50 giorni di cinema internazionale di Firenze 2016 i film documentari
50 giorni di cinema internazionale di Firenze, il programma dei 95 film genere documentario. Firenze - 29 ottobre/9 dicembre 2016. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Circa 80.000 rifugiati siriani vivono nel campo profughi di Zaatari in Giordania, il secondo più grande in tutto il mondo. Il cinquantotto per cento dei suoi abitanti sono bambini. Il film immerge lo spettatore nei ritmi del campo, avvicinandolo al ruolo degli operatori umanitari e alla vita quotidiana di due famiglie prese nella morza di un futuro incerto. Recensione ❯
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Samir è un contrabbandiere algerino che trasporta petrolio nella zona di confine col Marocco. Il buio della notte e il bagliore di una sigaretta rappresentano la compagnia ideale per la messa in scena dei suoi sentimenti. Espandi ▽
Samir è un contrabbandiere algerino che trasporta petrolio nella zona di confine col Marocco. Come ogni uomo, ha delle aspirazioni, dei sogni, delle angosce. Il buio della notte e il bagliore di una sigaretta rappresentano la compagnia ideale per la messa in scena di sentimenti così profondi, l'occasione per scandagliare pensieri che alla luce del giorno fanno fatica a trovare espressione. In maniera quasi speculare, le angosce e i desideri di Samir si riflettono nello stato d'animo di chi è dietro la camera. Recensione ❯
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Al Lewis racconta in camerino se stesso. Ma il racconto diventa ben presto un'analisi sull'America e sui sogni degli americani. Espandi ▽
Al Lewis è un attore americano famoso per aver interpretato la parte del nonno nella serie di culto degli anni Sessanta The Monsters. Nel camerino di un piccolo teatro di posa, l'attore, davanti allo specchio mentre viene truccato, racconta sé stesso e la propria vita, tra impegno politico e amore per lo spettacolo, tra cinema, televisione e radio. Un racconto che diventa ben presto un ritratto dell'America, dei suoi sogni e delle sue utopie, delle sue lotte e delle sue disillusioni. Recensione ❯
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Caterina Pecchioli viaggia per l'Italia interrogandosi sul rapporto degli italiani con la corruzione. Espandi ▽
Qual è il rapporto degli Italiani con la corruzione? La regista percorre la penisola in treno dal punto più a Nord a quello più a Sud per porre questa domanda ai suoi connazionali. Il risultato è una serie di appassionanti conversazioni e testimonianze, divertenti e tragiche al tempo stesso, che si compongono in una storia collettiva dove il confine tra giusto e sbagliato tende a confondersi. L'eclettico paesaggio Italiano, esso stesso personaggio del film, fa da contrappunto al coro di voci appartenenti alle diverse generazioni. Recensione ❯
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Songs for Madagascar è un viaggio intimo attraverso l'isola del Madagascar alla ricerca della sua anima musicale. Seguiamo da vicino il lavoro creativo di un gruppo di musicisti, i loro spettacoli e i loro incontri con le comunità locali. Le parole delle canzoni sono più efficaci di lunghi discorsi: con un film divertente e stimolante il pluripremiato regista Cesar Paes, lavorando a stretto contatto con gli artisti e con i ricercatori dell'Università di Southampton, porta all'attenzione del pubblico in Madagascar, in Europa e in tutto il mondo alcune questioni di rilevanza mondiale. Recensione ❯
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Ricco e articolato ritratto di una delle personalità più camaleontiche e geniali della musica pop, il film ripercorre le tappe fondamentali della carriera di David Bowie. La ricerca musicale portata avanti dall'artista procede di pari passo con la creazione - tutt'altro che estemporanea - dei tanti personaggi che hanno calcato il palco dei suoi concerti: da Ziggy Stardust a The Thin White Duke. Alcuni cantati francesi emergenti (tra cui Jeanne Added, Mathieu Saïlaly e Lou Doillon) impreziosiscono il film con splendide cover di brani destinati a restare a lungo nella memoria collettiva. Recensione ❯
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Due uomini, un anziano contadino e il suo figlio sordomuto, vivono in una zona di campagna remota, e non si comprendono. Espandi ▽
