ignazio vendola
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sabato 3 dicembre 2011
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un thriller fatto ad arte
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Rimanere ipnotizzati dal susseguirsi degli eventi, immergersi nelle azioni, questo è quello che regala questo ottimo thriller. Trionfo della volontà e dell'amore per la propria donna, anche quando si travalica il confine della ragione e dell'apparente legalità. Da vedere assolutamente
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frank01
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lunedì 21 novembre 2011
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bof, mah, sgrunt...
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Contrariamente ai commenti di molti spettatori non riesco a farmi piacere questo "The next three days", di Paul Haggis.
I motivi sono tre.
Il primo: è un film di Paul Haggis. Eh sì, perché si fa presto a dire "i film si giudicano in quanto tali e non per chi li ha fatti", ma la realtà è che un certo nome dovrebbe recare con sé una firma. Intendiamoci: nessuno pretende che ogni film di Haggis sia una perla come Crash; ognuno ha il diritto, specie negli states, di firmare un buon blockbuster se ha voglia di fare cassa o di aprirsi al pubblico, ma appunto da certi registi ci si aspetterebbe perlomeno una maggiore attenzione al dettaglio, un certo stile.
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Contrariamente ai commenti di molti spettatori non riesco a farmi piacere questo "The next three days", di Paul Haggis.
I motivi sono tre.
Il primo: è un film di Paul Haggis. Eh sì, perché si fa presto a dire "i film si giudicano in quanto tali e non per chi li ha fatti", ma la realtà è che un certo nome dovrebbe recare con sé una firma. Intendiamoci: nessuno pretende che ogni film di Haggis sia una perla come Crash; ognuno ha il diritto, specie negli states, di firmare un buon blockbuster se ha voglia di fare cassa o di aprirsi al pubblico, ma appunto da certi registi ci si aspetterebbe perlomeno una maggiore attenzione al dettaglio, un certo stile. Questo film al contrario contiene moltissime pecche che con la firma di molti altri registi verrebbero tranquillamente ignorate ("è solo un film con Eddie Murphy, non ci aspettiamo verosimiglianza") mentre invece in questo caso non ci si passa sopra. Un professorino sfigato con figlio a seguito a tre quarti film si trasforma in fredda macchina da combattimento, metodica e decisa. Si studia su youtube i tutorial per costruire ordigni e scassinare serrature (ma il tutorial buonista serviva se "avete perso le chiavi di casa", così siamo tutti contenti), falsifica documenti, ingaggia sparatorie con spacciatori per liberare la moglie rinchiusa. Ad un certo punto Haggis (che firma anche lo script) si accorge di tirare troppo la corda e gli fa andare male qualche tentativo di scassinaggio, per farci capire che sì, è pur sempre un professorino sfigato, ma è una mossa di sceneggiatura talmente palese ed abbozzata che fa pensare ad un tv movie di Seagal. La caratterizzazione dei personaggi è buona come sempre in Haggis, che ha costruito una carriera sul descrivere le persone e i loro stati d'animo, e certo non mancano buoni momenti di recitazione di Crowe (oltre ad un gustoso cameo di Liam Neeson), ma lo spirito yankee da fai la cosa giusta e la deriva da street hero non tardano a prendere il sopravvento sui personaggi.
Il secondo: è un film di Haggis #2. Eh sì, perché in effetti questa trama banalissima e stracotta uno spunto molto interessante poteva averlo, ed è quello che mi ha all'inizio contagiato. La moglie del protagonista viene arrestata per omicidio ed incarcerata, e lui padre/marito modello e santo passa mesi o anni a cercare di scagionarla (prima) e farla evadere (poi). Su una cosa però non si fa mai chiarezza: l'effettiva colpevolezza della donna. Perchè in effetti dalle poche cose che si dicono del delitto e del processo le prove contro di lei sono parecchie, seppur indiziarie per tenere sul vago lo spettatore, e lei stessa in un dialogo nella saletta del carcere gli rinfaccia di non aver mai avuto il coraggio di chiederle se fosse colpevole. Crowe se la cava dicendo che è certo della sua innocenza come ogni bravo street-hero mascellone che si rispetti, perché lei è bionda, bella e carina, il loro bimbo ha il caschetto biondo e fa fatica a socializzare al parchetto per il trauma della mamma galeotta, e in questo modo si chiude la questione, tutti contenta. Ma appunto trattandosi di uno sceneggiatore/regista di ottimo livello (anche se pedantescamente moralista, e infatti lavora molto con Eastwood) mi sarebbe piaciuto vedere dove si poteva arrivare lungo questo filone dell'ambiguità etica e del tormento del marito di fronte al dubbio. La libero? E se è colpevole? Lei è una povera vittima o mi sta usando per uscire di galera? E nostro figlio come ne verrà fuori? Invece nulla, tutto cade nel vuoto nella seconda parte del film, molto adrenalinica e povera di sviluppi reali.
