dandy
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mercoledì 15 novembre 2017
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ben più di un semplice b movie.
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Uscito poco prima del coevo "Non aprita quella porta",ne amplifica la componente horrorifica ed affronta in maniera molto più diretta il tema del Vietnam.Beninteso,qui non vi è traccia di maniaci cannibali nè di famiglie disfunzionali(anche se a conti fatti il sangue è più copioso qui che nel film di Hooper[sempre poco comunque]).Il regista prende di petto la disgregazione familiare,l'inacapacità di reagire adeguatamente all'orrore della morte e dell'inspiegabile,se non attraverso un'accettazione passiva dovuta a un eccessivo amore materno(probabile e malsano leit motiv per la vicenda).Mentre negli omicidi di Andy vi sono chiari riferimenti alla tossicodipendenza,della quale cui molti reduci del Vietnam finirono schiavi(la sequenza dell'iniezione sembra anticipare "Addiction" di Abel Ferrara).
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Uscito poco prima del coevo "Non aprita quella porta",ne amplifica la componente horrorifica ed affronta in maniera molto più diretta il tema del Vietnam.Beninteso,qui non vi è traccia di maniaci cannibali nè di famiglie disfunzionali(anche se a conti fatti il sangue è più copioso qui che nel film di Hooper[sempre poco comunque]).Il regista prende di petto la disgregazione familiare,l'inacapacità di reagire adeguatamente all'orrore della morte e dell'inspiegabile,se non attraverso un'accettazione passiva dovuta a un eccessivo amore materno(probabile e malsano leit motiv per la vicenda).Mentre negli omicidi di Andy vi sono chiari riferimenti alla tossicodipendenza,della quale cui molti reduci del Vietnam finirono schiavi(la sequenza dell'iniezione sembra anticipare "Addiction" di Abel Ferrara).Oltre questo,il film è ottimo nell'opprimere e inquietare,nell'ambientazione perlopiù notturna,nell'utilizzo della colonna sonora di Carl Zitter,zeppa di sussurri rauchi,e nell'interpretazione del cast.Marley era stato Jack Woltz in "Il Padrino".L'esordiente Backus,è inquietante e la sua trasformazione finale regge bene la prova del tempo(uno dei primissimi lavori di Tom Savini).Si vocifera che per il ruolo si fosse pensato inizialmente a Christopher Walken....Toccante il finale nel cimitero.Uno dei migliori horror socio-politico-familiare anni '70,che inquadra perfettamente la realtà dolorosa e disagiata del periodo.
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frank
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martedì 22 aprile 2008
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chi ha dato 1 stella a questo capolavoro?!
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Magari facessero un horror cm questo oggi! Purtroppo c s accontenta d hostel. Un horror che ha cs da dire.
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megadave
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domenica 10 febbraio 2008
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farinotti vai a zappare la terra!
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Ho scoperto Bob Clark da qualche anno , e secondo il mio parere entra di diritto , forse solo per quel Superbo Black Christmas(che ha generato un sotto-filone lo slasher-horror fra i più proficui), fra i migliori registi horror di sempre...c'era del talento nel suo modo di concepire le scene, quella sua particolare sensibilita attrverso cui filtrava il testo di una sceneggiatura forse non perfetta(la morte dietro la porta) ma facendone comunque un horror dignitoso, e di contenuti.Ciao bob arrivederci!
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sadman
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mercoledì 25 aprile 2007
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in ricordo di bob clark
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Lascio questa recensione anche come omaggio alla memoria di Bob Clark,notevole regista di film horror indipendenti,morto per un tragico incidente stradale a causa di un camionista ubriaco!La morte dietro la porta è un film ingiustamente trascurato che parla di un soldato morto sul campo di guerra vietnamita che ritorna a casa dopo le preghiere della madre!
Ottimo horror che sa far spaventare più che per l'aspetto narrativo,per la sua realizzazione tecnica!Le inquadrature(su tutte la scena quando i genitori di andy scoprono che il figlio è ritornato a casa e lo vedono immobile dietro la porta),gli effetti sonori,la sublime interpretazione di andy-Richard backus-forse lo zombie più credibile della storia del cinema!Altro motivo per connservarlo nella propria videoteca è la scena finale-la c
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Lascio questa recensione anche come omaggio alla memoria di Bob Clark,notevole regista di film horror indipendenti,morto per un tragico incidente stradale a causa di un camionista ubriaco!La morte dietro la porta è un film ingiustamente trascurato che parla di un soldato morto sul campo di guerra vietnamita che ritorna a casa dopo le preghiere della madre!
Ottimo horror che sa far spaventare più che per l'aspetto narrativo,per la sua realizzazione tecnica!Le inquadrature(su tutte la scena quando i genitori di andy scoprono che il figlio è ritornato a casa e lo vedono immobile dietro la porta),gli effetti sonori,la sublime interpretazione di andy-Richard backus-forse lo zombie più credibile della storia del cinema!Altro motivo per connservarlo nella propria videoteca è la scena finale-la consapevolezza di Andy di non essere più un umano!Insomma un horror con la H maiuscola!
Grazie per questa perla,Bob!
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kriminal
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venerdì 27 ottobre 2006
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eterno ritorno
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E' un film triste, tutto sommato.
E'la descrizione di un disfacimento individuale, familiare e sociale che suscita un misto di compassione e di paura più per la ineluttabilità del destino che coinvolge i protagonisti della vicenda che per il tema orrorifico dello zombie. Straziante, commovente e affascinante la scena finale.
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