Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 122 min.
- USA, Francia 2010.
- Medusa
uscita venerdì 8aprile 2011.
MYMONETROThe Next Three Days
valutazione media:
2,83
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
In questo periodo trovare un film dove i protagonisti non sono semplici figure, che non riescono a discostarsi dall'essere lo sfondo di effetti speciali e riprese mozzafiato, rende ancora più godibile questa bella sorpresa.Premesso che il film non è per tutti proprio per i motivi sopra indicati, Paul Haggis(regista e sceneggiatore) costruisce un meccanismo credibile a cui adatta la trama del film che di per sè non è rivoluzionaria, ma la sviluppa orientandosi alla personalità di ogni soggetto, è proprio questa l'espressione del film non il colpo a sorpresa ad ogni costo ma la logicità con cui i personaggi si muovono nel contesto scenografico per tutta la durata del film, Questo effetto è reso possibile grazie ad ottimi interpreti che si affidano molto più a sguardi ed espressioni rispetto alla parte parlata vedi l'azzeccata interpretazione di Brian Dennehy.
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In questo periodo trovare un film dove i protagonisti non sono semplici figure, che non riescono a discostarsi dall'essere lo sfondo di effetti speciali e riprese mozzafiato, rende ancora più godibile questa bella sorpresa.Premesso che il film non è per tutti proprio per i motivi sopra indicati, Paul Haggis(regista e sceneggiatore) costruisce un meccanismo credibile a cui adatta la trama del film che di per sè non è rivoluzionaria, ma la sviluppa orientandosi alla personalità di ogni soggetto, è proprio questa l'espressione del film non il colpo a sorpresa ad ogni costo ma la logicità con cui i personaggi si muovono nel contesto scenografico per tutta la durata del film, Questo effetto è reso possibile grazie ad ottimi interpreti che si affidano molto più a sguardi ed espressioni rispetto alla parte parlata vedi l'azzeccata interpretazione di Brian Dennehy.Per concludere non si può non citare un Russel Crowe che ha raggiunto un grado di maturità artistica impressionante, che a mio dire in certe espressioni sembra ormai avvicinarsi ad un mostro sacro della settima arte come Tom Hanks.
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Il film ripercorre le gesta di un marito che vuole ricongiungere la famiglia... Mi aspettavo un film diverso e comunque sono rimasto felicemente sorpreso. La sensibilità di Haggis si esprime ai massimi livelli anche in un film di puro intrattenimento. Ottimi gli attori, la regia e la sceneggiatura ( solo il finale mi è sembrato troppo lungo, troppe spiegazioni). Consigliato
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Da un cast di eccellenza (vedi Liam Neeson visto e non visto) un Film appena decente, trama scontata ma intrigante.
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martedì 12 aprile 2011
Sì
100%
No
0%
Da un cast di eccellenza (vedi Liam Neeson visto e non visto) un Film appena decente, trama scontata ma intrigante. Alcune scene fanno pensare al Fuggitivo con Harrison Ford (vedi fuga nel bel mezzo di un corteo con costumi simili). Altra cosa che palese che salta all'occhio è una pubblicità smisurata della Toyota Prius vista e rivista in tutte le salse........... seguiranno poi nel finale varie scene con una Chevrolet 4x4.
Per quanto riguarda l'attore protagonista: si vede che R. Crowe risulta essere un attore al tramonto della sua carriera considerata la scelta di fare questo filmetto. Per finire una prestazione senza infamia e senza lode.
Sconsiglio il FILM per chi vuole che il ricordo dil Russel Crowe nel "IL GLADIATORE" rimanga inalterato.
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Completamente d'accordo con "pipay e pensionoman":film lento,prevedibile ma soprattutto che non dice nè aggiunge nulla di nuovo al filone.
Pensavo decisamente meglio(stavolta il trailer mi ha "fregato").
Pensare di uscire da una prigione seguendo i consigli su youtube....bha,la dice lunga sulla pochezza delle idee.
Per quanto riguarda la morale che cerca di trasmetterci(scegliete voi la preferita tra:chi fa da se fa per tre,la legge non è uguale per tutti,ecc....ecc...)ho preferito di gran lunga il film dell'inverno scorso:"Giustizia privata"!
Tre stelle per la scena "del bottone":memorabile!
Da un cast di eccellenza (liam Neeson visto e non visto) un Film appena decente, trama scontata ma intrigante. Alcune scene fanno pensare al Fuggitivo con Harrison Ford (vedi fuga nel bel mezzo di un corteo con costuni simili). Altra cosa che palesemente salta all'occhio è una pubblicità smisurata della Toyota Prius vista e rivista in tutte le salse........... seguiranno poi nel finale varie scene con una Chevrolet 4x4.
Per quanto riguarda l'attore protagonista: si vede che è un attore al tramonto considerata la scelta di fare questo film. Sensa infamia e sensa lode la sua prestazione.
Sconsiglio il FILM per chi vuole che il ricordo dil Russel Crowe nel "IL GLADIATORE" rimanga inalterato.