Due uomini, un anziano contadino e il suo figlio sordomuto, vivono in una zona di campagna remota, isolata dalla civiltà. Pur vivendo insieme e condividendo problemi e dolori, rimangono molto distanti tra loro. I tentativi di conversazione si riempiono di equivoci che a volte diventano conflitti. Il padre ritiene il figlio incapace e infantile. Il figlio trova il padre insensibile e ruvido. Potranno mai capirsi? Recensione ❯
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Un rifugio antiatomico per i rifugiati richiedenti asilo Espandi ▽
Un'immersione sensoriale e in prima persona nell'esperienza soffocante di un rifugio sotterraneo in Svizzera risalente alla seconda guerra mondiale, nel quale, a decine di metri di profondità, vengono oggi rinchiusi i richiedenti asilo. Il film invita lo spettatore a vivere l'angoscia di uno di loro, Mohammad, che rievoca la sua esperienza di vita sotterranea. Recensione ❯
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Un'intensa ricognizione poetica per disegnare un suggestivo "paesaggio interiore", quello della regista, che ci conduce a visitare Lika, la terra che fu dei suoi antenati e che sarà dei suoi discendenti. Espandi ▽
Lika è un campo coperto di erba; è un alveare pieno di miele; è montagna, lago, aria, vento, albero, fiore. D'inverno, è un campo coperto di neve. Un'intensa ricognizione poetica per disegnare un suggestivo "paesaggio interiore", quello della regista, che ci conduce a visitare Lika, la terra che fu dei suoi antenati e che sarà dei suoi discendenti. Un paesaggio magico e speciale, perché non risiede nel Regno del Reale, ma in quello, incontaminato e incorruttibile, dell'anima. Un film che guarisce le ferite interiori, perché fatto da chi l'anima ebbe ferita. Recensione ❯
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Un film che denuncia l'inazione delle potenze locali e globali nei confronti del regime dittatoriale nordcoreano. Espandi ▽
Documentario sulla Corea del Nord ambientato in un futuro distopico dove il regime è crollato: con questo espediente il film denuncia i crimini di stato e mette in dubbio la moralità dell'inazione dalle potenze della regione e di quelle globali nei confronti del regime dittatoriale in vigore in Corea del Nord. Recensione ❯
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Beirut scorre fuori dai finestrini di un'auto: ad accompagnare il viaggio è la voce di una donna - la madre di Danielle Arbid - che dialoga al telefono con una serie interminabile di diversi interlocutori. Mentre il tempo passa, la luce del giorno gradualmente diminuisce e poi si spegne definitivamente, la voce della donna diventa sempre più agitata e il viaggio sembra sempre più assomigliare alla disperata corsa in un labirinto senza uscita. Recensione ❯
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Ibrahim, rifugiato politico curdo, viene assunto dal mutua francese che rimpatria i corpi di persone di origine africana decedute in Francia. Il giorno dopo la sua assunzione, assiste alla prima rimozione di un corpo in un appartamento della banlieu parigina. Ibrahim si troverà catapultato in un mondo confuso, strano, talvolta buffo, eppure molto reale, diventando una sorta di "traghettatore" dalla vita alla morte. Recensione ❯
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Dopo una lunga guerra civile durata sedici anni e ufficialmente terminata nel 1991, il Libano tenta faticosamente di rimettersi in piedi. Ma sotto l'apparente calma si nascondono i traumi del conflitto e le colpe di tutta una nazione. Danielle Arbid fa ritorno a Beirut: la sua camera coglie la paura della guerra, il fantasma di un nemico impunito, il peso di un passato il cui ricordo e le cui ferite sono ancora troppo vive per esser dimenticate. Malgrado l'assenza di un memoriale nella città, le cicatrici della guerra perdurano nello spirito della collettività. Recensione ❯
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La lotta per la vita di due gemelli nati prematuri nella sezione neonatale di un ospedale. Espandi ▽
I gemelli Eden e Leandro sono nati molto prematuri. Una volta fuori dal ventre della madre, Laurence, si trovano gettati nel mondo asettico e angosciante dell'ospedale, pieno di macchine rumorose e medici in camice bianco. Le settimane passano nella sezione neonatale, e madre e figli lottano ostinatamente per la vita. Noi che osserviamo siamo con loro in questa specie di limbo, una corteccia linfatica spazio-temporale che monitora, nutre, guarisce. Recensione ❯
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