|
|
mattia pascal
|
mercoledì 29 aprile 2009
|
zent ciold
|
|
|
|
Incollo, come mia recensione, una e-mail scritta ad un amico che mi aveva consigliato questo film, così, perchè mi sono divertito nello scriverla e spero che venga intesa con lo stesso spirito.
-----
Di uno che pianta i chiodi sui libri penseresti che è un po' semo, poi pensi "ma no, ci sarà sicuramente un motivo profondo e poetico alla base di questa azione";
poi lo vedi che butta via le chiavi della macchina prima di prendere la roba dal baule (che per fortuna, evidentemente, aveva forse lasciato aperto),
trova una lenza con già l'amo attaccato (che culo),
poi lo vedi usare una fetta di crudo per pescare.. e allora lo pensi di nuovo: "semo, perchè non ti mangi il prosciutto?";
certo, il pesce all'amo era un "siluro" (cattivo da mangiare) ma e' buio, è mezzo addormentato (perchè per lui si pigliano i pesci così, dormendo, in barba a tutti i proverbi) e sta ad almeno 100 metri.
[+]
Incollo, come mia recensione, una e-mail scritta ad un amico che mi aveva consigliato questo film, così, perchè mi sono divertito nello scriverla e spero che venga intesa con lo stesso spirito.
-----
Di uno che pianta i chiodi sui libri penseresti che è un po' semo, poi pensi "ma no, ci sarà sicuramente un motivo profondo e poetico alla base di questa azione";
poi lo vedi che butta via le chiavi della macchina prima di prendere la roba dal baule (che per fortuna, evidentemente, aveva forse lasciato aperto),
trova una lenza con già l'amo attaccato (che culo),
poi lo vedi usare una fetta di crudo per pescare.. e allora lo pensi di nuovo: "semo, perchè non ti mangi il prosciutto?";
certo, il pesce all'amo era un "siluro" (cattivo da mangiare) ma e' buio, è mezzo addormentato (perchè per lui si pigliano i pesci così, dormendo, in barba a tutti i proverbi) e sta ad almeno 100 metri... "Muoviti, semo, corri a tirar su il pesce!".
E come si direbbe proprio in quel dialetto: "Va la' cah tie' Raz Degan, si no al caz ch'la furnara la't porta da magnar!".
Che tradotto sarebbe: "Meno male che sei Raz Degan, altrimenti col piffero che la fornaia ti portava da mangiare!".
Infine scopri che si è portato dietro la carta di credito,
quindi semo semo non lo è.
Il film non mi e' piaciuto, sono rimasto molto deluso, al protagonista e' andato tutto troppo bene; se lo facevo io
morivo di fame dopo due giorni o mi trovava mio padre e
mi avrebbe pigliato a calci nel sedere (giustamente).
E poi mi domando: "vieni a dormire nella bassa, nella vegetazione, tu, straniero, e sopravvivi alle zanzare???"
Ma Olmi c'e' mai stato nella bassa?
E la gente che lo aiuta.. perchè lo fa? Per puro altruismo o per convenienza perchè assomiglia a Gesù e sembra parlare come lui? Mah..
E la morale? (perchè poi mi si potrebbe dire che è tutto simbolico e che non ho colto ciò che si voleva trasmettere effettivamente.. Forse è così, son pronto a cambiare idea, fatemela cambiare vi prego!).
"Tutti i libri del mondo non valgono un buon caffè con un amico"? Parliamone, suona decisamente bene come aforisma ma gli aforismi sono pericolosi, puoi spacciare per vero tutto e il contrario di tutto.
Ma è di Olmi questo film o di suo nipote?
L'idea e l'immagine dei cento chiodi conficcati nei libri fa il film. Nel senso che è un'opera d'arte l'idea, la composizione, la fotografia di quella scena.
