laurence316
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mercoledì 23 agosto 2017
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un "road-movie" subacqueo appasionante
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Il 5° film della Pixar segna un netto passo avanti, per quanto riguarda l'animazione, rispetto alle produzioni precedenti e si cimenta nel tentativo di rappresentare l'elemento forse più complesso da rendere di tutti: l'acqua, che è sempre stata una grande sfida per gli animatori di tutte le epoche. Alla ricerca di Nemo è addirittura quasi interamente ambientato nei fondali marini o comunque in acqua. Un lavoro colossale e complesso porta come risultato questo film visivamente abbagliante, curato (come sempre alla Pixar) in ogni minimo dettaglio, che ha richiesto più di 4 anni di lavorazione a centinaia di animatori.
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Il 5° film della Pixar segna un netto passo avanti, per quanto riguarda l'animazione, rispetto alle produzioni precedenti e si cimenta nel tentativo di rappresentare l'elemento forse più complesso da rendere di tutti: l'acqua, che è sempre stata una grande sfida per gli animatori di tutte le epoche. Alla ricerca di Nemo è addirittura quasi interamente ambientato nei fondali marini o comunque in acqua. Un lavoro colossale e complesso porta come risultato questo film visivamente abbagliante, curato (come sempre alla Pixar) in ogni minimo dettaglio, che ha richiesto più di 4 anni di lavorazione a centinaia di animatori.
Un cartoon appassionante e divertentissimo, ricco di trovate (fra le quali da citare sicuramente almeno la sequenza dell'immissione nella corrente del Golfo), comico e spensierato, un racconto di formazione a doppia valenza (anche se talvolta un po’ scontato).
Il realismo dell' animazione (gli ambienti marini sono resi mirabilmente), coloratissima e spettacolare, contribuisce in modo fondamentale alla riuscita del film, che trova l'altro punto di forza nella caratterizzazione dei personaggi (alcuni veramente geniali, come la pesciolina Dory o Branchia, il capo dei pesci dell'acquario).
Sorta di road-movie subacqueo, Alla ricerca di Nemo è aiutato anche dall'ottima colonna sonora ad opera di Thomas Newman.
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bokk74
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martedì 5 settembre 2006
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pensiero e azione
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Alla Ricerca di Nemo
1° aspetto – Dori e Marlin
Tra i film di animazione, Finding Nemo, è certamente uno dei migliori. Si contende la palma con il fantasioso Monsters & C. e con Shrek 2, nell’ambito dell’animazione tradizionale, e con MuLan e (qualcuno storcerà di sicuro il naso) con particolarissimo Lilo e Stitch. Nella patria del sol levante, resta il gran nume di Miyazaki a far la parte del leone, con La città incantata, Nausicaa, Princess Mononoke ed Il Castello Errante di Howl (senza considerare l’intera serie di Conan, il ragazzo del futuro; però se si estendesse il raggio d’azione all’animazione tout court, allora entrerebbero in gioco anche gli straordinari cartoon di Matt Groening Simpson e Futurama, e chissà quant’altri che la mia conoscenza ignora).
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Alla Ricerca di Nemo
1° aspetto – Dori e Marlin
Tra i film di animazione, Finding Nemo, è certamente uno dei migliori. Si contende la palma con il fantasioso Monsters & C. e con Shrek 2, nell’ambito dell’animazione tradizionale, e con MuLan e (qualcuno storcerà di sicuro il naso) con particolarissimo Lilo e Stitch. Nella patria del sol levante, resta il gran nume di Miyazaki a far la parte del leone, con La città incantata, Nausicaa, Princess Mononoke ed Il Castello Errante di Howl (senza considerare l’intera serie di Conan, il ragazzo del futuro; però se si estendesse il raggio d’azione all’animazione tout court, allora entrerebbero in gioco anche gli straordinari cartoon di Matt Groening Simpson e Futurama, e chissà quant’altri che la mia conoscenza ignora).
