Penny Pinchers

Film 2011 | Commedia 114 min.

Titolo originaleTikkeulmoa romaenseu
Anno2011
GenereCommedia
ProduzioneCorea del sud
Durata114 minuti
Regia diKim Jeong-hwan
AttoriLeslie Han, Song Joong-ki, Lee Jae-won, Lee Sang-yeop, Shin So-Yul .
MYmonetro 3,17 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Kim Jeong-hwan. Un film con Leslie Han, Song Joong-ki, Lee Jae-won, Lee Sang-yeop, Shin So-Yul. Titolo originale: Tikkeulmoa romaenseu. Genere Commedia - Corea del sud, 2011, durata 114 minuti. - MYmonetro 3,17 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 2 maggio 2012

Un film decisamente accattivante che trae vantaggio dal suo sfondo realistico e grazie ai carismatici protagonisti.

Consigliato sì!
3,17/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,33
CONSIGLIATO SÌ
Riuscita commedia romantica ai tempi della crisi, con protagonisti accattivanti.
Recensione di Emanuele Sacchi
Recensione di Emanuele Sacchi

Edonista e disoccupato, Ji-woong ha un rapporto molto particolare con il denaro: finisce troppo rapidamente senza (di esso). Caso vuole che la sua vicina di casa, Hong-shil, sia l'esatto opposto: un'oculata calcolatrice di ogni mezzo possibile per racimolare denaro senza sperperarlo. Come è noto, nella vita, nella chimica, come nelle commedie romantiche, gli opposti finiscono per attrarsi.
Gli sceneggiatori sudcoreani non ci mettono molto a cogliere lo zeitgeist e tradurlo in cinema: è il caso di Penny Pinchers, fotografia di un momento in cui tutti, chi più chi meno e con ordini di grandezza differenti, hanno dovuto rivedere le proprie abitudini e priorità di spesa alla luce della crisi. La capacità di Kim Jung-hwan consiste nel riuscire a rimanere nei binari piuttosto rigidi imposti dalle esigenze del box office sudcoreano e vincere la scommessa, con una commedia leggera che cerchi di non scontentare nessuno, dalla castità pressoché totale, con incursioni rapide verso toni drammatici e carineria di protagonisti e situazioni garantita. Premessa l'insincerità e il puzzo di packaging di tutto questo, che ha poi come corollario la consueta prolissità da romantic comedy della Corea del Sud, l'astuzia di Penny Pinchers finisce per mettere a dura prova anche lo spettatore più cinico e consapevole. La coppia di protagonisti, prelevata dal mondo dei drama, funziona a meraviglia e regala duetti di inattesa compartecipazione emotiva; l'accenno di deriva romantica della serata in terrazza e le espressioni di una promettente Han Ye-sul - cresciuta negli Stati Uniti e nota anche come Leslie Han - costantemente credibili senza indulgere in eccessi pur di caratterizzare le insolite manie di Hong-shil, si lasciano ricordare al di là dei prevedibili sviluppi dell'intreccio. Le dinamiche di coppia tra un maschio "debole" (vanesio, superficiale e fallimentare) e una donna "forte" (problematica, piena di segreti, ma fortemente emancipata), intenzionate a ribaltare il pregiudizio maschilista sudcoreano, richiamano alla lontana quelle del classico My Sassy Girl, con tanto di albero nuovamente strategico nella narrazione (evidente omaggio a un altrettanto evidente punto di riferimento). E benché si resti lontani da quel modello, irraggiungibile per spessore psicologico, dinamismo narrativo e pregnanza melò, la sensazione lasciata da Penny Pinchers è quella di una cinematografia in salute nei suoi lati più "industriali" e commerciali, che hanno importanza tutt'altro che secondaria nel quadro generale dell'intera produzione nazionale.

Sei d'accordo con Emanuele Sacchi?
Una commedia romantica ai tempi della crisi.
a cura della redazione

Ji-woong è un giovane uomo che sembra sapersela cavare in ogni situazione, ma che stavolta si trova con le spalle al muro. Incapace di trovare lavoro e indietro con l'affitto da diversi mesi, viene cacciato fuori dalla sua stanza con solo qualche spicciolo in tasca. Fortunatamente (?) per lui, vive giusto di fronte a Hong-shil, una donna dalla volontà di ferro e col braccino corto che ha il sorprendente dono di escogitare metodi per guadagnare velocemente e che accetta di prendere Ji-woong sotto la sua ala protettrice e insegnargli tutto quello che sa su come far soldi, a patto che lui esegua i suoi ordini e le lasci il controllo del suo conto corrente. Per uno che è disperato come Ji-woong, sembra tutto troppo bello per essere vero. E infatti è così: Hong-shil ha altri scopi.
Penny Pinchers è una commedia romantica per tempi economicamente difficili. A differenza delle commedie romantiche stereotipate che mostrano appartamenti dall'arredamento lussuoso, sessioni di shopping sontuoso, macchine costose e tacchi a spillo, questo film ha una protagonista femminile che non possiede televisore ("Perché sprecare denaro in roba simile?") e che raccoglie bottiglie di birra vuote per scambiarle con denaro contante. Dal canto suo, Ji-woong vorrebbe di sicuro far parte di un mondo da commedia romantica ad alto budget, ma le circostanze lo obbligano ad imparare come tirare avanti senza i confort materiali standard. È possibile che l'amore sbocci in simili, indigenti circostanze? Scommetto che conoscete già la risposta. Sebbene non adotti alcuna formula radicalmente nuova, Penny Pinchers è un film decisamente accattivante che trae vantaggio dal suo sfondo realistico. Uno dei suoi punti di forza sono i carismatici protagonisti: Leslie Han (Han Ye-sul), cresciuta negli Stati Uniti, proietta un'immagine leggermente diversa da quella della gran parte delle attrici coreane; il personaggio che interpreta non è certo privo di ossessioni ma lei riesce a essere ossessiva in modo convincente e attraente allo stesso tempo. Song Joong-ki invece appartiene a quel gruppo di attori maschi sulla ventina che insieme hanno creato un bel fermento in Corea, negli ultimi mesi (gli altri sono Yu Ah-in di Punch, Yoo Seung-ho di Blind, e Lee Je-hoon di The Front Line). La sua personalità positiva completa bene il contegno spigoloso di Leslie Han. Penny Pinchers può essere penalizzato dal fatto di essere troppo lungo (difetto, questo, condiviso dalla maggior parte delle commedie romantiche coreane), ma evita molti stupidi eccessi dei suoi simili, e si lascia alle spalle anche una buona dose di benevolenza. È possibile che il film interessi maggiormente agli spettatori che hanno attraversato tempi economicamente difficili piuttosto che a quelli che hanno avuto vita facile? Che ciò sia vero o meno, mi sembra però che i protagonisti del film possiedano un fascino dal carattere piuttosto universale. E, chissà, magari guardando questo film gli spettatori potrebbero cogliere qualche utile suggerimento per arrotondare un po'.

Di Darcy Paquet, tratto dal catalogo Far East Film Festival 14.

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venerdì 6 aprile 2012
 

Ji-woong, in cerca di un lavoro da ormai troppo tempo, vive nell'appartamento della madre, che gli fornisce il necessario per la sopravvivenza. Finchè lei, stanca, non lo butta fuori di casa. Improvvisamente Ji-woong si trova senza un tetto.

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