dandy
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martedì 15 marzo 2011
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lasciate stare le scorciatoie se non le conoscete!
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Dignitoso film sulla paranoia metropolitana e sullo scontro tra classi sociali.Naturalmente tutto già visto.Dalla svolta imprevista che vede i protagonisti costretti alla fuga in un posto da incubo alla totale sventura che li accompagna e l'indifferenza di chi incontrano.Dall'attaccamento dei valori "civili" che mostra fino alla fine il padre di famiglia,alla scoperta dell'animale o del codardo che c'è in sè nel resto degli altri.La morale è consolatoria e il finale sottotono,ma il cast funziona e la regia è efficace nel creare tensione e suspence riducendo al minimo violenza e sangue(Tarantiniani avvisati) sfruttando invece le locations degradate.
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Dignitoso film sulla paranoia metropolitana e sullo scontro tra classi sociali.Naturalmente tutto già visto.Dalla svolta imprevista che vede i protagonisti costretti alla fuga in un posto da incubo alla totale sventura che li accompagna e l'indifferenza di chi incontrano.Dall'attaccamento dei valori "civili" che mostra fino alla fine il padre di famiglia,alla scoperta dell'animale o del codardo che c'è in sè nel resto degli altri.La morale è consolatoria e il finale sottotono,ma il cast funziona e la regia è efficace nel creare tensione e suspence riducendo al minimo violenza e sangue(Tarantiniani avvisati) sfruttando invece le locations degradate.Musica di Alan Silvestri,corredata da altre canzoni tra il rock("Slayer","Faith No More","Living Colour","Sonic Youth")e il rap(Ice-T,B.O.O.,Ya Tribe,Rum DMC).Nulla di memorabile,ma non spiacevole da guardare.
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ultimoboyscout
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giovedì 7 ottobre 2010
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una nottata tristemente lumga!
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Quattro amici vengono coinvolti loro malgrado in una serie di disavventure e peripezie (eufemismo...) nella notte più lunga e pericolosa della loro vita. Film più che guardabile, senza particolari da ricordare ma che coinvolge fino alla fine. Finale che risulta in effetti un pò ovvio e scontato ma c'era da aspettarselo che sarebbe finito così. Per una bella seratina movimentata.
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dutchman
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venerdì 25 giugno 2010
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cuba libre - film da rivalutare
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IL film del 1993 "Cuba Libre - La Notte del Giudizio" diretto da Stephen Hopkins, parla di 4 ragazzi di Chicago composti da Emilio Estevez (Frank Wyatt), il fratello più giovane e irritabile Stephen Dorff (John Wyatt), il brillante e sicuro Cuba Gooding Jr. (Mike Peterson) e il nevrotico e insicuro Jeremy Piven (Ray Cochran),che si mettono in viaggio con un lussuoso camper in affitto per per andare vedere un incontro di boxe. Dopo aver preso una scorciatoia per evitare il traffico in autostrada, ma sopratutto perchè in grande ritardo per raggiungere dove si svolge il match di pugilato, si accorgono di essere in una delle parti più malfamate di un quartiere delinquenziale di Chicago, diventando testimoni di un omicidio, la situazione precipita e diventa altamente drammatica quando gli assassini (una gang di strada guidata dal loro Boss psicopatico di nome Fallon "interpretato molto bene dall'attore Denis Leary") cercano di catturare i 4 amici, che riescono a mettersi subito in fuga per salvare le loro vite, nel fuggire uno di loro sicuro di fermarli con l'eloquenza del dialogo viene ucciso.
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IL film del 1993 "Cuba Libre - La Notte del Giudizio" diretto da Stephen Hopkins, parla di 4 ragazzi di Chicago composti da Emilio Estevez (Frank Wyatt), il fratello più giovane e irritabile Stephen Dorff (John Wyatt), il brillante e sicuro Cuba Gooding Jr. (Mike Peterson) e il nevrotico e insicuro Jeremy Piven (Ray Cochran),che si mettono in viaggio con un lussuoso camper in affitto per per andare vedere un incontro di boxe. Dopo aver preso una scorciatoia per evitare il traffico in autostrada, ma sopratutto perchè in grande ritardo per raggiungere dove si svolge il match di pugilato, si accorgono di essere in una delle parti più malfamate di un quartiere delinquenziale di Chicago, diventando testimoni di un omicidio, la situazione precipita e diventa altamente drammatica quando gli assassini (una gang di strada guidata dal loro Boss psicopatico di nome Fallon "interpretato molto bene dall'attore Denis Leary") cercano di catturare i 4 amici, che riescono a mettersi subito in fuga per salvare le loro vite, nel fuggire uno di loro sicuro di fermarli con l'eloquenza del dialogo viene ucciso. Rimasti in tre riescono a fuggire e a uccidere tutta la banda criminale e il loro capo. Il film riesce a intrattenere lo spettatore con il fiato sospeso, con scene d'azione di buon livello girate in stile dark. Tutti gli attori sono in parte nel loro ruolo e recitano bene. Il film presentato come un prodotto di media caratura, risulta essere di buonisimo livello che coinvolge lo spettatore rendendolo partecipe fino alla fine del movie, non sapendo veramente chi tra i buoni e i cattivi di turno avranno la meglio.