Tornando a Nemo, molte son le qualità innegabili di questo lungometraggio. A partire dalla grafica, quasi tutta giocata sott’acqua. Però non ho abbastanza competenza tecnica per parlar di questo, se non la capacità di apprezzarne esteticamente il risultato. Personalmente apprezzo le potenzialità di Nemo dal punto di vista della regia e della sceneggiatura.
In particolare il rapporto dicotomico tra la pesciolina smemorata Dori e Marlin, il padre iper-apprensivo del pesciolino Nemo.
Nel momento in cui il piccolo pesce pagliaccio si perde, inizia il racconto on the road, che – viceversa – avviene under the sea. Nel frattempo che, nell’angusto spazio dell'acquario, Nemo imparerà a trovare se stesso e soprattutto la fiducia nelle proprie capacità, Marlin (il Super-Io, ovvero il controllo razionale), dovrà imparare che nulla si può fare senza Dori, cioè l’impeto dell’Es, l’istinto vitale, la pura e semplice azione che non teme nulla perché nulla ha da perdere. Il contrasto tra pensiero (razionale, esagerato, “statico”) e azione (irrazionale, naturale, privo di memoria, poiché la Memoria ne rallenterebbe i movimenti) è portato alle estreme conseguenze, dimostrando che – con un po’ di fortuna – solo la collaborazione di entrambi gli elementi può portare ad un risultato.
Marlin [gridando]: “Come fai a sapere che là in fondo non ci capiterà qualcosa di terribile?”
Dori [Pacata, dopo un attimo di pausa]: “Non lo so...” ---
BLOG: http://bokk74.blog.kataweb.it/
Sito: http://spazioinwind.libero.it/dario974/
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f.vassia 81
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giovedì 21 aprile 2011
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meraviglie sotto ( e sopra ) i mari
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Se i temi affrontati, come la riflessione sui doveri e i limiti dei padri o l'importanza di saper affrontare e superare le proprie debolezze e diversità, non sono proprio originali,la strepitosa riproduzione dei fondali oceanici ( ma anche di un variopinto acquario tropicale ) e la straordinaria caratterizzazione dei personaggi ( tutti davvero memorabili ) rendono quest'opera targata Disney-Pixar un capolavoro dell'animazione.Molte le sequenze indimenticabili per intensità emotiva, spettacolarità, ritmo e impatto visivo ( si pensi alla corsa fra le meduse) , e perfetta, nella sua semplicità, la struttura narrativa, con i paralleli viaggi di formazione di padre e figlio. Grandioso il doppiaggio originale, ma merita un applauso anche quello italiano, specie l'accoppiata Zingaretti-Signoris.
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Se i temi affrontati, come la riflessione sui doveri e i limiti dei padri o l'importanza di saper affrontare e superare le proprie debolezze e diversità, non sono proprio originali,la strepitosa riproduzione dei fondali oceanici ( ma anche di un variopinto acquario tropicale ) e la straordinaria caratterizzazione dei personaggi ( tutti davvero memorabili ) rendono quest'opera targata Disney-Pixar un capolavoro dell'animazione.Molte le sequenze indimenticabili per intensità emotiva, spettacolarità, ritmo e impatto visivo ( si pensi alla corsa fra le meduse) , e perfetta, nella sua semplicità, la struttura narrativa, con i paralleli viaggi di formazione di padre e figlio. Grandioso il doppiaggio originale, ma merita un applauso anche quello italiano, specie l'accoppiata Zingaretti-Signoris. I titoli di coda sono da seguire fino in fondo!
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vedelia
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lunedì 15 dicembre 2003
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una festa per gli occhi
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L'ultima frontiera della computer grafica sposata con la tradizione cartoonistica: una festa di colori e immagini; sfondi, paesaggi e fondali da cartolina; pesciolini, notoriamente inespressivi, che acquistano, miracolosamente, un carattere, una gestualità e una mimica quasi umana (irresistibile lo squalo con le fattezze di Jack Nicolson, che fa simpaticamente il verso ai pastori evangelisti). Una volta tanto, l'ultimo film disneyano non scade nel sentimentalismo e nel buonismo a tutti i costi, ma mostra le mille difficoltà del rapporto padre/figlio, mettendo in luce le naturali, ma non insormontabili, dicotomie tra istinto di protezione e desiderio di libertà, senso di abbandono e fretta di crescere, dubbi e insicurezze che derivano dalla consapevolezza della propria ""diversità"" (Nemo ha un ipertrofismo)e scoperta di sè e delle proprie capacità.
