Pahn,classe 1964,all'epoca dei fatti poco più che ventenne e scappato in Francia,torna in Cambogia nel 2003 e ricostruisce(letteralmente)l'orrore di quegli eventi.Guidato dal pittore Vahn Nath,internato in un campo di prigionia da cui si salvò perchè probabilmente non conosceva l'arte moderna e i suoi quadri piacevano ai carcerieri(molti altri suoi colleghi non fecero un "buon lavoro" e furono tutti ammazzati).Incontrano alcuni dei propri aguzzini,oramai sulla soglia dei 50 anni e pongono loro domande più che legittime,se non obbligatorie:"Perchè?"."Come è stato possibile?.""E come avete potuto voi,da semplici ragazzini che eravate,trasformarvi in mostri senza battere ciglio?".
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Pahn,classe 1964,all'epoca dei fatti poco più che ventenne e scappato in Francia,torna in Cambogia nel 2003 e ricostruisce(letteralmente)l'orrore di quegli eventi.Guidato dal pittore Vahn Nath,internato in un campo di prigionia da cui si salvò perchè probabilmente non conosceva l'arte moderna e i suoi quadri piacevano ai carcerieri(molti altri suoi colleghi non fecero un "buon lavoro" e furono tutti ammazzati).Incontrano alcuni dei propri aguzzini,oramai sulla soglia dei 50 anni e pongono loro domande più che legittime,se non obbligatorie:"Perchè?"."Come è stato possibile?.""E come avete potuto voi,da semplici ragazzini che eravate,trasformarvi in mostri senza battere ciglio?".E questi,in tutta tranquillità e senza il minimo senso di colpa,prontamente si giustificano nel più squallido dei modi.Ed è agghiacciante non solo la loro noncuranza nel confrontarsi con le vittime,ma anche la naturalezza con cui ricreano il loro "lavoro"di guardie carcerarie davanti alla videocamera,nell'ex prigione di Tuol Sleung(l'S-21 del titolo)oggi Museo del genocidio.Dai trattamenti ai carcerati ai metodi di tortura alle eseguzioni di massa.Commevente e disturbante nella pacatezza del racconto e nella semplicità della messa in scena,il documentario è un mirabile omaggio a quello che tutt'ora è definito come il secondo evento più tragico nella storia del'900 dopo l'Olocausto.Un lungo massacro svoltosi nell'indifferenza delle istituzioni internazionali,e dove i responsabili sono rimasti,in maggioranza,impuniti.Caldamente sconsigliata la versione doppiata in italiano,come sempre brutta ed eccessivamente enfatica.
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