Whatever Works - Basta che funzioni

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Un film di Woody Allen. Con Ed Begley Jr., Patricia Clarkson, Larry David, Conleth Hill, Michael McKean.
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Titolo originale Whatever Works. Commedia, durata 92 min. - USA, Francia 2009. - Medusa uscita venerdì 18 settembre 2009. MYMONETRO Whatever Works - Basta che funzioni * * * - - valutazione media: 3,47 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
olgadik giovedì 24 settembre 2009
woody è sempre woody Valutazione 5 stelle su cinque
91%
No
9%

Doppio ben tornato a Woody come regista e come cittadino della Grande Mela. Era un po’ di tempo che aveva preferito l’Europa, ma forse una sottile nostalgia lo ha riportato a una New York meno borghese di quella di Manhattan ma pur sempre riconoscibile e importante. Ormai settantenne il regista affida di nuovo a quest’opera, fin dal titolo, le sue considerazioni sul mondo, sull’amore, sull’ebraismo, cioè su tutto l’insieme dei temi lasciati da parte nelle ultime produzioni tese più a costruire storie piuttosto che fornire una sua visione dell’esistenza. Lo fa a modo suo con la verve e il ritmo giusto di un tempo, per mezzo di una commedia sapientemente strutturata, rivolgendosi direttamente al pubblico come interlocutore in sala. [+]

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federicarlo giovedì 24 settembre 2009
boris allen..? Valutazione 0 stelle su cinque
58%
No
42%

“Basta che funzioni” si sarà detto fra se e se Woody Allen prima che uscisse il suo ultimo film. In effetti ha funzionato: tutti gli spettatori si saranno divertiti passando una serata davanti ad una simpatica e divertente commedia americana. In realtà io mi permetterei di definirla una tragedia alleniana, il coronamento di una carriera volta a descrivere e ironizzare sull’ inettitudine umana. Parlo di coronamento non perché ritenga questo il più bel film di Woody Allen, ma il più tragico. Mentre in altri film il finale aperto spesso lasciva un velo di speranza, in “Basta che funzioni” il finale aperto in realtà è chiuso. Il protagonista (Boris Yelnikoff) sembra essere l’alter ego del regista americano: una persona che crede nella scienza e odia la religione, paranoica, che ha paura del buio (forse il buio rappresenta ciò che è estraneo alla ragione), che si interroga continuamente sui problemi esistenziali, che si rivolge al pubblico (come in “Amore e guerra”), che all’ improvviso incontra una giovane e affascinante ragazza… Fin qua sembra tutto visto e rivisto, ma in realtà il protagonista si rivela completamente diverso dal vero Woody Allen, come se fosse un Allen invecchiato: non prova attrazione fisica verso la ragazza, ripudia il sesso, è deciso e fermo nei suoi ideali e non è più un caos mentale in continuo mutamento, non va dallo “strizzacervelli”. [+]

[+] forse si (di manuelfloyd)
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pipay mercoledì 23 settembre 2009
il caso e il caos nella nostra vita Valutazione 3 stelle su cinque
67%
No
33%

Film intelligente, davvero originale, anche se non è il miglior lavoro di Woody Allen e nemmeno uno dei migliori. Boris, il fisico che è stato "sfiorato" dal premio Nobel è diventato un vecchio misantropo capace solo di criticare tutto e tutti. Ma la sua genialità è rimasta intatta. E alla sua genialità si accompagna una buona dose di ironia e una visione del mondo che non è da tutti. Lui "vede" e intuisce più degli altri. Il protagonista, in apertura del film e in altre occasioni si rivolge direttamente al pubblico in sala provocando lo sconcerto e l'ilarità di coloro che gli sono accanto perché non riescono a comprendere con chi lui stia comunicando. Questo espediente, dell'attore che dialoga direttamente col pubblico, può sembrare scontato e stucchevole. [+]

[+] pensavo di essere l'unica... (di des_demona)
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palindromerossa mercoledì 23 settembre 2009
un film alla allen Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Finalmente un film alla "Allen"! Davvero carino , divertente e veloce. Da vedere assolutamente!

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boffese mercoledì 23 settembre 2009
woody torna a new york Valutazione 4 stelle su cinque
88%
No
13%

basta che funzioni, segna il ritorno di woody nella sua new york e coincide con il ritorno alla grande commedia stile Allen, l'influenza della grande mela, fa' trovare la giusta ispirazione al geniale regista . sceneggiatura fittissima di battute divertenti e di pure verita', monologhi fantastici appropriatissimi al fantastico larry david, jazz,dialoghi folgoranti, psicanalisi, personaggi divertenti...........insomma il buon vecchio woody allen. la scrittura di woody allen, e' ineguagliabile,anche se ultimamente sembrava in fase calante, ma in basta che funzioni torna quello d'un tempo(infatti, la sceneggiatura era stata riposta in cassetto una trentina d'anni). nella prima mezz'ora e' straripante, poi quando sembra calare , si ritorna a sorridere, anzi a tratti a ridere di gusto. [+]