Il terzo: troppe incongruenze o leggerezze. Crowe al parchetto conosce la mammina single dell'amichetta del figlio. Nei film americani non si scappa: se sei un padre single al parchetto beccherai una mammina single figa da paura che ti fa capire di sentire la mancanza di un padre per la figlia e di un torello per la camera da letto. Che ci può anche stare, fa parte dei cliché del genere thriller se volete, ma non esiste all'universo che un essere umano preferisca la moglie galeotta (anche se innocente, anche se santa, anche se bellissima) ad Olivia Wide. Olivia Wide ragazzi!!!!! Guardatevela, è l'attrice più bella che si sia vista dai tempi di Angelina. Crowe se la becca al parco e la ignora? Sarebbe stato più credibile dare la colpa agli alieni!
Insomma, il giudizio è interrotto. Non che sia un brutto film dopo tutto, lo si guarda senza sbadigliare perché da queste produzioni hai sempre una perfetta macchina da cinema: i ritmi sono serrati, la fotografia è cupa ma mai sopra le righe, gli attori nella parte (anche i piccoli ruoli sono ben abbozzati) e le scene di azione restano nei canoni hollywoodiani dei buoni film main stream, con auto che fanno evoluzioni sulle autostrade e sparatorie in soggettiva. Per un sabato sera con gli amici ed una birra è senz'altro meglio del 90% della robaccia che butta fuori un Tony Scott ad esempio, ma questa cosa che sia un film di Paul Haggis mi ha lasciato l'amaro in bocca.
Ricordate quel film dei Cohen con Clooney e la Zeta Jones? Non mi ricordo nemmeno il titolo! Non che fosse osceno, era un filmetto, ma quando compri un biglietto per i Cohen ti aspetti di vedere un bel film, o almeno un film che contenga qualche cosa oltre alle immagini. Ecco, per questo prodotto credo valga un po' la stessa cosa.
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framenne
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giovedì 20 ottobre 2011
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credere al di la' di ogni sospetto
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Un professore di college vede sconvolta la sua vita quando la moglie, Lara, e' condannata per l'omicidio del suo capo. Non avendo nessun altra opzione legale, John decide di far evadere la moglie, attuando un piano geniale. Da un grande lavoro meticoloso di osservazione e appunti riuscira' nel suo intento arrivando fino ai limiti per poter permettere alla sua famiglia di esistere.
La tensione e' il tema centrale del film, che sostiene la forza di animo del protagonista e la sua determinazione nel raggiungere lo scopo prefissato, organizzando il tutto al millesimo.
Un film che concentra molte emozioni e le sa sviluppare durante il devolversi della storia.
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Un professore di college vede sconvolta la sua vita quando la moglie, Lara, e' condannata per l'omicidio del suo capo. Non avendo nessun altra opzione legale, John decide di far evadere la moglie, attuando un piano geniale. Da un grande lavoro meticoloso di osservazione e appunti riuscira' nel suo intento arrivando fino ai limiti per poter permettere alla sua famiglia di esistere.
La tensione e' il tema centrale del film, che sostiene la forza di animo del protagonista e la sua determinazione nel raggiungere lo scopo prefissato, organizzando il tutto al millesimo.
Un film che concentra molte emozioni e le sa sviluppare durante il devolversi della storia.
