50 giorni di cinema internazionale di Firenze 2023 i film documentari
50 giorni di cinema internazionale di Firenze, il programma dei 85 film genere documentario. Firenze - 5 settembre/12 dicembre 2023. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Un film che segue Jean-Marie Straub e Danielle Huillet mentre lavorano al montaggio del loro film Sicilia. Espandi ▽
Pedro Costa filma Jean-Marie Straub e Danielle Huillet mentre lavorano al montaggio del loro film Sicilia. Assistiamo alle loro discussioni, condividiamo la pratica di un lavoro certosino sulle immagini, sul movimento, sulla durata delle inquadrature. Mentre la coppia di registi lavora al tavolo di montaggio, ciò che si dipana davanti ai nostri occhi è una potente idea di messa in scena, fondata sul rigore delle scelte ma segnata anche da un profondo amore per il cinema che emerge dalle parole dei due. Recensione ❯
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Tatiana Huezo viaggia dal Messico nel suo paese d'origine per accogliere le testimonianze della guerra civile in El Savador. Espandi ▽
La guerra civile in El Salvador, iniziata nel 1979 e durata 12 anni, ha lasciato più di ottantamila morti e migliaia di desaparecidos. Tanti villaggi vennero rasi al suolo e cessarono di esistere anche sulle mappe ufficiali. Dopo due decenni, la comunità di Cinquera ripopola il villaggio distrutto e abbandonato durante il conflitto: nuovi e vecchi abitanti convivono con i ricordi di un recente passato segnato dalla violenza. Tatiana Huezo viaggia dal Messico nel suo paese d'origine per accogliere le testimonianze di una collettività resistente che, con i propri sforzi, prova a ricostruire il proprio villaggio dalle ceneri. Recensione ❯
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Una musicista tenta di coronare i suoi sogni ma la realtà è sempre più complessa. Espandi ▽
Caiti è una giovane donna di 29 anni e fin da bambina coltiva un sogno: cantare a Broadway. Per realizzarlo ha cominciato a sostenere audizioni già in tenera età, per poi approdare allo studio del teatro musicale all’Accademia di Belle Arti. Insoddisfatta della sua vita, dà sfogo alle sue frustrazioni nel corso di un programma radio, in cui alla musica alterna il racconto delle sue emozioni. Caiti trova nelle sue canzoni uno strumento per dar voce - e in questo modo allontanare - le sue malinconie: i titoli stessi dei brani della musicista danno infatti il titolo alle diverse sezioni del documentario, che raccontano il passato e il presente di una sognatrice perduta. La regista non si limita ad accompagnare lo spettatore nelle profondità dell’animo di Caiti attraverso la musica, i monologhi radiofonici e i filmati di infanzia e lo avvicina alla protagonista anche attraverso i movimenti della macchina da presa. Il frequente uso del primo piano serve infatti alla regista per creare una connessione ancora maggiore con la malinconica cantante, ritraendola con intensa gentilezza. Alla fine, non possiamo far altro che tifare per Caiti, augurandoci che i suoi sogni, come i nostri, possano un giorno realizzarsi. Recensione ❯
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Una giovane attivista decide di andare a vedere con i propri occhi le conseguenze del cambiamento climatico. Espandi ▽
Camille Etienne, giovane attivista decide di salpare in barca con due amici per un viaggio ai confini del mondo e vedere con i propri occhi gli effetti del cambiamento climatico. Questa sarà solo la prima tappa di un'articolata odissea che porterà i protagonisti a mettersi alla prova, prima di tutto con le proprie paure e contraddizioni. Mentre ai vertici del potere mondiale regna l'immobilismo, il documentario racconta con una fotografia mozzafiato la metamorfosi della natura in consonanza con le trasformazioni dei giovani protagonisti, capaci di mettersi intimamente in discussione in un mondo che sta rapidamente cambiando. Recensione ❯
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Dei ragazzi di un centro di accoglienza trovano una nuova famiglia in una compagnia di danza. Parteciapno a un famoso talent ma poi i riflettori si spengono. Espandi ▽