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L'ultima frontiera della computer grafica sposata con la tradizione cartoonistica: una festa di colori e immagini; sfondi, paesaggi e fondali da cartolina; pesciolini, notoriamente inespressivi, che acquistano, miracolosamente, un carattere, una gestualità e una mimica quasi umana (irresistibile lo squalo con le fattezze di Jack Nicolson, che fa simpaticamente il verso ai pastori evangelisti). Una volta tanto, l'ultimo film disneyano non scade nel sentimentalismo e nel buonismo a tutti i costi, ma mostra le mille difficoltà del rapporto padre/figlio, mettendo in luce le naturali, ma non insormontabili, dicotomie tra istinto di protezione e desiderio di libertà, senso di abbandono e fretta di crescere, dubbi e insicurezze che derivano dalla consapevolezza della propria ""diversità"" (Nemo ha un ipertrofismo)e scoperta di sè e delle proprie capacità. I bimbi, come Nemo, si entusiasmano dinanzi a ipercolorati abissi; gli adulti si commuovono, perchè condividono con papà Marlin il timore di perdere le proprie creature che, x quanto deboli, hanno bisogno di camminare con le proprie gambe lungo l'accidentato sentiero della vita. Tante le citazioni: da ""Shining"", a ""Matrix"", agli ""Uccelli".
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iasc085
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venerdì 21 ottobre 2011
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alla ricerca di nemo (2003)
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ALLA RICERCA DI NEMO (2003) di Andrew Stanton
Spettacolare avventura firmata Disney\Pixar
Marlin, un pesce pagliaccio, perde sua moglie e i suoi piccoli in una imboscata di un barracuda, si ritrova con un solo superstite: Nemo, nome che piaceva tanto a sua moglie. Avendo anche una pinna atrofica, la protezione del padre nei suoi confronti diventerà maniacale. Ma come sempre accade la troppa premura non eviterà l’imprevisto, anzi lo causerà: durante il primo giorno di scuola Nemo verrà catturato da un sub di Sidney. Qui comincerà la fantastica odissea di Marlin, che si scrolla dalle sue paure per ritrovare suo figlio, nel cammino incontrerà Dori una pesciolina chirurgo con problemi di memoria a breve termine, che l’aiuterà nell’impresa, si troveranno dinanzi a squali, meduse, tartarughe marine e molto altro ancora… mentre Nemo nell’acquario di un dentista, dove si trova, cercherà di evadere con l’aiuto dei suoi nuovi amici\prigionieri.
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ALLA RICERCA DI NEMO (2003) di Andrew Stanton
Spettacolare avventura firmata Disney\Pixar
Marlin, un pesce pagliaccio, perde sua moglie e i suoi piccoli in una imboscata di un barracuda, si ritrova con un solo superstite: Nemo, nome che piaceva tanto a sua moglie. Avendo anche una pinna atrofica, la protezione del padre nei suoi confronti diventerà maniacale. Ma come sempre accade la troppa premura non eviterà l’imprevisto, anzi lo causerà: durante il primo giorno di scuola Nemo verrà catturato da un sub di Sidney. Qui comincerà la fantastica odissea di Marlin, che si scrolla dalle sue paure per ritrovare suo figlio, nel cammino incontrerà Dori una pesciolina chirurgo con problemi di memoria a breve termine, che l’aiuterà nell’impresa, si troveranno dinanzi a squali, meduse, tartarughe marine e molto altro ancora… mentre Nemo nell’acquario di un dentista, dove si trova, cercherà di evadere con l’aiuto dei suoi nuovi amici\prigionieri. Grafica impeccabile e sceneggiatura brillante (nomination all’Oscar) che fa riflettere molto sul rapporto genitori \figli (in questo caso padre-figlio) Questa avventura porta il padre a comprendere i propri errori di educatore e il figlio a comprendere le proprie potenzialità: si arriva così alla formazione di un nuovo rapporto padre-figlio, fondato sulla fiducia reciproca. Inevitabile il paragone che si evidenzia tra Marlin e Scorza. BELLO J
5°film D\P (Oscar come Film d’Animazione) uno dei maggiori incassi, ben visto sia dalla critica che dal pubblico, sempre più adulto.
