Mario Gromo
La Stampa
De Sica è certo fra i pochi nostri registi affermatisi in questi ultimi anni; e da principio si affermò specialmente con Teresa Venerdì (1941), una commediola tutta azzeccata. Parevano quelli, i suoi limiti. Toni rosei, più o meno sorridenti, un po' melliflui, tanto da far pensare a un Camerini un po' più elegante e ancora in minore. Con I bambini ci guardano (1943) le ambizioni di De Sica si fecero più robuste ed evidenti; con La porta del cielo (1944), quelle ambizioni hanno poi voluto affrontare un tema assai difficile. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (1422 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957
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