Dopo aver attraversato il confine di Melilla dal Marocco, Ihsane entra nel centro di accoglienza delle suore "Divina Infantita", in cui vivono Assia e Nuhaila. Hamza compie 18 anni e deve lasciare La Purísima, il centro di accoglienza per ragazzi non accompagnati, e iniziare a cavarsela da solo. Sono arrivati tutti soli a Melilla, ma hanno trovato una nuova famiglia: la compagnia di danza NANA. Dopo mesi di dure prove, con un insegnante esigente che vuole tirare fuori tutta la loro forza e renderli protagonisti, vengono selezionati per partecipare a un famoso talent show televisivo in cui vivono un miraggio che sembra allontanarli dalla loro realtà per qualche giorno e che svanisce in un attimo quando i riflettori si spengono. Recensione ❯
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Il potente affresco di una città al confine tra Europa e Siberia che rievoca il passato imperiale. Espandi ▽
Ekaterinburg è una città situata a est degli Urali. È qui che l'ultimo zar Nicola II e la sua famiglia, i Romanov, trovarono la morte nel 1918, giustiziati dai rivoluzionari bolscevichi. È qui che oggi, nella Russia contemporanea, sembra rivivere la nostalgia per la gloria imperiale. Recensione ❯
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Un viaggio alla scoprta di cosa significa identificarsi come intersex. Espandi ▽
Si stima che 150 milioni di persone in tutto il mondo presentino caratteri sessuali che non rientrano nelle tipiche nozioni di corpo maschile o femminile, identificandole dunque come intersex. Who I Am Not parte da qui, circoscrive il suo sguardo al Sud Africa e si cala nella specificità del dato generico per seguire la vita di Sharon-Rose Khumalo e Dimakatso Sebidi, due persone intersex profondamente diverse tra loro per apparenza e aspirazioni. Recensione ❯
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Un attore teatrale prova ad affrontare il trauma delle ragazze yazide usate come schiave sessuali dall'ISIS. Espandi ▽
Nel 2014, l'ISIS ha attaccato la provincia del Sinjar, nel Kurdistan meridionale, un territorio popolato dagli Yazidi. Durante l'occupazione, molte ragazze sono state rapite, convertite forzatamente all'Islam e usate come schiave sessuali. Oggi, tante di loro sono state liberate e hanno fatto ritorno nella loro terra natale. Mentre provano a ricostruire le loro vite, il peso della terribile esperienza vissuta in prigionia continua a condizionare la loro esistenza. Un attore teatrale, "Uncle Hussein", proverà ad aiutare le giovani donne a superare i traumi subiti. Recensione ❯
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Tre uomini anziani si ritrovano e ripercorrono la loro triste infanzia. Espandi ▽
Tre anziani si ritrovano in una casa di campagna vicino ad Albertville, nella Savoia francese. Michel ha preparato un pasto abbondante e gli uomini si siedono a tavola per approfittare di una bella giornata di sole. Ma quello che sembra inizialmente essere un idilliaco ritrovo tra vecchi amici in vena di condividere le proprie ragazzate diventa un dolorosissimo viaggio a ritroso nel tempo. Come altri, da bambini sono stati affidati al centro correzionale per ragazzi di Mercury, che faceva capo alla Direzione dipartimentale degli affari sanitari e sociali ed era gestito da un abate della Chiesa cattolica, e lì la loro infanzia si è trasformata in un incubo a lungo celato. Recensione ❯
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Un gruppo di bambini deve lasciare la foresta dove è cresciuto per raggiungere la scuola in città. Espandi ▽
Nel profondo della foresta pluviale del Suriname, un dio misterioso osserva e veglia sui bambini che ci vivono. Yoseva, Kenny e Maticha affrontano l'ultimo anno della scuola primaria del loro villaggio, tra l'eccitazione di crescere e la paura di lasciare la foresta per andare a vivere in città dove potranno trovare maggiori opportunità per il loro futuro. Come faranno senza poter fare il bagno ogni giorno nel fiume? Riusciranno a riconoscere ed evitare i pericoli della città? Tra timori e aspettative, riti ancestrali e divinità boschive li accompagnano e li supportano in un momento importante di passaggio e di crescita. Recensione ❯
