eugen
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sabato 27 aprile 2024
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finale abborracciato/non si sapevaconcludere....
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"thE nEXT fHREE dAYS"(pAUL hIGGIS, ANCHE AUTORE DELLO SCREENPLA, 2010)DIRIGE QUESTO FILM DRAMMATICO, INCENTRATO SU UNA DONNA ACCUSATA DI AVER UCCISO LA SUA CAPOUFFICIO DOPO UNA LITE E CONDANNATA INGISUTAMENTE ALL'ERGASTOLO. dOPO VARI TENTATIVI PER FARLA EVADERE, IL MARITO SEMBRA RASSEGNATO MA POI, CONSIDERANDO IL TENTATIVO DI SUICIDIO DLELA DONNA E LE SUE PRECARIE CONDIZIONI DI SALUTE, TENTA IL TUTTO PER TUTTO E LA FA EVADERE. lA PARTE FINALE SEMBRA"AGGIUNTA"E COMUNQNEUQ NON BEN MEDITATA, rIIMPIANGERE IN ETERNO SIR aLFRED, MA....ACCONTENTIAMOCI. i TEMPI SONO GRAMI. eLISABETH bANKS E rUSSELL cROWE SONO PROTAGONISTI VALIDI, lIAM nEESON DISEGNA BENE LA FIGURA MINORE DI UN eeVASO.
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"thE nEXT fHREE dAYS"(pAUL hIGGIS, ANCHE AUTORE DELLO SCREENPLA, 2010)DIRIGE QUESTO FILM DRAMMATICO, INCENTRATO SU UNA DONNA ACCUSATA DI AVER UCCISO LA SUA CAPOUFFICIO DOPO UNA LITE E CONDANNATA INGISUTAMENTE ALL'ERGASTOLO. dOPO VARI TENTATIVI PER FARLA EVADERE, IL MARITO SEMBRA RASSEGNATO MA POI, CONSIDERANDO IL TENTATIVO DI SUICIDIO DLELA DONNA E LE SUE PRECARIE CONDIZIONI DI SALUTE, TENTA IL TUTTO PER TUTTO E LA FA EVADERE. lA PARTE FINALE SEMBRA"AGGIUNTA"E COMUNQNEUQ NON BEN MEDITATA, rIIMPIANGERE IN ETERNO SIR aLFRED, MA....ACCONTENTIAMOCI. i TEMPI SONO GRAMI. eLISABETH bANKS E rUSSELL cROWE SONO PROTAGONISTI VALIDI, lIAM nEESON DISEGNA BENE LA FIGURA MINORE DI UN eeVASO. eUGEN
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giomo891
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venerdì 23 settembre 2022
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un amore, una famiglia vale il rischio. giovanni m
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Remake del thriller francese Pour Elle, diretto da Fred Cavayé. Ma Haggis (forse più bravo come sceneggiatore- Million Dollar Baby e Flags of our fathers) si avvale di un grande attore, quel Crowe, qui migliore del gladiatore Ispanico alias Massimo Decimo Meridio di Scott, forse alla pari del genio/folle, interpretato in A beautiful mind. Il film, apparentemente un thriller, è qualcosa di più, anche se il contenuto ed il ritmo non fanno venir meno la suspense tipica di quel genere di pellicole.
La trama apparentemente consueta (Il protagonista, un professore -di letteratura- dopo aver fallito nella difesa in tribunale della moglie, accusata ingiustamente di omicidio, tenta disperatamente di liberarla) appare simile a quella di tante altre pellicole alle quali siamo abituati.
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Remake del thriller francese Pour Elle, diretto da Fred Cavayé. Ma Haggis (forse più bravo come sceneggiatore- Million Dollar Baby e Flags of our fathers) si avvale di un grande attore, quel Crowe, qui migliore del gladiatore Ispanico alias Massimo Decimo Meridio di Scott, forse alla pari del genio/folle, interpretato in A beautiful mind. Il film, apparentemente un thriller, è qualcosa di più, anche se il contenuto ed il ritmo non fanno venir meno la suspense tipica di quel genere di pellicole.
