francesca50
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domenica 10 aprile 2011
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il vero thriller !
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Molto buono!!! Anche se il fondo della storia è già immaginabile, tiene avvinti dall'inizio alla fine. Bravissiimi gli attori e ottima la regia. ANDATE A VEDERLO! VI DIVERTIRETE COME POCHE VOLTE...
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inter8889
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sabato 9 aprile 2011
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ottimo film
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Che dire... molto meglio di quello che mi aspettavo! Bello, bello!
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hollyver07
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sabato 9 aprile 2011
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ok... questo film è un remake, ma l'originale?
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Ciao. Incuriosito dal fatto che "The next three days" sia un remake del film francese "Pour elle", datato 2008 ma non distribuito in Italia, ho dato un'occhiata in giro per provare a vederlo, giusto per gustarmi un film e "crearmi" un riferimento oggettivo con il quale, successivamente, andare a vedere al cinema il remake. Dopo la visione, di una copia "recuperata" del film originale (in francese con sottotitoli british (!) ), devo ammettere la mia sorpresa in merito alla mancata distribuzione di "Pour elle" nel nostro paese, davvero strano. E' un film niente male, una bella trama arricchita da validi interpreti principali ed una discreta sceneggiatura, forse.
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Ciao. Incuriosito dal fatto che "The next three days" sia un remake del film francese "Pour elle", datato 2008 ma non distribuito in Italia, ho dato un'occhiata in giro per provare a vederlo, giusto per gustarmi un film e "crearmi" un riferimento oggettivo con il quale, successivamente, andare a vedere al cinema il remake. Dopo la visione, di una copia "recuperata" del film originale (in francese con sottotitoli british (!) ), devo ammettere la mia sorpresa in merito alla mancata distribuzione di "Pour elle" nel nostro paese, davvero strano. E' un film niente male, una bella trama arricchita da validi interpreti principali ed una discreta sceneggiatura, forse... un pochino ingenua in certe situazioni ma tutto sommato corretta. Ambientazione che spesso ammicca al "noire metropolitano" francese, personaggi correttamente caratterizzati ed abbastanza credibili. A mio avviso, una nota di merito al protagonista, un bravo e convincente Vincent Lindon nel ruolo principale (mi auguro che anche Russel Crowe sia stato all'altezza). In sostanza, è mia opinione che nonstante meritasse d'esser visto a tempo debito, anche ora possa essere apprezzato adeguatamente. Tornando a "The next three days", considerando le prime recensioni che ho letto, il fatto che il "buon" Paul Haggis non sia un cineasta da quattro soldi, confidando su una buona prova di Crowe ed auspicando che questa pellicola non subisca la stessa sorte di un altro remake made in USA, ovvero "Nikita"(!). Cosa dire se non augurare una bella serata di cinema a tutti.
Saluti
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hidalgo
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sabato 9 aprile 2011
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la forza di un uomo qualunque
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La vita di John Brennan, insegnante di letteratura e padre di famiglia, viene sconvolta e cambiata per sempre quando la polizia arresta sua moglie, Lara, con l'accusa di omicidio. Dopo aver provato per tre anni a tirarla fuori di prigione in modo legale, e dopo che anche l'ultimo appello viene respinto, John, convinto dell'innocenza della donna, decide di organizzare un folle e disperato piano per farla evadere. Avvincente, ben costruito, ricco di suspance e di idee. Haggis si conferma ottimo sceneggiatore e valido regista. Il suo film procede senza intoppi per tutti i centoventi minuti di durata, tenendo lo spettatore col fiato sospeso fino all'ultimo e riuscendo a risultare credibile anche quando il dramma diventa puro action movie.
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La vita di John Brennan, insegnante di letteratura e padre di famiglia, viene sconvolta e cambiata per sempre quando la polizia arresta sua moglie, Lara, con l'accusa di omicidio. Dopo aver provato per tre anni a tirarla fuori di prigione in modo legale, e dopo che anche l'ultimo appello viene respinto, John, convinto dell'innocenza della donna, decide di organizzare un folle e disperato piano per farla evadere. Avvincente, ben costruito, ricco di suspance e di idee. Haggis si conferma ottimo sceneggiatore e valido regista. Il suo film procede senza intoppi per tutti i centoventi minuti di durata, tenendo lo spettatore col fiato sospeso fino all'ultimo e riuscendo a risultare credibile anche quando il dramma diventa puro action movie. Un crescendo di tensione che esplode come un fiume in piena al momento dell'evasione, ritmo che aumenta vertiginosamente e colpi di scena azzeccati. Il pubblico si immedesima in John, eroe improvvisato, pronto a tutto pur di riavere la donna che ama, pur di riavere la sua vita. Un uomo qualunque che mette in gioco tutto ciò che ha e tutto ciò che gli rimane in nome dell'amore. L'insegnante - fuorilegge ha il volto e il fisico di Russell Crowe, attore straordinario capace di interpretare con naturalezza qualsiasi ruolo e qualunque personaggio, risultando sempre convincente e credibile sia che impugni una spada, un arco o una pistola. L'ultima inquadratura è per lui. Meritata.
