il befe
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martedì 10 marzo 2015
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capolavoro
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borghij
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domenica 4 gennaio 2015
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l'anello si avvicina a mordor.
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La seconda puntata della trilogia del signore degli anelli vede ora Sam e Frodo che si stanno avvicinando a Mordor per gettare nelle fiamme del monte fato l'unico anello; nel mentre Isengard si allea con Mordor e crea un esercito enorme per distruggere completamente Rohan e la sua capitale Edoras. Re Theoden dopo essere stato liberato dalla maledizione che lo teneva in uno stato vegetativo per colpa di Saruman da parte di Gandalf il Bianco, decide che la soluzione migliore per la sua popolazione minacciata da 10000 uruk hai sia di difendersi nel Fosso di Helm, una fortezza inespugnabile.
Nel mentre Pipino e Merry i due Hobbit della contea vengono trovati da degli Ent che dopo aver fatto diverse Entaconsulte, si decidono per distruggere Isengard, ormai lasciata indifesa dagli uruk hai partiti per distruggere Rohan .
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La seconda puntata della trilogia del signore degli anelli vede ora Sam e Frodo che si stanno avvicinando a Mordor per gettare nelle fiamme del monte fato l'unico anello; nel mentre Isengard si allea con Mordor e crea un esercito enorme per distruggere completamente Rohan e la sua capitale Edoras. Re Theoden dopo essere stato liberato dalla maledizione che lo teneva in uno stato vegetativo per colpa di Saruman da parte di Gandalf il Bianco, decide che la soluzione migliore per la sua popolazione minacciata da 10000 uruk hai sia di difendersi nel Fosso di Helm, una fortezza inespugnabile.
Nel mentre Pipino e Merry i due Hobbit della contea vengono trovati da degli Ent che dopo aver fatto diverse Entaconsulte, si decidono per distruggere Isengard, ormai lasciata indifesa dagli uruk hai partiti per distruggere Rohan .
La battaglia che si svolgerà nel fosso di helm è sicuramente la migliore della storia del cinema, frecce a volontà, gli sguardi della popolazione ormai assediata completamente persi nel vuoto, gli urli degli uruk hai che fanno tremare la terra, quelle orde di migliaia di orchi senza nessun volto, senza anima, che vogliono solo distruggere tutto per volere di uno stregone, tutto questo caratterizza una battaglia senza precedenti che sconvolgerà completamente la terra di mezzo.
Ormai gli uomini assediati nel trombatorione (la parte più protetta del fosso di Helm) non hanno più speranza, una sola porta li separa da loro e un orda di orchi affamati di carne, quando ecco che Gandalf con i Rohirim arriva all alba del terzo giorno appunto in loro soccorso, proprio quando non c'era più nulla da fare.
Nel mentre Frodo e Sam sono stati catturati da dei Raminghi (guerrieri di Gondor che combattono tra gli alberi armati di archi) che li proteggono, ma nello stesso momento Faramir il comandante Ramingo mette gli occhi sull' anello che porta Frodo, che già in passato aveva ucciso e fatto impazzire suo fratello Boromir, e lo vuole portare a Gondor perché pensa possa essere usato contro il nemico e possa essere la salvezza degli uomini, mentre invece deve solo essere distrutto e il male soccomberebbe.
Ad Osghiliat (l'ultima frontiera tra bene e male) Faramir cambia idea e lascia proseguire Sam e Frodo per Mordor, però prima Frodo viene colto da un momento di debolezza portato dall' anello e tenta di uccidere Sam, quando si accorge che egli è il suo amico lascia cadere la spada e si accascia, lì allora Sam riassume ciò che stanno passando inevitabilmente, ricorda quanto era bello vivere alla contea, felici, senza guerra senza morte, ricorda però che il male prima o poi dovrà svanire, che ogni cosa è passeggera, e che se si lotta per ciò che è giusto, per il bene allora ce la si può fare, durante il Monologo passato alla storia di Sam, sotto la sua voce, scorrono, sotto le incantevoli musiche di John Williams, le scene di battaglia al fosso di Helm, le spade che si scontrano, le lacrime dei soldati abbattuti, il bene che trionfa, Sam, solo un ragazzo, riesce a capire cosa c'è sotto tutto questo male, è consapevole di cosa deve fare che deve aiutare Frodo a portare l'anello a Mordor, perché in quel momento migliaia di cavalieri di rohan di gondor, stanno lottando per loro, perché loro possano avere più tempo per portare l'anello al monte fato e far finire questo spargimento di sangue e ritornare a brindare su questa bella terra!
