jonnylogan
|
giovedì 8 agosto 2019
|
il mostro color verde
|
|
|
|
Rivista a molti anni di distanza questa prima fatica cinematografica del mostro color verde, e prima dell’avvento di Mark Ruffalo nei panni dello scienziato Bruce Banner, pare uscita letteralmente da un’altra era geologica della ‘fabbrica delle meraviglie’, prima di tutto generata al termine di lunghe riscritture di sceneggiatura e dissapori in seno alla produzione ma anche figlia di una visione che non prevedeva una coesione totale, in termini di Universo cinematografico Marvel. Ciò nonostante la pellicola firmata da Ang Lee, fra le meno remunerative al botteghino e in termini di appeal su critica e pubblico, risulta ben strutturata e centrata. Con protagonisti che sanno muoversi su fondali color verde necessari per le inevitabili sfuriate causate dalle trasformazioni di dottor Banner, impersonato da un Eric Bana troppo velocemente accantonato dal ruolo di uno scienziato carico dei soliti super problemi che contraddistinguono i super eroi Marvel, ma anche capace di donare al personaggio quel pathos e quei drammi personali che poi vennero esaltati al meglio nel reboot del 2008 da Ed Norton.
[+]
Rivista a molti anni di distanza questa prima fatica cinematografica del mostro color verde, e prima dell’avvento di Mark Ruffalo nei panni dello scienziato Bruce Banner, pare uscita letteralmente da un’altra era geologica della ‘fabbrica delle meraviglie’, prima di tutto generata al termine di lunghe riscritture di sceneggiatura e dissapori in seno alla produzione ma anche figlia di una visione che non prevedeva una coesione totale, in termini di Universo cinematografico Marvel. Ciò nonostante la pellicola firmata da Ang Lee, fra le meno remunerative al botteghino e in termini di appeal su critica e pubblico, risulta ben strutturata e centrata. Con protagonisti che sanno muoversi su fondali color verde necessari per le inevitabili sfuriate causate dalle trasformazioni di dottor Banner, impersonato da un Eric Bana troppo velocemente accantonato dal ruolo di uno scienziato carico dei soliti super problemi che contraddistinguono i super eroi Marvel, ma anche capace di donare al personaggio quel pathos e quei drammi personali che poi vennero esaltati al meglio nel reboot del 2008 da Ed Norton. Il film risulta chiaramente diviso in due parti necessarie per esprimere prima le difficoltà del personaggio e del suo alter ego, e l’evolversi dei rapporti fra genitori e figli e fra ex fidanzati, in tal caso la collega di Banner: Betty Ross, impersonata da Jennifer Connelly. Nella seconda metà invece la pellicola da completamente spazio a Hulk e all’azione e quindi agli effetti speciali. Film che quindi pur non avendo brillato a causa della completa assenza di controllabilità da parte di Banner rispetto al suo alter – ego, non a caso dopo la riscrittura del 2008 il personaggio ricompare solamente affianco agli altri Avengers, ma che al tempo stesso non va disprezzato per la capacità di offrire dignità a uno dei personaggi su carta fra i più complessi da trasporre a causa della sua inevitabile natura.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jonnylogan »
[ - ] lascia un commento a jonnylogan »
|
|
d'accordo? |
|
toty bottalla
|
sabato 3 dicembre 2016
|
il pupazzo di gomma verde che vola e non si rompe!
|
|
|
|
Quarant'anni e non li dimostra, il personaggio dei fumetti creato da Stan Lee & Jack Kirby nel 62 che nemmeno un esercito intero riesce a distruggere, le gesta di Hulk portate al grande schermo da Ange Lee rappresentate con minuzioso e incomprensibile iter scientifico che finisce per stancare e allungare il film, la scelta troppo seriosa dell'atteggiamento delle autorità nei confronti delle vicende fantastiche del mostro aggiunte a un accenno di sentimentalismo rendono il tutto un pò patetico, però, grandi effetti al computer e un buon Sam Elliott, ma confesso che Renato Pozzetto nei panni di Hulk in: " La Casa Stregata" mi ha divertito di più! Saluti.
