
Titolo originale | Muukalainen |
Anno | 2008 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Finlandia, Estonia, Gran Bretagna, Germania |
Durata | 104 minuti |
Regia di | J.-P. Valkeapää |
Attori | Pavel Liska, Vitali Bobrov, Jorma Tommila, Emilia Ikaheimo . |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un ragazzo vive con la madre nella foresta finlandese. Di tanto in tanto, il giovane fa visita in prigione a suo padre. La loro vita semplice viene sconvolta all'apparire di uno straniero che ha con sé un messaggio del padre e un proiettile nel fianco. In Italia al Box Office The Visitor ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 1,4 milioni di euro e 253 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Finlandia. Un ragazzo vive con la madre in una fattoria isolata nella campagna. La solitudine domina e la natura selvaggia fa da sfondo alla monotonia delle giornate. L'unica occasione di distrazione è costituita, per il ragazzo, da un cavallo indomito che è rinchiuso in una stalla. Il padre, un uomo violento, è rinchiuso in una prigione presso cui il ragazzo si reca talvolta. Un giorno però molte cose iniziano a mutare a causa dell'arrivo nella fattoria di un uomo che ha con sé un messaggio del padre ed è ferito. Madre e figlio, pur con molti timori, decidono di ospitarlo. Quell'arrivo muterà profondamente le vite di tutti, visitatore compreso.
Opera prima del giovane regista finlandese Muukalainen si inserisce a pieno titolo nel filone del cinema esistenziale e fondamentalmente mistico che ha avuto in Andrej Tarkovski il suo inarrivabile maestro. La Natura che domina incontrastata e che invia incessanti segnali agli esseri umani, l'intimità di vite che vengono svelate dai gesti più che dalle parole, il mistero di epifanie destinate a provocare cataclismi nelle vite di coloro con cui entrano in contatto, tutto questo può assumere il sapore del già noto. Valkeapää però non dà mai (a differenza di molti, troppi suoi colleghi dell'area russo-finnica) l'impressione della citazione colta ma sterile o della pura e semplice esercitazione di stile. Nei prolungati silenzi del suo film (quando si sente pronunciare la prima battuta la si avverte quasi come una violenza e si vorrebbe che solo i suoni e i rumori continuassero a dominare la scena sonora), nei gesti del quotidiano, nel manifestarsi degli eventi naturali, leggiamo un autentico bisogno di ricerca estetica finalizzato all'acquisizione di una propria cifra stilistica che già mostra solide basi.