Dietro lo pseudonimo di John Old si nasconda, quale regista di questo"La strada per Port Alamo"(1964), un grande del cinema, Mario Bava, i cui grandi film, da"I tre volti della paura"(1963)a"Shock"(1964)sono film di genere fantastico-horror, grande anche come direttore di fotografia e creatore di effetti speciali. Qui, a dire la verità, si ha l'impressione, in questa storia di banditi pentiti, di donne"perdute"senza loro colpa, di battglie contro i pellerossa(qui presentati in modo sciatto e anche"razzista", comunque discriminatorio), che Bava sia stato obbligato a dirigere questo spaghetti-western dalla casa di produzione, che, chiaramente, cavalcava l profitti connessi a tale genere filmico, allora molto in voga...Una deviazione di percorso, dunque, a quanto sembra(avrebbe poi realizzato solo un altro"spaghetti", Ray Colt e Winchester Jack"del 1970), Tuttavia, a ben vedere, qualche spunto c'è: la menzogna, poi involontariamente rivelata, ma poi ammessa, da parte dei banditi, ma soprattutto il passaggio dei Bianchi attraverso il cimitero "indiano"e qui Bava profonde il meglio di sé, pur con e in un film diretto, possiamo pur dirlo, con "la mano sinistra". Sostanzialmente sciatta la resa degli/delle)interpreti, con Ken Clark quale protagonista, attore non certo nuovo per il cinema italiano-del resto molti interpreti degli"spaghetti"eran targatoi USA... e la cosa non procurava fastidi, anzi. Il più grande, notoriamente, erano l'interprete favorito di Sergio Leone, tale Clint Eastwood, poi uno degli autori -registi più importanti del cinema di sempre. El Gato
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