[+]
Quarant'anni e non li dimostra, il personaggio dei fumetti creato da Stan Lee & Jack Kirby nel 62 che nemmeno un esercito intero riesce a distruggere, le gesta di Hulk portate al grande schermo da Ange Lee rappresentate con minuzioso e incomprensibile iter scientifico che finisce per stancare e allungare il film, la scelta troppo seriosa dell'atteggiamento delle autorità nei confronti delle vicende fantastiche del mostro aggiunte a un accenno di sentimentalismo rendono il tutto un pò patetico, però, grandi effetti al computer e un buon Sam Elliott, ma confesso che Renato Pozzetto nei panni di Hulk in: " La Casa Stregata" mi ha divertito di più! Saluti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a toty bottalla »
[ - ] lascia un commento a toty bottalla »
|
|
d'accordo? |
|
lucap96
|
martedì 8 settembre 2015
|
più psicologico e sensato del pravisto
|
|
|
|
A mio giudizio, molto meglio del seguito del 2008 con Edward Norton. Più psicologico e meno fracassone, incentrato sui sentimenti dei protagonisti e non solo sui muscoli di Hulk.
Regia originale (forse fin troppo) e buon cast, soprattutto la bellissima (e bravissima) Jennifer Connelly. Buona prova anche per Eric Bana, poco carismatica ma per questo adatta al personaggio.
Molto importante anche la performance di Nick Nolte, villain molto credibile. Nel complesso, un ottimo film, sottovalutato perchè forse troppo poco commerciale.
|
|
[+] lascia un commento a lucap96 »
[ - ] lascia un commento a lucap96 »
|
|
d'accordo? |
|
cress95
|
martedì 1 settembre 2015
|
ang lee interpreta il gigante verde come mai prima
|
|
|
|
Fra i tanti personaggi di casa Marvel, l'incredibile Hulk è sicuramente uno dei più brutali, eppure quella che Ang Lee confeziona non è affatto l'ennesima produzione commerciale forte dei migliori effetti speciali del momento, bensì un dramma squisitamente psicologico da gustare e comprendere coi sensi e l'anima. La violenta emotività del personaggio protagonista non è che la rappresentazione dell'intima e conflittuale realtà dell'animo umano, dilaniato dal conflitto tra il crescente desiderio di libertà e i rigidi canoni della società. Società assolutamente avversa a ciò che non conosce, ciò che la sorprende e al tempo stesso la affascina a tal punto da fomentarne vero e proprio terrore ed odio.
[+]
Fra i tanti personaggi di casa Marvel, l'incredibile Hulk è sicuramente uno dei più brutali, eppure quella che Ang Lee confeziona non è affatto l'ennesima produzione commerciale forte dei migliori effetti speciali del momento, bensì un dramma squisitamente psicologico da gustare e comprendere coi sensi e l'anima. La violenta emotività del personaggio protagonista non è che la rappresentazione dell'intima e conflittuale realtà dell'animo umano, dilaniato dal conflitto tra il crescente desiderio di libertà e i rigidi canoni della società. Società assolutamente avversa a ciò che non conosce, ciò che la sorprende e al tempo stesso la affascina a tal punto da fomentarne vero e proprio terrore ed odio.
Nell'immenso "Hulk" di Ang Lee, che strizza sicuramente l'occhio alla vecchia produzione anni settanta/ottanta con protagonista il Ferrigno (tra l'altro presente come cameo in una scena del film, insieme al Maestro Stan Lee), il "Golia Verde" è perciò letto in chiave estremamente matura, con un'enfasi particolare per la componente puramente scientifica.
Un discorso a parte meriterebbe il particolarissimo montaggio, davvero ambizioso, il quale, nella sua emulazione delle vignette fumettistiche, riesce a mio avviso nell'accentuare il dinamismo e il crescendo di pathos durante tutto il corso della vicenda.
Il comparto sonoro, curato da Danny Elfman, riesce a farsi notare e ricordare, accompagnando perfettamente sia i drammatici dialoghi tra i personaggi che le concitate fasi di combattimento.
Per quanto concerne il cast d'attori, Eric Bana (lo scienziato Bruce Banner, altre ego dell'Hulk) regala al pubblico un'ottima interpretazione, drammatica ed evocativa; Jennifer Connelly si mostra una Betty Ross (la compagna di Bruce) estremamente passionale; infine impossibile non tessere le lodi di un Nick Nolte (David Banner, il malvagio padre del protagonista), la cui recitazione risulta così prepotentemente eccezionale.