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renato volpone
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sabato 27 ottobre 2012
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ciao "bello"
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Un cartone ben fatto, una lezione di oceanografia, dei personaggi simpatici per questo film della Disney. La sceneggiatura, anche se a tratti ha delle trovate brillanti, lascia un po' a desiderare e se non fisse per la simpatia della smemorata Dory farebbe annoiare non poco. Il film inizia con un barracuda che fa piazza pulità di uova e pesciolina del buon Marlin, pauroso e apprensivo. Il piccolo Nemo, unico figlio superstite, finisce In un acquario, rapito da un dentista di Sidney. Comincia così un lungo viaggio per Martin e Dory dalla barriera corallina al caldo mare australiano, incontrando numerosi personaggi. Un po' ci si diverte, ma i bambini a tratti, annoiati, prendevano a calci le poltrone.
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Un cartone ben fatto, una lezione di oceanografia, dei personaggi simpatici per questo film della Disney. La sceneggiatura, anche se a tratti ha delle trovate brillanti, lascia un po' a desiderare e se non fisse per la simpatia della smemorata Dory farebbe annoiare non poco. Il film inizia con un barracuda che fa piazza pulità di uova e pesciolina del buon Marlin, pauroso e apprensivo. Il piccolo Nemo, unico figlio superstite, finisce In un acquario, rapito da un dentista di Sidney. Comincia così un lungo viaggio per Martin e Dory dalla barriera corallina al caldo mare australiano, incontrando numerosi personaggi. Un po' ci si diverte, ma i bambini a tratti, annoiati, prendevano a calci le poltrone. Molto buono il 3D. Mieloso nel finale.
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great steven
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martedì 28 ottobre 2014
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marlin nuota per tutto l'oceano per trovare nemo.
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ALLA RICERCA DI NEMO (USA, 2003) diretto da ANDREW STANTON & LEE UNKRICH § Una covata di pesci pagliaccio viene distrutta dall’attacco di un feroce barracuda. Marlin perde così la moglie Coral e quasi tutti i suoi figli prima ancora che nascano, tranne uno, al quale dà nome Nemo. Quando il pesciolino è cresciuto, arriva per lui il momento di cominciare la scuola, anche se l’apprensivo papà è contrariato, e infatti i suoi timori si rivelano fondati: Nemo, durante un’escursione cameratesca con tre amici, viene catturato da un dentista con la passione dell’immersione che lo porta nel suo acquario di Sydney, insieme ad altri abitanti di vari mari del pianeta: i pesci Branchia, Bombo, Deb, Gluglù e Bloblò, la stella marina Diva e il piccolo crostaceo Jacques.
