nick castle
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giovedì 28 aprile 2011
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chiarimento...
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Il film originale, "Anything for her", lo si trova facilmente in dvd in qualunque sito che tratti questo genere di prodotti, distribuito dalla 01, e sopratutto doppiato in italiano a fornte di chi di voi ha detto, dvd difficilmente reperibile?! in lingua originale?! Andiamo ragazzi, informatevi, ci vuole poco niente...
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(di hollyver07)
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nick castle
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giovedì 28 aprile 2011
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mia grandissima colpa...
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Colpa, colpa, colpa, mia grandissima colpa, sono andato al cinema a vedere un remake (inconsciamente, ho scoperto che era un remake a scorrimento dei titoli di coda), andando contro il mio credo, mai vedere i remake, salvo qualche raro caso. Se per tutto il film avete l'impressione che il film abbia una trama originale, beh, vi sbagliate, perchè l'originale pellicola da cui è tratto si chiama "Anything for her" di Fred Cavayé del 2008, quindi la carta originalità della sceneggiatura è bruciata ancor prima di entrare in sala. Non avendo visto purtroppo l'originale mi vedo costretto a parlare dei difetti di trama, senza poter fare un confronto con la qualità del prodotto originale, comunque questo remake, a fiuto, secondo me propone ben poco di nuovo che già nell'originale non ci fosse, probabilmente banalizzando anche ciò che di buono poteva avere il precedente, perchè questo fanno i remake statunitensi.
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Colpa, colpa, colpa, mia grandissima colpa, sono andato al cinema a vedere un remake (inconsciamente, ho scoperto che era un remake a scorrimento dei titoli di coda), andando contro il mio credo, mai vedere i remake, salvo qualche raro caso. Se per tutto il film avete l'impressione che il film abbia una trama originale, beh, vi sbagliate, perchè l'originale pellicola da cui è tratto si chiama "Anything for her" di Fred Cavayé del 2008, quindi la carta originalità della sceneggiatura è bruciata ancor prima di entrare in sala. Non avendo visto purtroppo l'originale mi vedo costretto a parlare dei difetti di trama, senza poter fare un confronto con la qualità del prodotto originale, comunque questo remake, a fiuto, secondo me propone ben poco di nuovo che già nell'originale non ci fosse, probabilmente banalizzando anche ciò che di buono poteva avere il precedente, perchè questo fanno i remake statunitensi. In ogni caso, è improbabilissimo che un professore riesca in un impresa del genere, almeno come il film mostra, e non basta scrivere sullo schermo nero, gli ultimi tre anni, gli ultimi tre mesi, gli ultimi tre giorni, è necessario anche mostrarli i momenti in cui un paparino mite e cordiale diventa un furbastro, scaltro e astuto esperto in evasioni, non ne convenite? Da non saper neanche dove vanno i proiettili in una pistola, il nostro protagonista riesce a uscire indenne da uno scontro a fuoco con buona mira, non è un po' strano? Con qualche video su youtube ha già capito tutto? Per giunta il giochetto della palla da tennis è irrealizzabile nella realtà terrena (la nostra...), guardate "Miti da sfatare" e poi mi darete ragione. Di tutte queste incongruenza se ne possono trovare a migliaia in questo film, analizzato minuto per minuto, ma sostanzialmente non mi interessa. Mi interessa invece dire che per quanto possa aver adattato bene all'americana l'altro film francese, Paul Haggis come regista può anche gettare la spugna, perchè se anche il look di Russell Crowe ricorda quello di Gerard Butler in "Giustizia Privata" e l'apparizione di Liam Neeson ci ricorda inevocabilmente "Io vi troverò", film che hanno ritmo simile a questo, bisogna ricordare che una storia "diciamo" ben gestita, non basta in un thriller e Paul Haggis non è quello che sicuramente riporterà un po' d'aria fresca nel genere, perchè non essendo nè Pierre Morel nè Brian De Palma, non ha carte da giocare in questo tavolo. Si poteva pretendere di più, ma purtroppo il film rimane un puro passatempo per due ore libere, come sono di puro commento le banali musiche di Danny Elfman, ricolme di effetti sonori e sintetizzatore, ma prive di sostanza. Toppata per Haggis e per Crowe, peccato, e neanche più di tanto...
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alex99
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mercoledì 27 aprile 2011
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diciamo di si
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Il film è discreto. A me l'interpretazione di mr. Crowl è piaciuta. Pessima invece quella della moglie il cui personaggio è costruito male sin dalla sceneggiatura. Fa fatica a interpretare felicità e disperazione e la cosa alla fine risulta quasi comica. Purtuttavia la pellicola si fa guardare e a tratti c'è anche del suspense ben tirato. Un onesto lavoro considerando quello che c'è in giro di questo tempi, ossia nulla. Consigliato.
