Anno | 2010 |
Genere | Documentario |
Produzione | Argentina |
Durata | 52 minuti |
Regia di | Mauro Andrizzi |
Attori | Luis Machín, Sergio Boris, Lorena Damonte, Carlos Defeo, Debora Dejtiar Andres Irusta, Felix Quadros, Jazmin Antar, Gabriel Lima, Cecilia Czornogas, Casandra Da Cunha. |
MYmonetro | 2,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 26 agosto 2010
Un film a episodi, fulminanti e paradossali racconti morali sulle forme dell'erotismo e della sessualità contemporanea.
CONSIGLIATO NÌ
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Minuti e minuti di baci in primo piano. Poi una voce si presenta: è un fantasma che proviene dal passato, curioso di scoprire il modo di vivere la sessualità del presente. In groppa ad arditi movimenti della macchina da presa, seguiamo le indagini del fumoso protagonista, espediente narrativo per raccontare con distacco storie di straordinaria sessualità. C'è il ragazzo che scopre, guardando un porno consigliato da un amico, che la fidanzata storica è un'attrice erotica e c'è n'è un altro che colleziona foto private di donne nude. E poi altre storie, tutte rigorosamente eccentriche. Interamente girato in bianco e nero, il documentario di Mauro Andrizzi sceglie la molteplicità dei punti di vista per indagare il modo di vivere la sessualità. Dichiara di essere un uomo del passato che, con sguardo ostinato, vuole scoprire la vita moderna. Ma non sceglie un criterio né screma l'appetibilità delle storie che sono molto estreme e hanno la pretenziosità di dare una spiegazione a tutto, senza dubbi o esitazioni. Così, se già i primi minuti di film mettono alla prova lo spettatore, imponendogli un campionario di baci di varia fattura poco spontanei, anche il resto non riesce ad andare oltre l'apparenza. Dispiace perché En el futuro, in fin dei conti, è l'ennesima conferma di un dilagante atteggiamento bacchettone che si blocca di fronte a sterili schematismi sociali. Non è vero che il sesso sia diventato trasgressione forzata a tutti i costi, anche se dal documentario di Andrizzi si direbbe sia così. La varietà dei modi di amarsi, fortunatamente, è ancora un diritto privato di tutti.