onufrio
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venerdì 15 novembre 2019
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la casa dei robeson
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Per aiutare la famiglia, in difficoltà economica, ad un passo ormai da perdere la casa e con la madre a letto che versa in gravi condizioni, il "matto" un piccolo ragazzino volenteroso e spigliato accetta la proposta di Leroy(Ving Rhames): svaligiare la ricca villa dei Signori Robeson, proprietari praticamente di tutto il quartiere. Numerose sorprese animeranno le vicende all'interno della casa, fra umorismo e venature horror.
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laurence316
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venerdì 24 agosto 2018
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craven al suo meglio. thriller e critica sociale
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Probabilmente il miglior film di Craven dopo Nightmare, La casa nera (ma il titolo originale significa La gente, le persone sotto le scale) è un originale e inventivo horror tendente piuttosto decisamente al thriller più che al gore o allo splatter, capace di tener col fiato sospeso gli spettatori.
Durante il prologo può apparire già visto e scontato, ma man mano che procede il film mostra gradualmente una serie di qualità non trascurabili. Oltre alla recitazione (piuttosto bravi i ragazzi, “Matto” e Alice, e i due genitori pazzoidi, interpretati da McGill e Robie, ovvero i coniugi Hurley di Twin Peaks), al ritmo serrato e alla regia, la scenografia.
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Probabilmente il miglior film di Craven dopo Nightmare, La casa nera (ma il titolo originale significa La gente, le persone sotto le scale) è un originale e inventivo horror tendente piuttosto decisamente al thriller più che al gore o allo splatter, capace di tener col fiato sospeso gli spettatori.
Durante il prologo può apparire già visto e scontato, ma man mano che procede il film mostra gradualmente una serie di qualità non trascurabili. Oltre alla recitazione (piuttosto bravi i ragazzi, “Matto” e Alice, e i due genitori pazzoidi, interpretati da McGill e Robie, ovvero i coniugi Hurley di Twin Peaks), al ritmo serrato e alla regia, la scenografia. Difatti, “la grande trovata del film” è senza dubbio la casa: “un labirinto di cunicoli, intercapedini, canali di aerazione, scivoli, camini che la attraversano orizzontalmente e perpendicolarmente” (Morandini).
La macchina da presa di Craven insegue i ragazzi tra le insenature di quella che può tranquillamente annoverarsi tra le dimore più inquietanti mai comparse sul grande schermo, e costringe lo spettatore ad un tour de force spaventevole che difficilmente avrà modo di dimenticare.
Un film pienamente riuscito, profondamente inquietante, che non manca anche di esibire un sottotesto di critica sociale, e si conclude con un finale pirotecnico assolutamente inaspettato.
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emanuelemarchetto
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martedì 12 settembre 2017
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la lotta di classe secondo craven
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Grullo è un ragazzino di colore del ghetto con una madre malata di cancro. A questo si aggiunge lo sfratto imminente da parte dei padroni di casa, i Robeson, che possiedono molti immobili nel quartiere. Per trovare i soldi Grullo, aiutato dal ladruncolo Leroy, si introdurrà a casa dei Robeson, scoprendo però una terribile verità.
Il film è una favola nera dai risvolti politici e sociologici evidenti: ancora una volta, Craven smitizza l'istituzione familiare, mostrando una coppia incestuosa che estremizza le convenzioni della borghesia, rivelandone così l'orrore e la falsità.
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Grullo è un ragazzino di colore del ghetto con una madre malata di cancro. A questo si aggiunge lo sfratto imminente da parte dei padroni di casa, i Robeson, che possiedono molti immobili nel quartiere. Per trovare i soldi Grullo, aiutato dal ladruncolo Leroy, si introdurrà a casa dei Robeson, scoprendo però una terribile verità.
Il film è una favola nera dai risvolti politici e sociologici evidenti: ancora una volta, Craven smitizza l'istituzione familiare, mostrando una coppia incestuosa che estremizza le convenzioni della borghesia, rivelandone così l'orrore e la falsità. I Robeson sono fratello e sorella, nati a loro volta da accoppiamenti incestuosi, e cercano di creare una famiglia apparentemente perfetta rapendo dei bambini e cercando di trasformarli in figli impeccabili. Quando questa eccellenza non viene raggiunta, la prole ripudiata viene chiusa in cantina, perché l'imperfezione va nascosta. I due maniaci sono anche i rappresentanti del neocapitalismo degli anni '80: infatti speculano sui beni immobili, comprando interi palazzi nei quartieri degradati e rivendendoli dopo aver sfrattato i poveri inquilini. Il gesto di Grullo e Leroy acquista, in questo modo, una sorta di giustificazione, quasi una rivendicazione dal basso, un "esproprio proletario": i due vogliono infatti derubare ai padroni per pagare le cure della madre di Grullo, "rubare ai ricchi per dare ai poveri". Ma oltre alle sfumature politiche, il film vanta anche un ritmo sostenuto che dura fino alla fine, ed è visivamente ricco di trovate interessanti; prima tra tutte, la struttura labirintica della casa, fatta di intercapedini e passaggi segreti.