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ALLA RICERCA DI NEMO (USA, 2003) diretto da ANDREW STANTON & LEE UNKRICH § Una covata di pesci pagliaccio viene distrutta dall’attacco di un feroce barracuda. Marlin perde così la moglie Coral e quasi tutti i suoi figli prima ancora che nascano, tranne uno, al quale dà nome Nemo. Quando il pesciolino è cresciuto, arriva per lui il momento di cominciare la scuola, anche se l’apprensivo papà è contrariato, e infatti i suoi timori si rivelano fondati: Nemo, durante un’escursione cameratesca con tre amici, viene catturato da un dentista con la passione dell’immersione che lo porta nel suo acquario di Sydney, insieme ad altri abitanti di vari mari del pianeta: i pesci Branchia, Bombo, Deb, Gluglù e Bloblò, la stella marina Diva e il piccolo crostaceo Jacques. Tentando di inseguire il motoscafo su cui si allontana il dentista, Marlin trova un aiuto insperato in Dory, pesce chirurgo femmina molto smemorata ma piena di allegra e spensierata iniziativa, che decide di accompagnarlo nel suo viaggio attraverso l’oceano, in direzione della Corrente Orientale Australiana, per ritrovare il figlioletto rapito. Insieme affronteranno numerosi pericoli, fra cui: un trio di squali vegetariani, una rana pescatrice indemoniata, un banco di meduse coi tentacoli urticanti, un branco di simpatiche e vivaci tartarughe marine con cui stringeranno amicizia, una balenottera azzurra ghiotta di krill e, al porto di Sydney, gabbiani e pellicani affamati. Dopo innumerevoli peripezie, padre e figlio si ricongiungeranno: Nemo sarà l’unico abitante dell’acquario del dentista ad avere successo nella fuga (anche gli altri animali occupanti avevano pianificato efficacemente, ma senza fortuna, di scappare per riguadagnare il mare) e, insieme a Marlin e Dory, aiuterà un banco di pesci catturati in una rete a liberarsi, facendo leva sugli insegnamenti appresi in seno all’acquario. Quest’ultima impresa eroica rafforzerà la fiducia di Marlin nel figlio e viceversa, e dopo la loro vita potrà proseguire tranquilla e serena. Un fantastico film d’animazione che, non a caso, vinse l’Oscar nel 2004, l’anno dopo che uscì nelle sale di tutto il mondo. Gli incassi lo premiarono immediatamente, e al momento attuale Finding Nemo è al ventisettesimo posto nella classifica dei maggiori incassi cinematografici di sempre. Il successo è determinato probabilmente – o quasi certamente – da una grafica decisamente convincente, i cui tratti animati elaborati al computer sono assai fluidi e fluenti, l’azione non perde un colpo mantenendosi sempre avvincente e sensazionale e la trama non manca di sorprendere con emozionanti colpi di scena e sequenze mozzafiato (la traversata del turbine oceanico vale da sola tutto il film, garantendo che il biglietto acquistato per la sala non è stato affatto speso male). La pellicola insegna anche una morale significativa: non solo il figlio deve emanciparsi dal padre, vale anche il contrario; e finalmente abbiamo a che fare con un rapporto genitore-figlio al maschile, dopo aver assistito al cinema a fin troppi rapporti che ponevano come adulto la madre. Questa relazione insegna parecchio sia ai grandi che ai piccoli, ed è un ottimo esempio di sceneggiatura ragionata e ben congegnata. I personaggi sono tutti molto originali e hanno ciascuno i propri tic e le proprie manie, e i dialoghi che intrattengono e imbandiscono con stupefacente facilità sorprendono per la loro freschezza, maturità e divertimento. La commedia si mescola all’avventura senza che nessuna delle due cifre prenda definitivamente il sopravvento e facendo sì che questo mix dia risultati esplosivi e alquanto soddisfacenti, impedendo al pubblico di annoiarsi e travolgendolo con una caterva di buoni sentimenti, una comicità mai volgare e sempre curata nei particolari e infine un senso dello spettacolo che, anche nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, non disdegna la spettacolarizzazione di sensazioni ed emozioni umane, benché espresse da animali che ripercorrono e ricalcano, a volte stereotipandoli (e questo è forse l’unica pecca di un film per il resto eccellente e sbalorditivo), i dettami comportamentali degli esseri umani. La Pixar centra sempre il bersaglio quando affida a degli animali il compito di rappresentare le forze e le debolezze degli uomini, un esperimento che aveva già dato i suoi frutti positivi con A Bug’s Life – Megaminimondo, nel quale erano gli insetti a incarnare il mondo umano capovolto nella dimensione della natura. Il montaggio frenetico e sostenuto e le musiche di Thomas Newman (stupenda la canzone che accompagna i titoli di coda) fanno il resto, dando il tocco conclusivo a un’opera che sicuramente rimarrà nell’immaginario collettivo e lascerà dietro a sé una terra fertile e verdeggiante di celebrità destinata a perdurare, magari non in eterno ma sicuramente per un periodo piuttosto lungo. La Walt Disney Pictures distribuisce. E infine una parola va necessariamente spesa per i doppiatori italiani: una menzione speciale va subito a Luca Zingaretti, che dà la voce a Marlin, caratterizzando efficacemente e simpaticamente il personaggio; brava anche Carla Signoris a doppiare Dory, mentre il piccolo Alex Polidori, ad oggi ancora giovane ma con già una nutrita esperienza alle spalle, presta la voce per il dolcissimo e disubbidiente Nemo. Stefano Masciarelli dà la voce all’irresistibile Scorza, il capobranco delle tartarughe nuotanti. Gli altri personaggi riportano la voce di alcuni fra i più rappresentativi doppiatori italiani, per lo più della quinta e sesta generazione del doppiaggio.
