Roma violenta

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Un film di Marino Girolami. Con Silvano Tranquilli, Richard Conte, Maurizio Merli, Attilio Dottesio, Mimmo Palmara.
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Poliziesco, durata 92 min. - Italia 1975. MYMONETRO Roma violenta * * - - - valutazione media: 2,07 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
nico g. giovedì 31 maggio 2012
facile giustizialismo Valutazione 1 stelle su cinque
29%
No
71%

Questo commento vale per tutti i poliziotteschi in genere, visto uno, visti tutti. Era facile per quei registi cavalcare il malcontento popolare e la frustrazione verso il presunto dilagare della criminalità, che in realtà non era nettamente superiore a quello di altre epoche.
  Tutto sommato, quello del giustizialismo nel cinema è un peccato veniale, visto che ci sono caduti anche Don Siegel col suo Callaghan, Monicelli col "Borghese piccolo piccolo" (e prima di lui Alberto Moravia, autore del libro) e i registi che hanno diretto la serie del giustiziere con Charles Bronson.
  Filmetti intrisi di luoghi comuni, con poliziotti-pistoleri osannati da tanti giovanotti che - per controsenso - proprio nella manica corta della maglietta avevano infilato un pacchetto di sigarette di contrabbando. [+]

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paolo 67 venerdì 11 maggio 2012
il clima di quegli anni Valutazione 3 stelle su cinque
80%
No
20%

Inaspettato, fortunatissimo successo di genere, ha rinnovato il poliziottesco all'italiana e creato il personaggio del commissario Betti (Maurizio Merli), ispirato a quello de LA POLIZIA INCRIMINA LA LEGGE ASSOLVE, che risultò così convincente da diventare popolarissimo come commissario giustiziere del poliziottesco all'italiana. Il film parla della criminalità violenta che si accanisce su Roma e di un tutore dell'ordine che cerca di stroncarla con le maniere tanto forti da mettersi contro i suoi superiori e doversi trasformare, uscito dalla polizia, in giustiziere privato. Girolami gira in maniera suggestiva e coinvolgente. [+]

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cineasta90 martedì 11 gennaio 2011
il valore civile del film Valutazione 2 stelle su cinque
71%
No
29%

sicuramente da un punto di vista estetico cinematografico non è un capo d'opera ma è inutile negare che questi film conosciuti come polizziotteschi sono diventati dei Cult .cult non significa capolavoro ma bensi un opera cinematografica che ha riscosso un enorme successo tra il pubblico perchè riesce emotivamente a coinvongerlo ovvero riesce ad illustrare proggressivamente e semplicemente e senza elavato impegno registico la realtà che lo spettatore conosce.La sceneggiatura è ricca di dialoghi impregnati di luoghi comuni ma in realtà quei luoghi comuni riflettano ciò che la gente comune pensa e soppratutto è un film che coinvolge poichè si basa sul binomio giustizia da se /fatta dallo stato

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nick distefano domenica 4 gennaio 2009
poliziottesco che ha fatto storia! Valutazione 2 stelle su cinque
0%
No
0%

Maurizio Merli interpreta per la prima volta il personaggio che lo ha reso famoso, il commissario Betti. Martinelli dirige bene fino a che non arrivano le sequenze d'inseguimento, in cui diventa piuttosto fiacco. Il montaggio di Vincenzo Tomassi è come al solito insostituibile, montatore che si farà notare nel cinema italiano per i suoi contributi nei più famosi film di genere italiani, lavorando spesso e volentieri con D'Amato, Fulci, Deodato, Lenzi, Girolami, ecc. La qualità video del DVD è scarsissima, se avete la VHS meglio.

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heiko h. caimi domenica 24 febbraio 2008
un solido poliziesco d'azione Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

Il commissario Betti (Merli) si muove in una Roma anni '70 fatta di sfasciacarrozze, bische, ricettatori, malviventi dai soprannomi cruenti e tanta, tanta violenza. E ci si muove con metodi da giustiziere. Alla Squadra Speciale è un mito, ma con i suoi superiori i rapporti sono tanto tesi da fargli perdere il distintivo. La sua lotta personale contro il crimine, però, non si fermerà nemmeno davanti alla sospensione, dovuta ad un omicidio compiuto per vendicare un collega (Lovelock). Verrà infatti arruolato da un avvocato (Conte) in una squadra di vigilantes. Maurizio Merli esordisce qui nei panni del commissario di ferro che gli resteranno cuciti addosso per un decennio. La regia di Franco Martinelli (padre di Enzo G. [+]

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anonimo martedì 4 ottobre 2005
roma violenta? e te credo !!! Valutazione 1 stelle su cinque
63%
No
38%

L'unica stella è per i titoli di testa, davvero ben scritti; per quanto riguarda il film, il pressapochismo dilagante consiglierebbe zero stelle: l'unico sprazzo è rappresentato da un Ray Lovelock alle prime armi ( pensa te! ). Merli ha fatto di meglio ( il Garibaldi televisivo, ad esempio ) Franco Martinelli ( o se preferite Marino Girolami ) no.

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marco lunedì 27 settembre 2004
roma violenta: quando la legge non basta più Valutazione 4 stelle su cinque
25%
No
75%

Un film a dir poco mitico, forse, nel suo genere, secondo soltanto a Roma Violenta. Maurizio Merli (il commissario Betti) si rende protagonista di un'interpretazione eccellente: il film è un crescendo di violenza, che inizia con un omicidio del tutto gratuito in una rapina all'autobus di Piazzale Flaminio e che termina con l'esecuzione di due malavitosi che avevano tentato di massacrare un ex agente speciale (Biondi) finito su una sedia a rotelle. Il commissario interpretato da Merli, con i suoi metodi bruschi e violenti, si scontra sempre con la giustizia e con i suoi superiori che l'inducono, ad un certo punto del film, a rassegnare le dimissioni. E' a questo punto che Betti viene ingaggiato da un avvocato romano, Sartori (Richard Conte), che chiede all'ex commissario di coordinare un gruppo di cittadini esasperati dalla crescente criminalità e rassegnati alla cronica assenza delle forze dell'ordine. [+]

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johnny abomaso mercoledì 7 gennaio 2004
introducing commissario betti Valutazione 2 stelle su cinque
67%
No
33%

marino girolami non ha certo la mano leggera in questo tipico poliziesco all'italiana, che vede protagonista il grande maurizio merli nei panni del commissario betti, uomo di legge tutto d'un pezzo che mal sopporta i codici e i regolamenti. il film esce sulla scia del successo di *la polizia incrimina, la legge assolve*, firmato l'anno precedente dal figlio dello stesso girolami, e lancera' alla grande merli. la trama e' quella classica da ispettore callaghan, ma e' soprattutto l'azione che interessa: e ce n'e' in abbondanza, anche se girolami non e' del genere e ogni tanto si vede. notevole comunque la scena di avvio sul tram, con fermi immagine alla peckinpah (o me li sono sognati?) e musica che guy ritchie citera' in *the snatch* (consapevolmente? mah). [+]

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