannica.
Il film non riesce a far percepire fino in fondo l'aridita' mentale dellla Thatcher, che viene quasi giustificata delle sue azioni dall'aver avuto un certo imprinting paterno. Purtroppo tutte le sue azioni, compreso guerre sanguinose, sono frutto della sua insensibilita' e mancanza di amore per il prossimo, visto solo come un oggetto economico, solo a combattere contro tutti senza alcuna solidarieta di gruppo.
La scelta di ribaltare continuamente fra una Thatcher consunta dalla malattia mentale e la giovane Maggy (male interpretata), rende il film noioso e scoordinato, cui si aggiunge una notevole mancanza di coraggio nella sceneggiatura che avrebbe potuto portare sullo schermo episodi ben piu' succosi e certamente non agiografici .
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brian77
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sabato 4 febbraio 2012
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la lady di latta
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Brava Meryl Streep. Essendo una grandissima attrice, ha dimostrato di saper fare anche l'imitatrice. Se un giorno dovesse trovarsi senza lavoro, le sarà utile. Però adesso torni a fare l'attrice, la vera attrice. Quando al film, al di fuori della Streep è semplicemente nullo. Tra l'altro, non sapendo costruire un personaggio sulla Thatcher, cerca di darle rilievo riducendo tutti quelli che la circondano a squallide macchiette. Penoso.
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maxcaramella
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venerdì 3 febbraio 2012
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...molto di più
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Meryl Streep non è un attrice bravissima, ma molto di più: un genio assoluto della recitazione.
La sua capacità, non di immedesimazione, ma di "essere" altro è pari a pochissimi altri attori.
I film che interpreta vengono fagocitati dalla sua bravura e The Iron Lady ne è un ottimo esempio.
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greg2
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venerdì 3 febbraio 2012
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grande meryl ma era lecito aspettarsi di piu
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L'interpretazione di Meryl Streep è grandiosa e vale il prezzo del biglietto ma il film latita in una lentezza che lo conduce dall'inizio alla fine in un limbo dal quale il regista non riesce a venirne fuori
Non si capisce dove il film voglia andare a parare, troppi flashback a volte scollegati..la personalità della Teachter è ben descritta ma andava approfondita meglio.
2,5 stelle e mezza solo per la Streep ma nel complesso mi ha un po deluso
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albplet
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giovedì 2 febbraio 2012
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non banale
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La Streep è molto brava e questa non è una novità. Il film non credo che resterà nella storia del cinema, anche se è di buon livello. C’è il gusto di rappresentare la donna politica che la Thatcher è stata, la sua personalità forte, che - con determinazione, convinzione, serietà, severità, coerenza - l’ha condotta a divenire leader. Ma questo è soltanto un ricordo per l’ormai vecchia Margaret, che risente degli acciacchi dell’età: la debolezza che dimostra di avere il suo corpo vissuto mi evoca umanità e tenerezza anche per una lady di ferro come è stata lei. Forse la Streep vincerà l’oscar.
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