parsifal
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martedì 17 luglio 2018
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maenecmi a parigi
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Film tratto dall'omonimo romanzo di P.Chiara ( non è certo l'unica trasposizione cinematografica dei suoi scritti), sceneggiatura di S.Parenzo e M.Vicario che curerà anche la regia. Vicenda che parte, come spessoa ccade negli scritti dell' autore, da un cittadina di provincia , immota ed immobile con i suoi riti, vizi e virtù situata su un lago del Nord Italia. Qui vi abita il protagonista Piero, un vitellone locale, perennemente in combutta con gli amici del bar con i quali divide la goliardia e la noia di provincia. Piero vince un viaggio premio a Parigi e aprte speranzoso , alla volta di ( presume) avventure di ogni genere. Ma l'esordio non è certo dei migliori; coinvolto , suo malgrado , in maldestro tentativo di rapina, ad opera di alcuni connazionali, viene fermato e trattenuto al commissariato.
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Film tratto dall'omonimo romanzo di P.Chiara ( non è certo l'unica trasposizione cinematografica dei suoi scritti), sceneggiatura di S.Parenzo e M.Vicario che curerà anche la regia. Vicenda che parte, come spessoa ccade negli scritti dell' autore, da un cittadina di provincia , immota ed immobile con i suoi riti, vizi e virtù situata su un lago del Nord Italia. Qui vi abita il protagonista Piero, un vitellone locale, perennemente in combutta con gli amici del bar con i quali divide la goliardia e la noia di provincia. Piero vince un viaggio premio a Parigi e aprte speranzoso , alla volta di ( presume) avventure di ogni genere. Ma l'esordio non è certo dei migliori; coinvolto , suo malgrado , in maldestro tentativo di rapina, ad opera di alcuni connazionali, viene fermato e trattenuto al commissariato. IL commissario Juvet (M. Buzzoffi) non crede alla sua innocenza e trattiene il suo passaporto in attesa di informazioni dall' Italia. Solo, privato del denaro che aveva con sè e senza documenti si muove alla ricerca di un alloggio. Si imbatterà in Maria Lenormand, Una splendida e sensuale A.Ferreol dal fascino maturo e consapevole, sedicente vedova e disposta ad affittare una stanza allo sfortunato Piero: L'atmosfera in quella casa elegante e misteriosa, è molto particolare, densa di segreti inconfessaati. Scartabellando i numerosi libri della biblioteca del defunto marito di MAria, Piero rinviene il suo diario e scopre il lato oscuro di Maurice, inviduo polimorfico e con una vena di pervesione insita nel suo animo. Durante uno dei suoi vagabondaggi per le vie della Ville Lumiere, conosce Valentine ,una misteriosa e seducente C.BOquet, che si rivela essere l'amante di Maurice e confessa a Piero un particolare che andrà a condizionare l' andamento dell'intera vicenda; I due sono identici, come gocce d'acqua. Da qui avrà inizio una raffinata commedia degli equivoci, di stampo plautino ( ricordiamo i MAenecmi) ed il suo andamento condurrà il protagonista, provinciale abitudinario e prevedibile, a vivere una lunga serie di imprevisti ad alta velocità e conn grande intensità emotiva. Commedia elegante, fondata sul tema dell'identità e dell'imprevisto, ottimamente recitata da un sempre ottimo Dorelli , coadiuvato da due grandi attrici, espressive ed attraenti al tempo stesso.
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renato c.
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mercoledì 15 febbraio 2017
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film piacevole tratto da romanzo di piero chiara
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Brutta cosa essere sosia di un criminale! Il povero Johnny Dorelli (in doppio ruolo: protagonista e criminale!) Se ne va pimpante a Parigi, avendo però incontrato uno iettatore, ed avrà un sacco di guai! Prima passando per caso davanti ad un luogo dove stava accadendo una rapina, viene arrestato anche lui dalla polizia e finisce in galera in cella coi rapinatori che gli fregano i soldi che aveva nel taschino! Scagionato, ma quasi senza soldi, trova da dormire presso una strana donna (Andréa Ferréol) dallo sguardo che incuteva un po' di timore, che gli fa anche un prestito. L'affittacamere gli racconta una strana storia, di avere avuto un fratello che viveva con lei ma che poi è fuggito con una orientale.
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Brutta cosa essere sosia di un criminale! Il povero Johnny Dorelli (in doppio ruolo: protagonista e criminale!) Se ne va pimpante a Parigi, avendo però incontrato uno iettatore, ed avrà un sacco di guai! Prima passando per caso davanti ad un luogo dove stava accadendo una rapina, viene arrestato anche lui dalla polizia e finisce in galera in cella coi rapinatori che gli fregano i soldi che aveva nel taschino! Scagionato, ma quasi senza soldi, trova da dormire presso una strana donna (Andréa Ferréol) dallo sguardo che incuteva un po' di timore, che gli fa anche un prestito. L'affittacamere gli racconta una strana storia, di avere avuto un fratello che viveva con lei ma che poi è fuggito con una orientale. Il buon Dorelli la va a cercare e trova la bellissima Valentine (Carole Bouquet) e ne diventa l'amante! E da lei scopre di essere il sosia del marito (era il marito e non il fratello!) della Ferréol che prima di finire in galera era stato l'amante di Valentine! Intanto la Ferréol, forse perchè era il sosia del marito, si invaghisce di lui e vi fa scene di gelosia, e lui per consolarla passa una notte d'amore anche con lei! Al mattino però il marito sosia arriva all'improvviso perchè era evaso, soprattutto per prenderssi i soldi che avava nascosto nel materasso! Impaurito Dorelli fugge per tornare in Italia ma in treno si accorge di aver preso una giacca del sosia, compromettente e la butta dal finestrino! La polizia sale sul treno ma quando sta per arrestarlo, un uomo che era nello stesso scompartimento lo scagiona dicendo che non l'aveva mai visto con quella giacca! Presa la cosa come un atto di bontà il povero Piero (Dorelli) scopra invece che quell'uomo voleva in cambio una prestazione omosessuale e gli darebbe anche i soldi, che gli mancavano per tornare in Italia! Purtroppo il povero Piero è costretto a cedere e quando torna in Italia è frastornato ed anche se Valentine lo raggiunge per passare la vita con lui, egli non se la sente e la lascia partire! Johnny Dorelli era molto adatto a fare le parti del buon uomo, un po' ingenuo che si lascia attrarre dalle trappole, ma la sua carriera cinematografica non è stata purtroppo molto lunga. Andréa Ferréol è decisamente dimagrita rispetto alla "cicciona" de "La grande abbuffata" e, sguardo a parte, aveva un corpo non male! Carole Bouquet la ricordavo come bella protagonista di "007-Solo per i tuoi occhi" ed anche qui aveva l'aspetto affascinante col suo bel viso! Nelle scene di nudo comunque appariva piuttosto magra anche se di seno non era male, comunque sempre una bella donna! Il film termina con una partita a biliardo che avrebbe come premio un viaggio a Copenaghen, ma il povero Piero avrebbe ancora avuto voglia di andarci, in caso di vincità?
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