Centochiodi

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Un film di Ermanno Olmi. Con Raz Degan, Luna Bendandi, Amina Syed, Michele Zattara, Andrea Lanfredi.
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Commedia, Ratings: Kids+16, durata 92 min. - Italia 2007. - 01 Distribution uscita venerdì 30 marzo 2007. MYMONETRO Centochiodi * * * 1/2 - valutazione media: 3,64 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
rita nazzaro venerdì 6 aprile 2007
pura poesia Valutazione 5 stelle su cinque
60%
No
40%

pura poesia, cimena con la C maiuscola. posso solo dire grazie per averci fatto provare, subito dopo la visione del film e ancora oggi e certamente ogni volta che col pensiero vi torneremo, un raro piacere per la bellezza delle immagini (luoghi e persone) e per il senso profondo ma mai angosciante dei dialoghi e dell'atmosfera. Olmi usa simboli e significati in maniera così garbata che si potrebbe non essere d'accordo su certi passaggi ma li si accetta come altrettanto garbati stimoli per riflessioni. Non ho finito di leggere Morte a credito di Celine perchè avevo intuito come sarebbe finita la storia, non potevo accettare la distruzione di una biblioteca (o anche di un solo libro), ho sempre usato l'espressione "adoro leggere". [+]

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elisa venerdì 6 aprile 2007
a zazzo Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
0%

La recensione è un commento ragionato e motivato,per quanto soggettivo,infatti le opinioni sono discordi.L'ho riscritta perchè c'erano errori ortografici ed era così contenutisticamente perfetta,a mio parere,da meritare la veste migliore.Ho preso spunto da chi mi ha preceduto ma ciò mi ha aiutato a esporre in modo sintetico e compatto quello che avrei detto in altro modo.

[+] sarà... (di zazzo)
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elisa venerdì 6 aprile 2007
non è per tutti,specie per gli ignoranti Valutazione 4 stelle su cinque
69%
No
31%

Mi spiace sparare sulla croce rossa ma non si può tacere di fronte a tanta ottusità.Quello che lei non ha capito è che il protagonista abbandona la cultura dei libri che nel corso degli anni,ben spesi fino alla consapevolezza del contrario,lo ha forgiato,per qualcosa di più grande,il contatto umano.Non è un semidio ma un uomo che ha interpretato anche le Sacre Scritture (conosce le religioni e sottolineo religioni),ha meditato e ha scelto di staccarsene immergendosi nella natura come un novello Robinson Crusoe.Si accampa alla meno peggio,interagisce mam mano con la popolazione locale che genuinamente,spontaneamente,lo accoglie e lo interpella atratta inizialmente dalla novità ma pian piano dal carisma,dalla tranquillità,dalla cultura di quest'uomo misterioso che sa raccontare la parabola del figlio a chi vivendo una separazione forzata senza pontificare da un pulpito e che più in generale ha una visione distaccata di ciò che lo circonda ma nello stesso tempo intima,essenziale,"mistica". [+]

[+] noblesse oblige (di katua)
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[+] saltata (di elisa)
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katua venerdì 6 aprile 2007
controproducente Valutazione 1 stelle su cinque
53%
No
47%

Un film imbarazzante. Sorprende che un bravo regista come Olmi abbia confezionato una favoletta così traballante e melensa, con personaggi e narrazione sviluppati in modo così rozzo da risultare inverosimili anche per gli standard dei cartoni animati. Non funziona niente: il protagonista si esprime esclusivamente per frasi fatte, talmente retoriche da sfiorare il ridicolo; gli abitanti del villaggio sembrano spietate parodie dei contadini dell'Albero degli Zoccoli; il monsignore bibliofilo è la caricatura dei monaci deformi del Nome della Rosa. La parte migliore del film sono le sequenze prive di dialoghi (belle le inquadrature del Po), ma solo perché non appena i personaggi aprono bocca ci si sente immediatamente catapultati a una specie di lezione di catechismo delle elementari. [+]

[+] appunto! (di zazzo)
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tritacarne automatico giovedì 5 aprile 2007
monolitico olmi Valutazione 5 stelle su cinque
51%
No
49%

L'ultimo grande Olmi narrativo è "Centochiodi", un capolavoro. Un attacco lucido e artisticamente perfetto alla cultura vuota, alla cultura del potere, alla dottrina inerme...sono mille e più gli stimoli disseminati per i 90' di proiezione. Con quello stile a cui ormai il Poeta Solitario ci ha abituato, quel marchio di fabbrica che in questo film "condensa un esistenza". Ed ecco allora il Cristo delle strade, il Cristo povero...ma non solo, c'è quello stacco, quella marcia in più del genio cinematografico...è tutto perfetto, tutto tremendamente calcolato, perfino i doppiaggi tanto criticati, risultano infine la scelta più azzeccata...