Questo film è una parte fondamentale della trilogia, perché è una transizione inevitabile, è il percorso inevitabile che chiunque affronta nella vita: momenti difficili, altri belli, questo momento, nel mezzo di una città sconosciuta piena di morti piena di dolore è un momento triste, che solo due grandi amici come loro possono passare insieme e come un elfo e un nano possono passare insieme e come tutti i guerrieri di Rohan vicini ai propri compagni di battaglia devono passare; per vincere il mare, per ritornare a essere uomini che è la cosa più importante al mondo: la libertà!
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themaster
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sabato 2 agosto 2014
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il blockbuster definitivo 2.0
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Dopo il primo capitolo stupendo Peter Jackson se ne torna con il secondo capitolo della sua trilogia firmando inutile dirlo un altro capolavoro del cinema di intrattenimento moderno. La regia si nota che è maturata molto rispetto al predecessore,si è evoluta,raggiungendo livelli veramente altissimi,con carrellate,primi piani,panoramiche a schiaffo,il tutto edulcorato da una computer grafica che non si vede assolutamente per quanto invasiva che sia,questo perchè Jackson ha cercato di alternare anche a scenografie naturali e modellini creati ad hoc ciò dimostra ancora una volta il talento di questo regista straordinario. La fotografia,il sonoro e le musiche sono semplicemente perfette e la sceneggiatura è quasi completamente priva di sbavature,se c'era una cosa che si poteva contestare al capitolo precedente era che lo script zoppicava molto nella gestione dei tempi,infatti talvolta non si capiva bene quanto tempo passava da una scena all'altra,lo spettatore pensava fossero passati giorni quando in realtà sono passati mesi,ne Le Due Torri invece il tutto è reso benissimo e non si creano incomprensioni.
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Dopo il primo capitolo stupendo Peter Jackson se ne torna con il secondo capitolo della sua trilogia firmando inutile dirlo un altro capolavoro del cinema di intrattenimento moderno. La regia si nota che è maturata molto rispetto al predecessore,si è evoluta,raggiungendo livelli veramente altissimi,con carrellate,primi piani,panoramiche a schiaffo,il tutto edulcorato da una computer grafica che non si vede assolutamente per quanto invasiva che sia,questo perchè Jackson ha cercato di alternare anche a scenografie naturali e modellini creati ad hoc ciò dimostra ancora una volta il talento di questo regista straordinario. La fotografia,il sonoro e le musiche sono semplicemente perfette e la sceneggiatura è quasi completamente priva di sbavature,se c'era una cosa che si poteva contestare al capitolo precedente era che lo script zoppicava molto nella gestione dei tempi,infatti talvolta non si capiva bene quanto tempo passava da una scena all'altra,lo spettatore pensava fossero passati giorni quando in realtà sono passati mesi,ne Le Due Torri invece il tutto è reso benissimo e non si creano incomprensioni. I personaggi sono esplorati ancor più a fondo e più si va avanti più ci si affeziona,stavolta Viggo Mortensen si nota di più rispetto al film precedente e Orlando Bloom si dimostra ormai dentro al proprio personaggio. Tra tutti ovviamente spicca come sempre McKellen e un Elijah Wood da Oscar,anche se i due migliori sono il già citato Ian e Sean Austin. Lo script come dicevo è veramente curato,i caratteri dei personaggi sono ottimi ancor più del precedente. Come La Compagnia Dell'Anello anche questo secondo capitolo è ricco di allegorie,ad esempio ho adorato Gandalf che vestito di bianco e in base a quello che fa e a come si presenta incarna una sorta di Gesù Cristo salvatore. Con questo secondo capitolo si arriva a livelli veramente altissimi e più di questo non si può dire perchè rischierei di scadere nel banale.
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istian gonny
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martedì 7 gennaio 2014
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questa è storia
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Guardando questo film non puoi non notare la grandiosità di Peter jackson, che ci ha regalato una delle battaglie più belle di tutta la storia del cinema cioè quella del Fosso di Helm. Questa battaglia ha il sapore di realtà, di storia , di qualcosa successo veramente. Anche se ci sono una miriade di ambientazioni e personaggi fantasy, questi non danno mai la senzazione di qualcosa di inventato, ma bensì qualcosa di esistente.Tutto questo grazie alla bravura di un grande regista che ha saputo orchestra alla perfezione un film così complesso, dandogli l'atmesfera perfetta.