La trama apparentemente consueta (Il protagonista, un professore -di letteratura- dopo aver fallito nella difesa in tribunale della moglie, accusata ingiustamente di omicidio, tenta disperatamente di liberarla) appare simile a quella di tante altre pellicole alle quali siamo abituati. Ma ad un'attenta lettura c'è un tema particolare che emerge, anche da una lezione tenuta da Crowe nel college dove insegna, (citando il personaggio di Don Chisciotte) sul limite, in cui è possibile travalicare anche la propria razionalità, quando si subisce un'assoluta ed irreparabile ingiustizia.
Da sottolineare la colonna sonora, incalzante che ritma il tempo e le azioni "nei tre giorni finali", come narrati, senza pause, dall'ottimo regista.
Il percorso che Crowe deve affrontare-previo consigli di un ex-fuggiasco-(Liam Neeson) è tutt'altro che facile, ottenere documenti falsi, imparare ad aprire porte, ed improvvisare la fuga con la moglie, per un "non delinquente" non è alla sua portata, ma alla fine ci riesce, non senza molta fortuna.
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fabio 3121
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domenica 13 dicembre 2020
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72 ore per una evasione e fuga adrenalinica!
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Lara Brennan (Elizabeth Banks) viene arrestata e accusata di aver ucciso in un parcheggio di auto il suo capoufficio donna. Condannata all'ergastolo perché tutte le prove sembrano schiaccianti nei suoi confronti, il marito John Brennan (Russel Crowe) convinto dell'innocenza della moglie, contatta un esperto di evasioni dalle carceri e inizia ad organizzare nei minimi dettagli un piano per far evadere la moglie dal penitenziario di Pittsburgh. La prima parte del film scorre in modo più lento dove John professore di college si cimenta nel trovare dei passaporti falsi per sè, per la moglie e per il loro figlio piccolo, e nel recarsi a trovare la moglie per trovare una falla all'istituto penitenziario.
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Lara Brennan (Elizabeth Banks) viene arrestata e accusata di aver ucciso in un parcheggio di auto il suo capoufficio donna. Condannata all'ergastolo perché tutte le prove sembrano schiaccianti nei suoi confronti, il marito John Brennan (Russel Crowe) convinto dell'innocenza della moglie, contatta un esperto di evasioni dalle carceri e inizia ad organizzare nei minimi dettagli un piano per far evadere la moglie dal penitenziario di Pittsburgh. La prima parte del film scorre in modo più lento dove John professore di college si cimenta nel trovare dei passaporti falsi per sè, per la moglie e per il loro figlio piccolo, e nel recarsi a trovare la moglie per trovare una falla all'istituto penitenziario. La forza della pellicola sta però nella seconda parte dove assistiamo all'evasione e alla fuga rocambolesca e adrenalica dei 2 coniugi. Russel Crowe protagonista assoluto del film è credibile e convincente nella sua interpretazione. Buono tutto il cast di attori, anche per quelli che appaiono in poche scene (Liam Neeson e Olivia Wilde). La regia ed il connesso montaggio serrato creano una tensione crescente con alcune sequenze tipiche di un action/movie ma senza strafare; insomma un film tutto sommato discreto accompagnato da un'ottima musica soprattutto nelle scene di maggiore suspense.
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chiefjoseph
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giovedì 30 luglio 2020
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the judge
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Cioè... Io vi troverò è meglio di tntd? Mmmm
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simone pasquali
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domenica 31 maggio 2020
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ritmo incalzante, un bel film!!!
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A dispetto di un avvio a mio avviso poco chiaro per come sono strutturati i dialoghi, il ritmo si alza via via che si delinea il piano di Crowe, la tensione che trasmette soprattutto la seconda parte erano anni che non la provavo!!!!
Consigliato.
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totybottalla
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sabato 25 febbraio 2017
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storia d'amore dinamica e avventurosa!