Unica nota dolente in quella che altrimenti si presenterebbe, a mio avviso, come la migliore tra le tante pellicole ispirate al vasto mondo Marvel risulta essere un utilizzo dell'effetto flashback quasi da abuso in alcune parti e la sporadica e talvolta invadente lentezza di fondo, la quale dà adito a brutti momenti di stanca, fortunatamente (ed efficacemente) messi in ombra dal proseguo degli eventi.
In conclusione, ritengo questo "Hulk" il migliore fra le tante produzioni riguardanti il personaggio realizzate nel corso degli anni, di gran lunga superiore a quello che poi sarà il suo "reboot" e che vide la luce nel 2008, ben sei anni dopo e che ebbe la stolta presunzione di sostituire ad un grande Eric Bana un infelice Edward Norton.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cress95 »
[ - ] lascia un commento a cress95 »
|
|
d'accordo? |
|
pessimoelemento
|
mercoledì 11 giugno 2014
|
il gigante incompreso
|
|
|
|
Sono del tutto d'accordo con il commento di Maggiordomo. A me questo film è piaciuto tantissimo. Hulk è sempre stato uno dei miei personaggi marvel preferiti (e a chi non piace hulk?) e secondo me Ang Lee è riuscito a dare al mostro verde uno spessore, una profondità che sulla carta non aveva, almeno non nelle prime serie di fumetti. Da autore di talento qual'è, Lee ha scelto la strada più difficile: imbastire uno spettacolo fracassone, colorato e spensierato tipico dei blockbuster americani e allo stesso tempo proporre un'analisi raffinata e profonda delle tematcihe solo apparentemente scontate che un personaggio come Hulk propone.
[+]
Sono del tutto d'accordo con il commento di Maggiordomo. A me questo film è piaciuto tantissimo. Hulk è sempre stato uno dei miei personaggi marvel preferiti (e a chi non piace hulk?) e secondo me Ang Lee è riuscito a dare al mostro verde uno spessore, una profondità che sulla carta non aveva, almeno non nelle prime serie di fumetti. Da autore di talento qual'è, Lee ha scelto la strada più difficile: imbastire uno spettacolo fracassone, colorato e spensierato tipico dei blockbuster americani e allo stesso tempo proporre un'analisi raffinata e profonda delle tematcihe solo apparentemente scontate che un personaggio come Hulk propone. Il film non è stato capito dai più. Mi dispiace per loro. Per me questo primo Hulk è stata e continua ad essere una delle migliori pellicole tratte da un fumetto e, in generale, un bellissimo film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pessimoelemento »
[ - ] lascia un commento a pessimoelemento »
|
|
d'accordo? |
|
alex41
|
martedì 27 maggio 2014
|
un cinecomic sottovalutato con un grande bana
|
|
|
|
Il fatto che questo film non sia piaciuto è chiaro: l'azione, fondamentale nei cinecomics anche se oggi eccessivamente abusata, passa in secondo piano per dare spazio alla psicologia di Bruce Banner e di suo padre David. Tecnicamente il film è molto ben fatto: gli effetti speciali variano da grandi a eccezionali. Il personaggio di Hulk visto oggi fa ancora un grande effetto, a differenza del cartone animato pompato di computer in quello di Leterrier, e tutte le volte che compare non solo non si vede l'ora ma ha una potenza visiva e costruttiva che ne fanno uno dei cinecomics più maturi vicini agli X-Men di Singer e Spider Man di Raimi, anche se comunque non così vicino.