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intothewild4ever
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martedì 26 aprile 2011
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the next three ***
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Fare paragoni non è mai una scelta felice, ma vista la portata del precedente film di Paul Haggis "CRASH" è doveroso quantomeno fare una consecutio. Crash è un film potente, di forte impatto emotivo, crudo... "The Next Three Days" è un bel film, ma che di tanto in tanto cade in uno stile commerciale che mal si sposa con lo stile "Haggis" mostratoci sinora! La rincorsa dell'ispettore delle carrozze della Metro e la sbandata colossale da fiato sospeso, con scontro con Tir evitato di un soffio, ad esempio, sono scene in pieno stile Tony Scott, che possono andar bene per quest'ultimo, ma che non sono degne di Haggis, il quale ci aveva abituato a scelte più coraggiose.
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Fare paragoni non è mai una scelta felice, ma vista la portata del precedente film di Paul Haggis "CRASH" è doveroso quantomeno fare una consecutio. Crash è un film potente, di forte impatto emotivo, crudo... "The Next Three Days" è un bel film, ma che di tanto in tanto cade in uno stile commerciale che mal si sposa con lo stile "Haggis" mostratoci sinora! La rincorsa dell'ispettore delle carrozze della Metro e la sbandata colossale da fiato sospeso, con scontro con Tir evitato di un soffio, ad esempio, sono scene in pieno stile Tony Scott, che possono andar bene per quest'ultimo, ma che non sono degne di Haggis, il quale ci aveva abituato a scelte più coraggiose. Tali scelte però, nonostante tutto, ci sono comunque state... la scelta del finale ad esempio, con la facile deduzione di ciò che succederà dopo, a mio avviso innalza da sola il film al di sopra della media. Il tema trattato era delicato, e si sarebbe potuti cadere facilmente nel paradossale, ma benchè Paul abbia molto giocato sul filo del rasoio, alla fine ,come un medio equilibrista, ha barcollato spesso ma ne è uscito indenne, lasciando allo spettatore non troppo attento l'illusione della veridicità di una storia come quella messa sullo schermo e allo spettatore più attento, la godibilità di una storia verosimile. Aldilà di tutto ciò, il film resta assolutamente da vedere, se non altro per il grande Russel Crow, che mostra di non aver perso la sua grande classe di attore negli anni, ma anzi, se possibile l'ha accresciuta di pari passo alla sua mole...
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cineedo
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martedì 26 aprile 2011
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the next three days
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Ecco un avvincente performance di Russell Crowe nell'interpretare il ruolo del padre di famiglia, con l'intento di liberare sua moglie Lara (Elizabeth Banks),precedentemente arrestata e condannata per un omicidio che sostiene di non aver commesso. A tre anni dalla condanna,cercadi dimostrare l'innocenza della moglie esaminando prove su prove, ma cerca di crescere il loro unico figlio, Luke (Ty Simpkins) e a svolgere il suo lavoro di insegnante in un college pubblico in modo regolare. Viene presentato un appello alla corte Suprema ma quando viene respinto, Lara tenta il suicidio e John decide che è rimasta solamente una soluzione possibile: organizzare l'evasione della moglie dalla prigione.
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mutango
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domenica 24 aprile 2011
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ottimo film
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sono stato 2 ore schiacciato nella poltrona dalla tensione di questo film al di sopra delle aspettative.
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cleu93
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domenica 24 aprile 2011
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niente di estremamente particolare
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Insomma, per farla breve, non mi ha lasciato con la bocca aperta alla fine.
Film piuttosto adrenalinico, trama abbastanza originale, interpretazione degli attori soddisfacente ma secondo me è mancato un vero e proprio salto di qualità del regista.
Comunque il film non mi è dispiaciuto affatto
Voto finale
7+ / 10
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heisenberg
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venerdì 22 aprile 2011
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molto bello
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Molto bello..lo consiglio a tutti..Russel sempre perfetto..3 stelle x me ci stanno alla grande.
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gionni_
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mercoledì 20 aprile 2011
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don chisciotte fugge da pittsburgh
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Carattere e voglia di fuga: Russell Crowe veste i panni di un moderno Don Chisciotte che trova i suoi "mulini" nel Sistema Giudiziario. La sua voglia di non accettare la realtà gli daranno la forza di salvare la su Dulcinea.
In una mattina come tante altre John Brennan sta facendo colazione con la moglie Lara ed il figlio Luke, quando la polizia irrompe in casa ed arrestando Lara con l'accusa di omicidio. Al rifiuto del processo d'appello ed al successivo tentativo di suicidio di Lara, John decide di riunire la famiglia facendo evadere Lara dalla prigione.
A Paul Haggis il difficile compito di dirigere i lavori portando lo spettatore sulla giusta tensione, ruolo più che arduo analizzando l'inverosimilità della storia.