[+] magnifica la frase finale!! (di lucycana)
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fabrizio cirnigliaro mercoledì 23 settembre 2009
dio è gay e fa l'arredatore! Valutazione 4 stelle su cinque
89%
No
11%

Dopo 4 film girati in Europa, Woody Allen ritorna a New York, ma senza far rimpiangere quelle pellicole girate in questa città e che l’hanno reso celebre negli anni 70. La sceneggiatura è perfetta, il ritmo incalzante, non c’è il tempo per memorizzare le battute che si susseguono, soprattutto nella seconda parte, quando arriverà al punto di far dire ad uno dei personaggi che per aver ”creato un mondo con i fiori, le piante, le montagne, i laghi”… “Dio è Gay, perché è un arredatore”. Boris ritiene l’uomo un essere davvero stupido, altrimenti come spiegare ad esempio il fatto che sia arrivato al punto di inserire lo sciacquone automatico nelle toilette, perché non gli va di tirare la catenella. [+]

[+] basta che funzioni... (di vincenzo carboni)
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fulvieri mercoledì 23 settembre 2009
l'inno all'amore cantato da un misantropo Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

In questo film l'ambientazione a mio avviso non è molto chiara; sebbene si parli della New York dei giorni nostri (vi è un riferimento al presidente nero, che contrasta con gli altri neri, cui non è concesso nemmeno di salire su un taxi), non c'è nessuno col cellulare, col computer o con uno strumento supertecnologico, senza i quali la vita ci appare inconcepibile (credo che la stessa cosa valga per i newyorkesi). Con un sottofondo di musica jazz di inizio novecento il buon Woody ci parla di un argomento senza tempo, quale è quello dell'amore, fonte di tutte le pene, eppure di tutte le gioie, da un punto di vista cupo e depressivo, scegliendo però il registro della solarità. Il misantropo Boris, uomo attempato, nichilista, tentato suicida, attraverso la giovane Melody riesce a plasmare intorno a sé, grazie alla sua "visione di insieme", che fa di lui una grande mente, una società intera, in cui ciascuno, compreso se stesso, riesce a trovare la sua vocazione autentica e, evidentemente per questo, scopre la possibilità di amare a modo suo la persona o le persone (menage a trois) che più sono adatte a sé; Melody, affrancata dalla madre che la vorrebbe sempre vincente alle gare di bellezza, quindi non più spinta a scegliere per reazione un uomo molto più grande di lei e anticonvenzionale, incontra un bel giovane, sentimentale e sognatore, la madre Marietta si innamora di due uomini che eccitano la sua vena artistica, e a quanto pare non solo quella, il marito Joe, da bacchettone con relazioni eterosessuali fallimentari alle spalle diventa il compagno di un gay col quale finalmente trova la sua strada, e Boris, infine, ex fisico e scacchista iper-razionale finisce letteralmente addosso a una medium in un ennesimo tentativo di suicidio. [+]

[+] ambientazione non chiara, ecco un dettaglio in più (di felicino)
[+] per felicino (di fulvieri)
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albydrummer martedì 22 settembre 2009
bellissimo.........e divertente Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

.....Il vero genio è Woody......Bravo

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felicino martedì 22 settembre 2009
attori che parlano al pubblico in sala Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Film che mi è piaciuto molto e in cui ho notato che si è riutilizzata una tecnica che circa trent'anni fa si utilizzava con le commedie all'italiana oggi definite trash: un attore/attrice interrompe volutamente la recitazione per fungere da narratore o dire altre cose agli spettatori che seguono il film. Il film di Woody non è affatto trash, ma Larry David si è comportato allo stesso modo.

[+] sguardo in macchina (di andrea d)
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topkarol88 martedì 22 settembre 2009
torna a casa woody! Valutazione 4 stelle su cinque
38%
No
63%

E se per un attimo spegnessimo la mente, o almeno soltanto quella parte di essa che ci spinge in quest'affannosa e continua ricerca del momento perfetto, della vita perfetta, dell'amore perfetto, se la smettessimo di pensare a cosa inutili e superflue e ci fermassimo a riprendere fiato, riusciremmo ad essere completamente felici? Se ci accontentassimo di un'esistenza dominata solo da una mediocre e cinica razionalità, ci sentiremmo davvero appagati? Tutto si ridurrebbe ad una sola regola di comportamento....basta che funzioni! E' proprio su questa massima che Boris Yellnikoff basa tutta la propria vita. Ex fisico famoso nonchè genio incompreso (il più delle volte) e quasi premio Nobel, Boris (Larry David) è ormai un sessantenne zoppicante, cinico, intollerante allergico alle buone maniere che si limita ad esistere più che a vivere veramente; bloccato in un evidente stato depressivo, tenta il suicidio e, non riuscendo nell'impresa, si arrende quindi, seppur riluttante, a quest'indesiderato cambio di programma. [+]

[+] assolutamente d'accordo (di andrea d)
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