cinefilaaccanita
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sabato 4 novembre 2023
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christian bale non delude mai
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Una delle grandi performance di Christian Bale che interpreta alla perfezione il personaggio di Patrick Bateman, un giovanne ricco sfondato altolocato che di notte si trasforma in un mostro assetato di sangue che uccide e tortura donne. Sono rimasta alquanto ammaliata da come Bale sia riuscito a tirare fuori tutti i comportamenti grotteschi e le sfaccettature emotive profondamente disturbate di Bateman. Il fim, di per sé, è abbastanza violento, ma sicuramente non riesce a raggiungere la stessa violenza con cui Bret Easton Ellis descrive accuratamente le azioni di Patrick Bateman (che sono di gran lunga più ripugnanti di quelle riportate nella pellicola). Ultimamente a causa di alcuni ragazzini sulle piattaforme social (in particolare quella di tik tok), il personaggio di Patrick Bateman è stato quasi "glorificato" per alcuni suoi comportamenti, come ad esempio quello di essere misogino, e lo chiamano il perfetto esempio di maschio "sigma", una specie di maschio alfa ma versione introversa.
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Una delle grandi performance di Christian Bale che interpreta alla perfezione il personaggio di Patrick Bateman, un giovanne ricco sfondato altolocato che di notte si trasforma in un mostro assetato di sangue che uccide e tortura donne. Sono rimasta alquanto ammaliata da come Bale sia riuscito a tirare fuori tutti i comportamenti grotteschi e le sfaccettature emotive profondamente disturbate di Bateman. Il fim, di per sé, è abbastanza violento, ma sicuramente non riesce a raggiungere la stessa violenza con cui Bret Easton Ellis descrive accuratamente le azioni di Patrick Bateman (che sono di gran lunga più ripugnanti di quelle riportate nella pellicola). Ultimamente a causa di alcuni ragazzini sulle piattaforme social (in particolare quella di tik tok), il personaggio di Patrick Bateman è stato quasi "glorificato" per alcuni suoi comportamenti, come ad esempio quello di essere misogino, e lo chiamano il perfetto esempio di maschio "sigma", una specie di maschio alfa ma versione introversa. Tutto ciò ha spinto innumerevoli ragazzini in età adolescenziale a guardare il film solo perchè così possano paragonarsi a Bateman, non valutando il reale significato del fim, e quindi di conseguenza rovinandolo. Ad ogni modo, ritengo che il film sia davvero bello.
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lunedì 28 agosto 2023
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patrick bateman
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Patrick Bateman è uno dei personaggi più sottovalutati della storia del cinema e Christian Bale ha fatto un interpretazione magistrale per lui...
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francesco2
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domenica 5 dicembre 2021
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pessimo
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Vent anni fa, avendo visto la presentazione e letto la stroncatura di un noto quotidiano, mi ero chiesto se non fosse una grossa esagerazione.
Temo che questo critico non avesse torto. Trasponendo cinematograficamente, nel 2000, un romanzo di fine anni 80 non ne azzecca praticamente una. Il disagio -siamo lievi- vissuto dal protagonista viene ricondotto a certa fauna yuppistica di quel decennio, o -verosimilmente- lui sarebbe figlio e parte ANCHE di quell ambiente. Ma Oliver Stone, nel suo magari strombazzato Wall Street, era stato probabilmente piue fficace catturandone lo spirito in quei momenti, non a distanza di tempo. Del protagonista poco sappiamo, ed anche la speranza di catturarne l essenza tramite dialoghi essenziali -sic-, con figurine di contorno disegnate maluccio, non porta a niente.
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Vent anni fa, avendo visto la presentazione e letto la stroncatura di un noto quotidiano, mi ero chiesto se non fosse una grossa esagerazione.
Temo che questo critico non avesse torto. Trasponendo cinematograficamente, nel 2000, un romanzo di fine anni 80 non ne azzecca praticamente una. Il disagio -siamo lievi- vissuto dal protagonista viene ricondotto a certa fauna yuppistica di quel decennio, o -verosimilmente- lui sarebbe figlio e parte ANCHE di quell ambiente. Ma Oliver Stone, nel suo magari strombazzato Wall Street, era stato probabilmente piue fficace catturandone lo spirito in quei momenti, non a distanza di tempo. Del protagonista poco sappiamo, ed anche la speranza di catturarne l essenza tramite dialoghi essenziali -sic-, con figurine di contorno disegnate maluccio, non porta a niente. Ma poi, ci si arrampica sugli specchi -non so se fosse presente nel romanzo -, quando alcuni momenti che mostrano la moda di quegli anni -penso-, introdotti dai brani della Houston di quegli anni, vorrebbero aggiungere qualcosa , fidandosi della digressioni di fronte alla Sevigny e colleghe imbellettate.