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Lara, madre di Luke e moglie di John viene accusata, processata e condannata per un omicidio che non ha commesso, per fortuna, ha il marito ex "gladiatore" che la farà evadere...L'ironia viene facile raccontando un film d'azione e d'avventura dove la suspense sembra un gioco da luna park, tuttavia, la storia dell'impossibile è conciliata dall'emergere della verità in fondo a un tombino, tutto affinchè la legge recuperi la sua sovranità, bravo come sempre Russell Crowe: convincente, credibile e sostenuto via audio dall'ottimo Luca Ward, buona la regia di Paul Haggis che però affida alla sceneggiatura una sorte troppo fortunosa degli eventi.
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Lara, madre di Luke e moglie di John viene accusata, processata e condannata per un omicidio che non ha commesso, per fortuna, ha il marito ex "gladiatore" che la farà evadere...L'ironia viene facile raccontando un film d'azione e d'avventura dove la suspense sembra un gioco da luna park, tuttavia, la storia dell'impossibile è conciliata dall'emergere della verità in fondo a un tombino, tutto affinchè la legge recuperi la sua sovranità, bravo come sempre Russell Crowe: convincente, credibile e sostenuto via audio dall'ottimo Luca Ward, buona la regia di Paul Haggis che però affida alla sceneggiatura una sorte troppo fortunosa degli eventi. Saluti.
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inesperto
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domenica 26 ottobre 2014
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imparare ad evadere
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Un buon thriller. Forse, è stata un po' eccessiva la trasformazione di un semplice insegnante, padre di famiglia, in un genio dell'evasione; tuttavia, non lo diventa subito e la cosa è resa più credibile dalle difficoltà che trova nel cominciare a muoversi in ambienti a cui è poco avvezzo, quelli dello spaccio di droga e di documenti falsi. Naturalmente, i malviventi si accorgono subito che lui è un novellino e quindi prende botte. Ma chi la dura la vince... La Banks è bella anche se la truccano da sciatta, per via della prigione. La Wilde fa sempre delle particine troppo piccole, meriterebbe la chance di un ruolo da protagonista.
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salva66
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lunedì 25 agosto 2014
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remake ben riuscito
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Di solito, ma non sempre, i remake di un film, non riescono come il primo "non è decisamente in questo caso". Si, perché il film predecessore (pour elle, del 2008. Il film francese aveva ben si, un idea originale, ma mancava di un tocco di classe, dovuto ad attori di un certo livello o semplicemente di un budget più alto. The next three days è un ottimo film, con un ritmo incalzante dall'inizio alla fine dove non manca l'imprevedibilità di quello che può accadere sequenza dopo sequenza. Film, dove i valori sentimentali è un valore aggiunto, come l'ideale e il principio morale del padre-marito "Russell Crowe", fa tutto, scagiona, crede e combatte, per liberare la moglie, con una sentenza certa di colpevolezza da un omicidio che non ha commesso.
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Di solito, ma non sempre, i remake di un film, non riescono come il primo "non è decisamente in questo caso". Si, perché il film predecessore (pour elle, del 2008. Il film francese aveva ben si, un idea originale, ma mancava di un tocco di classe, dovuto ad attori di un certo livello o semplicemente di un budget più alto. The next three days è un ottimo film, con un ritmo incalzante dall'inizio alla fine dove non manca l'imprevedibilità di quello che può accadere sequenza dopo sequenza. Film, dove i valori sentimentali è un valore aggiunto, come l'ideale e il principio morale del padre-marito "Russell Crowe", fa tutto, scagiona, crede e combatte, per liberare la moglie, con una sentenza certa di colpevolezza da un omicidio che non ha commesso. Uno di quei film, dove l'amore di un uomo, va oltre tutto! P.S. Ci associamo, agli eventi e i fatti di quello che ci succede nelle nostre vite, e proprio per questo, i film sono parte di noi...film consigliabilissimo!!!
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enzo70
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mercoledì 19 febbraio 2014
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thriller mozzafiato denso di significati
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Russel Crowe nella veste di giustiziere, disposto a tutto pur di liberare la moglie condannata all’ergastolo per un omicidio che non ha commesso. Thriller mozzafiato, ben diretto da un regista di esperienza come Paul Haggis, the next three days è un film che non si dimenticherà con facilità. Due ore di massima tensione, l’adrenalina al massimo e tutti a tifare per John Brennan ed il suo amore infinito per la moglie. L’evasione è uno dei soggetti tipici della storia del cinema, Papillon su tutti, ma questo film ha il merito non secondario di avere un taglio diverso, gli ingredienti sono i soliti, per carità, il coraggio, la follia, e la consueta rincorsa sul tempo, che scorre come una tagliola.
