Central do Brasil

Di incontrare il padre mai conosciuto è il tema solenne ma le difficoltà che incontreranno i due protagonisti per tutto il tragitto non è da meno. Dora è una donna indurita dalla vita e costretta ad arrotondare scrivendo lettere ad analfabeti . Il suo lavoro si svolge nell 'umida stazione di Rio de Janeiro. Nulla nella metropoli festosa del carnevale fa presagire di quanta difficoltà e dolore immerge i suoi abitanti o quantomeno i più sfortunati. Il giorno dell'incontro con quel bambino che con la mamma cerca suo padre e nella semplicità del pensiero incauto trova solo parole dense di un significato astruso. Vittima di un'incidente la mamma muore elascia solo il bambino che resterà vittima di un gruppo di persone che rapiscono i bambini per la vendita degli organi. [+]

Di incontrare il padre mai conosciuto è il tema solenne ma le difficoltà che incontreranno i due protagonisti per tutto il tragitto non è da meno. Dora è una donna indurita dalla vita e costretta ad arrotondare scrivendo lettere ad analfabeti . Il suo lavoro si svolge nell 'umida stazione di Rio de Janeiro. Nulla nella metropoli festosa del carnevale fa presagire di quanta difficoltà e dolore immerge i suoi abitanti o quantomeno i più sfortunati. Il giorno dell'incontro con quel bambino che con la mamma cerca suo padre e nella semplicità del pensiero incauto trova solo parole dense di un significato astruso. Vittima di un'incidente la mamma muore elascia solo il bambino che resterà vittima di un gruppo di persone che rapiscono i bambini per la vendita degli organi. Dora in un primo momento si renderà complice m presa da un atto di coscienza tornerà e riprenderà il bambino per aiutarlo a trovare suo padre. È un lungo viaggio quello che percorrono i due protagonisti , fino ad arrivare alla città di Dio. Film della fine degli anni 90 ha tutta la sconvolgente maestria della narrativa brasiliana e gli attori si muovono esattamente come nella vita reale. Sono mostruose le dinamiche ma è pur vero che lo splendido popolo sudamericano riesce sempre a trovare la risorsa per procedere con immensa dignità umana. Ci sono le note qua e là di vecchi pezzi della musica brasiliana che ben conosco e fanno da cornice a questo splendido film che ho rivisto con tristezza mista a stupore. Voto 10 ovviamente  [-]

bello

Tenero e classico viaggio di formazione che ha come meta un ricongiungimento sospeso. Dalla metropoli allo sterminato paesaggio brasiliano, i due protagonisti, entrambi soli e inizialmente in un rapporto di antipatia, si lasceranno e perderanno molte volte prima della decisione finale, quella più giusta. 
Una via di mezzo tra "Harold e Maude" e "Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano". La fotografia è quella di un "Il té nel deserto". Con queste premesse, da vedere.

La solitudine di Dora, donna in pensione e non sposata, che lavora al "Central do Brasil" dove scrive lettere per analfabeti, viene appagata dalla conoscenza del ragazzino Josuè e lo vuole aiutare a trovare suo padre. l'obiettivo prefissato non sarà raggunto, ma dimostrerà allo spettatore che i due mondi sono compensati dalle ricerche interiori dei due interpreti e dal bisogno che essi hanno di dare un significato alla vita. L'esistenza acquista per entrambi un senso e l'ambiente che si trovano attorno ha così per loro un valore che si allarga e si estende in un Brasile vasto. Il loro mondo precedente e la loro interiorità, ridotti a Rio de Janeiro, ora si fanno più grandi. Il film è piacevole non solo per come è girato, ma anche perché vuole dimostrare l'importanza dei rapporti sociali. [+]

La solitudine di Dora, donna in pensione e non sposata, che lavora al "Central do Brasil" dove scrive lettere per analfabeti, viene appagata dalla conoscenza del ragazzino Josuè e lo vuole aiutare a trovare suo padre. l'obiettivo prefissato non sarà raggunto, ma dimostrerà allo spettatore che i due mondi sono compensati dalle ricerche interiori dei due interpreti e dal bisogno che essi hanno di dare un significato alla vita. L'esistenza acquista per entrambi un senso e l'ambiente che si trovano attorno ha così per loro un valore che si allarga e si estende in un Brasile vasto. Il loro mondo precedente e la loro interiorità, ridotti a Rio de Janeiro, ora si fanno più grandi. Il film è piacevole non solo per come è girato, ma anche perché vuole dimostrare l'importanza dei rapporti sociali. [-]

ma mi aspettavo qualcosa più alla "Mereilles" che una storia così strappalacrime!