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supremo2000
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lunedì 23 dicembre 2013
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il signore degli anelli le due torri
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Bellissimo film Bellissimo seguito del primo film Bello il ritmo che ha il film. Secondo me è all'altezza del primo io gli assegno 5 stelle.
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jacopo b98
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domenica 15 dicembre 2013
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un grandissimo fantasy!
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La compagnia si è divisa: Frodo (Wood) e Sam (Astin) procedono verso Mordor accompagnati da Gollum (Serkis, in motion-capture), Merry (Monaghan) e Pipino (Boyd) scappano dagli Uruk-Ai e finiscono nella Foresta di Fangorn, dove incontrano Barbalbero, Aragorn (Mortensen), Legolas (Bloom) e Gimli (Rhys Davies) incontrano Gandalf (McKellen), risorto, e raggiungono il regno di Rohan dove dovranno aiutare Re Theoden (Hill) contro la minaccia dell’esercito di Saruman (Lee). Secondo capitolo, forse il meno riuscito, della trilogia di Jackson iniziata nel 2001. Simile come contenuti, anche se meno avventuroso, al precedente capitolo: il regista realizza nuovamente un film di grande qualità, che fa riflettere, riflette gli ideali dei poemi epici medievali, e dà molto spettacolo, specialmente nella scena della battaglia del Fosso di Helm, un po’ troppo lunga, ma comunque emozionante dall’inizio alla fine.
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La compagnia si è divisa: Frodo (Wood) e Sam (Astin) procedono verso Mordor accompagnati da Gollum (Serkis, in motion-capture), Merry (Monaghan) e Pipino (Boyd) scappano dagli Uruk-Ai e finiscono nella Foresta di Fangorn, dove incontrano Barbalbero, Aragorn (Mortensen), Legolas (Bloom) e Gimli (Rhys Davies) incontrano Gandalf (McKellen), risorto, e raggiungono il regno di Rohan dove dovranno aiutare Re Theoden (Hill) contro la minaccia dell’esercito di Saruman (Lee). Secondo capitolo, forse il meno riuscito, della trilogia di Jackson iniziata nel 2001. Simile come contenuti, anche se meno avventuroso, al precedente capitolo: il regista realizza nuovamente un film di grande qualità, che fa riflettere, riflette gli ideali dei poemi epici medievali, e dà molto spettacolo, specialmente nella scena della battaglia del Fosso di Helm, un po’ troppo lunga, ma comunque emozionante dall’inizio alla fine. Le scene che restano in memoria sono tante e Jackson si dimostra geniale nell’alternare superbe scene d’azione a poetiche immagini. Punto indiscusso di forza per questo secondo capitolo (e per tutta la trilogia) resta la scelta delle location. Unico difetto, forse, la lunghezza, un po’ eccessiva, ma comunque appropriata. Il cast è riconfermato al completo, con la new entry Andy Serkis, che dà vita al personaggio più riuscito della trilogia, Gollum, psicopatico innamorato dell’Anello. È il capitolo più frammentato e rivoluzionario della trilogia, in quanto, nei toni e nelle atmosfere comincia ad avvicinarsi sempre più al film migliore della trilogia, il successo assoluto di Peter Jackson: Il ritorno del re. Ennesimo trionfo al botteghino. Sei nomination agli Oscar e due statuette: effetti speciali e montaggio sonoro. Sempre magnifica la colonna sonora di Howard Shore, per problemi tecnici neanche nominata all’Academy Award. Resta comunque una pietra miliare, insieme agli altri due capitoli, del fantasy.
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albydrummer
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lunedì 4 novembre 2013
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grande film-capolavoro
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CAPOLAVORO!!! rivederlo in bluray
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_oldboy_
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lunedì 23 settembre 2013
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secondo trionfante capitolo di una saga epica
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Peter Jackson fà colpo un'altra volta: il secondo capitolo è, come quello precedente e come il terzo, un capolavoro del cinema contemporaneo (e non solo!). Ma il vero successo del secondo capitolo cinematografico della saga fantasy creata da Tolkien il secolo scorso è come riesca a espandere il suo universo e stendere un infinità di sotto trame e intrighi che poi si ricongiungeranno nel terzo capitolo (che semplicemente sarà tra le più grandi pellicole di tutti i tempi e un epilogo come non c'è ne sono mai stati) con un impeccabile perizia tecnica (non impeccabile, semplicemente maestosa) e una perfezione narrativa invidiabile. I vecchi personaggi vengono approfonditi, e decine di nuovi ne arrivano.