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renato c.
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giovedì 3 maggio 2012
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un film che tutti i papà dovrebbero vedere!!
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Debbo confessare che quando è uscita la nuova animazione computerizzata tridimensionale non mi è piaciuta! Sembrava proprio l'animazione non troppo diffusa chiamata genericamente "pupazzi animati". E specialmente gli esseri umani avevano l'aspetto di pupazzi, a differenza delle bellissime figure bidimensionali dei disegni animati. Inoltre mi sembrava che con questo sistema non si potessero ottenere quei bellissimi effetti artistici ottenuti coi disegni (vedi ad es. "Fantasia" ed. 1940 che era un vero capolavoro!) Con "Alla ricerca di Nemo" ho dovuto ricredermi; coi pesci ed il mondo sottomarino l'animazione computerizzata tridimensionale andava benissimo! Ci sono anche qui bellissimi effetti, giochi di colore, specialmente con l
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Debbo confessare che quando è uscita la nuova animazione computerizzata tridimensionale non mi è piaciuta! Sembrava proprio l'animazione non troppo diffusa chiamata genericamente "pupazzi animati". E specialmente gli esseri umani avevano l'aspetto di pupazzi, a differenza delle bellissime figure bidimensionali dei disegni animati. Inoltre mi sembrava che con questo sistema non si potessero ottenere quei bellissimi effetti artistici ottenuti coi disegni (vedi ad es. "Fantasia" ed. 1940 che era un vero capolavoro!) Con "Alla ricerca di Nemo" ho dovuto ricredermi; coi pesci ed il mondo sottomarino l'animazione computerizzata tridimensionale andava benissimo! Ci sono anche qui bellissimi effetti, giochi di colore, specialmente con la barriera corallina e le meduse e quindi questo film è bellissimo sia dal punto di vista artistico che come trama! La storia del papà apprensivo, normale dopo la morte della moglie e la distruzione di tutte le uova tranne uno, fa ben capire come un papà si attacchi anche troppo appiccicosamente all'unico affetto rimastogli!
La fuga e la cattura di Nemo e la serie di avventure del padre per andare alla sua ricerca fa maturare tutti e due: il padre vede che il figlio ha imparato a cevarsela da solo anche nelle più astruse situazioni ed egli stesso ha imparato ad essere meno apprensivo! Si è aggiunta inoltre una nuova compagna che, nonostante le sue smemoratezze fa affezionare sia il padre, sia Nemo! Una bella storiella di buoni sentimenti che fa vedere cosa un padre è disposto ad affrontare pur di ritrovare il figlio, ed allo stesso tempo a non essere troppo apprensivo!
Insomma, un film che tutti i papà dovrebbero vedere!