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Carattere e voglia di fuga: Russell Crowe veste i panni di un moderno Don Chisciotte che trova i suoi "mulini" nel Sistema Giudiziario. La sua voglia di non accettare la realtà gli daranno la forza di salvare la su Dulcinea.
In una mattina come tante altre John Brennan sta facendo colazione con la moglie Lara ed il figlio Luke, quando la polizia irrompe in casa ed arrestando Lara con l'accusa di omicidio. Al rifiuto del processo d'appello ed al successivo tentativo di suicidio di Lara, John decide di riunire la famiglia facendo evadere Lara dalla prigione.
A Paul Haggis il difficile compito di dirigere i lavori portando lo spettatore sulla giusta tensione, ruolo più che arduo analizzando l'inverosimilità della storia. Tutavia il risultato è più che accettabile, aiutato anche da una matura interpretazione dell'attore Australiano e dalla colonna sonora di Danny Elfman ( lo stesso di "Edward mani di forbici" ) e di Moby, capaci di rendere musicalmente tesa un'atmosfera viceversa poco credibile.
Cast stellare ed una intera città come set cinematografico comunque non bastano al film per dargli una sufficienza piena: da vedere assolutamente, ma se siete occupati per il cinema potrete aspettare tranquillamente per affittarlo da Blockbuster....
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ultimoboyscout
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mercoledì 20 aprile 2011
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via verso la libertà!
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Film davvero coinvolgente ed avvolgente, mantiene sempre altissima la tensione con un magistrale Crowe che da mite ed innocuo insegnante si trasforma nella perfetta macchina da guerra e regia e sceneggiatura fantastiche curate entrambe da Paul Haggis. Genera grandissimi sentimenti ed emozioni e lo fa con la semplicità delle cose piccole e apparentemente banali: la scena dell'abbraccio padre (Dennehy)-figlio (Crowe) è clamorosa per significato, perchè dice tutto, quei gesti, quelle espressioni e quegli sguardi oltre a quel "Ciao mamma" con voce impercettibilmente rotta dalla consapevolezza dell'ultimo saluto sa di cinema di qualità e di sensazioni fortissime.
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Film davvero coinvolgente ed avvolgente, mantiene sempre altissima la tensione con un magistrale Crowe che da mite ed innocuo insegnante si trasforma nella perfetta macchina da guerra e regia e sceneggiatura fantastiche curate entrambe da Paul Haggis. Genera grandissimi sentimenti ed emozioni e lo fa con la semplicità delle cose piccole e apparentemente banali: la scena dell'abbraccio padre (Dennehy)-figlio (Crowe) è clamorosa per significato, perchè dice tutto, quei gesti, quelle espressioni e quegli sguardi oltre a quel "Ciao mamma" con voce impercettibilmente rotta dalla consapevolezza dell'ultimo saluto sa di cinema di qualità e di sensazioni fortissime. Altrettanto pazzesco, ma di tutt'altro tenore il passaggio iniziale, quello in cui si discute se una donna debba o meno lavorare "sotto" un'altra donna: segno evidente di grande ironia e versatilità del regista. Crowe impersona e rappresenta l'uomo medio(cre), piatto e di routine, che in fuga da tutto e tutti, contro tutto e tutti e con 0 possibilità di riuscita si spinge verso l'impossibile. Le interpretazioni dei due protagonisti sono il vero pezzo forte del film: lui da grandissimo camaleonte qual'è ci mostra la disperazione e la determinazione dell'uomo comune messo alle strette, lei ci riversa addosso dosi clamorose di dolore e sofferenza. Il grande merito di Haggis inoltre è stato quello di aver portato il movimento dei suoi due 007 (gli ultimi due, non come regista ovviamente) in un film non propriamente d'azione, mostrandoci tracce e verità a tempo abbondantemente scaduto, americanizzando e spettacolarizzando alcuni passaggi e rendendone altra altamente adrenalinici, tipo il quasi incidente col camion un attimo prima di andare allo zoo. Una mia riflessione: perchè Pittsburgh? Non è di certo la più famosa e accattivante città americana. E allora? Il regista credo abbia voluto evitare appositamente la metropoli e ambiantare il tutto in una città normale e qualsiasi perchè questo potrebbe succedere a chiunque, anche al più normale e qualsiasi buon John Brennan di turno. Poi a dirla tutta qualche difetto c'è: si perde un pò nell'action movie scadendo di qualche punto in qualità e nei relativi dialoghi e la parte dello zoo sa un filo di banale e patetico. Ma considerando tutto è un film davvero eccellente, un instant remake di altissimo livello.
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[+] pittsburg... costa meno...?
(di hollyver07)
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[+] non è una perplessità la mia.
(di ultimoboyscout)
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