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Peter Jackson fà colpo un'altra volta: il secondo capitolo è, come quello precedente e come il terzo, un capolavoro del cinema contemporaneo (e non solo!). Ma il vero successo del secondo capitolo cinematografico della saga fantasy creata da Tolkien il secolo scorso è come riesca a espandere il suo universo e stendere un infinità di sotto trame e intrighi che poi si ricongiungeranno nel terzo capitolo (che semplicemente sarà tra le più grandi pellicole di tutti i tempi e un epilogo come non c'è ne sono mai stati) con un impeccabile perizia tecnica (non impeccabile, semplicemente maestosa) e una perfezione narrativa invidiabile. I vecchi personaggi vengono approfonditi, e decine di nuovi ne arrivano. Quello che convince di questa perfetta saga e la passione che viene impressa in ogni singolo fotogramma e la costruzione di un'universo fantasy completo e "reale". Straordinario secondo capitolo, un opera d'arte, dove ogni singolo aspetto cinematografico è risultato di una pianificazione meticolosa, bravura e passione per quello che si fà.
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jacopo b98
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giovedì 2 maggio 2013
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più maturo del primo capitolo,ma non come il terzo
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La compagnia si è divisa: Frodo (Wood) e Sam (Astin) procedono verso Mordor accompagnati da Gollum (Serkis, in motion-capture), Merry (Monaghan) e Pipino (Boyd) scappano dagli Uruk-Ai e finiscono nella Foresta di Fangorn, dove incontrano Barbalbero, Aragorn (Mortensen), Legolas (Bloom) e Gimli (Rhys Davies) incontrano Gandalf (McKellen), risorto, e raggiungono il regno di Rohan dove dovranno aiutare Re Theoden (Hill) contro la minaccia dell’esercito di Saruman (Lee). Secondo capitolo, forse il meno riuscito, della trilogia di Jackson iniziata nel 2001. Simile come contenuti, anche se meno avventuroso, al precedente capitolo: il regista realizza nuovamente un film di grande qualità, che fa riflettere, riflette gli ideali dei poemi epici medievali, e dà molto spettacolo, specialmente nella scena della battaglia del Fosso di Helm, un po’ troppo lunga, ma comunque emozionante dall’inizio alla fine.
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La compagnia si è divisa: Frodo (Wood) e Sam (Astin) procedono verso Mordor accompagnati da Gollum (Serkis, in motion-capture), Merry (Monaghan) e Pipino (Boyd) scappano dagli Uruk-Ai e finiscono nella Foresta di Fangorn, dove incontrano Barbalbero, Aragorn (Mortensen), Legolas (Bloom) e Gimli (Rhys Davies) incontrano Gandalf (McKellen), risorto, e raggiungono il regno di Rohan dove dovranno aiutare Re Theoden (Hill) contro la minaccia dell’esercito di Saruman (Lee). Secondo capitolo, forse il meno riuscito, della trilogia di Jackson iniziata nel 2001. Simile come contenuti, anche se meno avventuroso, al precedente capitolo: il regista realizza nuovamente un film di grande qualità, che fa riflettere, riflette gli ideali dei poemi epici medievali, e dà molto spettacolo, specialmente nella scena della battaglia del Fosso di Helm, un po’ troppo lunga, ma comunque emozionante dall’inizio alla fine. Il difetto principale del film è la lunghezza, nonostante sia più corto del terzo capitolo, risulta meno emozionante e davvero eterno, fino a diventare nella parte contrale persino un po’ noioso. Il cast è riconfermato al completo, con la new entry Andy Serkis, che dà vita al personaggio più riuscito della trilogia, Gollum, psicopatico innamorato dell’Anello. Resta comunque un film riuscitissimo, anche se ripeto, è un film a metà: La Compagnia dell’Anello riuscì bene, ma non aveva le ambizioni del secondo capitolo, mentre proprio Le Due Torri ha le ambizioni de Il Ritorno del Re, ma le realizza solo in parte. Ennesimo trionfo al botteghino. Sei nomination agli Oscar e due statuette: effetti speciali e montaggio sonoro. Sempre magnifica la colonna sonora di Howard Shore, per problemi tecnici neanche nominata all’Academy Award. Resta comunque una pietra miliare, insieme agli altri due capitoli, del fantasy.
