La città dei mostri

La cittadina di Arkham, nel New England, vive nella maledizione gettata da Joseph Curwen, accusato di stregoneria, colpevole di numerose ragazze scomparse nel luogo, verrà arso vivo nel 1765, non prima però di rivendicare la propria vendetta. Ben 110 anni dopo, nel 1875, si presenta ad Arkham in giovane in compagnia della moglie, totalmente preciso a Curwen, gettando mistero e paura fra gli abitanti. Corman come sempre abile nel genere horror/gotico prendendo spunto ancora una volta da Edgar Allan Poe con l'aggiunta di Lovecraft.

Un film fantastico/horror davvero d'altri tempi....niente effetti speciali, solo atmosfere lugubri e misteriose. Vincent Price perfetto nel suo aspetto nobilmente sinistro, Debra Paget bellissima (e naturale, visto che ai tempi ancora quasi non ci si truccava)....oggi metterebbe in riga molte letterine e veline.

"La città dei mostri" è ancora una volta l'ennesima prova riuscita di Roger Corman il quale ha saputo realizzare un film ricco di suggestione e atmosfere gotiche pur con una trama meno complessa del solito, forse l'unica vera pecca ravvisabile. Le carte vincenti sono infatti diverse: l'interpretazione di Vincent Price (Charles Dexter Ward), l'ambientazione, la fotografia fredda e inquietante e soprattutto i riferimenti narrativi a Edgar Allan Poe e a Lovecraft, con tanto di 'Necronomicon' (il famoso libro maledetto) e 'Yog-Sothoth' ossia il dio-mostro che custodisce il Passaggio verso una malvagia dimensione spazio-temporale. Il tema della tentazione del male appare dunque chiaro e Corman realizza il tutto con mano competente e appassionata.