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Russel Crowe nella veste di giustiziere, disposto a tutto pur di liberare la moglie condannata all’ergastolo per un omicidio che non ha commesso. Thriller mozzafiato, ben diretto da un regista di esperienza come Paul Haggis, the next three days è un film che non si dimenticherà con facilità. Due ore di massima tensione, l’adrenalina al massimo e tutti a tifare per John Brennan ed il suo amore infinito per la moglie. L’evasione è uno dei soggetti tipici della storia del cinema, Papillon su tutti, ma questo film ha il merito non secondario di avere un taglio diverso, gli ingredienti sono i soliti, per carità, il coraggio, la follia, e la consueta rincorsa sul tempo, che scorre come una tagliola. La programmazione dell’evasione da parte di John è meticolosa, perfetta, le variabili vengono tutte considerare, la logica ricorda quello del genio della matematica di beautiful mind. E sullo sfondo rimangono problemi irrisolti dell’uomo, come il rischio che per punire un colpevole si devasti la vita di un innocente e della sua famiglia. Ma anche il contorno rafforza la protagonista, le figure del padre e della madre, quell’abbraccio di un arrivederci che prelude all’addio è perfetto. Il risultato è un film riuscito che si fa forte della consueta splendida interpretazione di Russel Crowe.
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mystic
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sabato 27 aprile 2013
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puro, disinteressato e moralmente ambiguo
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Quando Lara Brennan (Elizabeth Banks) viene arrestata con l'accusa di omicidio, il marito John Brennan (Russell Crowe) cresce il figlioletto portandolo a visitare la madre ogni giorno nel penitenziario di Pittsburgh. Proprio quando si profila la sentenza dell'ergastolo però, l'idea folle: tentare la fuga. Come? La risposta è nel film.
Paul Haggis (sia regista che sceneggiatura), capace di scrivere per Clint Eastwood capolavori come Million Dollar Baby e Lettere da Iwo Jima, regala al grande pubblico intrattenimento nel suo significato più stretto, puro, disinteressato e forse moralmente ambiguo. Dividendo la pellicola in tre parti che raccontano rispettivamente gli ultimi tre anni, gli ultimi tre mesi e gli ultimi tre giorni del titolo dei protagonisti, l'effetto è prevedibile e ben studiato: concentrare la tensione nel finale.
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Quando Lara Brennan (Elizabeth Banks) viene arrestata con l'accusa di omicidio, il marito John Brennan (Russell Crowe) cresce il figlioletto portandolo a visitare la madre ogni giorno nel penitenziario di Pittsburgh. Proprio quando si profila la sentenza dell'ergastolo però, l'idea folle: tentare la fuga. Come? La risposta è nel film.
Paul Haggis (sia regista che sceneggiatura), capace di scrivere per Clint Eastwood capolavori come Million Dollar Baby e Lettere da Iwo Jima, regala al grande pubblico intrattenimento nel suo significato più stretto, puro, disinteressato e forse moralmente ambiguo. Dividendo la pellicola in tre parti che raccontano rispettivamente gli ultimi tre anni, gli ultimi tre mesi e gli ultimi tre giorni del titolo dei protagonisti, l'effetto è prevedibile e ben studiato: concentrare la tensione nel finale. Eppure l'inconveniente c'è: con un'ottima prima ora le aspettative crescono; aspettative che Haggis non riesce del tutto a reggere.
Mentre l'eroe si addentra nei bui bassifondi della città alla disperata ricerca di passaporti e documenti falsi le potenzialità del film si ampliano ancora grazie alla tensione palpabile, sfociando in un'enorme sequenza finale con tanto di inseguimento alla Jason Bourne e in un'immancabile e non propriamente appagante happy end: è l'occasione mancata di realizzare un grande action-movie.
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