Whatever Works - Basta che funzioni

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Un film di Woody Allen. Con Ed Begley Jr., Patricia Clarkson, Larry David, Conleth Hill, Michael McKean.
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Titolo originale Whatever Works. Commedia, durata 92 min. - USA, Francia 2009. - Medusa uscita venerdì 18 settembre 2009. MYMONETRO Whatever Works - Basta che funzioni * * * - - valutazione media: 3,47 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
nino pell. lunedì 21 settembre 2009
woody allen e la sua filosofia della vita Valutazione 4 stelle su cinque
63%
No
38%

Quest'ultima pellicola di Woody Allen non lascia spazio a mezze misure nell'essere giudicata. La filosofia di vita che il regista intende esprimere con questa sua ultima fatica raggiunge un considerevole livello di espressività. Gli uomini ("zombi senza cervello", "primitivi", come ironicamente vengono definiti da Boris, protagonista della storia) sono troppi legati alle aspirazioni, a rincorrere gli evanescenti obiettivi di felicità ed, in genere, a tutto ciò è circoscritto nell'esistenza vitale in quanto tale, per fermarsi a meditare e cogliere il vero senso della vita. Il saggio Boris tutto questo l'ha capito da tempo ed è per questo che la sua visione della vita è profondamente riflessiva, realistica, ma non per questo da definirsi cinica o distaccata. [+]

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lisbeth domenica 20 settembre 2009
prendersi in giro……. Valutazione 4 stelle su cinque
83%
No
18%

Prendersi in giro, questa è la chiave,Woody ci riesce ancora, e lo fa piazzando a ripetizione lungo tutto il film una sublime autoaffermazione: io sono un genio. E cosa fa un genio? Ha gli anni che bastano per fregarsene di tutti,vive a Manhattan in un appartamento usa e getta,è sciancato da un tentativo malriuscito di suicidio e neanche il secondo andrà a buon fine,quando si lava le mani canta sempre Happy birthday To You e insegna a giocare a scacchi a pagamento per strada a ragazzetti,regolarmente perdendo la pazienza e insultando gli alunni testoni.Questo “genio” che vive per dimostrare la casualità dell’ordine cosmico,rompe la quarta parete e guarda in sala noi spettatori,ci addita agli amici nella prima scena e poi agli ospiti nell’ultima, ma questi non ci vedono, è lui,il “genio”, quello che ha “lo sguardo d’insieme” e solo lui può dirci:guardate cosa succede di totalmente insensato al mondo, basta che uno spermatozoo prenda una strada invece che un’altra e tutto può essere o non essere. [+]

[+] per lisbeth (di andrea d)
[+] la misura del genio (di lisbeth)
[+] vero (di andrea d)
[+] non può esservi piaciuto per i monologhi! (di megliosenza)
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korokoro domenica 20 settembre 2009
dopo io e annie, il capolavoro di allen Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Stupendo, credo che originiariamente fosse nato come soggetto teatrale e non cinematografico, ma anche su celluloide lo spettacolo e' assicurato. sembra di leggere proprio una delle sue prime commedie. VEDETELO.

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bandy domenica 20 settembre 2009
la genialità di woody allen Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Mi sarebbe piaciuto che la parte principale di Boris Yellnikoff fosse stata interpretata da Woody Allen in persona.Comunque bello lo stesso,una simpatica e divertente commedia, da non perdere....

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andrea d domenica 20 settembre 2009
ha funzionato, eccome Valutazione 5 stelle su cinque
64%
No
36%

Dopo una vacanza europea di quattro film (il sopravvalutato "Match Point", l'inutile "Scoop", il sufficiente "Sogni e Delitti" e il più riuscito "Vicky Cristina Barcelona"), era ora che il regista newyorkese tornasse in patria. Il film comincia con un'esplosione atomica di scrittura cinematografica, un lungo e intelligentissimo monologo sull'esistenza pronunciato dal protagonista interpellando il pubblico in sala, cioè guardando la macchina da presa: una perfetta introduzione metafilmica ci dà, così, il benvenuto, o meglio, il bentornato, nelle strade di New York, nelle sue strade di Manhattan, di cui avevamo sentito la mancanza negli ultimi anni. Un ritorno nel proprio habitat comporta, dunque, una serie di altri ritorni, dal jazz alla psicoanalisi, e così via, nella cornice di quello che è Woody Allen allo stato puro, nella sua espressione più classica e sincera, a dispetto di quei critici che continuano a scambiare per ripetitività una coerenza stilistica (i titoli di testa sempre uguali e l'audio rigorosamente mono) e contenutistica (l'imperterrita ricerca di un significato) che dura ormai da quarant'anni. [+]