Spero non si parli di spileraggio, ma la ciliegina sulla torta mi sembra quel coltello seghettato lanciato dalle scale, spettacolo gratuito e sanguilonento-che mi invita, personalmente, a ripropormi la domanda se questa regista conosca Stone, mi riferisco qui ad Assassini nati. Arridatece Joker.
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elgatoloco
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mercoledì 25 ottobre 2017
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the horror eighties
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Dal libro di Bret Easton Ellis"American Psycho"Mary Harron ha ricavato un film veramente terribile, con lo yuppie paranoico che, di notte diviene un vero"mister Hyde"terribile(in confronto il personaggio di Stevenson era quasi un"moderato", un omicida per errore...), uccidendo rivali, prostitute, amanti, personaggi semplicemente antipatici per qualche motivo, rientrando poi di mattina nelle sue"normali"funzioni di squalo di Wall Street... Non vorrei caricare indebitamente di significati simbolici film e libro(dove del secondo, che è il primo sul piano logico e cronologico, devo ammettere di non conoscerlo, pur avendone lette recensioni, a suo tempo)sostenendo che l'autrice individua nel capitalismo finanziario una macchina omicida: sarebbe troppo e non vero, senz'altro contravvenendo alle vere intenzioni della Harron, che però ha, più che"contrapposto", assemblato contrastivamente i materiali della giornata e della notte, in una feconda integrazione e inter-azione, nel senso che a un certo punto il personaggio perde quasi contezza di quanto fa, pur"confessandosi"al suo avvocato, entrando comunque in un "limbo psichico"(psycho, dunque, in questa accezione), che non intravvede né contempla alcuna soluzione, alcuna"sintesi".
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Dal libro di Bret Easton Ellis"American Psycho"Mary Harron ha ricavato un film veramente terribile, con lo yuppie paranoico che, di notte diviene un vero"mister Hyde"terribile(in confronto il personaggio di Stevenson era quasi un"moderato", un omicida per errore...), uccidendo rivali, prostitute, amanti, personaggi semplicemente antipatici per qualche motivo, rientrando poi di mattina nelle sue"normali"funzioni di squalo di Wall Street... Non vorrei caricare indebitamente di significati simbolici film e libro(dove del secondo, che è il primo sul piano logico e cronologico, devo ammettere di non conoscerlo, pur avendone lette recensioni, a suo tempo)sostenendo che l'autrice individua nel capitalismo finanziario una macchina omicida: sarebbe troppo e non vero, senz'altro contravvenendo alle vere intenzioni della Harron, che però ha, più che"contrapposto", assemblato contrastivamente i materiali della giornata e della notte, in una feconda integrazione e inter-azione, nel senso che a un certo punto il personaggio perde quasi contezza di quanto fa, pur"confessandosi"al suo avvocato, entrando comunque in un "limbo psichico"(psycho, dunque, in questa accezione), che non intravvede né contempla alcuna soluzione, alcuna"sintesi". Immagini livide, terribili, con il museo degli orrori conservato, con l'esibizione ancora più terribile di una"quotidianità"che dovrebbe far rizzare i capelli, quanto meno... che però il protagonista contempla come una circostanza "normale", quasi routinaria, slavo poi entrare in crisi... Christian Bale(il protagonista)e William Dafoe(il suo quasi"giudice", comunque il detective interessato di seguire la vicenda, almeno relativamente all'altro yuppie ucciso...)sono una coppia estremamente feconda sul piano interpretativo, signiificando una contrapposizione che diviene quasi una specularità... El Gato
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toty bottalla
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lunedì 23 maggio 2016
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il volto della follia!
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Patrick è un uomo d'affari re del suo ufficio in simbiosi con un ambiente di amici snob e superficiali, frustrato di banalità si sfoga la notte uccidendo...Harron ci mette un pò troppo ad inquadrare il personaggio che tuttavia a differenza del dottor Jehyll da segni di squilibrio mentale già alla luce del sole, Bale è bravo nel ruolo di Bateman peccato che la suspense nelle fasi cruciali sia poco marcata, ad ogni modo la mente di Patrick sembra essere il riflesso seppure esasperato di un mondo che gira al contrario, valutazione 2,5 stelle. Saluti.