Belle le (poche) parti dei bei paesaggi, del dialetto (anche se i dialoghi sono troppo artefatti) e del vino (ma mica basta quello per farmi piacere un film :)
-----
[-]
[+] era voluto o sbagliato?
(di gabriella)
[ - ] era voluto o sbagliato?
|
|
|
[+] lascia un commento a mattia pascal »
[ - ] lascia un commento a mattia pascal »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
maria
|
martedì 17 marzo 2009
|
un vangelo moderno
|
|
|
|
si intravede l'immagine di Cristo nel personaggio principale del film , un Cristo che disprezza l'ipocrisia delle religioni codificate che non cambiano un mondo pieno di odio e distruzioni, che lascia tutto per vivere tra i semplici, che ascolta chi non ha mai attenzione, che racconta ciò in cui ognuno può riconoscersi. Un Cristo che si lascia arrestare e processare senza opporre resistenza e che alla fine sparisce lasciando l'eco della sua presenza. Ma a differenza del Cristo che conosciamo non viene "rinnegato" da quelli che lo circondano:Coloro che sono stati salvati , rischia la sua vita e la sua libertà per farlo, lo difendono, dicono di conoscerlo bene, vorrebbero proteggerlo, nessuno lo tradisce.
[+]
si intravede l'immagine di Cristo nel personaggio principale del film , un Cristo che disprezza l'ipocrisia delle religioni codificate che non cambiano un mondo pieno di odio e distruzioni, che lascia tutto per vivere tra i semplici, che ascolta chi non ha mai attenzione, che racconta ciò in cui ognuno può riconoscersi. Un Cristo che si lascia arrestare e processare senza opporre resistenza e che alla fine sparisce lasciando l'eco della sua presenza. Ma a differenza del Cristo che conosciamo non viene "rinnegato" da quelli che lo circondano:Coloro che sono stati salvati , rischia la sua vita e la sua libertà per farlo, lo difendono, dicono di conoscerlo bene, vorrebbero proteggerlo, nessuno lo tradisce. I veri valori stanno in un momdo di semplicità, di autenticità, non nei libri se questi non diventano "vita".Semplici bisogna esserlo, lo si può anche diventare(il battello illuminato che percorre il Po ) ma non è la stessa cosa. Forse, come dice il professore riprendendo un pensiero di Jaspers, in questo mondo artificioso l'unica autenticità è quella della follia.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a maria »
[ - ] lascia un commento a maria »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
stefano v.
|
giovedì 29 maggio 2008
|
olmi sa fare di meglio
|
|
|
|
E' un film molto semplice,che cerca di essere profondo ma resta solo epiteliale. Inizia molto bene,sembra di quei gialli molto intriganto a sfondo religioso,ma si ferma lì,invece mette solo in luce l'importanza della semplicità che è più importante dei fronzoli della vita quatidiana ,ai quali siamo abituati. Olmi ha fatto di molto meglio!!!
[+] dicotomia inaccettabile fra cultura e vita
(di no_data)
[ - ] dicotomia inaccettabile fra cultura e vita
|
|
|
[+] lascia un commento a stefano v. »
[ - ] lascia un commento a stefano v. »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
citibus 72
|
martedì 15 aprile 2008
|
sacro e profano
|
|
|
|
sacro e profano. antichi testamenti e nuove modernità che avanzano. sono queste le polarità attorno cui si snoda il film di ermanno olmi, al di là dei contenuti strettamente religiosi espressi in alcune scene. la sintesi sta tutta nel fotogramma d.inizio, quando in una biblioteca d.università si scopre che preziosi testi antichi sono stati barbaramente inchiodati al suolo, quasi come una rinnovata crocifissione. non è un caso se il protagonista del film è un professore di filosofia in piena crisi umana e professionale, che insegna nella stessa Università. un uomo stanco, che sembra accorgersi di quale gigantesca trappola possa essere anche la filosofia, fino a sostenere che c'è più saggezza in un caffè bevuto con un amico che non in tutti i libri che si possono studiare in una vita.