Curiosità: McGill e Rbie apparivano in coppia anche nella serie tv Twin Peaks.
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dian71cinema
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lunedì 21 febbraio 2011
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dal genio wes craven
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SENZ'ALTRO UNO TRA I FILM MEGLIO RIUSCITI E PIU' INTERESSANTI DEL REGISTA CRAVEN. RIESCE IN QUESTO DIVERTENTE LAVORO AD ESPRIMERE UN ALTO LIVELLO DELLA SUA ABILITA' CINEMATOGRAFICA. LE INQUADRATURE SONO INDOVINATE... CON UNA BUONA CAPACITA' DI AUMENTARE IL RITMO E DECELLERARLO A SECONDA DELLE SEQUENZE. ANCHE LA TENSIONE E' MANTENUTA SENZA RICORRERE AD EFFETTACCI SPLATTER. LA SCENEGGIATURA RISULTA MOLTO ORIGINALE SEPPURE AI LIMITI DEL FANTA HORROR. BUONI ANCHE I DIALOGHI E L'INTERPRETAZIONE DEL CAST RISULTA D'AVVERO INCREDIBILE (LA COPPIA E' INCREDIBILMENTE EFFICACE, ED ALTRETTANTO BRANDON ADAMS, GIOVANE PROMESSA CINEMATOGRAFICA, REDUCE AL FIANCO DEL VIDEOCLIP MUSICALE NIENTE POPO DI MENO DI BAD-MICHAEL JACKSON).
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SENZ'ALTRO UNO TRA I FILM MEGLIO RIUSCITI E PIU' INTERESSANTI DEL REGISTA CRAVEN. RIESCE IN QUESTO DIVERTENTE LAVORO AD ESPRIMERE UN ALTO LIVELLO DELLA SUA ABILITA' CINEMATOGRAFICA. LE INQUADRATURE SONO INDOVINATE... CON UNA BUONA CAPACITA' DI AUMENTARE IL RITMO E DECELLERARLO A SECONDA DELLE SEQUENZE. ANCHE LA TENSIONE E' MANTENUTA SENZA RICORRERE AD EFFETTACCI SPLATTER. LA SCENEGGIATURA RISULTA MOLTO ORIGINALE SEPPURE AI LIMITI DEL FANTA HORROR. BUONI ANCHE I DIALOGHI E L'INTERPRETAZIONE DEL CAST RISULTA D'AVVERO INCREDIBILE (LA COPPIA E' INCREDIBILMENTE EFFICACE, ED ALTRETTANTO BRANDON ADAMS, GIOVANE PROMESSA CINEMATOGRAFICA, REDUCE AL FIANCO DEL VIDEOCLIP MUSICALE NIENTE POPO DI MENO DI BAD-MICHAEL JACKSON).. RISULTA BRAVISSIMO PERSINO IL CANE CHE CI OFFRE UNA BUONE DOSE DI GAGS DIVERTENTI.
UN FILM DEGLI ANNI '90 CHE E' DIVENTATO UN CULT E CHE HA CONTRIBUITO A PORTARE IL NOME DI WES CRAVEN TRA LE STELLE CINEMATOGRAFICHE DEL CINEMA HORROR. CERTAMENTE BUCHI NELL'ACQUA IL REGISTA NE HA COMPIUTI, MA IN QUESTO OTTIMO FILM GLI RIESCE TUTTO O QUASI.
VOTO COMPLESSIVO 9
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fedeleto
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martedì 26 gennaio 2010
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craven ed il suo lato nero...
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Vi ricordate il terribile freddy kruger?e i mostri deformi di LE COLLINE HANNO GLI OCCHI?se li ricordate allora dovresti rimembrare anche il regista che ha regalato questi piccoli gioielli ovvero WES CRAVEN. Nel film LA CASA NERA (titolo azzeccato) craven sceglie una storia dove l'orrore non e' la solita casa infestata e gli abitanti ne diventano succubi,bensi il contrario ovvero i padroni sono dei pazzi sanguinari che imprigionano la gente nelle mura della villa e non lasciano via di scampo a chi entra,ed un bambino di colore entrato per necessita di rubare con i suoi "maestri" sara' l'unico a poter uscire salvo ma non senza prima liberare la ragazza prigioniera,anche se non sara' facile affrontare i terribili padroni della casa.
