Il mistero di Donald C.

Aveva navigato solo nei fine settimana, tenendo ben d'occhio la costa. Fabbricava strumenti elettronici che nessuno voleva comprare. Aveva una moglie con cui andava d'accordo e due figli adorati. Si mise in testa di tentare la circumnavigazione del globo - sfida lanciata dal Sunday Times nel 1968, dopo l'impresa in solitaria di Francis Chichester -a bordo di un trimarano. Caratteristiche: non si riusciva a rimetterlo dritto, se rovesciato da un'onda, e non era neppure stato costruito per bene, a causa della fretta e degli sponsor che spingevano alla partenza. Si chiamava David Crowhurst, nella galleria di personaggi indagati da James Marsh viene dopo il funambolo Philippe Petit (il documentario si intitola "Man on Wire", anno 2008; parecchio dopo arrivò il film diretto da Robert Zemeckis) e lo scienziato Stephen Hawkins (il film si intitola "La teoria del tutto"). Finì malissimo, e l'agonia fu accompagnata da un finto diario che riferiva tappe mai fatte - dopo i primi guai all'imbarcazione - e creature marine mai incontrate. Neanche il regista sembra avere una risposta alla domanda: impazzì per davvero, oppure fingeva nel tentativo di cavarsela?
Da Il Foglio, 7 aprile 2018