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enigmista12
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martedì 11 agosto 2015
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questo oceano di meraviglie
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Uno dei film d'animazione meglio fatti di sempre, il degno erede della Sirenetta... aspettate, ma che dico, anche meglio! La storia è ambientata nell'oceano e parla delle peripizie del pesce pagliaccio Marlin e dell'amica, il pesce chirrgo Dory, per ritrovare il figlio di Marlin, Nemo, catturato dagli umani ed esposto in un acquario di una sala d'aspetto di un dentista nella città di Sydney. Colori insuperabili, avventure magiche e incredibili nel fondo del mare per uno dei migliori capolavori Pixar. Non si scordano i personaggi, la simpatica e smemorata Dory, il piccolo e grande Nemo, lo squalo Bruto (finalmente uno squalo buono!) e anche la terrificante Darla.
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Uno dei film d'animazione meglio fatti di sempre, il degno erede della Sirenetta... aspettate, ma che dico, anche meglio! La storia è ambientata nell'oceano e parla delle peripizie del pesce pagliaccio Marlin e dell'amica, il pesce chirrgo Dory, per ritrovare il figlio di Marlin, Nemo, catturato dagli umani ed esposto in un acquario di una sala d'aspetto di un dentista nella città di Sydney. Colori insuperabili, avventure magiche e incredibili nel fondo del mare per uno dei migliori capolavori Pixar. Non si scordano i personaggi, la simpatica e smemorata Dory, il piccolo e grande Nemo, lo squalo Bruto (finalmente uno squalo buono!) e anche la terrificante Darla. Ma anche tutti i pesci, meduse, granchi e uccelli del film, e da non dimenticare le splendide inquadrature dell'oceano, la barriera corallina, l'acquario ma anche della luminosa Sydeney.
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jacopo b98
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sabato 7 settembre 2013
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ennesimo capolavoro d'animazione pixar
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Marlin è un pesce pagliaccio, vive sulla barriera corallina insieme all’unico figlio Nemo. Padre timoroso a causa di un incidente che aveva portato alla morte della moglie fa estremamente attenzione a qualsiasi cosa Nemo faccia e non riesce a lasciarlo andare. Il primo giorno di scuola il pesciolino viene “rapito” da un dentista appassionato di immersioni che lo porta nel suo acquario a Sidney per regalarlo alla tremenda nipotina Darla. Marlin allora parte con la mattacchiona e smemorata pesciolina Dory alla ricerca del figlio, in un viaggio meraviglioso attraverso l’oceano che lo cambierà nel profondo. Eccellente film d’animazione Disney-Pixar, prodotto da John Lasseter e diretto da Stanton (insieme a Lee Unkrich, indicato come co-regista).
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Marlin è un pesce pagliaccio, vive sulla barriera corallina insieme all’unico figlio Nemo. Padre timoroso a causa di un incidente che aveva portato alla morte della moglie fa estremamente attenzione a qualsiasi cosa Nemo faccia e non riesce a lasciarlo andare. Il primo giorno di scuola il pesciolino viene “rapito” da un dentista appassionato di immersioni che lo porta nel suo acquario a Sidney per regalarlo alla tremenda nipotina Darla. Marlin allora parte con la mattacchiona e smemorata pesciolina Dory alla ricerca del figlio, in un viaggio meraviglioso attraverso l’oceano che lo cambierà nel profondo. Eccellente film d’animazione Disney-Pixar, prodotto da John Lasseter e diretto da Stanton (insieme a Lee Unkrich, indicato come co-regista). È una storia per bambini e adulti, ricca di divertimento e gag indimenticabili, a cui è abbinata una notevole dose di riflessione: i genitori non devono essere troppo protettivi con i figli, ad un certo punto bisogna avere il coraggio di lasciarli andare. Gradevolissima e magnifica l’ambientazione marina, con scenari di straordinaria bellezza e incontri con personaggi memorabili, Bruto lo squalo, Scorza la tartaruga (doppiata in originale dallo stesso Stanton), vero responsabile del cambiamento di Marlin. Dialoghi eccellenti ed esileranti, personaggi sviscerati con perizia, regia che riesce a dare spettacolo efficacemente nelle scene più grandiose (l’imbocco della Corrente Orientale Australiana non si dimentica facilmente)e tutto al servizio di una bella storia originale per grandi e piccini.
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