[+]
sacro e profano. antichi testamenti e nuove modernità che avanzano. sono queste le polarità attorno cui si snoda il film di ermanno olmi, al di là dei contenuti strettamente religiosi espressi in alcune scene. la sintesi sta tutta nel fotogramma d.inizio, quando in una biblioteca d.università si scopre che preziosi testi antichi sono stati barbaramente inchiodati al suolo, quasi come una rinnovata crocifissione. non è un caso se il protagonista del film è un professore di filosofia in piena crisi umana e professionale, che insegna nella stessa Università. un uomo stanco, che sembra accorgersi di quale gigantesca trappola possa essere anche la filosofia, fino a sostenere che c'è più saggezza in un caffè bevuto con un amico che non in tutti i libri che si possono studiare in una vita. ma il gesto simbolico scelto dal professore per sfogare la sua rabbia è ritenuto pericoloso. tutto ciò che ostacola l.ordine precostituito da fastidio e va punito.ci sono oggeti, e pensieri, ritenuti inviolabili: opere d.arte, antichi documenti, dogmi religiosi. trovare una strada nuova diventa difficilissimo per non dire impossibile. restarsene ai margini, non farsi trascinare dal mondo dentro il suo vortice di schemi prestabiliti è un lusso che si paga a caro prezzo. ma non è forse in questo modo che si perde la vicinanza autentica con l.altro, il contatto e l. accettazione della umana fragilità che ci caratterizza prima di tutto. ecco, a me sembra che sia proprio questo che si cerca nel film di olmi: che cos.è questa vicinanza autentica e incontaminata con l.altro, che le nostre vite sembrano quotidianamente smentire?
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a citibus 72 »
[ - ] lascia un commento a citibus 72 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
non ti adoro
|
venerdì 11 aprile 2008
|
ma chi sei
|
|
|
|
smettila di fare film stupidi
|
|
|
[+] lascia un commento a non ti adoro »
[ - ] lascia un commento a non ti adoro »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
sbrokus
|
mercoledì 19 marzo 2008
|
ma per piacere....dilettantesco
|
|
|
|
che ci sia gente che loda questo film mi lascia veramente a bocca aperta...film ridicolo e per di più pretenzioso in tutte le sue accezzioni..dalla fotografia ai dialoghi, dalla trama ad una marea di particolari sbagliati...dove esiste che uno si appropria di una casa senza che nessuno gli vada a dire niente? dove si lava, nel Pò? quelli del paese nn hanno altro da fare che costruirgli la casa a lui?.. ec certo tutti lui aspettavano!! ahahahah
Da morir dal ridere la citazione felliniana(AMARCORD)col barcone che attraversa il Pò, mah......questo film ha un merito,aiuta a capire quanti incompetenti di cinema ci siano in italia....bastasse infilare due frasi dal vangelo per fare un bel film..
[+]
che ci sia gente che loda questo film mi lascia veramente a bocca aperta...film ridicolo e per di più pretenzioso in tutte le sue accezzioni..dalla fotografia ai dialoghi, dalla trama ad una marea di particolari sbagliati...dove esiste che uno si appropria di una casa senza che nessuno gli vada a dire niente? dove si lava, nel Pò? quelli del paese nn hanno altro da fare che costruirgli la casa a lui?.. ec certo tutti lui aspettavano!! ahahahah
Da morir dal ridere la citazione felliniana(AMARCORD)col barcone che attraversa il Pò, mah......questo film ha un merito,aiuta a capire quanti incompetenti di cinema ci siano in italia....bastasse infilare due frasi dal vangelo per fare un bel film.....ma va va.......
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a sbrokus »
[ - ] lascia un commento a sbrokus »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
franco manontroppo
|
lunedì 17 marzo 2008
|
peccato
|
|
|
|
Peccato perchè l'idea di base non era male.
Peccato perchè alcune frasi sono interessanti e profonde.