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(di carli11)
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zizu5
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sabato 9 aprile 2011
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non il solito "gladiatore"
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Si tratta indubbiamente di un buonissimo film interpretato da attori di livello anche se a mio modesto parere stenti quasi a decollare definitivamente,senz'altro da vedere ma non aspettatevi di rimanere incolllati alla poltrona,il "GLADIATORE"ci ha abituati bene per cui da lui ci si aspetta sempre il meglio
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carlo3
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sabato 9 aprile 2011
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leggermente deluso
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Da un cast di attori di quel calibro mi aspettavo molto di più.
Trama scontata. Pubblicità esasperata alla Toyota Prius citata in tutte le salse (anche della Chevrolet nel finale). Addiruttura c'erano delle similitudini con il capolavoro del genere il FUGGITIVO con Harrison Ford (vedi fuga in città durante una parata con abiti di colori uguali). Lo sconsiglio vivamente a chi vuol tenere inalterato il ricordo di RUSSEL CROW nel MITICO GLADIATORE. CIAO A TUTTI
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goldy
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sabato 9 aprile 2011
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la bellezza dell'essenzialità!
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Il cinema di Haggis scarta tutto ciò che è inutile, ridondante, fuorviante per costruire una storia esente da variabili fastidiose a cui spesso si ricorre solo per fini escalusivamente spettacolari. Sa costruire soggetti sempre sostenuti da una forte motivazione etico-critica per lasciare qualcosa nella testa dello spettatore. In questo caso il sistema giudiziaro statunitense che a differenza del nostro, sembra essere eccessivamente sbrigativo nel pervenire a conclusioni processuali devastanti. Il film è meticoloso nella programmazione dei preparativi (un inno alla probabile superiorità dei professori universitari) che devono portare a una positiva conclusione il progetto ideato. Si possono certamente ravvisare delle esagerazioni e qualche incongruenza ma alla fine tutto quadra in modo accettabile.
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Il cinema di Haggis scarta tutto ciò che è inutile, ridondante, fuorviante per costruire una storia esente da variabili fastidiose a cui spesso si ricorre solo per fini escalusivamente spettacolari. Sa costruire soggetti sempre sostenuti da una forte motivazione etico-critica per lasciare qualcosa nella testa dello spettatore. In questo caso il sistema giudiziaro statunitense che a differenza del nostro, sembra essere eccessivamente sbrigativo nel pervenire a conclusioni processuali devastanti. Il film è meticoloso nella programmazione dei preparativi (un inno alla probabile superiorità dei professori universitari) che devono portare a una positiva conclusione il progetto ideato. Si possono certamente ravvisare delle esagerazioni e qualche incongruenza ma alla fine tutto quadra in modo accettabile. Mi piace l'intento del regista che sa inchiodare lo spettatore lavorando però sulla parte più critica e razionale e lo educa a un gusto sobrio, essenziale ripulito dalle esagerazioni Hollywodiane tipiche del genere.
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mammut
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sabato 9 aprile 2011
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stupendo
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Premetto che ilgenere di film che preferisco,il thriller appunto. Mi è così piaciuto che ho voglia di andare a rivederlo. Alcune scene americane un pò irreali,comunque son rimasto proprio colpito da questo film
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renato volpone
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sabato 9 aprile 2011
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quando l'amore ti dà le certezze
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La moglie viene arrestata per aver ucciso la sua capo ufficio e tutte le prove sono contro di lei. Viene condannata a vent'anni di carcere. Il marito, profondamente legato a lei non riesce a sopportare la sua sofferenza e tenta di liberarla dalla prigione. La storia è ben costruita e Russel Crowe in questo ruolo supera se stesso. è una suspence che segue tutto il film, giustamente calibrata fino alle rivelazioni di un finale tutto da godere. Ottimo film
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bilbobaudo
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venerdì 8 aprile 2011
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ottimo crowe, e anche il film
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Semplicemente geniale! Forse un pò lento nella prima ora: dopo un inizio velocissimo il ritmo rallenta un pò per poi tornare veloce e ricco di colpi di scena nell'ultima ora e mezza circa. Certo ho trovato alcune scene scontate, ma resta comunque molto godibile. Consigliato!
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