Il prigioniero di Zenda [2]

E' un film del 1952 remake di un film del 1937 con Ronald Colman nella parte del Re di Ruritania, regno di fantasia collocato geograficamente nell'Europa Centrale, seguirà nel 1979 un altro remake parodistico con Peter Sellers.
La vicenda è ambientato nel 1897, Rudolf Rassendyl è un nobile inglese che va in Ruritania per dedicarsi alla pesca, proprio quando deve essere incoronato Re Rudolf, che è alla lontana suo cugino, i due sono identici come gemelli, (la doppia parte è interpretata da Stewart  Granger), invitato da i 2 attendenti del Re e da questi nel suo padiglione di caccia, partecipa alla cena in cui il Re, vizioso; si ubriaca e Rassendyl si addormenta, alla sveglia gli attendenti scoprono che il Re è stato drogato e non può partecipare all'incoranazione, in realtà il complotto è organizzato dal fratellastro del Re il duca Michele ((Rober Douglas) assistito dal perfido attendente Rupert (James Mason), per salvare la situazione Rassendyl fa la parte del Re all'incoronazione. [+]

E' un film del 1952 remake di un film del 1937 con Ronald Colman nella parte del Re di Ruritania, regno di fantasia collocato geograficamente nell'Europa Centrale, seguirà nel 1979 un altro remake parodistico con Peter Sellers.
La vicenda è ambientato nel 1897, Rudolf Rassendyl è un nobile inglese che va in Ruritania per dedicarsi alla pesca, proprio quando deve essere incoronato Re Rudolf, che è alla lontana suo cugino, i due sono identici come gemelli, (la doppia parte è interpretata da Stewart  Granger), invitato da i 2 attendenti del Re e da questi nel suo padiglione di caccia, partecipa alla cena in cui il Re, vizioso; si ubriaca e Rassendyl si addormenta, alla sveglia gli attendenti scoprono che il Re è stato drogato e non può partecipare all'incoranazione, in realtà il complotto è organizzato dal fratellastro del Re il duca Michele ((Rober Douglas) assistito dal perfido attendente Rupert (James Mason), per salvare la situazione Rassendyl fa la parte del Re all'incoronazione. Di questo scambio si accorge il duca Michele e Rupert che rapiscono il Re. Dopo vari eventi tra cui l'innamoramento del sosia  con la promessa sposa del Re la pricipessa Flavia (Deborah Kerr), i cattivi verranno sconfitti il Re rinsavisce dai suoi vizi e l'inglese  senza Flavia che gli dice che non esiste solo l'amore, ritorna nel suo paese.   
Prima di dare un giudizio sul film, alcuni cenni sui 3 principali protagonisti: Stewart Granger, attore inglese ebbe un periodo di grande sucesso nel decennio successivo al 1950 (oltre a film già recensiti: Le miniere di Re Salomone, Scaramouche, Fuoco Verde, tra i molti: La regina Vergine, Lord Brummel) erano film di successo, che mettevano il luce non solo le sue buone qualità di attore, ma anche le dotii atletiche. James Mason, inglese,  è stato uno del migliori attori di Hollywood dopo il 1950 fino alla sua morte nel 1985, ebbe tre nomination ma nessun premio Oscar (se si pensa chi l'ha vinto negli ultimi decenni vengono i brividi) girò molti film di successo  da E' nata una stella a Lolita, interpretando i più disparati personaggi da Capitan Nemo (20.000 Leghe sotto i mari) al perfido avvocato Concannon (Il verdetto). Deborah Kerr bella e brava, anche lei inglese, fu un'attrice che lavorò moltissimo in USA ( Da qui all'eternità, Il Re ed io, L'erba del vicino è sempre più verde), ebbe la consolazione di un Oscar alla carriera.
Era l'epoca in cui nei film c'erano fior di protagonisti circondati da ottimi comprimari, come in questa pellicola. ll film ha una trama avvincente anche se un pò fantasiosa, supportato da una robusta interpretazione, da un'eccellente fotografia e con costumi belli  talvolta un pò rutilanti nei colori come le uniformi, il duello finale molto spettacolare, è uno dei migliori (come quello in Scaramouche) della storia del cinema ed entrambi finiscono con la sopravvivenza dell'avversario di Stewart Granger . La regia discreta è di Richard Thorpe uno dei bravi artigiani di Hollywood, 4 stelle perché a distanza di 67 anni si vede ancora con piacere. 
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Innegabile il rifacimento, ma anche il superamento, della precedente versione. Gli attori, bravissimi e ben doppiati, fanno sfigurare i precedenti che ormai sembrano le macchiette dei successivi. Da segnalare la sequenza in giardino, in cui la scenica passionalità di Stewart Granger travolge anche l'algida e sempre seria Deborah Kerr. Notevole la fine che ci mostra un "duello interrotto" come nell'altro film di Stewart Granger "Scharamouche".

Un film che va bene per gli amanti del genere cappa e spada: bellissimo il duello finale che si svolge tra due dei protagonisti principali (Granger e Mason). L'amore che scoppia tra Rodolfo e la bellissima principessa Flavia (Kerr), il doppio personaggio che interpreta Granger, fanno di questo film un vero classico nel suo genere.