L'uomo che ingannò la morte

La Hammer Productions, casa di produzione inglese dedicata esclusivamente agli horror, a quei tempi non sbagliava un colpo, ogni film era particolare, curioso e ben fatto nel suo genere. In questo film il protagonista è il Dottor Bonner, dall'aspetto sempre giovanile, insieme al professor Ludwig Weiss hanno scoperto la formula della giovinezza testata sul proprio corpo dallo stesso dottor Bonner da quel momento immune alla vecchiaia e alle malattie, ovviamente non tutto è a suo vantaggio, in quanto ogni dieci anni deve sottoporsi ad un intervento per sostituire una ghiandola e soprattutto l'uomo è costretto a girovagare di nazione in nazione ogni tot di anni per non dare nell'occhio. [+]

La Hammer Productions, casa di produzione inglese dedicata esclusivamente agli horror, a quei tempi non sbagliava un colpo, ogni film era particolare, curioso e ben fatto nel suo genere. In questo film il protagonista è il Dottor Bonner, dall'aspetto sempre giovanile, insieme al professor Ludwig Weiss hanno scoperto la formula della giovinezza testata sul proprio corpo dallo stesso dottor Bonner da quel momento immune alla vecchiaia e alle malattie, ovviamente non tutto è a suo vantaggio, in quanto ogni dieci anni deve sottoporsi ad un intervento per sostituire una ghiandola e soprattutto l'uomo è costretto a girovagare di nazione in nazione ogni tot di anni per non dare nell'occhio. Un nuovo problema si presenterà quando l'ormai vecchio prof. Weiss non sarà più in grado di operarlo e a quel punto sarà un altro chirurgo per forza di cose a venirne a conoscenza di questo elisir di lunga (e infelice) vita.
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Questo è uno di quei film che ho rivisto più volte. La storia benchè fantascientifica è resa credibile da ottimi attori specialisti del genere, diretti mai così bene dal grande FISHER che si avvale come spesso nei suoi film di una bella fotografia, ottimo montaggio, location fantastiche ed in mezzo la bellissima e brava HAZEL COURT testimonianza di bellezza autentica di quegli anni. Pur apprezzando tantissimo il lavoro artistico, perchè magnetico e affascinante, mi ha laciato un po' perplesso il trucco di DIFFRING durante le crisi, forse mi sbaglio ma si poteva fare di meglio. Rimane comunque fra gli horror più belli che abbia mai visto.