joker91
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domenica 18 aprile 2010
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un culto
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recitazione allo stato puro per tarantino che ci rappresenta la vita mafiosa con personaggi resi benissimo sullo schermo da un cast incredibile.
un film che parla della malavita e per chi ci capisce di cinema scoprirà che questo è cinema allo stato puro,tarantino rivitalizza travolta e ci presenta un s.l.jackson fantastico con i suoi monologhi.
da vedere e custodire
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il cinefilo
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venerdì 16 aprile 2010
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il cult movie di quentin tarantino!
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Il film in questione è la seconda "opera" realizzata da Tarantino dopo il già memorabile LE IENE e racconta,in maniera scanzonata e sadicamente umoristica,le vicende di alcuni personaggi(un pugile,due killer,due rapinatori di mezza tacca e la moglie di un boss)che vanno a intrecciarsi tra loro in un quasi comico"vaudeville" di violenza e umorismo.
Il sottoscritto ritiene che PULP FICTION sia il miglior film di Tarantino insieme al recente BASTARDI SENZA GLORIA(ma forse è quello,per me,il suo "capolavoro")e con,appunto,LE IENE.
Il filo conduttore che accomuna quasi tutti i film di tarantino(esclusi,in parte,i due kill bill)sono i dialoghi beffardi,esileranti e memorabili tra i personaggi(sul film in questione spiccano per genialità i due killer interpretati da J.
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Il film in questione è la seconda "opera" realizzata da Tarantino dopo il già memorabile LE IENE e racconta,in maniera scanzonata e sadicamente umoristica,le vicende di alcuni personaggi(un pugile,due killer,due rapinatori di mezza tacca e la moglie di un boss)che vanno a intrecciarsi tra loro in un quasi comico"vaudeville" di violenza e umorismo.
Il sottoscritto ritiene che PULP FICTION sia il miglior film di Tarantino insieme al recente BASTARDI SENZA GLORIA(ma forse è quello,per me,il suo "capolavoro")e con,appunto,LE IENE.
Il filo conduttore che accomuna quasi tutti i film di tarantino(esclusi,in parte,i due kill bill)sono i dialoghi beffardi,esileranti e memorabili tra i personaggi(sul film in questione spiccano per genialità i due killer interpretati da J.Travolta e S.Jackson).
Nonostante la,secondo me evidente,genialità di sceneggiatura e cast parlare di "capolavoro assoluto" mi sembra un esagerazione poichè ho visionato nella mia vita una quantità mostruosa di film e se dovessi classificarne alcuni sotto il titolo di "capolavoro assoluto" non esiterei a inserirci semmai opere come LADRI DI BICICLETTE di V.D.Sica e DIES IRAE di C.T.Dreyer ma questo non toglie a PULP FICTION il pieno diritto ad accedere al titolo di "cult movie" memorabile da vedere e rivedere più volte,i miei omaggi...
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paolo-42
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venerdì 5 marzo 2010
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incommentabile
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alex41
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martedì 26 gennaio 2010
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il capolavoro di un vero maestro del cinema
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Dialoghi stupendi, inquadrature perfette, attori azzeccati (e su tutti la Thurman, Travolta e Samuel L. Jackson), storia favolosa. I quattro episodi racchiusi all'interno del film in particolar modo mettono in mostra spettacolarmente le azioni di vari personaggi tipici americani: due ladri in una rapina (Roth-Plummer) in un magnifico prologo, due mafiosi al servizio di un potente boss, che ha una donna cocainomane e, c'è da sottolinearlo, una Thurman da Oscar, e infine un pugile che per colpa di un omicidio sul ring dovrà "fuggire" dal suo destino con il boss di Travolta e Jackson che tenterà di ammazzarlo. Il montaggio fa paura, le musiche (azzeccatissime) pure, ottime scenografie (alla GTA) e ogni personaggio del film ha un suo fascino e una sua caratteristica (soprattutto "signor Wolf", uno dei miei preferiti del film).