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gambardella
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martedì 3 marzo 2015
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un mostro!
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il film l'ho visto ieri non sapendo l'anno di produzione che del resto si poteva dedurre dalla prestanza fisica di bale.devo dire che per me è alquanto difficile esprimere un parere ,data la mostruosità del personaggio. badate bene bateman è un autentico mostro ,ma lo è sopratutto per quanto riguarda l'antipatia che riesce a generare nello spettatore ,non tanto perchè è un pazzo scatenato. naturalmente non siamo di fronte al solito horror da quattro soldi l'intento della regista secondo me aveva aspetti interessanti. se ci pensate bene è uscito prima di film come shutter island o muholland drive ,e sempre se ci pensate bene ha qualcosa in comune con questi capolavori come pure con match point di allen.
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il film l'ho visto ieri non sapendo l'anno di produzione che del resto si poteva dedurre dalla prestanza fisica di bale.devo dire che per me è alquanto difficile esprimere un parere ,data la mostruosità del personaggio. badate bene bateman è un autentico mostro ,ma lo è sopratutto per quanto riguarda l'antipatia che riesce a generare nello spettatore ,non tanto perchè è un pazzo scatenato. naturalmente non siamo di fronte al solito horror da quattro soldi l'intento della regista secondo me aveva aspetti interessanti. se ci pensate bene è uscito prima di film come shutter island o muholland drive ,e sempre se ci pensate bene ha qualcosa in comune con questi capolavori come pure con match point di allen.
perchè a mio avviso il nodo centrale del film è che lo spettatore non può capire seguendo una logica se il maniaco mette davvero in pratica le sue allucinazioni perverse! insomma rimane impunito perchè ha commesso quelle atrocità solo nella fantasia o perchè è un intoccabile ?. io propendo per la prima ipotesi e questo dà un certo valore al film che pure non essendo come si suol dire riuscito in pieno, scatena nella visione sentimenti di disgusto e repulsione. sentimenti negativi si, ma sempre stati emotivi che giustificano se generati la visione di un film. al film darei due e mezzo come voto
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fedson
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domenica 13 ottobre 2013
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nudo, crudo, psycho.
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Nella New York degli anni '80, Patrick Bateman è uno dei più abili yuppie di Wall Street. E' bello, ricco, affascinante, intelligente, oltre che un serial killer. Passando le mattine tra lavoro, amici, donne e ossessiva cura estetica; di notte Patrick si trasforma in un sadico serial killer uccidendo chiunque gli capiti a tiro. Tratto dall'enigmatico romanzo di Bret Easton Ellis, si tratta di un film che mira a conoscere da vicino non solo l'elevato stile di vita di un comune yuppie del tempo, ma anche la folle e complessa mente di un killer, i cui progettati omicidi superano la più fredda disumanità. Il personaggio controverso e affascinante di Patrick interpreta quelle che sono gli sballi e le incomprensibili gioie che solo la spietata e contorta mente di un assassino può concepire ed accogliere.
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Nella New York degli anni '80, Patrick Bateman è uno dei più abili yuppie di Wall Street. E' bello, ricco, affascinante, intelligente, oltre che un serial killer. Passando le mattine tra lavoro, amici, donne e ossessiva cura estetica; di notte Patrick si trasforma in un sadico serial killer uccidendo chiunque gli capiti a tiro. Tratto dall'enigmatico romanzo di Bret Easton Ellis, si tratta di un film che mira a conoscere da vicino non solo l'elevato stile di vita di un comune yuppie del tempo, ma anche la folle e complessa mente di un killer, i cui progettati omicidi superano la più fredda disumanità. Il personaggio controverso e affascinante di Patrick interpreta quelle che sono gli sballi e le incomprensibili gioie che solo la spietata e contorta mente di un assassino può concepire ed accogliere. Ma Patrick rappresenta anche un character la cui misantropia viene a mescolarsi insieme alla sua instancabile invidia ed avidità nei confronti del prossimo innocente che incontra nella sua vita privata e nella sua vita lavorativa, amici o nemici che siano. La sua routine mattutina e quotidiana alla base di un'eccessiva cura del corpo, un buon allenamento e uno studio tutto suo dove è lui a detenere i comandi, tendono a scontrarsi con la sua seconda routine serale fatta di sgozzamenti e macelli che completano il suo poi affermato delirio psicologico che porterà Patrick, in un secondo momento e per la prima volta, a riflettere sull'origine delle sue atroci ed insensate follie. E' una sete di sangue e disprezzo verso la società che risiede in quasi tutti gli psicopatici della sua macchinosità, di cui (questa volta) l'origine è oscura. Nello scorrere dei suoi giorni, Patrick scoprirà che sarà proprio la sua persona, così innoqua e inosservata per via della sua carica lavorativa e per il prestigio sociale che occupa, ad impedire alla sua mente e al suo corpo di agire a fin di bene. Film scuro, grottesco e psicologicamente distruttivo (specie nelle scene degli efferati omicidi), il cui spirito sinistro viene occupato dalla presenza di un efficientissimo Christian Bale (egregiamente doppiato dal nostro Riccardo Rossi), attore che dimostra il suo brillante (seppur ben nascosto) talento che la pellicola ha lanciato verso il successo. La leggera tensione e freddezza del film è concepita dall'instabile psicologia del personaggio di un Bale egoista, sessualmente deviato e aggressivo e da inquietanti inquadrature hitchcockiane abientate in un'America popolata, sì, da geniali yuppie, ma anche da nascosti psicopatici. Bella e ben elaborata l'interpretazione di Bale.