[+]
Il fatto che questo film non sia piaciuto è chiaro: l'azione, fondamentale nei cinecomics anche se oggi eccessivamente abusata, passa in secondo piano per dare spazio alla psicologia di Bruce Banner e di suo padre David. Tecnicamente il film è molto ben fatto: gli effetti speciali variano da grandi a eccezionali. Il personaggio di Hulk visto oggi fa ancora un grande effetto, a differenza del cartone animato pompato di computer in quello di Leterrier, e tutte le volte che compare non solo non si vede l'ora ma ha una potenza visiva e costruttiva che ne fanno uno dei cinecomics più maturi vicini agli X-Men di Singer e Spider Man di Raimi, anche se comunque non così vicino. Tuttavia a parte alcuni momenti lenti presenta comunque sequenze da urlo: Hulk che combatte contro gli elicotteri o il combattimento finale bastano per ridurre il reboot del 2008 una poltiglia. Inoltre la scelta di fare un montaggio e una scaletta narrativa tipica dei fumetti, con inquadrature che si sovrappongono a tratti nei momenti di suspence rende il film ancora più originale e d'autore. Riguardo al cast Eric Bana è perfetto, riesce a rendere il personaggio completamente suo, un personaggio fragile e impaurito che quando si arrabbia scatena il mostro dentro di sè, una sorta di alter ego ereditato da un esperimento fatto dal padre, interpretato da uno spaventoso di bravura Nick Nolte. Degno di nota è anche il generale Ross interpretato da un altrettanto bravo Sam Elliott (Hulk Rosso nei fumetti). Ho voluto dedicare una riga invece per Jennifer Connelly assolutamente perfetta. Perchè? Perchè per fermare uno come Hulk ci vuole una donna come la Connelly, a mio modesto parere una delle attrici più affascinanti di oggi. Ang Lee riesce a girare un film con una sensibilità enorme, rendendo Hulk un personaggio quasi teatrale e in certi momenti presenta anche picchi di regia incredibile. Perciò Hulk è uno dei migliori cinefumetti mai realizzati anche se un bel po' lontano da molti del passato e che non potrà piacere a tutti ma solo chi veramente ha un buon occhio per i veri e maturi film di supereroi. Un piccolo grande film, consigliato personalmente!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alex41 »
[ - ] lascia un commento a alex41 »
|
|
d'accordo? |
|
dino 88
|
lunedì 3 marzo 2014
|
delusione
|
|
|
|
Ang lee quì ha toppato assolutamente, con tutti i personaggi rendendoli ridicoli all'inverosimile, ed anche la trama ridicola all massimo col padre che trasforma il figlio in hulk quando invece non è così, cosa c'è da dire bocciato.
|
|
[+] lascia un commento a dino 88 »
[ - ] lascia un commento a dino 88 »
|
|
d'accordo? |
|
evildevin87
|
mercoledì 30 ottobre 2013
|
affascinante e introspettivo
|
|
|
|
Sono abbastanza comprensibili le critiche negative vista la campagna di marketing che, ai tempi, vendeva il film come un classico cinefumetto tutto azione e esplosioni. Questo è un film in cui le componenti citate poc'anzi sono sì presenti ma quanto basta o non abbastanza per chi si aspettava di vedere soprattutto quelle. Al centro di tutto c'è una profonda introspezione del personaggio di Bruce Banner/Hulk e i superproblemi che lo affliggono. Un oscuro passato, le conseguenze di un incidente in laboratorio sulle prime non finito in tragedia e l'inconscio che si fa strada nella mente del protagonista ed esplode tutto insieme è tutto quello che tiranneggia per tutto il film, rendendola un'opera action/thriller psicologica di tutto rispetto.
[+]
Sono abbastanza comprensibili le critiche negative vista la campagna di marketing che, ai tempi, vendeva il film come un classico cinefumetto tutto azione e esplosioni. Questo è un film in cui le componenti citate poc'anzi sono sì presenti ma quanto basta o non abbastanza per chi si aspettava di vedere soprattutto quelle. Al centro di tutto c'è una profonda introspezione del personaggio di Bruce Banner/Hulk e i superproblemi che lo affliggono. Un oscuro passato, le conseguenze di un incidente in laboratorio sulle prime non finito in tragedia e l'inconscio che si fa strada nella mente del protagonista ed esplode tutto insieme è tutto quello che tiranneggia per tutto il film, rendendola un'opera action/thriller psicologica di tutto rispetto. Per quanto riguarda il comparto tecnico questo film è qualcosa di davvero eccezionale: buoni effetti speciali per l'epoca, recitazione buona e una regia davvero ottima e incalzante. Comprensibilmente sottovalutato visto come veniva venduto il film quando uscì nel 2002, consiglio una rivalutazione con occhio diverso senza aspettarsi di vedere un film tutto azione e esplosioni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a evildevin87 »
[ - ] lascia un commento a evildevin87 »
|
|
d'accordo? |
|
luca capaccioli
|
martedì 27 agosto 2013
|
cinecomic godibile, ma non stupefacente.
