stefano capasso
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giovedì 23 dicembre 2021
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l''elogio della vita ordinaria
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Felicie è una ragazza madre. La figlia Elise, di quattro anni, è stata concepita durante un’avventura amorosa estiva con Charles, che però per un disguido, ha perso di vista.
Nonostante i tentativi di sviluppare una relazione con Loic, e poi con Maxence, si deve arrendere all’evidenza che non amerà mai nessuno oltre a Charles
Eric Rohmer col suo stile asciutto sempre in bilico tra finzione e ricerca della verità narrativa, adotta tecniche quasi documentaristiche e pochi movimenti di macchina. L’intento è di lasciare spazio allo scorrere di eventi semplici, quasi banali, per inseguire la rappresentazione della vita quotidiana ordinaria.
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Felicie è una ragazza madre. La figlia Elise, di quattro anni, è stata concepita durante un’avventura amorosa estiva con Charles, che però per un disguido, ha perso di vista.
Nonostante i tentativi di sviluppare una relazione con Loic, e poi con Maxence, si deve arrendere all’evidenza che non amerà mai nessuno oltre a Charles
Eric Rohmer col suo stile asciutto sempre in bilico tra finzione e ricerca della verità narrativa, adotta tecniche quasi documentaristiche e pochi movimenti di macchina. L’intento è di lasciare spazio allo scorrere di eventi semplici, quasi banali, per inseguire la rappresentazione della vita quotidiana ordinaria. I dialoghi però sono continui, e spesso anche complessi, se poco avviene a livello visivo, lo stesso non si può dire a livello uditivo; Rohmer sceglie di non usare musica, almeno extradiegetica, per rafforzare l’idea di verità e allo stesso tempo per la necessità di lasciare in primissimo piano i dialoghi. In ogni caso, non manca la sorpresa finale.
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fedeleto
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giovedì 31 marzo 2011
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racconto di fede
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Rohmer dopo racconto di primavera continua il suo ciclo delle stagioni con racconto d'inverno.Felice e' una ragazza innamoratissima del suo charles,con cui passa un'estate indimenticabile.Al momento del ritorno dalle vacanze felice sbaglia indirizzo e dunque entrambi non si incontreanno piu'.5 anni dopo felice ha una figlia avuta precendetemente dallo stesso charles,e si divide tra un parruchiere che la convince ad andare con lui in un paesino mettendole a disposizione casa e bottega, e un'altro uomo intellettuale che la fa riflettere.Peccato che entrambi non la soddisfino e lei aspetti di rincontrare charles e forse non tutto e' perduto,poiche' la fede e' la fonte per poter portare la felicita' dei nostri desideri.
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Rohmer dopo racconto di primavera continua il suo ciclo delle stagioni con racconto d'inverno.Felice e' una ragazza innamoratissima del suo charles,con cui passa un'estate indimenticabile.Al momento del ritorno dalle vacanze felice sbaglia indirizzo e dunque entrambi non si incontreanno piu'.5 anni dopo felice ha una figlia avuta precendetemente dallo stesso charles,e si divide tra un parruchiere che la convince ad andare con lui in un paesino mettendole a disposizione casa e bottega, e un'altro uomo intellettuale che la fa riflettere.Peccato che entrambi non la soddisfino e lei aspetti di rincontrare charles e forse non tutto e' perduto,poiche' la fede e' la fonte per poter portare la felicita' dei nostri desideri.Rohmer cita pascal e la scommessa con dio,ovvimente e' un rimando ad una precedente pellicola dello stesso regista ,ovvero LA MIA NOTTE CON MAUD,e mette in scena la possibilita' di poter trovare la speranza nella fede(ovviamente cio' che le fa scaturire tale sensazione e' la rappresentazione del racconto d'inverno di shakespeare),il resto e' solo un itinerario sbagliato che per poter mascherare la profonda sofferenza dei sentimenti cerca una falsa oggettivita' del mondo rinnegando la propria soggettivita' e portando in una sola via:lo sbaglio.Felice e' una donna che dal momento in cui spera ,e' libera di vivere la sua speranza e il suo mondo,anche se il finale ambiguo lascia aperta una porta,sara' felicita' la loro?Rohmer ancora una volta ci fa emozionare e riflettere,e forse anche sperare.
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fedeleto
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giovedì 31 marzo 2011
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l'inverno della fede
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Dopo racconto di primavera,Rohmer continua il suo ciclo delle stagioni,e stavolta tocca all'inverno.In un'estate un ragazzo e una ragazza si innamorano passandola insieme e divertendosi ,ma al momento della separazione la ragazza sbaglia l'indirizzo.5 anni dopo la ragazza ovvero felice ,ha una figlia avuta appunto nel precedente passato con quel ragazzo che oramai non vede da tempo per via di questa dimenticanza,si divide tra un uomo parrucchiere che le promette di vivere con lei in un paesino e mandare avanti il lavoro,ed un uomo intellettuale che in un certo senso come dice lei la annoia,stanca di entrambi aspetta fiduciosa il ritorno di quel ragazzo,e appena accadra' stentera' lei stesso a crederlo.
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Dopo racconto di primavera,Rohmer continua il suo ciclo delle stagioni,e stavolta tocca all'inverno.In un'estate un ragazzo e una ragazza si innamorano passandola insieme e divertendosi ,ma al momento della separazione la ragazza sbaglia l'indirizzo.5 anni dopo la ragazza ovvero felice ,ha una figlia avuta appunto nel precedente passato con quel ragazzo che oramai non vede da tempo per via di questa dimenticanza,si divide tra un uomo parrucchiere che le promette di vivere con lei in un paesino e mandare avanti il lavoro,ed un uomo intellettuale che in un certo senso come dice lei la annoia,stanca di entrambi aspetta fiduciosa il ritorno di quel ragazzo,e appena accadra' stentera' lei stesso a crederlo.I punti interessanti nel film sono molti,a partire dalla rappresentazione di racconto d'inverno di shakespeare,che in un certo senso risveglia l'istinto di felice,e la figura stessa di felice.Ella e' in una sorta continua di limbo ove la scelta imposta dal canone esterno dell'oggettivita' sociale la condiziona,e il solo modo di sfuggirgli e' la dimenticanza di un vero sentimento ,ove la fede (come dice la stessa felice) puo' riportare la speranza e dunque nel suo caso l'uomo che 5 anni prima lei aveva amato perdutamente.Rohmer ancora una volta cita pascal e la scommessa con dio(palese il riferimento ad una sua vecchia pellicola intitolata LA MIA NOTTE CON MAUD),ed il tutto per discutere di cosa si debba concludere ,oppure se e' giusto scegliere di non credere o credere,sicuramente un buon film che come sempre mette in risalto la speranza di un vero sentimento,anche se il finale in un certo senso ambiguo lascia una porta aperta.
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