gianni lucini
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sabato 7 gennaio 2012
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inferiore al primo episodio
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Alberto De Martino riprende e regala un secondo e ultimo episodio al fortunato personaggio di Provvidenza nato nel 1972 con l film La vita, a volte, è molto dura, vero Provvidenza? di Giulio Petroni. Questa volta la maschera di Charlie Chaplin in versione western funziona meno del primo episodio. Il film finisce per apparire lento e macchinoso, con gag spesso scontate. Rispetto al primo episodio molto meno e si sbadiglia di più. Tomas Milian regge da par suo la parte come al solito ma anche lui dà l’impressione di non essere troppo convinto della necessità di riportare sullo schermo il personaggio di Provvidenza. Tra le sequenze da citare c’è quella dell'ospizio nel quale hanno trovato ricovero tutti i grandi protagonisti del western all’italiana, da Sartana a Django a Trinità, una sorta di malinconico addio all’epopea di un genere.
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Alberto De Martino riprende e regala un secondo e ultimo episodio al fortunato personaggio di Provvidenza nato nel 1972 con l film La vita, a volte, è molto dura, vero Provvidenza? di Giulio Petroni. Questa volta la maschera di Charlie Chaplin in versione western funziona meno del primo episodio. Il film finisce per apparire lento e macchinoso, con gag spesso scontate. Rispetto al primo episodio molto meno e si sbadiglia di più. Tomas Milian regge da par suo la parte come al solito ma anche lui dà l’impressione di non essere troppo convinto della necessità di riportare sullo schermo il personaggio di Provvidenza. Tra le sequenze da citare c’è quella dell'ospizio nel quale hanno trovato ricovero tutti i grandi protagonisti del western all’italiana, da Sartana a Django a Trinità, una sorta di malinconico addio all’epopea di un genere...
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dandy
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mercoledì 26 dicembre 2018
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cian ku laaaaaaaaaaaa!!!
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Dopo il successone di "La vita a volte molto dura,vero Prvvidenza?",un seguito che si limita a riproporre in dosi più massicce gli ingredienti del prototipo.Humor infantile e cartoonesco,splastick,balletti stralunati,tormentoni(il cliente del saloon che perde sempre 100 dollari contro Provvidenza),contaminazioni di generi vari(c'è anche una strizzatina d'occhio a"Il padrino" e il finale omaggia i film di Bruce Lee),sfondi dipinti,marchingegni e accessori alla 007,scazzottate in puro stile Bud Spencer e Terence Hill,e un colpo di scena finale che sembra essere stato riciclato in "Wild wild west".La sceneggiatura è ancora di Castellano e Pipolo.
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Dopo il successone di "La vita a volte molto dura,vero Prvvidenza?",un seguito che si limita a riproporre in dosi più massicce gli ingredienti del prototipo.Humor infantile e cartoonesco,splastick,balletti stralunati,tormentoni(il cliente del saloon che perde sempre 100 dollari contro Provvidenza),contaminazioni di generi vari(c'è anche una strizzatina d'occhio a"Il padrino" e il finale omaggia i film di Bruce Lee),sfondi dipinti,marchingegni e accessori alla 007,scazzottate in puro stile Bud Spencer e Terence Hill,e un colpo di scena finale che sembra essere stato riciclato in "Wild wild west".La sceneggiatura è ancora di Castellano e Pipolo.E' un pò più pesantuccio del primo film,ma il brio non manca,così come molteplici trovate simpatiche(il tiro al moscone,la banca di Lego,la roulette truccata,il salvataggio di Don Vito,l'ospizio dove vegono nominati i protagonisti dei nostri western più famosi).Milian,sempre con look Chapliniano,funziona un pò meno,ma fa la sua parte,e canta anche la canzone dei titoli.Paolo Ferrari appare all'inizio,parodiando la sua pubblicità del detersivo.Nando Martellini commenta alla moviola le imprese di Provvidenza.Musiche di Ennio Morricone e Bruno Nicolai.Datato,ma da recuperare.Un pò un anticipo alla lontana di "Mezzogiorno e mezzo di fuoco",assieme al primo film.
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