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Un anziano signore deve abbandonare la propria casa. Ripercorre così tutta la sua vita. Espandi ▽
Joseph è un anziano signore che deve lasciare la propria casa. Per anni, ha viaggiato per la città con il suo carretto, accumulando pile di carte delle più disparate, collezionando oggetti di ogni tipo, trasformando così il suo appartamento in un caos labirintico, su cui lo sguardo della camera procede a una distanza ravvicinata, pescando di volta in volta dalla risma, in un succedersi di dettagli, inquadrature fuori fuoco e digressioni analogiche. Esplorare lo spazio caleidoscopico della sua abitazione vuol dire anche entrare nelle pieghe più intime della mente e dell'anima di un uomo singolare, per realizzare un ritratto che viaggia lungo il secolo scorso, in cui la storia personale tracima nella Storia più grande di un Novecento sbiadito. Cosa rimane delle nostre vite se non i resti che ci lasciamo dietro? E se il punto fosse proprio accettare che a rimanere non sia nulla? Che la vita non sia altro che ciò che abbiamo attraversato con fatica e gioia? Recensione ❯
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Il lavoro di una dottoressa che presta consulenza ai migranti in attesa di rimpatrio. Espandi ▽
All'interno del Centro di detenzione amministrativa (CRA) di Marsiglia, la dottoressa Reem Mansour fornisce una consulenza medica di base alle persone migranti in attesa di rimpatrio. La loro vita è in stallo e nessuno di loro conosce il destino che l'attenderà l'indomani. La donna fa del suo meglio per aiutarli, intrappolata in un sistema che reprime coloro che le richiedono assistenza Recensione ❯
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Un catalogo in movimento e una lettera al proprio papà che non c'è più. Un film dovuto, sentito e struggente. Documentario, Svizzera, Italia2022. Durata 87 Minuti.
Un dialogo intimo tra un padre, uno dei maggiori esponenti del Movimento di Architettura Radicale Fiorentino, e la figlia regista. Espandi ▽
Un commovente resoconto della vita e della carriera di Fabrizio Fiumi ad opera della figlia Elettra. Dopo la morte del padre Elettra inizia a ripercorrere le tappe principali della parabola del suo “babbo”, come ama chiamarlo, in quello che è a metà tra un documentario e la sua personalissima maniera di elaborare questo lutto e questa eredità pesantissimi. È difficile parlare di Radical Landscapes in modo oggettivo, e questo è dovuto soprattutto all’incredibile capacità di Elettra Fiumi nel far sì che le sue immagini si sottraggano sistematicamente a ogni tipo di razionalità. Radical Landscapes, proprio come i lavori del suo babbo, salta il filtro cerebrale e va dritto al cuore. Più che un documentario, è un vademecum per inguaribili idealisti (o forse sarebbe più corretto dire per idealisti radicali) finiti per un tremendo e inspiegabile errore, in un mondo in cui i sognatori e gli utopisti sono una specie in via di estinzione e sono la logica e la razionalità a farla da padrone. Recensione ❯
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Il film segue l'installazione di Giulia Cenci, Dead Dance, durante l'intero processo creativo; un resoconto dettagliato della genesi dell'opera. Espandi ▽
Nel suo studio nella campagna toscana, Giulia Cenci parla della realizzazione dell'opera Dead Dance esposta alla Biennale di Venezia del 2022. Il film è un resoconto dettagliato della genesi e del processo creativo che si cela dietro di essa. L'artista racconta, senza soluzione di continuità, riferimenti visivi della storia dell'arte e i suoi ricordi che si fondono con riflessioni sui temi dell'ecologia e sulle intricate dinamiche delle relazioni tra le specie: un appello accorato ad acquisire una consapevolezza critica del ruolo che l'umanità ha nel mondo naturale. Recensione ❯
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La vita e i tempi di Nam June Paik, il padre della video arte, che ha coniato la frase "Electronic Superhighway". Espandi ▽
La vita e i tempi di Nam June Paik, il padre della video arte, che ha coniato la frase "Electronic Superhighway". Recensione ❯
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