Ennio Flaiano
Molti film italiani che escono oggi alla luce portano bene impressi i segni della noia e dell’incertezza che furono proprie dei tempi in cui vennero concepiti.. Nella primavera e nell’estate del 43 la noia e l’incertezza toccarono il loro vertice soprattutto nel cinema italiano. Era la noia di continuare un lavoro a vuoto ma molto redditizio, l’incertezza – o direi meglio l’attesa – per gli avvenimenti che avrebbero rinnovato l’aria e offerto nuovi motivi alle fantasie costrette nei noti limiti ministeriali. [...]
di Ennio Flaiano, articolo completo (5007 caratteri spazi inclusi) su 29 aprile 1943