[+] match point sopravvalutato?? (di pep87)
[+] per pep87 (di andrea d)
[+] vicky cristina barcelona riuscito? (di xenja)
[+] ciao andrea (di pep87)
[+] per pep87 e xenja (di manuelfloyd)
[+] per xenja, pep87 e manuelfloyd (di andrea d)
[+] bananas super! (di manuelfloyd)
[+] per tutti ^^ (di pep87)
[+] amore e guerra (di andrea d)
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dovic86 domenica 20 settembre 2009
zero mostel Valutazione 0 stelle su cinque
50%
No
50%

Una precisazione: la sceneggiatura ha più di 30 anni, visto che l'attore Zero Mostel, che Allen aveva pensato nelle vesti del protagonista, è morto nel 1977 e non nel 1997 come riportato nella recensione.

[+] esatto! (di marezia)
[+] oppure... (di marezia)
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cicciox domenica 20 settembre 2009
finalmente .. Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

allen è tornato a fare film come 20 anni fa.

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astarot domenica 20 settembre 2009
recensione moscia...per un film geniale Valutazione 4 stelle su cinque
40%
No
60%

L'entusiasmo non dev'essere proprio il punto forte di questo modesto recensore, che a giudicare dal pezzo scritto non deve essersi nemmeno troppo divertito nel vedere questa brillante commedia di "messer Woody". Si stenta appena ad arrivare a metà pagina, nonostante le modeste intenzioni e la sufficiente precisione negli aspetti biografici nella trattazione del soggetto. Film da 8 e mezzo, recensione...da 4!

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andrea d domenica 20 settembre 2009
ha funzionato, eccome Valutazione 5 stelle su cinque
88%
No
12%

Dopo una vacanza europea di quattro film (il sopravvalutato "Match Point", l'inutile "Scoop", il sufficiente "Sogni e Delitti" e il più riuscito "Vicky Cristina Barcelona"), era ora che il regista newyorkese tornasse in patria. Il film comincia con un'esplosione atomica di scrittura cinematografica, un lungo e intelligentissimo monologo sull'esistenza pronunciato dal protagonista interpellando il pubblico in sala, cioè guardando la macchina da presa: una perfetta introduzione metafilmica ci dà, così, il benvenuto, o meglio, il bentornato, nelle strade di New York, nelle sue strade di Manhattan, di cui avevamo sentito la mancanza negli ultimi anni. Un ritorno nel proprio habitat comporta, dunque, una serie di altri ritorni, dal jazz alla psicoanalisi, e così via, nella cornice di quello che è Woody Allen allo stato puro, nella sua espressione più classica e sincera, a dispetto di quei critici che continuano a scambiare per ripetitività una coerenza stilistica (i titoli di testa sempre uguali e l'audio rigorosamente mono) e contenutistica (l'imperterrita ricerca di un significato) che dura ormai da quarant'anni. [+]

[+] bravo andrea (di reiver)
[+] andry (di maryluu)
[+] son qua. (di marezia)
[+] p.s. (di marezia)
[+] per reiver (di andrea d)
[+] per reiver 2 (di andrea d)
[+] per maryluu (di andrea d)
[+] per marezia (di andrea d)
[+] in effetti è così. (di marezia)
[+] bellissimo film (di manuelfloyd)
[+] per manuelfloyd (di andrea d)
[+] errore (di andrea d)
[+] l'ho visto! (di manuelfloyd)
[+] esatto (di andrea d)
[+] l'ho recensito (di marezia)
[+] il monologo non è intelligente (di megliosenza)
[+] bravo (di francesco2)
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paapla sabato 19 settembre 2009
un giorno x caso funziona Valutazione 4 stelle su cinque
88%
No
13%

Woody è ri-tornato sotto il Ponte di Brooklyn dopo anni di location in Europa, ma il cielo di Manhattan rimane grigio. Larry David, comico ebreo, nato a Brooklyn alter ego di Woody Allen è bravo e nevrotico e non fa rimpiangere l’originale, con il solito humour e sembra funzionare! Perché un isterico e misantropo, ex professore universitario di fisica, ex marito, zoppo, debba incrociare una magnifica e deliziosa ragazza (Evan Rachel Wood) in fuga da casa è un enigma che solo il CASO potrebbe risolvere. 120 minuti di commedia brillante, un saggio mix di emozioni già percepite più qualcosa di nuovo che sembra funzionare. Ci manca Oreste Lionello perché non era solo la voce di Woody, era Leonard Zelig (Woody Allen). [+]

[+] italian drinking water (di paapla)
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