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morrets
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venerdì 23 settembre 2011
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davvero un bel film
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davvero bello con ottima regia bravi attori tra i quali spicca un grandioso russel crowe sempre piu' una sicurezza per una storia che ti tiene senza fiato fino all'ultimo minuto da guardare assolutamente!
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tiamaster
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giovedì 22 settembre 2011
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un incalzante film drammatico
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russel crowe,un grande attore è prottagonista di the next three days,un film drammatico abbastanza incalzante,la storia in sè non ha nulla di nuovo,e il film nemmeno la rende speciale più di tanto.sta di fatto però che come film,se non ce nulla in tv potrebbe essere il vostro asso nella manica!!!nulla di eccezzionale per un film gradevole,con qualche punto morto ma abbastanza coinvolgente.consigliato:ni.
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molenga
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mercoledì 21 settembre 2011
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bel film, finale non all'altezza
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La storia è quella di john brennan, professore di lettere in un'università pubblica e della sua famiglia: come un fulmine a ciel sereno la moglie Lara viene arrestata con l'accusa di omicidio, le prove sembrano incastrarla. john non molla, la segue, le porta il figlio in carcere ma nel frattempo la giustizia fa il suo corso e l'appello viene rigettato; laura passerà tutta la vita in carcere. La donna, disperata, tenta il suicidio ed è allora che John prende la decisione di farla evadere...
Magistrale interpretazione di Russell Crowe, impreziosita dai cammeo di attori come Liam neeson e la lanciatissima olivia wilde, il film procede su un livello altissimo per tre quarti della sua durata, scadendo un po' nel finale; tuttavia paul haggis, sia regista che sceneggiatore della pellicola, torna ai livelli di"via da las vegas" regalandoci la storia di un uomo mite costretto a divenire assassino, astuto, fuorilegge.
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La storia è quella di john brennan, professore di lettere in un'università pubblica e della sua famiglia: come un fulmine a ciel sereno la moglie Lara viene arrestata con l'accusa di omicidio, le prove sembrano incastrarla. john non molla, la segue, le porta il figlio in carcere ma nel frattempo la giustizia fa il suo corso e l'appello viene rigettato; laura passerà tutta la vita in carcere. La donna, disperata, tenta il suicidio ed è allora che John prende la decisione di farla evadere...
Magistrale interpretazione di Russell Crowe, impreziosita dai cammeo di attori come Liam neeson e la lanciatissima olivia wilde, il film procede su un livello altissimo per tre quarti della sua durata, scadendo un po' nel finale; tuttavia paul haggis, sia regista che sceneggiatore della pellicola, torna ai livelli di"via da las vegas" regalandoci la storia di un uomo mite costretto a divenire assassino, astuto, fuorilegge. Davvero molto bello
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mikahel369
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giovedì 8 settembre 2011
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un film che si trasforma in cio che non ti aspetti
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Un film che va oltre ciò che lo spettatore o la critica banale si aspetta! Il film va guardato in una chiave parossistica che va oltre al dramma in se per se rappresentato e sfocia in un spirale che porta alla comprensione della spiritualità umana.
Nel guardare, o forse sarebbe meglio dire nello studiare il film, bisogna quindi trascendere il soggetto ed il ruolo dei protagonisti, solo in questo modo si possono scorgere i messaggi che si celano all'interno; ovvero la rappresentazione del dramma umano e della sua infinita lotta contro il suo lato oscuro per scoprire il vero Io.
Russel Crow, alias l'intelletto umano alias Adamo, rappresentato in un ruolo di placido insegnante e tutt'altro che vivace e reattivo nelle sue azioni quotidiane viene continuamente sferzato dalla moglie, alias l'ego umano alias Eva, che e' in continua rivolta contro il mondo che le e' affianco e per questo rimane vittima dello stesso.
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Un film che va oltre ciò che lo spettatore o la critica banale si aspetta! Il film va guardato in una chiave parossistica che va oltre al dramma in se per se rappresentato e sfocia in un spirale che porta alla comprensione della spiritualità umana.