IL bravo regista Stephen Hopkins, per quasi tutto il film ci offre una Chicago buia, con personaggi da sottobosco come barboni, reduci dal vietnam e malavitosi, in poche parole la feccia dimenticata dalla Chicago bene. La trama si svolge con ritmo serrato, spettacolare la scena quando i 4 amici cercano rifugio nei fatiscenti palazzi per non farsi prendere dalla spietata banda di delinquenti, e nessuno gli apre la porta per paura di essere uccisi, ma nonostante tutto riescono a trovare il buono di turno che gli nasconde e che gli indica la via per fuggire, vale dire i tetti dei palazzi.
Il film ricorda in certe scene "I Guerrieri Della Notte" diretto da Walter Hill, e in altre grazie all'ambientazioni surreali e dark, il film "1997 - Fuga da New York" di John Carpenter, con Kurt Russell nel ruolo del duro e famigerato Jena Plissken.
E' evidente che il regista Stephen Hopkins abbia "leggermente" copiato questi due film, ma ha avuto la capacità e l'intelligenza di rimanere dentro le righe, il movie "Cuba Libre - La Notte del Giudizio" è un film veramente bello, ma rimane e rimarrà per sempre due gradini sotto alle pellicole-cult sopracitate.
L'errore di questa pellicola è la scelta del protagonista Emilio Estevez, che è perfetto nella parte del bravo ragazzo, ma cinematograficamente parlando non rende bene l'idea come capo dei buoni. Questo lo si vede all'inizio del film, prima di partire per andare a vedere l'incontro di boxe, due dei Suoi amici prendono in giro il fratello più giovane interpretato da Stephen Dorff, Estevez con uno sguardo di "ghiaccio" gli mette a tacere, facendo capire agli spettatori che anni prima era stato un vero duro, e questo mi sembra improbabile anche se tutto è possibile.
La sceneggiatura è stata scritta da Lewis Colick e Jere Cunningham, musiche originali del grande Alan Silvestri.
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[+] cuba libre-film epico ma senza successo
(di nickname enigmista)
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giorpost
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venerdì 29 gennaio 2010
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buon ritmo per un action-thriller metropolitano
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Le strade sono tante, kilometri d' asfalto, l' oscurità della notte ci mette del suo e se guidi un camper per la prima volta in vita tua può succederti di sbagliare direzione e ritrovarti in un quartiere sconosciuto. E se questo quartiere è proprio quello più malfamato della città e la città in questione si chiama Chicago, allora rischi seriamente di trascorrere un brutto quarto d' ora.
E' quello che succede ai 4 protagonisti di questo buonissimo action-thriller dai contorni metropolitani frettolosamente bollato come B-movie da collezione. Oltre alla presenza di 2 ottimi interpreti come il figlio di Martin Sheen, Emilio Estevez e il futuro palombaro di Men of Honor, Cuba Gooding, Jr.
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Le strade sono tante, kilometri d' asfalto, l' oscurità della notte ci mette del suo e se guidi un camper per la prima volta in vita tua può succederti di sbagliare direzione e ritrovarti in un quartiere sconosciuto. E se questo quartiere è proprio quello più malfamato della città e la città in questione si chiama Chicago, allora rischi seriamente di trascorrere un brutto quarto d' ora.
E' quello che succede ai 4 protagonisti di questo buonissimo action-thriller dai contorni metropolitani frettolosamente bollato come B-movie da collezione. Oltre alla presenza di 2 ottimi interpreti come il figlio di Martin Sheen, Emilio Estevez e il futuro palombaro di Men of Honor, Cuba Gooding, Jr.
"Cuba Libre" (USA, 1993) ha un titolo classicamente storpiato in Italia ma stavolta riuscito in quanto gli sventurati amici bevono il famoso cocktail prima di imbattersi nella peggiore delle loro avventure: assistere ad un omicidio. La circostanza traccerà un limite nelle loro vite, dovendo scegliere tra il far finta di non aver visto niente e l'interventismo tipico di chi non può mettersi le mani davanti agli occhi. E quì comincia un susseguirsi di sequenze dall' ottimo phatos ove la morte è dietro l'angolo del prossimo palazzone, nelle fogne, sopra i tetti.
