Il moralista

L'integerrimo segretario generale dell'ufficio della moralità non esita a colpire con durezza e severità spettacoli foto o locandine ritenute osè. In realtà l'uomo nasconde un segreto.
Sono passati oltre cinquant'anni ma questo film rimane assolutamente di attualità. E non solo per quanto concerne i tentativi di aggiustare i verdetti sfavorevoli tramite le tangenti. Soprattutto perchè mette in scena in maniera inequivocabile l'assurdità di un certo moralismo becero e bigotto che purtroppo ancora oggi ha radici ben consolidate. Ecco allora il grandissimo Sordi impersonare l'integerrimo segretario generale che finge di sconcertarsi davanti ad un corpo leggermente nudo per poi sfoderare uno "sguardo che spoglia". [+]

L'integerrimo segretario generale dell'ufficio della moralità non esita a colpire con durezza e severità spettacoli foto o locandine ritenute osè. In realtà l'uomo nasconde un segreto.
Sono passati oltre cinquant'anni ma questo film rimane assolutamente di attualità. E non solo per quanto concerne i tentativi di aggiustare i verdetti sfavorevoli tramite le tangenti. Soprattutto perchè mette in scena in maniera inequivocabile l'assurdità di un certo moralismo becero e bigotto che purtroppo ancora oggi ha radici ben consolidate. Ecco allora il grandissimo Sordi impersonare l'integerrimo segretario generale che finge di sconcertarsi davanti ad un corpo leggermente nudo per poi sfoderare uno "sguardo che spoglia". Davvero ironico e tragico il personaggio reso alla perfezione da Sordi specialmente quando fa menzione delle migliaia di madri di famiglia sconvolte per la perdità di moralità (il Congresso di Monaco è una sequenza assolutamente da antologia). Insieme a Sordi vi sono altri mostri sacri quali De Sica presidente dell'ente ma tutt'altro che morigerato e poi Fabrizi e la Valeri. Non certo un inno all'immoralità; bensì una condanna totale alla morale ipocrita che troppo spesso vediamo in posti dove come dice Sordi a fine film "quello che sta meglio ha la rogna".
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