Nel guardare, o forse sarebbe meglio dire nello studiare il film, bisogna quindi trascendere il soggetto ed il ruolo dei protagonisti, solo in questo modo si possono scorgere i messaggi che si celano all'interno; ovvero la rappresentazione del dramma umano e della sua infinita lotta contro il suo lato oscuro per scoprire il vero Io.
Russel Crow, alias l'intelletto umano alias Adamo, rappresentato in un ruolo di placido insegnante e tutt'altro che vivace e reattivo nelle sue azioni quotidiane viene continuamente sferzato dalla moglie, alias l'ego umano alias Eva, che e' in continua rivolta contro il mondo che le e' affianco e per questo rimane vittima dello stesso. Entrambi nel loro ruolo dimenticano il figlio, alias l'anima umana il collegamento Divino, che fino a che le cose non si complicano e' abbandonato tra scuola e baby-sitter. Il momento di prigionia della moglie e l'estremo tentativo del marito (Eva che stimola Adamo nella ricerca del suo io interiore) portano i due a riconsiderare il tutto e quindi a ricongiungersi al figlio non più per pochi attimi ma per sempre (Intelletto ed Ego uniti ritrovano la luce dell'anima, suggestivamente evidenziato dall'ottimo regista nella sua scena finale, in cui Russel scattando una foto, mette in evidenza la luce del Figlio rispetto alla piu' (o)scura presenza della moglie).
Invito "tutti i critici" a rivedere il film in questa ottica e quindi a rivedere il proprio giudizio che e' molto ingiusto.
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hulk1
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sabato 13 agosto 2011
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adesso le balle giarno a noi
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Il film fuori da ogni equivoco e la fotocopia dell'originale francese, questo la dice lunga riguado la tenuta dei cugini, rispetto a noi italici 'Geniacci'. Il confronto è arduo , al solito Crowe è bravissimo, il suo talento è indiscutibile 'Peccato abbia il cervello di un tredicenne', idem il protagonista francese, grande attore e molto in sintonia con la parte. Crowe è più freddo, distacca subito la reltà pre e post dramma, il protagonista francese è maggiormente tormentato, il conflitto interiore, la necessità di varcare il confine, la sfiducia totale nelle istituzioni traspaionoe meglio in europa. Anche se nonostante ll 'Potrei essere stata io' non scuote minimamente le convinzioni dei due protagonisi.
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Il film fuori da ogni equivoco e la fotocopia dell'originale francese, questo la dice lunga riguado la tenuta dei cugini, rispetto a noi italici 'Geniacci'. Il confronto è arduo , al solito Crowe è bravissimo, il suo talento è indiscutibile 'Peccato abbia il cervello di un tredicenne', idem il protagonista francese, grande attore e molto in sintonia con la parte. Crowe è più freddo, distacca subito la reltà pre e post dramma, il protagonista francese è maggiormente tormentato, il conflitto interiore, la necessità di varcare il confine, la sfiducia totale nelle istituzioni traspaionoe meglio in europa. Anche se nonostante ll 'Potrei essere stata io' non scuote minimamente le convinzioni dei due protagonisi. Non si citano solo ' I Soliti sopetti' ma soprattutto M il mostro di Lang, con valenza contraria , non è la polizia, ma il protagonista che utilizza i mezzi polizieschi per la fuga della moglie. Noi invece veniamo saccheggiati di un cinema ormai Vintage, del quale stranamente sono i giovanissimi , o comunque affezionati nati negli anni 60, vent'anni fa quando uscì il Bruschini Tentori , aureo libro eravamo gionani anche noi quindi troppo piccoli per potersi godere quel cinema in sala 'Vedere la banda del brasiliano' ed apprezzarlo. Tarantino classe 63, Rodriquez 68, Nolan 1970 , parla la carta di identità , come per i calciatori. Fa capolini Olivia Wilde, la 13 dell' ormai macchiettistco ed odioso Dr. House, ho idea che farà strada, purtroppo scartata per la parte di Cat Woman, anche se Angelina sarebbe stata perfetta. La più grande 'Michelle Pfeiffer' aveva 32 anni quando segnò per sempre il personaggio. Un buon film e complimenti ai cugini francesi.