Peccato perchè vivo sulle rive del Po da quando sono nato. Per questo assegno solo 2 stelline ad un film che ne meriterebbe forse almeno un'altra.
Ma la rappresentazione dei singoli paesani e la ricostruzione delle pseudo comunità in riva al Po è davvero ingenuo.
La BMW nel Po per fingere un suicidio? e poi si mescola alla comunità di Bagnolo SV sperando forse di non essere rintracciato? ma dai! e la capanna in riva a Po quanto sperava di viverci? qualcuno sa che freddo fa da quelle parti in inverno? buono spunto per un film per ragazzi
|
|
|
[+] lascia un commento a franco manontroppo »
[ - ] lascia un commento a franco manontroppo »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
mostroquattro
|
martedì 29 gennaio 2008
|
cento chiodi....e li senti tutti
|
|
|
|
Premesso che non e' bello cio' che piace ma e' bello cio' che e' bello...leggo i commenti e rimango stupito...dalla profondita' delle persone...un film oggettivamente noioso scontato e surreale...i personaggi che dovrebbero essere VERI si dimostrano FINTI e scontati...di forte impatto la promozione di marchi come BMW e POSTE ITALIANE...ed interessante anche il discorso del patrocinio del ministero dei beni culturali...veramente un film di merda
|
|
|
[+] lascia un commento a mostroquattro »
[ - ] lascia un commento a mostroquattro »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
giuso
|
lunedì 28 gennaio 2008
|
il diseducativo film-testamento di un maestro
|
|
|
|
È pericolosissimo distruggere i libri, individuare nel libro un nemico. Questo ha fatto Olmi. Ricordatevi dei nazisti. E di Farenheit 451.
[+] non è l'intento del film
(di gabry)
[ - ] non è l'intento del film
|
|
|
[+] lascia un commento a giuso »
[ - ] lascia un commento a giuso »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
mario scafidi
|
mercoledì 23 gennaio 2008
|
cento pernacchie
|
|
|
|
Se avessi davanti Ermanno Olmi gli darei almeno due ceffoni. Perché non può un autore di comprovata esperienza ridursi a girare un film talmente brutto, così ingenuamente basso, così spudoratamente banale. Con l’estro e l’inventiva di un bambino di sei anni, il regista de “L’Albero degli Zoccoli” ci racconta la storia di un professore universitario cattolico, che dà un taglio netto alla sua vita, trafigge dei testi antichi con alcuni chiodi, e va a vivere in campagna (ecco la vera fonte d’ispirazione: Toto Cutugno!), tra la gente semplice, che sol perché è tale appare idiota, butta via il telefonino, i documenti, abbandona l’automobile sportiva (che se lo avesse detto prima gli avrei consigliato di parcheggiarla sotto casa mia…).
[+]
Se avessi davanti Ermanno Olmi gli darei almeno due ceffoni. Perché non può un autore di comprovata esperienza ridursi a girare un film talmente brutto, così ingenuamente basso, così spudoratamente banale. Con l’estro e l’inventiva di un bambino di sei anni, il regista de “L’Albero degli Zoccoli” ci racconta la storia di un professore universitario cattolico, che dà un taglio netto alla sua vita, trafigge dei testi antichi con alcuni chiodi, e va a vivere in campagna (ecco la vera fonte d’ispirazione: Toto Cutugno!), tra la gente semplice, che sol perché è tale appare idiota, butta via il telefonino, i documenti, abbandona l’automobile sportiva (che se lo avesse detto prima gli avrei consigliato di parcheggiarla sotto casa mia…). Con piglio intenzionalmente colto e profondo, Ermanno Olmi, dirige lo spettacolo dell’ovvietà. E se ne autocompiace indugiando nei primi piani di Raz Degan. Scandaloso.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a mario scafidi »
[ - ] lascia un commento a mario scafidi »
|
|
d'accordo? |
|
|
|