Il film, che narra l’insediamento nel West di una famiglia di emigrati svedesi, si basa, all’inizio e alla fine, su dati storici certi. Infatti nella seconda metà del 1800 vi fu una forte emigrazione di svedesi negli USA, per via di una miseria diffusa, di mancanza di posti di lavoro e di prospettive future. Si stabilirono nell’Est degli USA soprattutto come operai e nel West come agricoltori. Questi ultimi scelsero prevalentemente il Minnesota come loro destinazione, dove si verificò lo stesso fenomeno che accadde nell’Oregon: i primi pionieri che si installarono scrissero lettere entusiaste ad amici e familiari invitandoli a raggiungerli, raggiungendo spesso il loro scopo e prestando poi tutto l’aiuto necessario, anche economico, al loro arrivo per l’insediamento.
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Il film, che narra l’insediamento nel West di una famiglia di emigrati svedesi, si basa, all’inizio e alla fine, su dati storici certi. Infatti nella seconda metà del 1800 vi fu una forte emigrazione di svedesi negli USA, per via di una miseria diffusa, di mancanza di posti di lavoro e di prospettive future. Si stabilirono nell’Est degli USA soprattutto come operai e nel West come agricoltori. Questi ultimi scelsero prevalentemente il Minnesota come loro destinazione, dove si verificò lo stesso fenomeno che accadde nell’Oregon: i primi pionieri che si installarono scrissero lettere entusiaste ad amici e familiari invitandoli a raggiungerli, raggiungendo spesso il loro scopo e prestando poi tutto l’aiuto necessario, anche economico, al loro arrivo per l’insediamento.
Non vi sono quasi mai eventi straordinari, ma si narra con realismo tutto ciò che può capitare ad una famiglia di emigrati: il viaggio e l’arrivo, la costruzione della casa, la miseria iniziale e la fame, la collaborazione dei vicini, la difficoltà di adattamento soprattutto per le donne, i problemi dovuti alla non conoscenza della lingua, le nascite e i matrimoni, i pastori e le funzioni religiose con l’attrito tra le diverse confessioni cristiane, il rapporto con gli indiani, l’attribuzione della cittadinanza americana e persino, indirettamente, l’inizio della guerra civile. Il protagonista si sente in debito verso gli USA e vorrebbe arruolarsi nell’Unione ma, per sua fortuna, viene riformato. I protagonisti muoiono piuttosto giovani: lei per le gravidanze e le fatiche, lui per i dispiaceri e la fatica. Stranamente poco ci viene detto dei figli.
Il film termina con un altro evento storico, fortunatamente mostrato con sobrietà: il massacro di pionieri compiuto dai Dakota nel 1862, come rivolta di questa tribù dei Sioux contro le inadempienze del Governo che, tolta loro la terra, non fa giungere i soldi e i viveri promessi.
Film bellissimo, in quanto la superlativa recitazione dei protagonisti è talmente realistica, anche grazie alle riprese, da farci veramente partecipare a tutti gli eventi mostrati.
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