|
|
|
|
Dopo la famosa serie TV degli anni '70 dedicata a Hulk con Bill Bixby e Lou Ferrigno, il celeberrimo personaggio della Marvel Comics compie un ingresso nelle sale cinematografiche nel 2003 grazie alla regia di Ang Lee. Il Dr. Robert "Bruce" Banner (Eric Bana) è uno scienziato nel campo delle raggi gamma che subisce un incidente nel suo laboratorio a causa, appunto, di tali radiazioni. Dopodiché, Bruce scopre che l'incidente gli ha causato danni collaterali: quando egli è in uno stato di rabbia o forte stress emotivo assume le sembianze di un gigantesco mostro verde avente forza e resistenza quasi impareggiabili, ovvero l'incredibile Hulk. Come se essere ricercato dall'esercito per ordine del generale Thaddeus "Thunderbolt" Ross (Sam Elliot), Bruce ha anche a che fare con il padre che, divenuto una creatura in grado di assorbire diversi elementi e forme di energia, assumendone persino le caratteristiche, si rivela una minaccia per il figlio, oltre che per la fidanzata di quest'ultimo, quale Elizabeth "Betty" Ross (Jennifer Connelly), la figlia del generale e l'unica in grado di placare la furia di Hulk, attraverso l'affetto e la dolcezza.
[+]
Dopo la famosa serie TV degli anni '70 dedicata a Hulk con Bill Bixby e Lou Ferrigno, il celeberrimo personaggio della Marvel Comics compie un ingresso nelle sale cinematografiche nel 2003 grazie alla regia di Ang Lee. Il Dr. Robert "Bruce" Banner (Eric Bana) è uno scienziato nel campo delle raggi gamma che subisce un incidente nel suo laboratorio a causa, appunto, di tali radiazioni. Dopodiché, Bruce scopre che l'incidente gli ha causato danni collaterali: quando egli è in uno stato di rabbia o forte stress emotivo assume le sembianze di un gigantesco mostro verde avente forza e resistenza quasi impareggiabili, ovvero l'incredibile Hulk. Come se essere ricercato dall'esercito per ordine del generale Thaddeus "Thunderbolt" Ross (Sam Elliot), Bruce ha anche a che fare con il padre che, divenuto una creatura in grado di assorbire diversi elementi e forme di energia, assumendone persino le caratteristiche, si rivela una minaccia per il figlio, oltre che per la fidanzata di quest'ultimo, quale Elizabeth "Betty" Ross (Jennifer Connelly), la figlia del generale e l'unica in grado di placare la furia di Hulk, attraverso l'affetto e la dolcezza. Un film discreto, con tanto di buona trama ed apprezzabili interpretazioni da parte dei personaggi principali. Non entusiasmanti gli effetti speciali, in quanto la tecnologia in CGI di Hulk risulta essere troppo finto e artificiale, rendendolo simile ad un pupazzo di enormi dimensioni, anche se bisogna considerare che il film è di dieci anni fa. Il montaggio delle scene della pellicola è reso simile alle vignette dei fumetti, un effetto molto originale, ma non realizzato splendidamente. Il film approfondisce anche la psicologia di Hulk ma, a differenza della sua controparte cartacea, non c'è nessun dualismo, nel senso che Banner riesce ad avere quasi il pieno controllo sul mostro dentro di lui. Nel complesso, il lungometraggio si rivela un adattamento sicuramente migliore dei disatrosi cinecomics come Batman & Robin, Elektra o Catwoman, anche se tuttavia è ben lontano dalle recenti pellicole come la Iron Man o The Avengers.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca capaccioli »
[ - ] lascia un commento a luca capaccioli »
|
|
d'accordo? |
|
opidum
|
domenica 18 agosto 2013
|
dopo sto film 2 oscar perciò ha ragione hang lee
|
|
|
|
bisogna dire che io di ang lee non ho visto nessun film tranne questo .
conosco ang lee perchè ho letto di lui ma appunto non ho mai visto nessun suo film.
stanotte su italia uno ho visto hulk.
che noia.
si capisce perfettamente che il regista si sente troppo un figo per dirigere un film di fumetti e perciò appesantisce il tutto con dialoghi psicanaliticì che proprio non centrano nulla.
unico raggio di sole di sta noia la bellissima jennifer connelly.
|
|
[+] lascia un commento a opidum »
[ - ] lascia un commento a opidum »
|
|
d'accordo? |
|
|