Spaghetti House |
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Un film di Giulio Paradisi.
Con Nino Manfredi, Leo Gullotta, Gino Pernice, Renato Scarpa, Sandro Ghiani.
continua»
Commedia,
Ratings: Kids+16,
durata 109 min.
- Italia 1982.
MYMONETRO
Spaghetti House
valutazione media:
3,34
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Guerra tra poveridi ParsifalFeedback: 25600 | altri commenti e recensioni di Parsifal |
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lunedì 6 luglio 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Agli inizi degli anni '80, decennio all'insegna dell'edonismo e del riflusso, Manfredi interpretò questo film , tratto da un fatto di cronaca realmente accaduto in Inghilterra, dove si svolge l'intera vicenda. L'attore collaborò anche alla stesura della sceneggiatura, in compagnia di Age e Scarpelli, mentre la regia è di G.Paradisi. Nella capitale inglese, un gruppo di lavoratori italiani, nel settore della ristorazione, arrabattandosi ogni giorno con problemi di tutti i generi, ivi compresala compatibilità tra di loro, accarezzano il sogno di affrancarsi dal ruolo di subalterni e diventare imprenditori, rilevando un locale messo in vendita da una ristoratrice cinese ( il film indubbiamente, preconizza il ruolo che la comunità cinese andrà ad occupare nella società occidentale). Ma il denaro che occorre per l'acquisto è stato faticosamebnte guadaganto da tutti, in anni lunghi e faticosi di permanenza all'estero e più di uno di loro , vorrebbe far ritorno sul patrio suolo, inficiando i progetti dei colleghi. Mentre sono sul punto di decidere, interviene il fattore X; degli uomini di colore, spiantati , disoccupati e pronti a tutto, tentano una rapina a tarda notte nel ristorante in cui lavorano i protagonisti, ne nasce un iniziale parapiglia, la rapina va a vuoto e tutti restano intrappolati nella cambusa, mentre la Polizia assedia il locale. Il capo dei disperati dunque, per dare una connotazione nobile ad un gesto nato dal fatto che nessuno di loro aveva nulla da perdere, comunica alle Forze dell'Ordine di essere i Comandante di una cellula del Fronte di Liberazione Nero e comincia così un lungo ed estenuante braccio di ferro tra sedicenti ribelli e Istituzioni, che tendono a prendere tempo, nella convizione che l'assedio dovrà cadere in tempi brevi. Durante questo lasso di tempo, che sembra infinito a tutti, veniamo a conoscenza delle personlalità dei presenti, delle loro paure, delle idiosincrasie accumulate negli anni di lavoro e sacrifici, dei loro desideri inconfessati. Altresì il rapporto con i sequestratori, dopo le liti iniziali, si ammorbidisce e tende a divenire quasi una vera e propria Sindrome di Stoccolma. La situazione non rimarrà a lungo sugli equlibri precari tra i due gruppi di protagonisti, ma si vedrà nel corso della narrazione, lo spaccato di un'umanità profonda a tratti dolorante, con ferite inferte dal un sistema che tende a mettere i poveri gli uni contro gli altri, praticando il divide et impera. Manfredi non era nuova alla narrazione delle condizioni degli italiani all'estero, ci fu un illustre precedente cinematografico, " Pane e Cioccolata" di F. Brusati , nel 1974. Non erano solo ed esclusivamente commedie, ma molto di più.
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