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samuele capannolo
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domenica 1 settembre 2013
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molto psicologico
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Di giorno Patrick Batemant è una persona molto elegante, raffinata e meticolosa che dedica una cura maniacale al proprio aspetto fisico, ha un buon lavoro, si veste sempre firmato e frequenta i locali più in della città. Ma di notte il suo lato più oscuro prende il sopravvento e uccide prostitute, barboni e seppure raramente colleghi. Il film si presenta subito come un film molto ambiguo capace di far pensare lo spettatore e di conseguenza la pellicola non annoia. La regista Mary Harron è molto brava a mettere in evidenza la mente disturbata, controversa e la doppia personalità dello psicopatico. Ovviamente il bellissimo adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo scritto da Breat Easton Ellis non sarebbe riuscito senza la presenza di un bravissimo Christian Bale attorniato da un cast che non è affatto da meno.
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Di giorno Patrick Batemant è una persona molto elegante, raffinata e meticolosa che dedica una cura maniacale al proprio aspetto fisico, ha un buon lavoro, si veste sempre firmato e frequenta i locali più in della città. Ma di notte il suo lato più oscuro prende il sopravvento e uccide prostitute, barboni e seppure raramente colleghi. Il film si presenta subito come un film molto ambiguo capace di far pensare lo spettatore e di conseguenza la pellicola non annoia. La regista Mary Harron è molto brava a mettere in evidenza la mente disturbata, controversa e la doppia personalità dello psicopatico. Ovviamente il bellissimo adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo scritto da Breat Easton Ellis non sarebbe riuscito senza la presenza di un bravissimo Christian Bale attorniato da un cast che non è affatto da meno. Molto bello e sorprendente anche il finale.
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nick simon
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venerdì 30 agosto 2013
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thriller soffocato e morboso
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Dall’omonimo romanzo (1991) di Bret Easton Ellis che suscitò scalpore per violenza e scabrosità. Patrick Bateman è il tipico yuppie della New York anni ‘80: giovane rampante di Wall Street che frequenta gli ambienti più esclusivi, fa uso di droghe, vive in un lussuoso appartamento e cura ossessivamente il proprio corpo. È circondato da colleghi che gli sono pressoché identici, ma ciò che lo distingue è il suo sadismo, che di notte lo trasforma in un efferato assassino. Le vicende sono perfettamente innestate in uno scenario amorale, futile e concentrato sulle apparenze, in cui tutti confusi con tutti. Christian Bale, in una delle sue prove migliori, fornisce una rappresentazione mimico-plastica straordinaria per varietà ed espressività.