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cenox
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martedì 9 agosto 2011
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tensione dal 1o all'ultimo minuto
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Se lo scopo del regista era di far tenere sulle spine lo spettatore dall'inizio alla fine di questo film, beh ci è riuscito alla grande!! Merita 4 stelle proprio per questo, in quanto non solo è riuscito nel suo intento, ma lo ha fatto, senza caricare il film con stupide scene estremamente irrealistiche. Il peso di questo film pesa tutto sulle spalle di Crowe, che interpreta un insegnante, sposato e con un figlio piccolo, al quale in un momento viene stravolta la vita, poichè la moglie viene arrestata per omicidio, e lui si ritrova da solo, con un figlio da gestire, e alle prese con la distruzione del nucleo familiare. Ma il suo amore sconfinato per la moglie lo porterà a crederla sempre innocente, senza mai dare adito ad un dubbio su di questo, pure nei momenti più duri da sopportare, e con la preziosa consulenza di un criminale esperto di evasioni (cameo di Neeson) metterà (non senza difficoltà estreme) in atto un piano meticoloso e machiavellico per riuscire a far fuggire l'adorata moglie e ricostruire tutto quello che per lui significava l'amore di una famiglia felice.
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Se lo scopo del regista era di far tenere sulle spine lo spettatore dall'inizio alla fine di questo film, beh ci è riuscito alla grande!! Merita 4 stelle proprio per questo, in quanto non solo è riuscito nel suo intento, ma lo ha fatto, senza caricare il film con stupide scene estremamente irrealistiche. Il peso di questo film pesa tutto sulle spalle di Crowe, che interpreta un insegnante, sposato e con un figlio piccolo, al quale in un momento viene stravolta la vita, poichè la moglie viene arrestata per omicidio, e lui si ritrova da solo, con un figlio da gestire, e alle prese con la distruzione del nucleo familiare. Ma il suo amore sconfinato per la moglie lo porterà a crederla sempre innocente, senza mai dare adito ad un dubbio su di questo, pure nei momenti più duri da sopportare, e con la preziosa consulenza di un criminale esperto di evasioni (cameo di Neeson) metterà (non senza difficoltà estreme) in atto un piano meticoloso e machiavellico per riuscire a far fuggire l'adorata moglie e ricostruire tutto quello che per lui significava l'amore di una famiglia felice.
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mr.duff
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martedì 2 agosto 2011
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thriller mozzafiato con qualche pecche
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3 cose ho trovato banali di questo film:
1) I poliziotti da un pezzo di fanalino rotto trovato sul luogo del delitto riescono come se nulla fosse a collegarlo al protagonista?
2) Possibile che solo dopo mesi e mesi al laboratorio del sangue analizzano lo stesso trovato sulla giacca della moglie?Per scoprire poi che cosa?Il sangue era sempre della vittima...
3) Alla fine i due polizziotti ritornano sulla scena del crimine e magicamente vedono come è andata veramente l'accaduto.
Detto questo il film è davvero bello, molta morale fra padre figlio e il sacrificio, come una normalissima persona possa diventare attravero l'irrazionalità l'esatto opposto.
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3 cose ho trovato banali di questo film:
1) I poliziotti da un pezzo di fanalino rotto trovato sul luogo del delitto riescono come se nulla fosse a collegarlo al protagonista?
2) Possibile che solo dopo mesi e mesi al laboratorio del sangue analizzano lo stesso trovato sulla giacca della moglie?Per scoprire poi che cosa?Il sangue era sempre della vittima...
3) Alla fine i due polizziotti ritornano sulla scena del crimine e magicamente vedono come è andata veramente l'accaduto.
Detto questo il film è davvero bello, molta morale fra padre figlio e il sacrificio, come una normalissima persona possa diventare attravero l'irrazionalità l'esatto opposto. Adrenalina e tanta immedesimazione che riesce facila grazie alla perfetta interpretazione di Crowe. Consigliato ma non ho capito bene quei 3 punti esposti prima...chi mi aiuta?
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