[+] e ti vengo a cercare (di giu)
[+] !!!!!!! (di tritacarne automatico)
[+] un baule di c.... (di franz)
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frate giancarlo mercoledì 4 aprile 2007
cinquestelle Valutazione 5 stelle su cinque
73%
No
27%

Ho visto il film ieri sera. La prima volta che vedo la coda per entrare in un cinema, per vedere per di più un film di Olmi che come sempre va al di là delle mode. un film bellissimo. pieno di emozione. difficile, scomodo, a volte scostante eppure così vero. tanta simbologia: la nave sul po è il paradiso? i discepoli così piccoli (nel senso evangelico del termine) che spiazzano per la loro forza. Il minus habens che dice di conoscere quell'uomo. il contrario di Pietro che rinnega. l'unico che vede il risorto è un bambino su cui il primo piano indugia a lungo: se non ritornerete come bambini... la Maddalena quasi una nuova Mouchette bernanosiana. Insomma tornerò a vederlo. Grazie per questo testamento. [+]

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armando mercoledì 4 aprile 2007
ermanno olmi nel suo ultimo racconto Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

La storia che Olmi racconta è gradevole se colta nella sua genuina ingenuità, senza lenti ideologiche e stiramenti partigiani. Una favola semplice, un ritorno alla natura splendidamente rappresentata dal grande fiume, una presa di contatto con la realtà dopo chissà quante distorsioni prodotte dalla intermediazione della parola scritta. La parola torna ad essere quella stringata, secca e a volte quasi violenta nella sua espressività carnale, di una umanità dalla mente non corrotta dagli stereotipi culturali e dalla società burocratica. Il protagonista viaggia tra due mondi che si contattano solo attraverso i messi portatori del potere della burocrazia e il fastidioso e minaccioso stridore dei mezzi meccanici. [+]

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indiana jones martedì 3 aprile 2007
un ultimo grande film per un grande regista Valutazione 5 stelle su cinque
73%
No
27%

L'ultimo film di Ermanno Olmi è secondo poesia fatta con le immagini al posto delle parole. All'interno del film vediamo svilluppato in modo egregio ,senza le solite banalità, un percorso di vita strettamente collegato in questo caso anche al tema religioso. La cristianità del personaggio,interpretato da un bravo Raz Degan, non vuole essere in contrapposizione con la chiesa di oggi ma punta invece a promuovere il vero valore di un cristiano che si definisce tale cioè la testimonianza. L'ambinte in cui si svolge la parte centrale del film cioè una comunità di anziani è molto "familiare", tutti sono vissuti sempre lì e non vogliono lasciare alle ruspe quelle rive del Po, riprese benissimo dal regista che in alcuni fotogrammi ci regala veri e propri dipinti paesaggistici. [+]

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tano lunedì 2 aprile 2007
bmw, la macchina di gesù Valutazione 1 stelle su cinque
44%
No
56%

Il Messia Raz Degan crocifigge i libri del prete, poi ci legge parole di denuncia contro il "profitto" dal suo fiammante portatile Dell. Quindi fugge dalla civiltà, si disfa della sua fiammante BMW e si rifugia in un idillio padano, tra le persone "semplici e vere" di un improbabile borgo fluviale. C'è il matto, che naturalmente è più saggio dei savi, la maestra-poetessa che compone versi seduta sull'erba, la procace panettiera in motorino... Tutti lo accolgono a braccia aperte e lo aiutano a restaurare il rudere in cui si installa (indisturbato) abusivamente. Tra fisarmoniche, serate di liscio e bicchieri di vino, il Messia ritrova sé stesso e scopre la vera sapienza: non quella dei libri, ma quella dei semplici. [+]

[+] grazie tano! (di max)
[+] ma grazie a chi... (di facetheworld)
[+] scusa, ma... (di tritacarne automatico)
[+] un applauso al nostro sponsor (di nadie)
[+] e del portatile dell non ne vogliamo parlare? (di winny)
[+] per winny (di michela)
[+] x winni (di tritacarne automatico)
[+] x winni (di tritacarne automatico)
[+] questo film è indifendibile (di peppe)
[+] se solo fosse un film muto (di il mollusco)
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lanacaprina lunedì 2 aprile 2007
olmi si è scordato come si fa un film... Valutazione 1 stelle su cinque
52%
No
48%

Film testamento di Ermanno Olmi... nel senso che il regista mette la pietra tombale sul buon cinema! Un improbabile Raz Degan, inespressivo e doppiato in maniera imbarazzante, nei panni di un professore universitario di filosofia (i suoi bicipiti mostrano con evidenza gli anni passati sui libri!) che, afferrata la "verità della vita", compie un gesto eclatante e abbandona i suoi studi e tutti i suoi averi (tranne carta di credito con oltre 25.000 euro, computer portatile dalla batteria infinita e vestiti miracolosamente sempre puliti) per rifugiarsi in una capanna sulle rive del Po. Dialoghi ridicoli e didascalici, inquadrature in cui sembra di sentire il ciack del regista, stereotipi allucinanti (dal vecchio monsignore semi-cieco ma ossessionato dai libri preso in prestito da Il nome della rosa, a personaggi vestiti sempre uguali che compaiono dal nulla pronti a dire una battuta della quale non si sentiva proprio il bisogno. [+]

[+] bel commento (di nonso)
[+] totalmente concorde (di winny)
[+] bravo! (di pepp)
[+] non ti scordar di me (di pepp)
[+] già (di giacomo)
[+] un commento realista e sincero (di heltskel)
[+] anch'io sono pienamente d'accordo (di artemisia)
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