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Dialoghi stupendi, inquadrature perfette, attori azzeccati (e su tutti la Thurman, Travolta e Samuel L. Jackson), storia favolosa. I quattro episodi racchiusi all'interno del film in particolar modo mettono in mostra spettacolarmente le azioni di vari personaggi tipici americani: due ladri in una rapina (Roth-Plummer) in un magnifico prologo, due mafiosi al servizio di un potente boss, che ha una donna cocainomane e, c'è da sottolinearlo, una Thurman da Oscar, e infine un pugile che per colpa di un omicidio sul ring dovrà "fuggire" dal suo destino con il boss di Travolta e Jackson che tenterà di ammazzarlo. Il montaggio fa paura, le musiche (azzeccatissime) pure, ottime scenografie (alla GTA) e ogni personaggio del film ha un suo fascino e una sua caratteristica (soprattutto "signor Wolf", uno dei miei preferiti del film). Non c'è che dire, Tarantino con questo suo capolavoro è stato accolto a braccia spalancate dagli amanti del cinema, fondendo un misto tra il cinema di Leone insieme a un suo stile personalizzato. Puro cinema, e insieme a Kill Bill e Bastardi Senza Gloria, uno dei migliori film del regista, anzi il migliore. Ingiustamente ha vinto un solo Oscar, quello della sceneggiatura. Spettacolare, divertente, violento e discusso. Guardatelo! Ne rimarrete affascinati dal suo potere!
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l'ale
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lunedì 21 dicembre 2009
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folgorante
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Apro il cassetto dove tengo i libri di scuola, trovo, infognata sotto a tutto, una cassetta gialla il cui titolo fa: "PULP FICTION di QUENTIN TARANTINO", non ho altro da fare che metterlo su e guardarlo, fino a quel momento sono sempre stato uno di quelli che guardano un film ogni tanto e che ogni volta che qualc uno gli chiedi del suo film preferito lui ti risponde: "non saprei.. ce ne sono un pò.." inserisco il vhs.. schiaccio play.. cambia la mia vita.. inizia un film di 2 ore che volano via come 2 secondi, originale, coinvolgente, folgorante.. non credo di aver mai sbattuto le palpebre mentre lo guardavo.. da quel giorno sono diventato un sfegatato appassionato di cinema.. una cosa è certa, un film così non si è mai visto e mai si vedrà, può colpire in negativo o in positivo, ma non puoi rimanere indifferente o dire che è banale.
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Apro il cassetto dove tengo i libri di scuola, trovo, infognata sotto a tutto, una cassetta gialla il cui titolo fa: "PULP FICTION di QUENTIN TARANTINO", non ho altro da fare che metterlo su e guardarlo, fino a quel momento sono sempre stato uno di quelli che guardano un film ogni tanto e che ogni volta che qualc uno gli chiedi del suo film preferito lui ti risponde: "non saprei.. ce ne sono un pò.." inserisco il vhs.. schiaccio play.. cambia la mia vita.. inizia un film di 2 ore che volano via come 2 secondi, originale, coinvolgente, folgorante.. non credo di aver mai sbattuto le palpebre mentre lo guardavo.. da quel giorno sono diventato un sfegatato appassionato di cinema.. una cosa è certa, un film così non si è mai visto e mai si vedrà, può colpire in negativo o in positivo, ma non puoi rimanere indifferente o dire che è banale.. CA-PO-LA-VO-RO.. GRAZIE QUENTIN
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giuseppe th. dreyer
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venerdì 11 dicembre 2009
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to pulp or not to pulp
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Conscio del compito arduo di commentare un film di Tarantino vista oramai la sua ascena a icona del cinema e di un certo gusto nel proclamarsi alternativi, mi siedo e cerco di trovare le parole migliori. Un film corale quello di Tarantino, che con Avary ne cura la sceneggiatura. Storie di vita che si intrecciano intorno ad una valigetta. Secondo lungometraggio per Mister Quentin dopo l'esordio folgorante di Reservoir Dog. L'amalgama del film è il medesimo, battute fulminee e dialoghi allucinati, attenta e meticolosa la regia e buona la fotografia. Essenziale il commento Sonoro. Un film che è oramai un cult e che è diventato l'emblema di una certa cultura pseudo-alternativa e ha lanciato Tarantino come idolo di migliaia di appassionati di Cinema è un buon film, la sceneggiatura è solida e non presenta buchi ma non mi sento di gridare al capolavoro, forse scontentando tutti i fanatici tarantiniani che vedono in lui un guru del cinema probabilmente dimenticando anni e anni si storia del cinema.
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Conscio del compito arduo di commentare un film di Tarantino vista oramai la sua ascena a icona del cinema e di un certo gusto nel proclamarsi alternativi, mi siedo e cerco di trovare le parole migliori. Un film corale quello di Tarantino, che con Avary ne cura la sceneggiatura. Storie di vita che si intrecciano intorno ad una valigetta. Secondo lungometraggio per Mister Quentin dopo l'esordio folgorante di Reservoir Dog. L'amalgama del film è il medesimo, battute fulminee e dialoghi allucinati, attenta e meticolosa la regia e buona la fotografia. Essenziale il commento Sonoro. Un film che è oramai un cult e che è diventato l'emblema di una certa cultura pseudo-alternativa e ha lanciato Tarantino come idolo di migliaia di appassionati di Cinema è un buon film, la sceneggiatura è solida e non presenta buchi ma non mi sento di gridare al capolavoro, forse scontentando tutti i fanatici tarantiniani che vedono in lui un guru del cinema probabilmente dimenticando anni e anni si storia del cinema.
