50 giorni di cinema internazionale di Firenze 2016 i film documentari
50 giorni di cinema internazionale di Firenze, il programma dei 95 film genere documentario. Firenze - 29 ottobre/9 dicembre 2016. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Zhu Rikun viene fermato dalla polizia e sottoposto ad un estenuante interrogatorio sulle ragioni della sua presenza nel territorio. Espandi ▽
Come in un incubo oscuro. Nel corso di un sopralluogo nella regione del Sichuan (Sudovest della Cina), Zhu Rikun viene fermato dalla polizia e sottoposto ad un estenuante interrogatorio sulle ragioni della sua presenza nel territorio. Come le spire del serpente si avvolgono lentamente intorno alla preda, così le parole dei poliziotti intessono attorno al regista un intrico di domande, pressioni, insinuazioni cui il regista oppone una resistenza dimessa ma inamovibile. Recensione ❯
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Prima di partire, Nora ha scritto a sua madre una lettera dicendole tutto quello che una figlia può dire dopo che ha deciso di lasciare la famiglia per intraprendere la propria strada. Questo sentimento, universale, assume qui una connotazione agghiacciante: Nora ha infatti lasciato la sua Bruxelles per andare in Siria e prendere parte alla Jihad. Recensione ❯
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Seguendo la storia di due richiedenti asilo in Repubblica Ceca e intervistando il funzionario che decide del loro destino, il film sviluppa un'interessantissima riflessione sui meccanismi decisionali dietro la concessione o meno dello status di rifugiato, mettendo in rilievo la sfuggevolezza della materia e la difficoltà di dimostrare con prove certe la condizione di persecuzione politica, la cui verifica è affidata alle regole (e all'arbitrio) del sistema di accoglienza. Recensione ❯
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Un breve e folgorante montaggio di parole e immagini restituiscono la follia e la creatività invisibili e sconosciute di una esistenza. Espandi ▽
Un uomo che sogna di diventare attore e ottiene una piccolissima parte in Rosemary's Baby di Roman Polansky. Sarà la sua unica apparizione al cinema. A partire da un dettaglio di quel film, come in un romanzo visionario la storia di una famiglia viene raccontata attraverso lettere, fotografie, oggetti. Recensione ❯
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Margot è un'immigrata proveniente da uno dei paesi che stanno dall'altro lato del Mediterraneo. Sebbene abbia 78 anni, tutti i giorni va a lavorare tutti i giorni a piedi come stiratrice in lussuosi appartamenti di ricchi parigini. Per la maggior parte del tempo non li incontra, ma assorbe il loro mondo come una bambina in una casa di bambola. Recensione ❯
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1996, Nour, giovane donna di origine libanese, fa ritorno a Beirut da straniera dopo anni d'assenza, sulle tracce del fotografo che scattò un'immagine di casa sua prima che fosse ridotta in macerie dalla guerra. Scoprirà che Samir, il fotografo, non c'è più, è partito anche lui, e l'edificio che una volta era la casa di famiglia è sul punto di svanire per sempre, raso al suolo dalle ruspe. Recensione ❯
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Uno splendido cortocircuito tra realtà e immaginazione, tra passione e destino, in cui ogni identità è un'ipotesi senza certezze. Espandi ▽
Ogni estate a Key West in Florida una folla di persone si riunisce per scegliere il sosia di Hemingway più autentico dopo la morte di Hemingway stesso. Un giorno del 1924, in Spagna, anche il vero Ernest Hemingway desiderò di essere qualcun altro e in parte ci riuscì. Questo film è la storia di questo desiderio. Recensione ❯
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Un film-saggio visionario e poetico, fatto di frammenti di immagini, lettere, visioni, personaggi celebri e di mille storie. Espandi ▽
Un viaggio attraverso navi fantasma, leggende, storie di uomini e di viaggi, di cinema, fantasmi e vampiri. Oscar Wilde, il Nosferatu di Murnau, Bram Stoker diventano i personaggi di un film-saggio visionario e poetico, fatto di frammenti di immagini, lettere, visioni, personaggi celebri e di mille storie, al tempo stesso fantastiche e reali. Recensione ❯