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Un film che non delude. Non è però nemmeno un passo eccezionale questa nuova opera del regista di CRASH, anche se nel complesso funziona. Russell Crowe, sempre bravo, non è un eroe per caso -come molti sostengono- ma bensì un uomo disperato che agisce consapevolmente per rimediare a quella che è una giustizia fallimentare e confusa. Un film che si prende i suoi tempi -dura 2h e 40'-, che riflette e che trasmette speranza e a tratti azione ed emozione. Peccato per il finale, pretestuoso e che ci viene sbattuto in faccia non dal corso della storia ma bensì dal regista che sembra quasi essersi stufato di raccontare e che lo rende così incredibilmente corto e troppo semplificato rispetto al resto.
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Un film che non delude. Non è però nemmeno un passo eccezionale questa nuova opera del regista di CRASH, anche se nel complesso funziona. Russell Crowe, sempre bravo, non è un eroe per caso -come molti sostengono- ma bensì un uomo disperato che agisce consapevolmente per rimediare a quella che è una giustizia fallimentare e confusa. Un film che si prende i suoi tempi -dura 2h e 40'-, che riflette e che trasmette speranza e a tratti azione ed emozione. Peccato per il finale, pretestuoso e che ci viene sbattuto in faccia non dal corso della storia ma bensì dal regista che sembra quasi essersi stufato di raccontare e che lo rende così incredibilmente corto e troppo semplificato rispetto al resto. Tecnicamente girato benissimo e diretto come sa fare solo Paul Haggis che, nei suoi films all'apparenza classici, ci presenta sempre nuovi aspetti che li differenziano dagli altri action americani. ACTION DI RIFLESSIONE ***[-]
[+] pardon (di giacomogabrielli)[ - ] pardon
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Ciao greg2. Provo a risponderti come recensione perchè non riesco ad immettere il post direttamente sul commento. Chiedo scusa agli utenti del forum per l'invasione di spazio
SPOILER...
per coloro che ancora non abbiano visto il film, consiglio di non leggere la parte successiva perchè lo scritto riguarda una personale spiegazione di una scena del film
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Dunque... provo a fornirti la mia interpretazione (beh.. intesa come ottica) della scena in questione. La parte a cui fai riferimento è stata aggiunta da Paul Haggis, rispetto alla sceneggiatura originale di "Pour elle".
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Ciao greg2. Provo a risponderti come recensione perchè non riesco ad immettere il post direttamente sul commento. Chiedo scusa agli utenti del forum per l'invasione di spazio
SPOILER...
per coloro che ancora non abbiano visto il film, consiglio di non leggere la parte successiva perchè lo scritto riguarda una personale spiegazione di una scena del film
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Dunque... provo a fornirti la mia interpretazione (beh.. intesa come ottica) della scena in questione. La parte a cui fai riferimento è stata aggiunta da Paul Haggis, rispetto alla sceneggiatura originale di "Pour elle". Personalmente la considero inutile e non mi è affatto garbata; comunque sia, è stata aggiunta per far felici coloro che da un film generalmente si attendono delle chiarificazioni morali. Inoltre, per non far fare un'eccessiva figura da fessi alla polizia USA.
In sostanza... il detective, mentre si trova nel garage, prova a riordinare le idee sui perchè inespressi dall'omicidio. Infatti, egli cerca di capire se effettivamente fosse rintracciabile un bottone del cappotto di Nicole (la presunta assassina) il quale, come successivamente si vedrà, è rimasto incastrato tra il bordo di un tombino e la sua grata di protezione(!). Detto ritrovamento avrebbe avvalorato la tesi difensiva della donna accusata dell'omicidio, la quale aveva affermato che il bottone le era stato strappato quando si era scontrata con la vera assassina. Lasciando stare la reale consistenza di una simile prova, in ambito giuridico, la scena ha il solo scopo di "consolare" quella parte di pubblico che abbia idealizzato un possibile dubbio sull'innocenza di Nicole. In pratica, e fatta per coloro che avrebbero storto il naso su tutta la vicenda, qualora sulla storia aleggiasse l'incognita ed il dubbio di colpevolezza fosse rimasto. Sai com'è... avvalorare l'idea che tutta la vicenda si basasse su una persona colpevole a qualche Yankee probabilmente non avrebbe fatto piacere...(!) Per inciso, il film originale è più concreto e non basa la sua moralità narrativa su questo dettaglio. Ovviamente, come sempre, il mio commento è ampiamente confutabile. Ad ogni buon conto, saluti a te
Niente di speciale, in fondo. La solita storia poco, anzi, pochissimo credibile. Russel Crowe bravo come sempre, ma scontato. La moglie, poi, (Elizabeth Banks) che quando il marito la va a trovare nel parlatorio della prigione sorride e fa lo sguardo dolce pensando più al sesso che le manca che ai suoi guai: ridicola! Attribuisco tre stelle e non solo due perché ci sono dei momenti in cui lo svolgimento della storia si fa serrato ed avvince abbastanza.
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