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Vi ricordate il terribile freddy kruger?e i mostri deformi di LE COLLINE HANNO GLI OCCHI?se li ricordate allora dovresti rimembrare anche il regista che ha regalato questi piccoli gioielli ovvero WES CRAVEN. Nel film LA CASA NERA (titolo azzeccato) craven sceglie una storia dove l'orrore non e' la solita casa infestata e gli abitanti ne diventano succubi,bensi il contrario ovvero i padroni sono dei pazzi sanguinari che imprigionano la gente nelle mura della villa e non lasciano via di scampo a chi entra,ed un bambino di colore entrato per necessita di rubare con i suoi "maestri" sara' l'unico a poter uscire salvo ma non senza prima liberare la ragazza prigioniera,anche se non sara' facile affrontare i terribili padroni della casa.Craven sceglie una trama dove non regna il terrore fantascientifico o troppo banale ma mette in scena una storia dove regna il terrore reale ,la pazzia madre di molti mali,e lo scorrere del filmalterna momenti di intensa crudelta'(smembramenti) e homour leggero (il cane che scivola e si ritrova in cucina),ma il tutto e' condito con maestria e il film scorre in maniera molto piacevole senza momenti morti.Consigliato per i fan del regista e per gli amanti dell'horror-avventura.
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paolo ciarpaglini
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domenica 17 maggio 2009
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la casa nera.
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Mi aspettavo il solito film grondante di sangue, con mostri poco credibili che perdono braccia... Insomma tutto fuorchè ciò che questa pellicola è. Ho trovato il lavoro del 'maestro del brivido' Craven, assolutamente divertente. Horror...!?, where?. Forse il libro farà paura, lasciando alla fantasia la libertà di disegnare ad ognuno, una casa ad hoc. Ma questo film non può essere definito horror, piuttosto un divertentissimo gioco al trabocchetto Perchè, trascorsa la prima mezz'ora in cui si teme chissà che, ci si rende conto che, credo volutamente, non si è voluto creare niente, ma proprio niente di orrorifico. Stuisce la recensione del Morandini quando dice: '... tutto poi precipita nel terrore più profondo'.
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Mi aspettavo il solito film grondante di sangue, con mostri poco credibili che perdono braccia... Insomma tutto fuorchè ciò che questa pellicola è. Ho trovato il lavoro del 'maestro del brivido' Craven, assolutamente divertente. Horror...!?, where?. Forse il libro farà paura, lasciando alla fantasia la libertà di disegnare ad ognuno, una casa ad hoc. Ma questo film non può essere definito horror, piuttosto un divertentissimo gioco al trabocchetto Perchè, trascorsa la prima mezz'ora in cui si teme chissà che, ci si rende conto che, credo volutamente, non si è voluto creare niente, ma proprio niente di orrorifico. Stuisce la recensione del Morandini quando dice: '... tutto poi precipita nel terrore più profondo'. Divertentissimo, ben sceneggiato ed interpretato. Ottimo il contrasto e la saturazione dei colori su VHS. Lo consiglio vivamente a chi non pretende sempre, che il titolo corrisponda esattamente a ciò ch ci si aspetta. Un cult.
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blackwolf
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giovedì 12 marzo 2009
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penoso, ve lo sconsiglio!
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Questo horror non mi è piaciuto molto. A volte fa ridere risultando penoso ("Mami" e "Papi" che si mettono a ballare vicino al cadavere di Le Roy, il cane dei due fratelli che, scivolando dalla scala/scivolo, finisce in cucina, "Il Grullo" che cerca di far mollare la mano di Le Roy al Dobermann mentre viene morsicata finendo addirittura per prendersi la scossa a vicenda una volta che il bambino mette la mano sulla maniglia della porta), ridicola la scena finale con le banconote che cadono dal cielo, inoltre "Papi" chissa perche' ogni tanto indossa un costume molto simile a quello che portano i sadici, addirittura i due fratelli al loro amico a quattro zampe danno da mangiare una mano e fanno cibare di carne umana addirittura i ragazzi rinchiusi nelle cantine (uno di questi che si vede nella sequenza in cui sono attorno a "Mami" m'ha ricordato il mostro della laguna nera dell'omonimo film (1954).
