Anno | 2010 |
Genere | Cortometraggio |
Produzione | Italia |
Regia di | Federico Micali |
Tag | Da vedere 2010 |
MYmonetro | 3,09 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 9 febbraio 2011
Un omaggio al Maestro Monicelli - che ha dato la sua benedizione all'operazione - e di per sé una zingarata.
CONSIGLIATO SÌ
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Se, ancora oggi, andate su Facebook e cercate "AMICI MIEI-L'ULTIMA ZINGARATA" troverete questo annuncio:" Domenica 6 Giugno 2010 alle ore 14:00 in P.zza Santo Spirito a Firenze verranno effettuate le riprese di "AMICI MIEI - L'ULTIMA ZINGARATA". Ospite d'onore il Maestro Mario Monicelli.
Sarà un vero e proprio remake di una delle scene più famose della saga, il funerale del Perozzi, ma contrariamente all'originale ci saranno dietro al carro funebre una banda di orchestrali, majorettes e tanta tanta gente.
Cerchiamo comparse che amano e che hanno amato AMICI MIEI(TM), l'originale, non facciamo casting, per partecipare basta solo iscriversi su Facebook all'evento "AMICI MIEI - L'ULTIMA ZINGARATA".
Le comparse dovranno presentarsi per le ore 13:00 al fianco destro della basilica di Santo Spirito vestite rigorosamente a lutto (SBIZZARRITEVI IN NERO!).
Vi aspettiamo a migliaia!!"
Se qualcuno pensa che nel cinema italiano manchino le idee dovrebbe leggersi l'annuncio di cui sopra e vedere il cortometraggio di Federico Micali (prodotto da Francesco Conforti) dal titolo "L'ultima zingarata: tributo ad amici miei" per rendersi conto del contrario. In fondo Micali non sembra aver fatto altro che concretizzare il desiderio del Melandri in Amici miei "..come vorrei che venisse fuori un funeralone da fargli pigliare un colpo a tutti e due a quelli: e migliaia di persone, tutte a piangere, e corone, telegrammi, bande, bandiere, puttane, militari..." . Ma nessuno ci aveva pensato prima e, soprattutto, nessuno aveva pensato di risvegliare, con quel carico di ironia tanto caro a Monicelli, l'animo vero e profondo di una città che non è solo uno splendido museo a cielo aperto ma anche una comunità. Pronta a dividersi e discutere su tutto ma anche altrettanto disponibile a ritrovarsi. Come è stato per questo corto che non è un'opera di archeologia cinefila. È un omaggio (riuscito) a un Maestro che ha dato la sua benedizione all'operazione, è di per sé una zingarata che avrebbe anche potuto risultare un flop. Invece chiunque lo guardi (con quell'infinito corteo di comparse fiorentine doc perché hanno compreso lo spirito della città e del film anche se qualche carta d'identità certifica nascite altrove) ci sente dentro il respiro di un'umanità che sa leggere la vita nel modo giusto. Nonostante questi nostri tempi grigi sa ribaltare la morte in vita o anzi, meglio, in vitalità. Così il funerale del Perozzi visto da Micali ci parla dell'oggi rinviando a un passato recente e facendoci andare con la memoria a un passato più remoto. Quello in cui un'ordinanza della città di Parigi faceva divieto a saltimbanchi e giocolieri di esercitare le proprie arti all'interno del cimitero del Pere Lachaise. Il che, evidentemente, fino a quel momento accadeva mescolando il pianto al riso. Monicelli, se avesse voluto un funerale, lo avrebbe voluto così.
L'idea è geniale: prendere l'ultima frase del Melandri, dispiaciuto che al funerale dell'amico ci fossero così poche persone, e con quella farci un corto. Un capolavoro come quello di Monicelli meritava un omaggio e devo dire che il risultato è più che accettabile. Nonostante il cortometraggio duri alla fine solo pochi minuti, è molto interessante vedere [...] Vai alla recensione »
L'idea alla base del film è perfetta e la cosa più commovente è stato vedere il tributo entusiastico che tutta la città di Firenze ha dato al capolavoro di Monicelli. Tutto il documentario è ben costruito, molto divertente, anticonformista, forse a volte un po' troppo autoreferenziale, ma complessivamente è davvero un'opera come non se ne [...] Vai alla recensione »
Martedì sera ho assistito alla proiezione del cortometraggio che in realtà non era poi così corto. Reputo sia stato un giusto tributo al regista Monicelli e condivido l'omaggio reso alla città ma ho trovato l'opera un po' autocelebrativa ed eccessivamente dilatata per il contenuto. Mi aspettavo sinceramente qualcosa di diverso, anche nell'organizzazione: visti i tempi di attesa fra il primo ed il [...] Vai alla recensione »