Ennio Flaiano
Ogni volta che vediamo un film comico ci ritorna il sospetto che il nostro paese è molto triste. Soltanto un paese molto triste, arrivato al cinismo per insufficienza, può divertirsi con dei film così desolati, nemmeno dialettali, ma «locali», impastati di un gergo che è lettera morta per lo spettatore tanto incauto da non tenere a casa una radio sempre aperta alle rubriche umoristiche, da non interessarsi di sport, di concorsi di bellezza, di lotterie. Cominciamo dai titoli: ci sono titoli che non si scrivono senza fastidio: Io sono il Capataz, per esempio, che è il titolo di un film (uscito questa settimana) diretto da Simonelli e interpretato da Rascel. [...]
di Ennio Flaiano, articolo completo (4751 caratteri spazi inclusi) su 10 marzo 1951