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Questo horror non mi è piaciuto molto. A volte fa ridere risultando penoso ("Mami" e "Papi" che si mettono a ballare vicino al cadavere di Le Roy, il cane dei due fratelli che, scivolando dalla scala/scivolo, finisce in cucina, "Il Grullo" che cerca di far mollare la mano di Le Roy al Dobermann mentre viene morsicata finendo addirittura per prendersi la scossa a vicenda una volta che il bambino mette la mano sulla maniglia della porta), ridicola la scena finale con le banconote che cadono dal cielo, inoltre "Papi" chissa perche' ogni tanto indossa un costume molto simile a quello che portano i sadici, addirittura i due fratelli al loro amico a quattro zampe danno da mangiare una mano e fanno cibare di carne umana addirittura i ragazzi rinchiusi nelle cantine (uno di questi che si vede nella sequenza in cui sono attorno a "Mami" m'ha ricordato il mostro della laguna nera dell'omonimo film (1954)...). Visto in tv alle 10 di sera non avendo avuto nient'altro di meglio da fare...
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devil_in_love83
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domenica 7 settembre 2008
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ridicolo
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Uno dei film più brutti e stupidi che abbia mai visto! Lo sconsiglio vivamente!!!
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stefano69
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lunedì 14 luglio 2008
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chi ben incomincia...lascia l'opera a metà
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Peccato. Wes Craven aveva iniziato il film nel migliore dei modi, per poi gettare tutto alle ortiche in modo insensato.
Avrebbe potuto girare un horror di culto, con la riproposta in chiave moderna e innovativa delle più classiche paure infantili (e non solo): la casa “maledetta” che tutti evitano; l’orco e la strega che rapiscono, segregano, seviziano bambini, e mangiano carne umana; l’oscura cantina nella quale avvengono cose misteriose e agghiaccianti; il buio colmo di orrori senza nome.
A ciò si aggiungano la denuncia sociale e la critica al perbenismo americano, che ben traspaiono in filigrana dalla storia.
Purtroppo il film regge solo per una mezz’oretta, sostenuto da un’atmosfera di malsana inquietudine, venata qua e là da sprazzi di sapida ironia; ma subito degenera.
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Peccato. Wes Craven aveva iniziato il film nel migliore dei modi, per poi gettare tutto alle ortiche in modo insensato.
Avrebbe potuto girare un horror di culto, con la riproposta in chiave moderna e innovativa delle più classiche paure infantili (e non solo): la casa “maledetta” che tutti evitano; l’orco e la strega che rapiscono, segregano, seviziano bambini, e mangiano carne umana; l’oscura cantina nella quale avvengono cose misteriose e agghiaccianti; il buio colmo di orrori senza nome.
A ciò si aggiungano la denuncia sociale e la critica al perbenismo americano, che ben traspaiono in filigrana dalla storia.
Purtroppo il film regge solo per una mezz’oretta, sostenuto da un’atmosfera di malsana inquietudine, venata qua e là da sprazzi di sapida ironia; ma subito degenera. Probabilmente Craven vuole strafare, e carica all’estremo le situazioni: l’orrido diventa granguignolesco, l’ironia e la satira scadono nella farsa, lo spaventoso si trasforma nel ridicolo. Il film trascende in un guazzabuglio inverosimile, con situazioni che nella loro improbabilità sono a dir poco imbarazzanti (una per tutte, il modo in cui il piccolo protagonista riesce a liberarsi del ferocissimo cane).
Non si capisce più a che razza di film ci si trovi di fronte (horror o parodia? racconto gotico o fumettone postmoderno? film di paura o di denuncia?), e nemmeno a che pubblico il regista voglia rivolgersi: per chi è già uscito dall’adolescenza il film risulta piuttosto insulso (né valgono a riscattarlo qualche trovata geniale e le metafore sociologiche), invece per i bambini presenta comunque troppe crudezze e qualche volgarità gratuita. Forse potrebbe essere pienamente apprezzato solo da quella fascia di ragazzini che si trova tra l’infanzia e l’adolescenza, quei tredicenni di cui una battuta del film dice che appartengono a “un’età comunque sfortunata, perché sei troppo grande per giocare e troppo piccolo per sc…re”.
Un film che al massimo si può guardare giusto per passare una serata, in mancanza di altro da fare. Se invece si vuole un'opera capace di unire horror, denuncia sociale e ironia, meglio rivolgersi a Carpenter.
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gorta88
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mercoledì 2 luglio 2008
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non male
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Il film non è poi così male. A parte la stupidaggine del finale, l'inizio è interessante è l'effetto claustrofobico all'interno della casa è reso piuttosto bene. E poi è il primo film di A.J.Langer, che sarebbe diventata poi una splendida attrice
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