Shutter Island |
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Un film di Martin Scorsese.
Con Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Michelle Williams, Patricia Clarkson.
continua»
Drammatico,
durata 138 min.
- USA 2010.
- Medusa
uscita venerdì 5 marzo 2010.
- VM 14 -
MYMONETRO
Shutter Island
valutazione media:
3,21
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il thriller psicologico di un grande registadi jacopo b98Feedback: 37256 | altri commenti e recensioni di jacopo b98 |
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lunedì 6 gennaio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nel 1954 gli agenti federali Teddy Daniels (DiCaprio) e Chuck Aule (Ruffalo) arrivano sull’isola-prigione di Ashecliffe, un manicomio dove vengono “curati” solo i casi più gravi, per risolvere il caso di una paziente evasa. L’atmosfera è inquietante e fin da subito il personale si dimostra avverso alle loro ricerche, inoltre Teddy è disturbato da emicranie fortissime ed è tormentato dalla morte della moglie e dai ricordi del massacro di Dachau a cui ha preso parte. Ogni cosa è diversa da ciò che sembra. Tratto dal romanzo L’isola della paura di Dennis Lehane è un dramma psicologico di grande complessità e non privo di un certo manierismo. Sceneggiato da Laeta Kalogridis è la quarta collaborazione tra Scorsese e DiCaprio, dopo l’acclamato The Departed. È un film sorprendente e indubbiamente di grande ambizione, si propone infatti di indagare la psicologia instabile di un uomo, comunque la si veda, folle o reso folle. Il colpo di scena finale è di grande effetto e sconvolge la visione dello spettatore, ma non rivela nulla più di quanto già non si sapesse: Teddy è un uomo condotto alla follia dalla violenza e dalla paranoia che quella grande guerra da lui combattuta sia servita solo a vedere fatte le stesse cose dei nazisti nella sua patria. E alla fine la posizione nella storia del dottor Cawley (Kingsley) e del dottor Shean, vera identità di Chuck, rimane dubbia. Certo è che Teddy è una vittima. Ai buchi di trama compensa la regia in gran forma di Scorsese, la perfezione visiva che molto deve alla fotografia di Robert Richardson e all’eccellente lavoro scenografico di Dante Ferretti e Francesca LoSchiavo. Attori in gran forma con un grande DiCaprio, ormai sempre più lontano dal Jack di Titanic e sempre più vicino ai grandi del passato (infatti nella sua generazione è senz’ombra di dubbio il migliore), e un ottimo Kingsley. Rimane nella memoria anche il nazista di Von Sydow. Straordinaria colonna sonora priva di musiche originali, ma ricca di pezzi indimenticabili che spaziano da Lygeti a Mahler, curata da Robbie Robertson.
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