Voto: 8
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oggiero
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sabato 5 dicembre 2009
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consapevole inconsapevolezza.
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Tarantino esprime pienamente in quest'opera l'incapacità creativa e la sterilità di contenuti che caratterizza l'odierno rappresentare, qualsiasi sia la forma d'arte utilizzata. E' proprio dal disperato ravanare nel sottoprodotto e nella sottocultura che egli raccatta gli elementi per comporre un collage il cui valore artistico sta tutto nell'aver rappresentato il peggio servendosi degli apici che dal mediocre si sono innalzati verso un godibile pessimo.
I personaggi appartengono tutti ad un ceto reietto, delinquenti, tossicodipendenti, maniaci, sbandati, essi sono concepiti come soggetti che per i dialoghi ed i comportamenti espressi, poco si discostano dalla demenza. Pare suggerirci, il regista, che oltre la noia della normalità borghese, della quale tutto è noto e non vale quindi la pena rappresentare, esista una realtà marginale popolata da scarti culturali, figli deformi e dementi del nuovo occidente.
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Tarantino esprime pienamente in quest'opera l'incapacità creativa e la sterilità di contenuti che caratterizza l'odierno rappresentare, qualsiasi sia la forma d'arte utilizzata. E' proprio dal disperato ravanare nel sottoprodotto e nella sottocultura che egli raccatta gli elementi per comporre un collage il cui valore artistico sta tutto nell'aver rappresentato il peggio servendosi degli apici che dal mediocre si sono innalzati verso un godibile pessimo.
I personaggi appartengono tutti ad un ceto reietto, delinquenti, tossicodipendenti, maniaci, sbandati, essi sono concepiti come soggetti che per i dialoghi ed i comportamenti espressi, poco si discostano dalla demenza. Pare suggerirci, il regista, che oltre la noia della normalità borghese, della quale tutto è noto e non vale quindi la pena rappresentare, esista una realtà marginale popolata da scarti culturali, figli deformi e dementi del nuovo occidente. Nessuno dei personaggi è in grado di manifestare alcuna consapevolezza, identità o sistema valoriale, fatta eccezione per gli unici tre che alla fine sopravviveranno grazie ai reliquati di questi portati dietro come segni muti, amuleti deprivati di significato che continueranno ad esercitare comunque un potere salvifico: Il pugile ed il suo orologio, militaresca eredià paterna; Il boss ed il suo cinico utilitarismo, retaggio di un gangsterismo oramai antico; il killer nero ed il suo passo biblico recitato a mò di cantilena, reliquato di un protestantesimo cupo e furibondo.
Trapela da questa pellicola un superficiale snobbismo, forse in parte motivato, di un'America intellettuale, fatta da bambinoni borghesi, i quali, aperto il baule anni ottanta delle loro care e fondanti esperienze catodiche adolescenziali, non possono far altro che tirarle fuori come vecchi giocattoli, condividerne l'aspetto affettivo con un pubblico di favore, dissacrandole ed in parte mitizzandole. Rimane la concezione superficiale ed errata,poco credibile, tutta borghese, che vuole oltre l'indegnità di questa organizzazione sociale, la demenza e la reiettitudine come unica possibilità. Pulp fiction dimostra che il cinema, in quanto arte borghese, è necessariamente incapace di rappresentare alcuna realtà che sia a questa società nociva. Tarantino ne è inconsapevolmente consapevole e realizza un film conformista.
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[+] conformista tarantino...
(di zadigx)
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malussen
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venerdì 20 novembre 2009
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boommmmmmm!!!
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il film cult per eccellenza, niente prima o dopo di esso, impressionante il dialogo, impressionante interpretazione degli attori(in spicco samuel l. jakson), impressionante la trama, e che dire dopo...
amore questa non è una moto e un ciopper!!!
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nabokov91
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martedì 17 novembre 2009
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stupendo
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packmen
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lunedì 16 novembre 2009
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il film cult di tarantino
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non c'è molto da dire,un film perfetto,divertente e con una sceneggiatura straordinaria.Nel ottimo cast spiccano Jackson,Travolta e Thurman
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