Quando la cinica pensionata Dora decide di aiutare il piccolo Josuè si incontrano due diverse solitudini; l'innocenza del bambino e la dura scorza pessimista della donna finiranno per confondersi, "Central do Brasil" racconta una storia intensa e - cosa molto importante e non banale - fa un affascinante e disperato ritratto del Brasile, mescolando cinismo, analfabetismo, misticismo e speranza. Tecnicamente non è perfetto, ma ha delle belle musiche e fa commuovere.

La sceneggiatura è sdolcinata e stupida: un bambino che parla in modo totalmente innaturale, anche in mezzo a situazioni allucinanti. a storia poteva essere interessante ma è brulla e poco credibile :vuole strappare la lacrima a tutti i costi.Mi sembra che l'atteggiamento del regista sia cattolico ( ha avuto il premio ecumenico) e se è così, le contraddizioni urlano .Insomma salvo l'unica minuto finale della lettera..davvero un granello.Un Brasile trattato davvero male.DA EVITARE!!!!

Prima di incontrare Josuè, Dora è una donna disillusa, cinica e indurita dalla vita, ha perso fiducia in particolare negli uomini, che vede come un branco di ubriaconi, tutti come suo padre. L'incontro con il suo alter-ego Josuè (sua madre muore come quella di Dora, all'inzio del film, quando è ancora bambino, e il padre l'ha abbandonato) porta Dora a rimettere in discussione se stessa e la sua vita triste, monotona, buia, senza speranza e senza affetti per aiutare questo bambino abbandonato a se stesso e alla sua disgrazia. Il cuore di Dora, rafreddatosi da anni, non si scalda subito,(tenta all'inizio di vendere Josue per soldi ad un organizzazione poco raccomandabile) ma lentamente si impone in lei ciò che è più giusto fare; così si mettono in viaggio alla ricerca del padre, con un indirizzo irragiungibile, che si muove nelle grandi pianure del Brasile portando i due nelle profondità dei loro cuori. [+]

Prima di incontrare Josuè, Dora è una donna disillusa, cinica e indurita dalla vita, ha perso fiducia in particolare negli uomini, che vede come un branco di ubriaconi, tutti come suo padre. L'incontro con il suo alter-ego Josuè (sua madre muore come quella di Dora, all'inzio del film, quando è ancora bambino, e il padre l'ha abbandonato) porta Dora a rimettere in discussione se stessa e la sua vita triste, monotona, buia, senza speranza e senza affetti per aiutare questo bambino abbandonato a se stesso e alla sua disgrazia. Il cuore di Dora, rafreddatosi da anni, non si scalda subito,(tenta all'inizio di vendere Josue per soldi ad un organizzazione poco raccomandabile) ma lentamente si impone in lei ciò che è più giusto fare; così si mettono in viaggio alla ricerca del padre, con un indirizzo irragiungibile, che si muove nelle grandi pianure del Brasile portando i due nelle profondità dei loro cuori. Questo film parla, grazie alla maestria del regista e dei due eccezionali protagonisti, con il linguaggio dei volti; volti lunatici che viaggiano continuamente sul filo teso tra speranza e disperazione; tra sopravvivenza e morte, nel Brasile dove la vita si conquista ogni giorno sul campo e dove il pasto non è assicurato da nessuno, i protagonisti si trovano continuamente di fronte al dubbio morale, di fronte a ciò che ha un prezzo da una parte e ciò che non ne ha dall'altra. Il film ci dice in fondo che anche, e forse soprattutto, nella povertà e nella disperazione, può nascere e crescere la redenzione; che nel momento del bisogno, a costo di gravi rischi e della vita stessa, chi è giusto farà il bene, mettendo in gioco tutto se stesso. E questo lo arrichirà e lo farà crescere più di qualsiasi vita passata nella mediocrità di una vita sicura ma senza sentimenti. [-]