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Dall’omonimo romanzo (1991) di Bret Easton Ellis che suscitò scalpore per violenza e scabrosità. Patrick Bateman è il tipico yuppie della New York anni ‘80: giovane rampante di Wall Street che frequenta gli ambienti più esclusivi, fa uso di droghe, vive in un lussuoso appartamento e cura ossessivamente il proprio corpo. È circondato da colleghi che gli sono pressoché identici, ma ciò che lo distingue è il suo sadismo, che di notte lo trasforma in un efferato assassino. Le vicende sono perfettamente innestate in uno scenario amorale, futile e concentrato sulle apparenze, in cui tutti confusi con tutti. Christian Bale, in una delle sue prove migliori, fornisce una rappresentazione mimico-plastica straordinaria per varietà ed espressività. Il suo è un istrionismo freddo, controllato, soffocato, ma con lampi di follia esplosiva. Il cast è corposo e adeguato anche nei ruoli di contorno, a creare una galleria di personaggi discretamente delineati. La regia insiste poco sulla violenza e molto sul corpo asciutto del protagonista, sulla sua sessualità malata, sulle sue ossessioni e sulla sua maschera di perfezione glaciale, quasi inumana. Il risultato è un thriller teso, intricato, dalle componenti surreali, che spiazza ma risulta a volte stucchevole nella sua continua ricerca visiva e stilistica. Colonna sonora electro/rock/pop variegata e gradevole, costumi impeccabili. Non c’è catarsi nel finale, anche quando si è vicini ad una confessione liberatoria: il male è troppo profondamente radicato nell’ambiente e in chi vi fa parte. Resta solo il dubbio che tutto sia frutto di un grottesco equivoco, o dell’immaginazione perversa del protagonista.
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ombri
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venerdì 1 febbraio 2013
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senza anima come il protagonista
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Solo ora ho avuto occasione di vedere (in DVD) questo film, tratto da un romanzo che ho molto apprezzato per la sua "scorrettezza", per la dettagliata descrizione di scene di inaudita violenza ed il coraggio con cui mette alla berlina, iperbolizzandola, la fissazione maniacale per l'esteriorità imperante negli anni 80.
Devo ammettere che il fatto che il regista fosse di sesso femminile già mi aveva resa alquanto prevenuta: mi pareva assai difficile che una donna potesse mettere in scena un materiale così estremo, violento e cinico; poi mi sono fatta coraggio e mi sono autoflagellata, accusandomi di veteromaschilismo e di scarsa fiducia nelle capacità del mio stesso sesso di uscire dai cliché (regista donna= film sentimentale/commedia romantica/drammone, con l'unica eccezione della strabiliante Kathryn Bigelow).
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Solo ora ho avuto occasione di vedere (in DVD) questo film, tratto da un romanzo che ho molto apprezzato per la sua "scorrettezza", per la dettagliata descrizione di scene di inaudita violenza ed il coraggio con cui mette alla berlina, iperbolizzandola, la fissazione maniacale per l'esteriorità imperante negli anni 80.
Devo ammettere che il fatto che il regista fosse di sesso femminile già mi aveva resa alquanto prevenuta: mi pareva assai difficile che una donna potesse mettere in scena un materiale così estremo, violento e cinico; poi mi sono fatta coraggio e mi sono autoflagellata, accusandomi di veteromaschilismo e di scarsa fiducia nelle capacità del mio stesso sesso di uscire dai cliché (regista donna= film sentimentale/commedia romantica/drammone, con l'unica eccezione della strabiliante Kathryn Bigelow). Insomma, ho cercato di guardarlo con buone predisposizione d'animo, ma...il cliché è stato confermato!!
Il film è piatto, monocorde, nasconde le scene più scabrose affrontando solo quelle di sesso e facendo marcia indietro di fronte alle torture che nel romanzo rappresentavano la massima vetta di autorealizzazione del protagonista, e anche il solitamente bravo Christian Bale non riesce a generare nel pubblico alcuna reazione viscerale nei confronti del suo personaggio: nè attrazione per la sua facciata di giovane di successo, nè repulsione per il suo lato oscuro. Analogamente, la fascinazione che il detective prova nei confronti di Patrick, nonostante sia un potenziale sospettato dell'omicidio sul quale indaga, appare del tutto priva di fondamento.
Decisamente semplificato e banalizzato anche il finale, il cui "colpo di scena" non cito per evitare l'ira di chi ancora non ha letto il romanzo nè visto il film.
Rimane di positivo la rappresentazione assai curata di un'epoca ormai lontanissima dai giorni nostri, non tanto sul piano temporale quanto su quello sociale e di costume, a sua volta riflesso delle condizioni in cui versa l'economia internazionale; gli anni 80 sembrano davvero un altro mondo, non solo un altro tempo, ed è inevitabile un afflato nostalgico nell'ascoltare la musica che ha scandito la nostra gioventù e nel vedere pettinature, makeup e vestiti che tutte/tutti noi abbiamo sfoggiato fieramente, nonostante ora non possano che strapparci una risata di affettuosa commiserazione!
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