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shiningeyes
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martedì 19 marzo 2013
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più carne al fuoco del primo!
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Secondo capitolo della trilogia di Tolkien, anch'esso girato magistralmente da Peter Jackson, dove abbondano ancor di più effetti visivi e speciali di finissima qualità, e in quanto a locations, possiamo goderci la maggior quantità dei bellissimi panorami neozelandesi e la suggestiva visione della fortezza del Fosso di Elm, la cui idea di farla con luce notturna, rende le sequenze ancor più emozionanti e affascinanti.
La storia è sempre sulla compagnia dell'anello, ormai smembrata, nel quale compare un Gandalf più redivivo che mai (diventato più potente) e promosso al grado di “bianco”, che prenderà le redini della parte più forte e combattiva della compagnia (Legolas, Aragorn e Gmli), ed assumerà la parte più rilevante del film; le vicende degli hobbit Frodo e Sam saranno segnate dall'incontro dell'infido Gollum, che si dimostra di essere uno dei personaggi meglio ricostruiti della saga di Jackson (merito anche delle innovative tecnologie digitali); gli hobbit Pipino e Merry faranno la conoscenza con l'albero parlante Barbalbero, calmo e riflessivo per la maggior parte della pellicola, fino a che, la scoperta dei suoi amici alberi sradicati lo farà infuriare come un uomo ferito dal dolore della perdita dei propri amici, mostrandoci appunto, una sviluppata umanità per essere un pezzo di legno.
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Secondo capitolo della trilogia di Tolkien, anch'esso girato magistralmente da Peter Jackson, dove abbondano ancor di più effetti visivi e speciali di finissima qualità, e in quanto a locations, possiamo goderci la maggior quantità dei bellissimi panorami neozelandesi e la suggestiva visione della fortezza del Fosso di Elm, la cui idea di farla con luce notturna, rende le sequenze ancor più emozionanti e affascinanti.
La storia è sempre sulla compagnia dell'anello, ormai smembrata, nel quale compare un Gandalf più redivivo che mai (diventato più potente) e promosso al grado di “bianco”, che prenderà le redini della parte più forte e combattiva della compagnia (Legolas, Aragorn e Gmli), ed assumerà la parte più rilevante del film; le vicende degli hobbit Frodo e Sam saranno segnate dall'incontro dell'infido Gollum, che si dimostra di essere uno dei personaggi meglio ricostruiti della saga di Jackson (merito anche delle innovative tecnologie digitali); gli hobbit Pipino e Merry faranno la conoscenza con l'albero parlante Barbalbero, calmo e riflessivo per la maggior parte della pellicola, fino a che, la scoperta dei suoi amici alberi sradicati lo farà infuriare come un uomo ferito dal dolore della perdita dei propri amici, mostrandoci appunto, una sviluppata umanità per essere un pezzo di legno.
Oltre ai nuovi interessanti personaggi citati prima, fanno capolino anche uomini dallo spessore umano e valoroso come il Re Theoden, che è anche interpretato da un mostro sacro di bravura come Bernard Hill; uomini corrotti dal potere, come Vermilungo e Faramir, fratello minore di Boromir, che comunque non ne ripeterà l'errore.
La trama principale è quella dei forti guerrieri della compagnia, che devono difendere il regno di Rohan dalle temibili orde di orchi e uru-khai, il cui si conclude nelle entusiasmanti scene di battaglia del Fosso di Elm, dove una fotografia pazzesca mette in risalto la violenza ed ardore del primo scontro aperto tra bene e male della trilogia; ed entra in gioco anche un buonissimo montaggio, che collega perfettamente le scene tra dentro e fuori della fortezza, e con poi, la catartica ed epica scena del discorso di Re Theoden, prima che si getti a capofitto nel conflitto.
Anche le sottotrame hanno i loro risvolti spettacolari e pieni di suspence: la battaglia degli alberi moventi contro la residenza di Saruman, e la solenne scena in cui Frodo quasi cade sotto il Nazgul, che seguita poi il tentativo di uccidere il suo leale servitore Sam; segno di un peso che ormai frodo non riesce più a reggere.
In fatto di valore siamo un po' sopra al primo capitolo, ma solo perché in questo secondo capitolo c'è molta più carne a fuoco, arrostita pure meglio.
E se dovessi continuare a paragonare i tre film a dei barbecue, direi che il prossimo capitolo sarà la “grigliata” migliore che possiate mangiare.
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