Stephen Hopkins (Predator 2, Under Suspicion) sa il fatto suo, mostrandoci un lato comune a tutte le metropoli dell' Ovest del Mondo, un lato fatto di zone d' ombra ove meschinità e pericolo sono a portata di mano. "Non respirare" è una delle tagline del film, a rappresentare la paura di morire di 4 bravi ragazzi (sul serio) che invece di raggiungere un incontro di boxe saranno essi stessi rinchiusi nell' angolo di un enorme ring.
Un film che secondo il mio modesto parere ha ispirato, in parte, anche l' opera di Michael Mann (Heat, Collateral).
Voto: 6,5
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benpensante
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sabato 18 ottobre 2008
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un po' di azione
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Evidentemente non era stato concepito per essere un film da oscar. Si trova un po' di azione, ma le idee sembrano poche. Ci si rincorre per tutto il film. I "buoni" hanno caratteri ben delineati, ma i "cattivi" sono quasi comparse, e questo produce poco equilibrio. Non può bastare l'ambientazione notturna, con abbondante fumo che fuoriesce dovunque, per sostenere il film. Ed anche la fuga di notte è una scelta a dir poco abusata per questo tipo di film. E' un film che si può vedere, c'è molto di peggio in giro in questa categoria.
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stef
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mercoledì 9 luglio 2008
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bello
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Il film mi è piaciuto molto,prende parecchio,tensione e azione fino alla fine;anche il cast è buono...poi io apprezzo molto emilio estevez quindi sn un po di parte.
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ciccio
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domenica 6 aprile 2008
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cuba
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ciccio
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martedì 1 aprile 2008
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cuba
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cuba libre e un film che va visto piu volte,un film sotto valutato,ottima colonna sonora le riprese notturne sono molto suggestive.consiglio per chi non lo ha ancora fatto di vederlo.
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maclane
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lunedì 10 marzo 2008
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da riscoprire
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Cast e regia ottimi, grande tensione. Un thriller che solo parzialmente strizza l'occhio a "I guerrieri della notte", qui infatti non ci sono bande di strada a farsi la guerra ma quattro malcapitati che assistono loro malgrado ad un omicidio da parte di un gruppo di delinquenti, cosa non impossibile. Tanti i momenti di grande suspense, come il passaggio da un palazzo all'altro e la pistola puntata alla testa di Estevez nel centro commerciale. L'atmosfera è B, ma non è un difetto.
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riccardo
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venerdì 4 marzo 2005
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apprezzabile
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E' vero, assomiglia, come storia, ai Guerrieri della notte, molto meno a Colors (anzi secondo me per niente). Tuttavia il ritmo è ciò che più si apprezza nel film, vi sono tanti momenti di tensione, il passaggio da un tetto all'altro dei due palazzi rimane memorabile. Il bello è proprio questo, a differenza dei guerrieri quì è un gruppo di ragazzi estranei a quell'ambiente violento nel quale finiscono loro malgrado. Il film interpreta proprio le paure di tante persone che si immaginano in questo modo i quartieri più degradati delle nostre città. Comunque il film andrebbe rivalutato, non è poi così inverosimile. Goolding Jr. dice in una scena "mi son sempre domandato come mi sarei comportato in una situazione del genere", riassume bene il film, forse lo facciamo spesso anche noi.
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E' vero, assomiglia, come storia, ai Guerrieri della notte, molto meno a Colors (anzi secondo me per niente). Tuttavia il ritmo è ciò che più si apprezza nel film, vi sono tanti momenti di tensione, il passaggio da un tetto all'altro dei due palazzi rimane memorabile. Il bello è proprio questo, a differenza dei guerrieri quì è un gruppo di ragazzi estranei a quell'ambiente violento nel quale finiscono loro malgrado. Il film interpreta proprio le paure di tante persone che si immaginano in questo modo i quartieri più degradati delle nostre città. Comunque il film andrebbe rivalutato, non è poi così inverosimile. Goolding Jr. dice in una scena "mi son sempre domandato come mi sarei comportato in una situazione del genere", riassume bene il film, forse lo facciamo spesso anche noi. Abbastanza bravi i protagonisti, Denis Leary, il capo dei cattivi ha interpretato bene il suo personaggio, forse Gooding Jr è, a tratti, sopra le righe.
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