faber
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domenica 12 agosto 2007
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questi sì, che si chiamano film!
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Il film l'ho comprato per commissione, che non nè ero molto interessato, avendo già visti quelli più significativi del filone. Ed invece ho scoperto che sono pellicole da gustare tutte quante, da collezione, e che, forse, non hanno più tanta efficacia o senso se non si ammirano tutte, o in larga parte! A meno che non si voglia fare il tuttologo generale, che infine non sa nulla di nulla, approfonditamente! Anche perchè i film, se non si inseriscono nel loro cosiddetto "filone", e non solo idealmente o per cultura formale, poco si può capire di tutto la Storia che hanno voluto e saputo scrivere e dell'importanza che, specie oggi, sbandierano, in senso artistico! Oltre al fatto che, andando al film in particolare, guardarlo è davvero del tempo ben speso.
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Il film l'ho comprato per commissione, che non nè ero molto interessato, avendo già visti quelli più significativi del filone. Ed invece ho scoperto che sono pellicole da gustare tutte quante, da collezione, e che, forse, non hanno più tanta efficacia o senso se non si ammirano tutte, o in larga parte! A meno che non si voglia fare il tuttologo generale, che infine non sa nulla di nulla, approfonditamente! Anche perchè i film, se non si inseriscono nel loro cosiddetto "filone", e non solo idealmente o per cultura formale, poco si può capire di tutto la Storia che hanno voluto e saputo scrivere e dell'importanza che, specie oggi, sbandierano, in senso artistico! Oltre al fatto che, andando al film in particolare, guardarlo è davvero del tempo ben speso. Non c'è che dire, verfamente rilassante ed espressivo; ed il punto è proprio quello che ancora oggi si nota. L'immancabile messaggio o le soventi aporie che lasciavano al pubblico la libertà di giudicare, con le proprie menti e col proprio senso di giustizia, di chi fosse la colpa di un'Italia tanto disperata e cosa occorresse fare (libertà di giudizio che, attualmente, tra plagi mediatici, dittature nascoste e modelli a cui genuflettersi, come agli altari, è una utopia!)non erano solo destinate a menti troppo elevate per capire! Ma anche alla gente comune, il chè è ammirevole non solo per quanto può riguardare l'umiltà e la sincerità dell'artista in generale; ma anche perchè in quegli anni lì, trovare gente, specialmente fra gli "artisti", disposta a non fare del popolo solo uno scudo per parare il culo alle loro insensate esigenze, attraverso la scusa delle sofferenze (confondendo la fame e il fastidio di non poter portare una minigonna, perchè la società era bigotta) era abbastanza difficile! Ed è qualcosa che è valido anche oggi! Tra gli esigui intellettuali, gli apprendisti politici o i cuccioli di Padroni sanguisughe, c'è ancora chi finge di essere per il popolo, ma è solo un pretesto. Non gli importa minimamente nè di capirlo, nè di fargli capire! Sotto tutti i profili, VIVA il Cinema di genere!!!
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(di dori)
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