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Il nonno del regista fu un soldato nazista. Quel passato da dimenticare diventa invece l'obiettivo di Levin Peter per recuperare la storia. Espandi ▽
Il vecchio nonno del regista ha sepolto i ricordi di quando fu soldato nazista, nel 1943, durante l'invasione tedesca dell'Ucraina. Non ricorda, o non vuole ricordare, i luoghi, le genti, i pensieri e le azioni di quel lungo cammino nelle tenebre della storia. Levin Peter trova un album di fotografie che evocano il vissuto di quel giovane nazista. Comincia a interrogarlo a caccia di risposte, cercando di rompere il muro dell'incomunicabilità, e infine compie il viaggio in Ucraina sulle tracce di quel drammatico pezzo di vita del suo passato con l'obiettivo di custodirne la memoria. Recensione ❯
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Un documentario dalla forma classica che però improvvisamente si interrompe per far nascere un altro film, che mette in scena il lavoro del cinema sul mistero del raccontare. Espandi ▽
Una donna, ripresa nelle sue attività quotidiane, racconta la propria vita mentre le immagini di repertorio mostrano gli eventi storici di cui è stata protagonista: la guerra, la deportazione, Auschwitz, a cui è sopravvissuta. Sospendendo il meccanismo dell'intervista, Oksman ci parla del confine tra memoria e immaginazione, tra affabulazione e testimonianza. Recensione ❯
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Una donna ultrasettantenne di Teheran si presenta a due registi. 7 anni dopo i due girano un film su di lei, che nel frattempo è divantata una comica. Espandi ▽
"Sapete, io sono un'attrice. Se avete una parte, non esitate a chiamarmi. Abito proprio qua dietro. Sono Madame Saïdi". Era il 2007 quando, con queste parole, una donna ultrasettantenne di Teheran, madre di 'martire', si palesava agli occhi di due registi francesi che, accogliendo l'invito, ritorneranno in Iran 7 anni dopo per girare un film su di lei. Con sorpresa di tutti, Madame Saïdi è diventata una nota attrice comica... Recensione ❯
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Il film si concentra sulla missione delle Nazioni Unite in Mali, mostrata attraverso gli occhi di un colonnello delle forze speciali olandesi, Joost de Wolf. Soldato temprato e di buon senso, nel 2014 viene nominato vice comandante delle operazioni della missione di pace dell'ONU in Mali. Al suo arrivo, l'esercito del Mali lancia un attacco contro i ribelli della regione e il Colonnello si ritrova in grande difficoltà a mantenere la pace tra le fazioni e a comprendere le scelte strategiche dei vertici dell'ONU. Recensione ❯
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Misha è affetto da fibrosi cistica, una malattia incurabile. Ha nove anni quando si rende necessario un trapianto di fegato. Una profonda consapevolezza di sé, delle grandi questioni della vita ed una candida visione del mondo lo hanno accompagnato nelle lunghe degenze negli ospedali di tutta Europa. Il padre di Misha, regista di questo intimo, emozionante lavoro, filma il tempo e lo spazio di una testimonianza che incanta, durante i mesi che precedono e che seguono il trapianto. Recensione ❯
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Due personaggi soli, anzi tre: uno di loro è la regista, Danielle Arbid; il secondo è il padre di Danielle, sano, vivo, dotato di voce e di sguardo, nel passato; il terzo è lo stesso uomo, malato e prossimo alla fine, guardato solo di spalle, senza volto e senza voce, nel presente. Una creatura sul punto di svanire della quale la regista sembra temere la presenza, ma forse ancora di più di subire il terrore dell'assenza. La paura della perdita si confonde con la paura di perdersi. Recensione ❯
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Secondo capitolo della serie Conversations de salon, questa nuova opera girata in Libano ripropone gli stessi schemi della precedente: a Beirut, la madre della regista tutti i pomeriggi riceve le amiche. Sedute sul divano le donne parlano delle loro vite. Fluiscono parole, affiorano segreti, in un alternarsi di speranza e disperazione. In Conversations de salon II, queste donne raccontano nei minimi dettagli che cosa le rende felici: viaggiare, farsi un lifting, pregare... Recensione ❯
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