Lietta Tornabuoni
La Stampa
Maestro sarcastico, Iosseliani resta fedele a se stesso, fa con Briganti briganti un film frammentato in tre parti parlando d'una di quelle guerre contemporanee non mondiali senza pathos né retorica né rispetti umani, con uno stile grottesco che pochi oserebbero adottare. Parla del conflitto nella sua Georgia natale, terminato nel 1992, come di “una piccola guerra fratricida e grottesca durante la quale la vita della gente andava avanti quasi normalmente”; e racconta il ridicolo di altre guerre combattute attraverso i secoli. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (1663 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 29 Marzo 1997